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Vecchio 17-03-2008, 09.34.07   #781
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
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Originalmente inviato da andre2
hmmm, hai quotato crepuscolo, ma pare che questa tua risposta verta sul mio intervento.
ho detto che la vita è vita perchè va osservata e compresa per quella che è, non per fare il positivo della situazione.

mmmmhh.. andre ti sei identificato in quelle parole.. mentre ne ho prese in prestito anche altre delle varie risposte.. se guardi bene ognuno può trovare un suo "dire".. ma vabbè...

Citazione:
e quello che è, è sotto gli occhi di tutti, non solo quelli degli iniziati, spirituali, o fenomeni vari.
quindi la vita è vita, senza attribuire categorie, che fanno sempre divisione, tipo: spirituale, livelli evolutivi, ecc....

le categorie semplificano..
non vogliono escludere ma raggruppare...
stiamo parlando a livelli diversi da ciò che usa la massa, per cui benvengano anche le "categorie".. è tanto per intendersi..
non posso comunicare scrivedo sempre che siamo tutti uno e punto.. ma daiiiiii......

chi vuoi che non veda la bellezza di una giornata di sole primaverile in campagna, chi vuoi che non veda la bruttezza della infelicità psicologica, della malattia, della fame, della violenza, della morte violenta.

l'ego.. sempre l'ego del mondo..
che un attimo prima fa due lacrimucce e l'attimo dopo è già impegnato nei c...zzi suoi a risolvere i propri individuali problemi, o a confermare le sue banalità...

Citazione:
ma qui siamo in un forum di discussione di religione e spiritualità, il topic è inerente alla soluzione per la bruttezza di questo mondo e quindi reputo superfluo nonchè pretestuoso fare continuamente presente che di questo mondo si percepiscono cose belle e brutte, piacevoli e spiacevoli....


ri-mmmhhh... chi è che reputa superfluo? a chi da fastidio tutto cio? non è forse al tuo ego che vorrebbe in qualche modo rimuovere?

Citazione:
dopo diversi mesi che l'autore si è raccontato in lungo e in largo, con l'ultimo post dice che il mondo è brutto e che la spiritualità è la soluzione a tale bruttura.
separazione dalla mondanità per preservare la presunta "spiritualità".
mettersi un bel vestito e cercare di tenerlo pulito.
a mio vedere non è questa la chiave (se ha senso parlare di chiavi...).

qui nn si vuole comprendere.. qui si vuole sempre cogliere un punto "matematico" senza lasciar fluire la sensibilità, emozionalità altrui del momento!..
con il giudizio mascherato e dimostrazione ai nostri occhi l'altrui non comprensione ..

attenzione...
atisha is offline  
Vecchio 17-03-2008, 13.14.49   #782
paperapersa
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Originalmente inviato da robbybass
Sono un partecipante passivo del forum,e credo sia il momento di dire anche io qualcosa.Mi interesso di realizzazione spirituale,e devo dire la verità sono stato molto attratto del tono deciso del discorso introduttivo che fece tmusa mesi fa.Lasciava intuire una proprietà della materia non comune e sopprattutto una proprietà di linguaggio veramente invidiabile, ..bè,non solo lui,tutti siete molto ferrati in dialettica filosofica, tanto che ho dovuto prendere spesso il dizionario in mano per tradurre in parole più semplici i vari concetti.Ma siccome il mio talento è la capacità di sintesi,ciò che conta è comprendere quale sia la chiave di tutto:Secondo la mia rispettabile esperienza non è necessario riuscire a provare l'esperienza della illuminazione per "incanalarsi" nel meccanismo di autorealizzazione che è automatico dopo la prima fase di iniziazione.Anzi, è così esaltante e destabilizzante l'esperienza dell'illuminazione che se potessi la farei evitare a mio figlio.Ti fa credere di poter volare ma non hai le ali! Invece L'affrontare quotidianamente con meditazione e costanza i vari motivi che ci impediscono di vivere sereni, dà la vera forza , e spinge senza esitazioni nella corretta direzione della realizzazione del sè. Il fatto di cogliere le intuizioni sulle verità assolute,la visione d'insieme,il conseguire la profonda serenità di chi sa perfettamente pilotare l'aereo sul quale sta volando,il fatto di conoscere il perchè sia assolutamente necessaria la violenza per il nostro bene, sono tutte CONSEGUENZE di uno sforzo compiuto e assistito dal profondo, nel riconoscere i propri limiti e la propria vergognosa condizione di cattivi, invidiosi,superbi e lussuriosi esseri umani.

