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07-02-2008, 23.16.37 | #425 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
L'intendo originario, Caro Noor, era quello di comunicare un'esperienza che ha me a cambiato la vita, a chiunque si trovi in una condizione bloccata. Volevo dire: guardate non è obbligatorio rimanere in una condizione di sofferenza, se ne può uscire. La condizione di sofferenza l'avevo tradotta nell'imagine del "canile", per il doloroso incatenamento a cui si riferisce. Essa è la condizione dove domina la sete dei desideri, e la volontà dell'affermazione di una personalità; essa è il prodotto di un'errata interpretazione del soddisfacimento dei propri bisogni. In altre parole, ad un senso di disagio, di mancanza di carenza, a cui si risponde con la ricerca di beni materiali e di una parallela crescita ipertrofica dell'ego. In sintesi: la normale vita materialistica che tutti conducono, e, io per primo, fino a qualche anno fa. Chi frequenta un sito spirituale, mi sono detto, magari lo fa perché sta soffrendo di questi mali dell'anima, forse sta cercando una via d'uscita, forse non la trova nei testi sacri perché troppo distanti, o troppo mistici o di faticosa lettura, allora perché non raccontare un'esperienza "vittoriosa", qualcuno che con parole dirette, chiare, non ambigue dica in modo aperto e massimamente comprensibile: La chiave di tutti i problemi è: realizzare l'Illuminazione. Perchè possiamo girare intorno al problema esistenziale in infiniti modi ma nessuno mi convincerà mai che ci sia una diversa madre di questa verità. Quindi il target era ben definito. Ed il linguaggio con i contenuti forti, rifletteva questa esigenza di sorprendere, colpire, interessare una platea non iniziata al percorso spirituale. Ora a te ti scoccia che si parli dell'Illuminazione, in modo così diretto, e quasi banale, e io ti capisco, ma parlarne in modo allusivo, o mistico non va bene per quel target di cui ti ho detto. Questa ovviamente è solo un' opinione. Non ho mai detto di essere un Guru, o un Maestro, e infatti non lo sono, non ho mai detto di aver realizzato la Santità, o il Nirvikalpa Samadhi, infatti non è sempre con me; ma ho detto e qui lo ripeto che l'esperienza che ho vissuto e vivo è già così un pane che sazia. Essa fa di una piccola stanza, un ogni dove, e trasforma una goccia di pioggia che scivola sul vetro in una divina ferita di diamante. Questa io la chiamo Illuminazione, ma se vuoi scegliere altre espressioni potrei dire: è la Visione di Dio; Oppure, è l'infinito Si al quale mai si giunge; il punto di arrivo di ogni andare; o, per dirla con Dante, quel tempio che solo amore e luce ha per confine. Non importa come la vogliamo chiamare, l'importante è trasmettere il concetto che dentro noi, ovunque noi siamo, c'è la soluzione a tutti i nostri mali. Ciao Carissimo |
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08-02-2008, 08.30.33 | #426 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Carissimo tmusa
se faccio un copia-incolla del mio precedente post a te rivolto,mi accorgo che va bene anche stavolta.. ciò significa che oltre un certa soglia,come ha rilevato pure Yam, non ci si capisce.. quindi Amen Amico.. |
08-02-2008, 08.36.10 | #427 | |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Parli di esperienza vittoriosa là dove per vittoria raffiguri il possesso di una goccia di luce, parli di target per raffigurare altre gocce al tuo pari che procedono naturalmente lungo il loro cammino spirituale...dici: ferita di diamante,quando sull' altare la ferita viene onorata e amata...ma rimane un pezzo di noi, carne e mente. |
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08-02-2008, 22.30.32 | #428 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Embeh, dov'è il problema? Ho solo cercato di esprimere poeticamente quello che si verifica quando da una condizione di grigiore e noia si passa, con uno switch, ad una condizione di radiosità. Un momento prima sei nel fango, un momento dopo sei nel cielo. Tutto qui. La pioggia era presa a simbolo di giornata triste e uggiosa ed una banale goccia sul vetro si trasforma in "divina ferita di diamante" (Garcia Llorca). Ma la cosa straordinaria e meravigliosa per me sta proprio in questo meccanismo: tic stai di qua, tac stai di là. Ora qui ci sono uomini che siedono in permanente banchetto divino, loro sono oltre il mio sentire, e godono di questa condizione, beati loro!; probabilmente ci arriverò anch'io forse, forse no. La nuova condizione aggiungerà qualcosa forse; certamente non toglierà nulla a ciò che è già presente, e questo per mè è già troppo. Ciao |
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09-02-2008, 00.46.27 | #429 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Questo è stato detto. L'unico che invece,si è permesso il lusso di parlare di stati di beatitudine,di godimenti ed altri paradisi artificiali cercati,voluti nell'intimità della notte,quello sei stato tu,tmusa.. Non c'è nessuna condizione permanente da raggiungere...perche tutto è Impermanente e nulla ci appartiene,perchè ciò che crediamo di essere è solo un groviglio di ricordi a cui diamo consistenza e permanenza..ma non esiste. Siamo e non siamo..e allora Siamo! |
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10-02-2008, 23.21.27 | #430 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Credo che chiunque ne parli, comunque ne parli non fa altro che bene. Con immagini poetiche e immaginifiche. O in modo semplice e spontaneo. Non vedo differenza. A me è bastato leggere una parola in uno scritto di Atisha per capire: qui c'è. Ed anche quando leggo le tue frasi capisco: qui c'è. Lo spirito fluisce come vuole; in me parla così, vuole così e non posso scegliere altrimenti. Chi sa, conosce la natura leonina che possiede, nulla teme, nulla lo arresta. Comunque ho capito quello che vuoi dire, e lo condivido, la musica è la stessa, ma io sono un'altra canna dell'organo. |
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