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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
15-01-2008, 18.07.00 | #312 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2006
Messaggi: 72
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Anche io spesso sono costretto a rivedere ciò che ho studiato anni fà. Se fossi stato uno studente diligente!!!!! |
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19-01-2008, 23.28.04 | #313 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-03-2005
Messaggi: 388
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non capisco a cosa dovrebbe servire questa chiave…..la chiave di tutto…. Ciao Flavio |
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20-01-2008, 18.53.26 | #314 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Ho usato questa epressione per indicare ciò che nella tradizione orientale viene definita con il termine di Satori o illuminazione spirituale. Di fatto coincide con il processo di avanzamento di un cammino spirituale che ti porta, se condotto in modo appropriato, fino alla liberazione, al distacco, alla beatitudine. Detto in termini della religiosità occidentale è l'esperienza della visione di Dio. La squisita dolcezza della quale non ha praticamente eguali nel mondo dei piaceri sensuali, emozionali, o psicologici. Il termine "chiave di tutto" sta proprio nel fatto di rendersi conto, come tutta la nostra inquietudine di afferrare il mondo, e tutte le nostre incessanti voglie di soddisfarci in ogni modo possibile, non trovano mai pace perché esse puntano nella direzione sbagliata. La soluzione essendo quella di realizzare l'Illuminazione, con la quale cessa ogni sofferenza. Ecco perché essa è la chiave di tutto, per noi umani è la fine di ogni andare. Basta provare per crederci. Ciao |
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21-01-2008, 10.58.05 | #315 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Possiamo anche non accettarla ma la condizione umana è tuttavia questa: ci sono persone che sono riuscite a sfuggire alla condizionalità dell'intelletto ed altre no. Magari perché non vogliono o perchè non insistono nel modo giusto, o per altri infiniti motivi, ma è la realtà rimane cruda e dura. C'è chi fa una gran confusione dicendo che non c'è differenza fra Illuminazione e realtà; frà un essere Illuminati e non esserlo ma per me non è così. E' Illuminato chi vive in un corpo mistico. Ciò significa che non possiede più una personalità distinta e separata dal tutto; non è illuminato chi vive al serzio di un senso corporeo e alimenta la costruzione di un ego psicologico. Quanto alla compassione, all'amorevolezza, all'altruismo, all'amare il prossimo ripeto che sono virtù umane, ma difficilmente ascrivibili allo stato dell'Illuminazione, per un motivo semplice, perchè qualsiasi sofferenza umana discende dalla condizione caduta e l'unica medicina è l'Illuminazione, condurre chiunque al conseguimento dell'Illuminazione è l'unica forma di "compassione" che un Illuminato sa essere risolutrice di qualsiasi disagio; altri atteggiamenti sono o inutili o ipocriti. Scusami ma io la penso così, abbi compassione di me. Ciao |
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21-01-2008, 16.05.27 | #316 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non so quanti comprenderanno e quanti si scandalizzeranno, ma trovo anch'io che sia così. |
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21-01-2008, 16.28.27 | #317 |
Saturnian
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
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Riferimento: La chiave di tutto
Parlando d'lluminazione!!
