ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
03-01-2008, 11.55.49 | #172 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
|
Riferimento: La chiave di tutto
Salve e buon giorno!
è una domanda che sento di dover fare all'amico autore del trhead, non per curiosità ma per capire "la chiave di tutto"...Tu ti senti un "illuminato"? con grande affetto un viandante sincero claudio |
03-01-2008, 12.30.04 | #173 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
|
Riferimento: La chiave di tutto
Salve!
prescindendo dalla precedente post per il quale, se vuoi, puoi rispondere privatamente leggevo quanto rispondi ad andre2: Il risveglio quando avviene produce uno sconvolgimento radicale del proprio essere.... Da quel momento non vivi più che nel tentativo di riappropriarti di quella luce è strano alla visione della Luce di cui siamo forma manifesta c'è consapevolezza, il "desiderio" scema perchè non c'è niente di cui riappropriarci...la "visione" E' claudio |
03-01-2008, 14.53.49 | #174 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
|
Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Caro Tmusa... in effetti, anch'io come Fallible, non capisco bene questa affermazione fatta sopra. Perchè, per me, se ti sei Rivegliato veramente in quella luce, dal momento del risveglio, essa è sempre con te. Non devi più riappropriartene. Il tentativo stesso di riappropriartene dimostra che il Risveglio definitivo non è accaduto; che è stata solo una grande intuizione, ma non il Risveglio. O, forse, non intendiamo la stessa cosa con il termine "Risveglio". Ti faccio questo appunto, amico, non per polemizzare, ma per cercare di capire, d'intenderci meglio, dialogare... per cercare di far chiarezza. |
|
03-01-2008, 15.33.21 | #175 |
Ospite
Data registrazione: 28-12-2007
Messaggi: 20
|
Riferimento: La chiave di tutto
"Condivido il messaggio,ma ho un quesito da porti........come mai ci siamo allontanati cosi tanto dal puro amore?"
Io credo che non ci siamo allontanati dal puro amore, però penso che abbiamo disimparato a vederlo e a sentirlo, poichè abbiamo iniziato a concentrare la nostra attenzione sulla materia. La materia è mezzo d'esperienza, l'uomo invece, a partire dal momento in cui ha scoperto il potere e creato il denaro, ha dato sfogo al futile, il futile lo appaga, l'appagamento (anche se temporaneo) diventa il fine e viene creduto necessario al punto da divenirne schiavo. Ecco così che la materia diventa agli occhi dell'uomo il fine, non più il mezzo. Questa soddisfazione alimenta l'ego, ma l'ego appagato va in cerca di qualcosa di più soddisfacente, perchè la materia una volta conosciuta nella forma in cui si è presentata non desta più piacere. Quindi l'ego vuole di più, più potere, più denaro. Senza potere , denaro, riconoscimento, ammirazione altrui (e chi altre ne ha, ne metta) si sente insicuro, ha paura di perdere o di non avere ciò che a lui è necessario per alimentarsi. Così l'ego crea la paura. La paura crea dolore, il dolore crea la malattia. A questo punto pensiamo di essere lontani dall'amore puro, ma l'amore è ancora lì, dove lo abbiamo lasciato, è ancora qui. Inoltre questo stato dell'umanità credo sia non solo frutto dell'umanità stessa, ma un mezzo a sua volta per permettere all'uomo di sperimentare ogni cosa, dagli stadi più bassi della consapevolezza a quelli più alti del contatto col divino. Tutto questo poi fa parte dell'evoluzione anche del pianeta e dell'universo stesso. Anche il pianeta vive stadi di evoluzione, ai quali contribuisce anche, in parte, l'uomo. A sua volta però l'uomo vive stadi di evoluzione che vengono influenzati (agevolati o contrastati) dall'evoluzione energetica del pianeta. La trama è fitta ed estesa, non ci viene chiesto di capire l'universo, ma ci viene insegnato continuamente che ciò che abbiamo dentro si manifesta fuori e viceversa, che microcosmo corrisponde a macrocosmo, che osservandoci nel nostro piccolo possiamo capire molto di più. Siamo stati creati perfetti e alla perfezione aspiriamo di tornare. |
03-01-2008, 22.49.27 | #176 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
|
Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Sono ovviamente ben lontano da quella realizzazione, né ho mai letto che chiaramente qualcuno vi sia riuscito. Lo stesso Buddha, per fare un esempio, si racconta che, di tanto in tanto, si ritirava per tre giorni, nel profondo della foresta, in meditazione e solitudine assoluta. Perché farlo se era già nella Legge come la definiva Lui? Tuttavia non escludo che qualcuno ci sia ad aver raggiunto quel grado di assoluta perfezione dal non essere più toccato dalla polvere del mondo. Purtroppo non io. Considera questo: viviamo immersi nei rumori della vita; dobbiamo lottare ogni istante per non affondare; ogni minuto squilla il telefono con un problema diverso; siamo distratti dalla necessità del vivere. Come si fa a mantenere sempre accesa la fiamma interiore? E' fatale che le vecchie ruote del non essere riprendono il loro sopravvento e si cade nel grigiore dei giorni ordinari. Allora si sta in attesa con la nostalgia di un ponte spezzato, o un vecchio airone in un lago senza pesci, per citare ancora il Buddha. L'unica differenza sta nel fatto che in noi c'è la certezza, non la speranza Cristiana, la certezza che il Nuovo Mondo Meraviglioso esiste; e non è poco. Allora si ritorna a casa, si mettono a posto le carte, si fa una frugale cena a base di "licor d'olivi" e si incominciano i pensier meditativi. Qualche lettura spirituale, prima di dormire, una breve meditazione per disperdere le tensioni del giorno, poi il sonno. Nelle prime ore dell'alba, pratico la meditazione fino all'Intuizione profonda. Da quando scrivo in questo forum medito sulle domande che emergono nel dibattito, cerco le risposte. Esse giungono puntuali è rasserenanti. Ora a che serve spaccare il capello per capire se si tratti di vera o falsa illuminazione, se siamo di fronte ad un illuminato o no? Sono cose di nessuna importanza. Non fanno proggedire di un millimetro verso la realizzazione. La cosa che per me dovrebbe avere un qualche interesse, mi rivolgo naturalmente a chi non ha ancora avuto quest'esperienza, è capire quali sono gli eventuali errori, diciamo così procedurali, per la mancata realizzazione. Dire per esempio, io faccio esattamente questo e quest'altro perché a me non succede niente? E allora, si va più nei dettagli pratici. All'inizio questo thread era nato così. Poi ci siamo messi a cavillare, molto spesso inutilmente. Ma tant'è, alla fine tutto torna. Ti saluto |
|
04-01-2008, 00.18.38 | #177 | |
Saturnian
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
|
Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Se si e' veramente entrati nel sentiero che conduce al "TUTTO" non si vive immersi nei rumori di maya. Ci si discosta. Non per una scelta personale ma per una naturale selezione. Non si puo' mantenere acceso il fuoco sacro. Una volta acceso non puo' spegnersi. La volonta' individuale cessa di esistere quando si cammina verso l'Infinito. Gassho R.C. |
|
04-01-2008, 08.19.44 | #178 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
|
|
04-01-2008, 09.38.26 | #179 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
è così anche per me... L'iniziazione con il rito del fuoco è il cammino interiore che fa il nostro essere per giungere da fuoco a Calore. Il nostro essere parte dal fuoco, dal fenomeno psichico fino a giungere al Calore dell'eterna brace, quello spirituale.. Sono due fuochi in coesistenza, dal fuoco "astrale" (psichico) che brucia, consuma i desideri inferiori, facendolo passare per le sofferenze della vita.. fino a giungere al fuoco Spirituale che liberandolo dalle imperfezioni e debolezze lo rende puro, pura energia. Attrarre a sè il fuoco spirituale consiste nel lavoro del ricercatore; egli sa quando il primo fuoco lo sta trasformando, quando lascia il campo al secondo... egli sa che quel primo fuoco è stato preparato appositamente per lui, perchè è da quello che deve passare per purificare ed estrarre la propria quintessenza.. Egli ne è attratto.. Ciò non va realizzato, meditato... non è il Silenzio da penetrare! è il permettere arrendevolmente il coincidere della vita e morte.. un divenire prezioso ed essenziale un semplice divenire, che va al di là dell'autoindagine e della meditazione.. al di fuori dell'atteggiamento diffuso di ogni pratica.. |
|
04-01-2008, 09.38.42 | #180 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
|
Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non è un cavillare, caro Tmusa: chi ha colto il punto non fa più distinzioni fra Samsara e Nirvana. Non fa più differenze fra paradiso e canile... tra il naturale e la trascendenza... si scoperto Unità. La Buddhià è molto più semplice di quanto l'ego spirituale crede. Ma non insisto... continua pure a suggerire le procedure, gli eventuali errori pratici... a mostrar la carota davanti al naso, e far correre, inutilmente l'ego del ricercatore. Anche questo forse ha il suo senso. Certo, preferiamo che tutta la faccenda sia difficile: abbiamo fatto un grosso investimento in essa. E' allettante l'obbiettivo del sentirsi uno che ha avuto esperienze "straordinarie", un ricercatore spirituale che ce l'ha fatta... E allora che lo sia, per chi lo vuole, per chi è ambizioso. Per l'ego. Mi auguro invece che un buon intenditor... comprenda che la Chiave di Tutto è sempre a portata di mano, basta mollar la presa, arrendersi, qui e ora... al Tutto, e si rilassi e goda l'esistenza come gli è stata donata. |
|