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22-01-2008, 13.57.54 | #322 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non c'è nessun io che s'arrende.Accade. Come accade la comprensione dell'ineluttabilità degli eventi. Ma nessuno può portarti "lì" tantomeno la tua mente.. |
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22-01-2008, 22.15.15 | #323 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Il fatto di descrivere un percorso che ha portato ad allentare la presa della mente ordinaria, non significa che quel percorso è buono in sé o è una regola. Esso deve servire solo come esempio di un possibile metodo da mettere in campo. la cosa che invece non deve mai mancare, a mio avviso, è lo spirito di indagine, la ricerca continua, il tentare e ritentare cambiando tempi e modi, alla fine, che poi è un principio, non può non accadere. Quanto poi al concetto che la pratica dello Zazen è già di per sè l'Illuminazione, cioè la meditazione Zen è già illuminazione, io la condivido Stare seduti a meditare su qualsiasi cosa non ha alcun significato spirituale, ma meditare conoscendo la via di accesso al nirvana, significa entrare immediatemente nello stato di illuminazione. In altre parole mi sento di dire che la meditazione zen non è una porta d'accesso al nirvana ma è la casa stessa dell'illuminazione. Tutto quello che dici dopo sullo Shikan-Taza è perfettamente vero, le intuizioni, o visioni sono il modo in cui si manifesta l'illuminazione: volendo dare una descrizione razionale a quello che accade è come se si percepisse il mondo non attraverso i sensi ma in modo diretto dalla mente, dalla mente incondizionata. Anche la parola "visioni" è corretta, perché la percezione ottica del vedere diretto è di qualità diverso dal vedere attraverso gli occhi: c'è più luce, più fulgore, più radianza in ogni cosa. Questo stato non permane a lungo, anche se con il passare del tempo si riesce a dominarlo sempre più. Non credo possa essere in qualche modo deleterio per il corpo che abbiamo imparato ad distaccare dalla mente. Questo è un passaggio cruciale: il distacco dal senso corporeo è il turning point dell'illuminazione. Tutti i nostri problemi, dico tutti, derivano dal nostro senso corporeo, cioè dalla convinzione di avere un corpo che è l'espressione fisica di un ego. Di questi concetti dobbiamo imparare a sbarazzarcene altrimenti non riusciremo mai e poi mai ad entrare nel nirvana. Per concludere sul "conttatto permanente" sulla base della mia personale esperienza, ti darei ragione, non è possibile: ma a leggere anche alcuni post in questo forum qualcuno afferma il contrario; e forse ha ragione lui. Credo ci sia un punto di arrivo dove si siede in permanenza nello stato illuminato; certamente sono i Maestri, i Guru le grandi anime spirituali a realizzarlo, ma non ci dobbiamo scoraggiare , let's procede step by step. Ciao, un abbraccio. |
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23-01-2008, 18.23.28 | #324 |
Saturnian
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
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Riferimento: La chiave di tutto
Jiddu K. e' un esempio di come il corpo fisico reagisce all'energia del TUTTO.
Il "Processo" cosi come lui lo definiva, e' stato dolorosimmo fino alla fine dei suoi giorni. E come lui stesso diceva non era permanentemente in contatto con il TUTTO. Come lui ve ne sono a iosa di "Guru" che hanno subito tale martirio. Tmsa: The step by step approach is outdated my friend. Now it is time to let go, be aware about suffering and let THY WILL be. Your Friend R.C. |
23-01-2008, 19.21.23 | #325 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
tutto è dolore... |
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23-01-2008, 22.18.24 | #327 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Il dolore. Abbiamo già affrontato questo aspetto in precedenza, ma mi piace riprenderlo. Per me è una questione ormai pacifica: la condizione di dolore è precedente forse anche propedeutica alla realizzazione. Attinta l'Illuminazione si recide ogni dolore alla radice. Su questo non c'è ombra di dubbio. l'illuminazione non sarebbe tale se non producesse un tale effetto. L' estinzione del dolore, l'estinzione della paura, l'estinzione della morte sono i doni squisiti dell'Illuminazione; altrimenti non si capirebbe perchè parlarne tanto, o perché darne quell'importanza assoluta. Chi sente ancora pungere il dolore, qualsiasi dolore, deve solamente proseguire nel cammino della liberazione fino a conseguire l'illuminazione. La sofferenza è tipica della condizione umana, l'Illuminazione è l'antidoto alla sofferenza. Se leggo che il Guru ha sofferto una pratica dolorosissima fino alla fine dei suoi giorni, o non capisco bene o ti dico che quel Guru non era in grado di attingere all'Illuminazione. Quando dopo un'attenta vigilanza sul nascere e vanire delle emozioni, dopo aver focalizzato le scorribande delle pulsioni corporee e dopo averle sedate con la tranquillizzazione, dopo aver rilassato ogni fibra del nostro corpo fino alla smemorizzazione della nostra geografia corporea, quando abbandoniamo ogni legamento residuo del nostro pensiero al nostro pensare; allora sorge l'Illuminazione: un pensiero di pensiero, come direbbe Aristotele, in grado di staccarsi dalla miseria di un corpo umano e assumere la livrea di un corpo totale. Ma se un nostro corpo umano non lo riconosciamo più come tale che cosa ci può far più soffrire? Siccome noi siamo ciò che pensiamo, quel Pensiero di Pensiero è la nostra nuova identità; ma pensiero di pensiero non è la definizione di Dio? Ecco spiegata la straordinara portata del fatto: Illuminazione come termine fisso di eterno consiglio. That's all folks. |
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23-01-2008, 23.50.22 | #328 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Sono felice di leggere queste parole. Io stesso ho sottolineato questo stesso punto anche in questo forum, come ho segnalato la biografia di J.K. scritta da Mary Lutyens nella quale troviamo la testimonianza di cio' di cui parla Raphael. Di J.K. spesso si ignora questo aspetto, anzi molti non ne vogliono neanche sentir parlare perche' intorno a J.K. si era costruita una immagine ben precisa. Forse lui stesso si ritrovo' a dover difendere questa immagine e questo e' quello che traspare dal libro di Radha Rajagopal figlia di Rosalind Edith Rajagopal , "Lives in the Shadow with J. Krishnamurti" |
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24-01-2008, 07.11.37 | #329 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
ogni passaggio è dolore non credere che esista una posizione in cui il corpo/mente/Spirito possa non sentire dolore è l'identificazione che fa la differenza.. la Vita non è una sola dimensione, assoluto e relativo s'incrociano.. e lì vi è dolore.. non esiste un luogo dove non vi sia dolore, vi è solo la Presenza.. solo quella conta.. essere Presenti, coscienti.. ma con dolore.. |
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