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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
24-01-2008, 23.27.52 | #342 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Quando la smetterai di sforzarti di rendere elevato ed eletto cio' che lo e' gia' farai un grande passo avanti perche' colui che si sforza altro non e' che il tuo stesso ego che vorrebbe fare l'illuminato. Un abbraccio a te gnostico e buddista primitivo che non sei altro |
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25-01-2008, 07.46.48 | #343 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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un mio appunto
Citazione:
scusa se mi permetto.. ma qui siamo ancora a scuola.. all'idea dell'illuminazione o alle fasi che seguono il contatto tra Terra e Cielo la tua è un'illuminazione "poetica", filosofica, attinta dalla tua scuola e dalla "poesia" che gli si vuole aggiungere.. l'illuminazione innanzitutto è un fatto interiore.. ma dall'interiore all'esteriore il passaggio non è immediato.. ricorda: Corpo/Mente/Spirito.. un tutt'UNO.. lo Spirito (che è energia) entra nel corpo/mente e lo trasforma.. è un processo lungo a te sconosciuto se ancora separi o banalizzi. la tua fase la straconosco.. .. però ad ognuno il proprio cammino... |
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25-01-2008, 07.53.16 | #344 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
questo è un tuo racconto personale o una decodifica di ciò che hai appreso? farebbe la differenza.. |
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25-01-2008, 11.42.04 | #346 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-10-2007
Messaggi: 127
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Riferimento: La chiave di tutto
La connessione con il tutto più la si cerca,più il vostro ego cercerà di soddisfarvi a livello spirituale,dandovi sensazioni momentanee pr aggiudicarsi la sua importanza e esistenza.
Esistono migliaia di vie! Solo la consapevolezza é in grado di rilassare l'ego,renderlo coscente della sua esistenza illusoria...Pian piano solo soletto si scioglie come il ghiaccio disolvendosi nel tutto. Allora dopo avendo ancora l'ego ma consapevole si può indagare sulla realtà ultima che fà vibrare mente e corpo. Poi si può parlare di illusione (morte-vita-passato-futuro,attaccamento etc etc) -mio punto di vista,premetto che ho un ego vivo e vegeto,ancora ghiacciato- |
25-01-2008, 12.27.02 | #347 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
allora per quanto mi riguarda non posso che capire e condividere.. anche se alcuni punti sono solo soggettivi e variabili appunto da individuo ad individuo.. accolgo il tuo racconto con elasticità.. (un po' quella che spesso manca a chi si arrocca esclusivamente dietro il paravento della sola personale esperienza o scuola di provenienza) |
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25-01-2008, 14.02.45 | #348 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Una volta chiamavo la schiavitù libertà, soltanto perchè non ero capace di immaginare il confine e le pareti del recinto nelle quali mi ero confinato. L'arbitrio libero che tanto proclamavo è stato un mito che è esistito in me fino a quando mi sono raccontato, convinto: io sono questo corpo. L' identità con la carne, con l'emozioni, con i pensieri, pur se rosei e celesti, mi dava un senso vertiginoso che appariva scelta, mentre in realtà ero relegato, vagante e sordo, in una prigione dalle sbarre invisibili e inafferrabili. Quando questo credermi persona cadde, il senso dell'interdipendenza con il Tutto divenne sempre più smagliante, evidente oltre ogni titubanza. Stupore e meraviglia mi avevano invaso, e avevano dissolto l'immagine di me. Non esisteva più la libertà dell'io, ma esisteva ora solo la libertà dall'io. Ora sapevo che la liberazione dal presunto libero agire, da me creduto suprema e umana legge, era invece il tabù più difficile da smontare che ci fosse. Un tabù che ci accompagna da sempre. Allora non sapevo che a colui che è immerso sognante in questo potente credo non piaceva vedersi morire sull'altare alchemico della mistica rinascita. Questa effimera entità non voleva e non poteva lasciare il posto, sorridendo, al soffio pulsante del Sè infinito. Adesso invece so che non ho confini, ma accetto di crearmeli consapevolmente per permettermi di danzare con Te. |
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25-01-2008, 16.45.05 | #349 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Sul corpo.....