Anch'io ti dò il benvenuto
sono d'accordo su quasi tutto
tranne sulla parola "violenza".....
come non amo la parola "tolleranza"
nei confronti di parti di noi
che "riconosciamo invidiose, superbe, lussuriose etc....."
Per quanto mi riguarda trasformo il termine "violenza "
in riconoscimento e trasformazione
solo dopo un processo di accoglienza.
Accogliere vuol dire accettare che esse
facciano parte di noi,
riconoscerle come nostre
senza giudicarle.
Pian piano esse ci mostreranno
come ci sono state utili
nel percorso, e sapremo
ringraziarle, benedirle e perdonarle.
paperapersa is offline  
Vecchio 17-03-2008, 13.49.34   #783
turaz
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Originalmente inviato da atisha
già.. Padre, Figlio e Spirito Santo..
chiaramente rappresento lo Spirito
.. e yam il figlio che siede alla destra del Padre (mirror)

oppure potremo rappresentare la trimurti..
gli archetipi induisti

Brahma mirror
Visnù atisha
Shiva yam


.............................. .............


beh ho scherzato.. perchè quelle qualità sono insite (o predisposte) in ogni essere
e quell'equilibrio si deve trovare all'interno di noi e non all'esterno...
all'esterno regna comunque l'ego.. la divisione, spesso spietato e sfrenato.. sconosciuto..
ma che in sè conserva (come Visnù) l'elemento equilibrante..

Binah (l'intelligenza)....Hokman (la saggezza)...
uniti da Kether (la corona)



eh si... ma più che kether... DAAT (sephirà nascosta) che appunto non tutti individuano come elemento equilibrante.
turaz is offline  
Vecchio 17-03-2008, 18.12.22   #784
atisha
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Citazione:
Originalmente inviato da turaz
eh si... ma più che kether... DAAT (sephirà nascosta) che appunto non tutti individuano come elemento equilibrante.

stavo aspettando la tua correzione...
hai ragione.. è quello lo Spirito equilibrante nascosto...

atisha is offline  
Vecchio 17-03-2008, 18.44.47   #785
robbybass
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Ciao Espert 37,mi incoraggi alla grande..,grazie.Ho fatto mio, tempo addietro il motto biblico:-chi salverà gli altri,perderà se stesso!-chiaramente legato alla smania di esibire la propria saggezza che agli inizi è intrattenibile,e avevo deciso di non parlare con nessuno del mio cammino.Solo 4 persone a forza di insistere e aspettare mi hanno coinvolto nel loro sforzo,e tutte e quattro (per amore di cronaca,ma anche di di giusto orgoglio)sono in fase finale,diciamo di arrivo.
A papera persa che saluto, direi che non sbaglia nell'appunto,ma mio padre mi ha detto tante volte di non salire sull'albero dei cachi che tradisce,non ho mai ubbidito naturalmente finchè non sono caduto: mi sono fatto male, ho pianto e da quel momento mi si è stampato nella coscienza il messaggio.Sono seduto proprio davanti all'albero e ogni volta che lo vedo ne percepisco spontaneamente il pericolo.Non chiamiamola dunque violenza ma dolore fisico?
robbybass is offline  
Vecchio 17-03-2008, 19.13.38   #786
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da robbybass
Sono seduto proprio davanti all'albero e ogni volta che lo vedo ne percepisco spontaneamente il pericolo.Non chiamiamola dunque violenza ma dolore fisico?
Quel dolore è necessario affrontarlo..certo,con attenzione,ma non è pericoloso..
Ciao
Noor is offline  
Vecchio 17-03-2008, 19.24.37   #787
andre2
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Citazione:
Citazione:
Originalmente inviato da andre2
hmmm, hai quotato crepuscolo, ma pare che questa tua risposta verta sul mio intervento.
ho detto che la vita è vita perchè va osservata e compresa per quella che è, non per fare il positivo della situazione.


mmmmhh.. andre ti sei identificato in quelle parole.. mentre ne ho prese in prestito anche altre delle varie risposte.. se guardi bene ognuno può trovare un suo "dire".. ma vabbè...
mettiamola così (dettaglio non di rilievo...)