Mi riesce veramente dfficile pensare che un essere umano si possa Illuminare nel suo transito terrestre. Potra' avere degli insights, assaporare l'Abrosia del TUTTO ma illuminarsi cioe' immergersi nel "Oceano Infinito" a me pare pressoche' impossibile con un corpo finito. Riflettendo R.C. |
21-01-2008, 22.44.16 | #318 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Quello che definiamo "essere umano" è appunto una definizione. Una elaborazione concettuale che non ha riscontro nella Realtà. Cosa c'è allora nella realtà? io l'ho definito in altre parti "senso corporeo". In altre parole ci sono una serie di pulsioni corporee: un'emozione, un ricordo, una pesantezza, un dolore ecc. che di volta in volta sorgono e scompaiono ora in un distretto corporeo ora in un altro: siamo noi che unifichiamo queste pulsioni in una struttura corporea che ci apparterrebbe ed è quindi un'elaborazione concettuale la costruzione di un "essere umano" distinto da tutto il resto. Nella realtà, quando sorge la Consapevolezza, si vedono le cose per quello che sono: un fluire indistinto, e quello che definiamo corpo o l'intero essere umano è parte non separata del tutto, non c'è più un soggetto, la consapevolezza è soggetto tutto il resto sono le membra di un nuovo corpo senza limitazioni. Ma perché questo sia percepibile bisogna realizzare un'intuizione particolarmente penetrante, non lo si comprende attraverso l'elaborazione logica bisogna dischiudere il terzo occhio dell'Illuminazione. Ora mi rivolgo a chi è avanti nel cammino. Accade che anche dopo lunghe ore di pratica meditativa non si riesca ad approfondire l'intuizione. La ragione può darsi che provenga da una mancanza di intensità, ad una carente concentrazione di energia spirituale. Suggerisco queste due pratiche tratte dalla tradizione Zen per me molto profique. La prima è la cosiddetta meditazione Pikuan. O meditazione sul un punto del muro. Dopo il solito periodo di tranquillizzazione e rilassamento, fissate un punto del muro, rimanendo seduti come più vi fa comodo. meditate su quel punto per non meno di 4 ore. In realtà le quattro ore sono una meta temporale indicativa, perché bisogna meditare fino al prorompere dell'Illuminazione. Spiegazione: la nostra mente non accetta di essere confinata ad un banale punto del muro; manderà ogni tipo di segnale per distoglierci da quelle pratica assurdamente tediosa. Allora bisogna imporre con un atto supremo della volontà non solo ad accettare quella condizione, ma a considerarla come uno stato perfetto del nostro essere. Fatto con la giusta intensità, la mente ordinaria cederà, al suo posto fiorirà la mente illuminata. Secondo metodo. Dopo la tranquilizzazione e il rilassamento, ordinate alla mente di cessare ogni pensiero. Dopo qualche secondo di vuoto mentale, al ritorno della mente vi è un unico pensiero dominante: è l'illuminazione. Questo secondo metodo è estremamente più difficile. Ovviamente queste tecniche sono rivolte non a principianti negli esercizi spirituali ma a persone con esperienza, giunti all'utimo passo prima della realizzazione. Non sono da tentare di punto in bianco, ma alla fine di una preparazione lunga tutto il giorno. Detti così appaiono esercizi banali, ma in realtà entra in gioco un atto supremo della volontà e, come ho già detto in precedenza, la volontà è Dio. Buon lavoro |
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22-01-2008, 09.11.02 | #319 | |
Saturnian
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Puo' darsi. E' difficile accettarlo dopo aver passato circa trent'anni della mia esistenza a cercarla questa benedetta "Illuminazione". Ma puo' essere. Nello Zen(Soto Shu) si dice che zazen e' di per se' Illuminazione. Attraverso la pratica Shikan-Taza lo Zenj si mette in contatto con la Suprema Realta'. Alcuni sperimentano Kensho (intuizioni,Visioni,ect). Anche se queste "Esperienze" sono impermanenti, lasciano comunque il sentore che non vi e' divisione alcuna.Che il TUTTO e' presente in ogni cosa. Ho sentito dire piu' volte da diversi Roshi che mantenere il "contatto" troppo a lungo e' deleterio per il corpo. Alcuni sostengono che il corpo muore per troppa Illuminazione. Ecco perche' sono arrivato alla conclusione che non si puo' essere in contatto permanente nel corpo. Ci si congiungera' alla fine della "Strada" forse Gassho R.C. |
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22-01-2008, 11.19.04 | #320 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Forse anche per questo si dice che è già tutto nello zazen: perchè non c'è nulla da cercare. O forse bisogna solo arrendersi all'idea che è tutto dono della Grazia, ed essere grati di tutto ciò che ci viene donato? Tu come ti senti Raphael: più deluso o invece arreso alla Volontà del Tutto? |
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