Dato che e' solo l'identificazione con il corpo il problema, cioe' "io sono il corpo", che altro non e' che un pensiero, ma non il corpo in se, che e' null'altro che il corpo della Realta'..riporto alcune belle perole appena lette. Il termine olistico e' molto di moda al giorno d'oggi e si sente spesso parlare di medicina olistica. Questo termine viene da greco Olos, intero, globale, completo, che e' il vero significato di "sano", e quando c'e' integrazione tra corpo, mente e io, questa unione diventa sacra. Sacro significa divino e senza divinita' non si puo' parlare di pratica o medicina olistica. Nella pratica olistica o integrata l'anima e' in relazione con la pelle e viceversa, le cellule del corpo e quelle dell'anima (n.d.Y. si avete letto bene..) sono in una comunione profonda, e tutto il corpo si unifica fondendosi con la mente, intelligenza, coscienza e anima tutte insieme. Malgrado gli straordinari progressi fatti dalla scienza, medicina e psicologia nei secoli, nessuno e' ancora in grado di fissare il confine tra corpo e mente e tra mente e anima. Non si possono separare*: sono indivisibilmente intrecciati l'uno all'altro, collegati e uniti tra di loro. Dove c'e' mente c'e' il corpo e dove c'e' il corpo c'e' l'anima e dove c'e' l'anima c'e' la mente. Eppure ogni giorno ci rendiamo conto di quanto questi tre siano divisi. Quando siamo presi dall'attivita' mentale, non ci accorgiamo piu' del corpo, quando siamo presi dal corpo, perdiamo di vista l'anima. Lo Yoga e' un modo per andare verso l'unita', ma da cosa deriva la nostra mancanza di unita'? Viene dai dolori della vita: dalla mancanza di conoscenza, di comprensione, dall'orgoglio, dall'avidita', dall'odio, dalla maliza, dalla gelosia. Queste sono le cause che ci affliggono e che provocano malesseri fisici, mentali e spirituali. B.K.S.Iyengar * Realta' relativa e realta' assoluta non si possono separare, come faceva un certo Gnosticismo o per esempio, un certo Buddismo primitivo in cui Samsara e Nirvana erano ...appunto..separati. Cosi la credenza che la sola meditazione (il nirvana) sia illuminazione. Questo lo Zen, e non solo, lo sa molto bene. (Yam) (Acc......ora lo sentite FlowFlex! ) |
25-01-2008, 22.47.06 | #350 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Credo che tu abbia centrato pienamente il bersaglio. Se è così, hai avuto il dono più grande che un essere umano possa mai sperare di ottenere. Coltivalo. Condividilo. Custodiscilo. Voglio cogliere l'occasione per rispondere ad una vecchia domanda fattami inquesto forum, non mi ricordo chi mi chiedeva: ma tu sei un illuminato? La risposta è no. Perchè dove c'è l'illuminazione non c'è un "tu", quindi dire io sono Illuminato è una contradizione, un non senso. L'illuminazione è. Essa è in me è fuori di me ed è ovunque. Poi voglio rispondere a Yam che vede in me uno gnostico, può darsi, non lo so. So solo che quando sale la febbre mistica dell'Illuminazione una gnosi c'è. Ma è solo uno degli aspetti dell'Illuminazione, non li esaurisce tutti. Forse ne ho parlato per più tempo è ho dato l'impressione che si limitasse solo a questo, ma è solo uno dei doni, che mutano sempre e danno quel senso di esperienza squisita. Poi devo tornare sul concetto di corpo e corruttibilità, ma non lo farò più. Non nego che la natura abbia le sue leggi dell'impermanenza: malattia, vecchiaia e morte sono i tratti che le connotano. Ma l'Illuminazione è l'antidoto a questi veleni naturali. Lo dico non per fare della letteratura di "buddismo primitivo", ma perché sono un "testimone oculare" che le cose stanno proprio così, con l'Illuminazione cessa il dolore, la vecchiaia e la morte. Capire questo lo si comprende solo con l'Illuminazione, se uno non lo comprende vuol dire che ha ancora zone opache da rischiarare, nulla di strano deve approfondire di più. Quando parlo di "sforzo" intendo la difficoltà di spiegare in termini logici ciò che logico non è (il Tao di cui si parla non è il Tao). Così se cerco di spiegare come l'Illuminazione annienta il dolore, la vecchiaia e la morte mi incammino in un arduo sentiero che presta il fianco a mille obiezioni tuttavia lo farò: quando sorge l'Illuminazione la coscienza si stacca dalla spoglia corporea e si identifica in un pensiero totale, in quel momento noi non siamo più quel corpo e quelle membra che stanno composte sul sofà, noi siamo quel pensiero totale. Ora quella forma di pensiero per sua costituzione ontologia non ha natura fisica e non è corruttibile, non subisce mutamento e non invecchia, ecco come noi, identificati nella nuova essenza spirituale di quel pensiero totale, riusciamo a vivere l'esperienza dell'immortalità, dell'infinitezza e dell'atemporalità. Ma, tutto questo che ho scritto, bisogna: provando e riprovando, viverlo direttamente, ed è ozioso che qualcuno mi venga a dire che le cose non stanno così o potrebbero non stare così. Lo ripeto bisogna provare non credere né filosofare, provare. Ultima cosa, e finisco, mi accorgo che passo troppo tempo in questo forum. Allenterò un po' la presa. Ci riscriviamo fra un po'. Un abbraccio a tutti e buon lavoro. |
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