Citazione:
Citazione:
e quello che è, è sotto gli occhi di tutti, non solo quelli degli iniziati, spirituali, o fenomeni vari.
quindi la vita è vita, senza attribuire categorie, che fanno sempre divisione, tipo: spirituale, livelli evolutivi, ecc....


le categorie semplificano..
non vogliono escludere ma raggruppare...
stiamo parlando a livelli diversi da ciò che usa la massa, per cui benvengano anche le "categorie".. è tanto per intendersi..
non posso comunicare scrivedo sempre che siamo tutti uno e punto.. ma daiiiiii......
mi sto rileggendo l'antologia del buddismo c'han di leonardo arena, presso i maestri del tempo era ritenuto oltre che lecito pure necessario passare da rapportarsi in senso relativo-dualistico e all'occorrenza in senso assoluto-unitario e viceversa, nella relazione-discussione....

Citazione:
chi vuoi che non veda la bellezza di una giornata di sole primaverile in campagna, chi vuoi che non veda la bruttezza della infelicità psicologica, della malattia, della fame, della violenza, della morte violenta.

l'ego.. sempre l'ego del mondo..
che un attimo prima fa due lacrimucce e l'attimo dopo è già impegnato nei c...zzi suoi a risolvere i propri individuali problemi, o a confermare le sue banalità...
questo si... c'est la vie....

Citazione:
Citazione:
ma qui siamo in un forum di discussione di religione e spiritualità, il topic è inerente alla soluzione per la bruttezza di questo mondo e quindi reputo superfluo nonchè pretestuoso fare continuamente presente che di questo mondo si percepiscono cose belle e brutte, piacevoli e spiacevoli....

ri-mmmhhh... chi è che reputa superfluo? a chi da fastidio tutto cio? non è forse al tuo ego che vorrebbe in qualche modo rimuovere?
ce l'hai col mi ego che vuol rimuovere le cose brutte. chissà perchè se leggi quello che scrivo, dovrebbe essere chiaro che il mio approccio è un altro....

Citazione:
Citazione:
dopo diversi mesi che l'autore si è raccontato in lungo e in largo, con l'ultimo post dice che il mondo è brutto e che la spiritualità è la soluzione a tale bruttura.
separazione dalla mondanità per preservare la presunta "spiritualità".
mettersi un bel vestito e cercare di tenerlo pulito.
a mio vedere non è questa la chiave (se ha senso parlare di chiavi...).


qui nn si vuole comprendere.. qui si vuole sempre cogliere un punto "matematico" senza lasciar fluire la sensibilità, emozionalità altrui del momento!..
ma vah, che non impedisco nessun fluire, si cerca di capire quello che c'è scritto....

Citazione:
con il giudizio mascherato e dimostrazione ai nostri occhi l'altrui non comprensione ..

attenzione...
ma quale giudizio mascherato, opinioni, semmai, e palesi. e di attenzione ce ne metto molta per i miei standard, perchè il forum è molto "moderato". altrimenti sarei ancora più palese ....
andre2 is offline  
Vecchio 17-03-2008, 19.39.52   #788
andre2
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Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Citazione:da freedom:
Citazione:
Originalmente inviato da atisha
è difficile per una persona sensibile dire "la vita è vita" punto..
in sostanza trovo sciocco guardare solo dalla propria poltrona o situazione comoda..


E bene fai, a mio modesto avviso, a metterti anche nei panni degli altri. Questo denota sensibilità e bontà. Solo il Cielo sa di quanto ne abbiamo bisogno tutti noi!

Mi fa piacere leggere queste tue parole. Tanto.


Citazione:
Originalmente inviato da atisha
tanto per non perdere il senso del Sogno..
ogni tanto è bello ricordare che oltre la Comprensione (individuale) cè tutto un mondo intorno...

http://it.youtube.com/watch?v=zeM2z4VT9YY

Buona e serena domenica a Tutti...
rovistando, ho trovato pure questi....
denota che non sai cos'è la comprensione.....
andre2 is offline  
Vecchio 17-03-2008, 23.55.51   #789
tmusa
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Riprendo il mio diario espiritual. Come è stato acutamenete definito. Saluto i nuovi venuti. E vediamo cosa commentare oggi; si partirei con te Atisha:
Citazione:
Originalmente inviato da atisha
infatti quella consapevolezza chiamata illuminazione o altro va cercata dentro, ripeto.. non fuori.. e non è così semplice o immediata..
e solo rafforzando questi interno è possibile attraversare successivamente il mararma esterno..
attraversarlo consapevolmente
Si. E' così. Il modellamento è tutto interiore. La realtà esterna è neutra. Non è né buona né cattiva. Siamo sempre noi che la orniamo di significati. Non esiste il bene o il male il pensiero lo rende tale. (Shakespeare).
Ho già detto, e qui giova ripeterlo, che il mio orizzonte etico è molto semplice: il bene è l'Illuminazione, il male è la perdita dell'Illuminazione. Solo questo. Tutto ciò che punta verso la sua realizzazione, che la stabilizza, che la rende compagna permanente, tutto ciò è bene. Tutto ciò che, viceversa, la confonde, la sminuisce, la trivializza, la rende opaca o la dissolve, tutto ciò è male.
Ora, c'è chi vive totalmente immerso nei rumori del mondo eppure non ne viene turbato, c'è il famoso esempio del fiore di loto che rimane immacolato pur vegetando in un pantano. E poi c'è il bellissimo dialogo fra Krishna e Arjuna, nel quale alle riluttanze del Guerriero Arjuna che non vuole scagliarsi nella battaglia contro i suoi fratelli per non uccidere il suo sangue, risponde krishna che è giusto agire, ma agire con distacco, agire senza iattanza, agire senza agire, si potrebbe affermare. Queste parole risvegliano nel Guerriero la sua vera natura illuminata, e attraverso questa egli saprà utilizzare la giusta condotta.
Conosco, naturalmente, bene questo "essere nel mondo" ma "non essere del mondo".(Mirror). Ma qui bisogna chiarire una volta per tutti un concetto fondamentale, altrimenti si rischia di non comprenderci. Il cammino spirituale è appunto un cammino, un percorso di perfezione, una crescita lenta, che va sostenuta, corroborata, alimentata, fino alla realizzazione finale, se mai esiste, ma credo di si, giunta alla quale c'è la Santità, chiamiamola così, dove si vive in permanenza nello stato beatifico dell'Illuminazione.
Ora, l'ho detto, è mi scoccia ripeterlo, che io sto esattamente in quel cammino , diciamo sto sulla parete nord della montagna sacra, forse vedo la vetta, ma non ci sono seduto sopra.
Io ritengo che qui ci sono molti compagni di cordata, qualcuno sta più indietro di me, qualcun altro me lo vedo avanti, ma stiamo tutti lì appesi alla parete nord, ogni tanto facciamo un passo, ma stiamo attenti di non cadere nell'abisso, passatemi la metafora.
Ora, se qualcuno mi viene a dire, io sto sulla vetta, al di sopra di ogni nuvola e di ogni tempesta, io rispondo che non è così. Tutti dico, tutti, siamo ancora vittime delle fermentazioni mentali, e dobbiamo lavorare con la lima dell'umiltà per riconoscerlo e piano piano trovare il modo per averne ragione.
Questo lo dico perché, anche se le critiche mi scivolano come l'acqua sull'oca ciò non toglie che molte le ritengo giuste. Ma chi è senza peccato?
Allora, in una dimensione non ancora totalmente purificata, la paura della vita, ecco questa in me c'è. Perdere il cammino è ancora una eventualità, e allora vigilo, e agisco con cautela.
Non è per bigotto moralismo che mi piace perseguire la via ascetica. Nella rinuncia a tutto si gode ogni istante il possesso di tutto. (Giovanni della Croce). Se rinuncio ai piaceri sensuali, per me non è una rinuncia. Se rinuncio a dieci ottego 100. L'astinenza è per me la prova del nove della istanza dell'Illuminazione. Quando evito di cenare, io assaporo squisita frutta spirituale. Così ogni rinuncia. E rinuncio anche alle rinuncie quando diventano una mania.


Beh , anche questa pagina del mio diario espiritual è conclusa.
A presto.
tmusa is offline  
Vecchio 18-03-2008, 06.26.57   #790
paperapersa
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Originalmente inviato da tmusa
Riprendo il mio diario espiritual. Come è stato acutamenete definito. Saluto i nuovi venuti. E vediamo cosa commentare oggi; si partirei con te Atisha:

Si. E' così. Il modellamento è tutto interiore. La realtà esterna è neutra. Non è né buona né cattiva. Siamo sempre noi che la orniamo di significati. Non esiste il bene o il male il pensiero lo rende tale. (Shakespeare).
Ho già detto, e qui giova ripeterlo, che il mio orizzonte etico è molto semplice: il bene è l'Illuminazione, il male è la perdita dell'Illuminazione. Solo questo. Tutto ciò che punta verso la sua realizzazione, che la stabilizza, che la rende compagna permanente, tutto ciò è bene. Tutto ciò che, viceversa, la confonde, la sminuisce, la trivializza, la rende opaca o la dissolve, tutto ciò è male.
Ora, c'è chi vive totalmente immerso nei rumori del mondo eppure non ne viene turbato, c'è il famoso esempio del fiore di loto che rimane immacolato pur vegetando in un pantano. E poi c'è il bellissimo dialogo fra Krishna e Arjuna, nel quale alle riluttanze del Guerriero Arjuna che non vuole scagliarsi nella battaglia contro i suoi fratelli per non uccidere il suo sangue, risponde krishna che è giusto agire, ma agire con distacco, agire senza iattanza, agire senza agire, si potrebbe affermare. Queste parole risvegliano nel Guerriero la sua vera natura illuminata, e attraverso questa egli saprà utilizzare la giusta condotta.
Conosco, naturalmente, bene questo "essere nel mondo" ma "non essere del mondo".(Mirror). Ma qui bisogna chiarire una volta per tutti un concetto fondamentale, altrimenti si rischia di non comprenderci. Il cammino spirituale è appunto un cammino, un percorso di perfezione, una crescita lenta, che va sostenuta, corroborata, alimentata, fino alla realizzazione finale, se mai esiste, ma credo di si, giunta alla quale c'è la Santità, chiamiamola così, dove si vive in permanenza nello stato beatifico dell'Illuminazione.
Ora, l'ho detto, è mi scoccia ripeterlo, che io sto esattamente in quel cammino , diciamo sto sulla parete nord della montagna sacra, forse vedo la vetta, ma non ci sono seduto sopra.
Io ritengo che qui ci sono molti compagni di cordata, qualcuno sta più indietro di me, qualcun altro me lo vedo avanti, ma stiamo tutti lì appesi alla parete nord, ogni tanto facciamo un passo, ma stiamo attenti di non cadere nell'abisso, passatemi la metafora.
Ora, se qualcuno mi viene a dire, io sto sulla vetta, al di sopra di ogni nuvola e di ogni tempesta, io rispondo che non è così. Tutti dico, tutti, siamo ancora vittime delle fermentazioni mentali, e dobbiamo lavorare con la lima dell'umiltà per riconoscerlo e piano piano trovare il modo per averne ragione.
Questo lo dico perché, anche se le critiche mi scivolano come l'acqua sull'oca ciò non toglie che molte le ritengo giuste. Ma chi è senza peccato?
Allora, in una dimensione non ancora totalmente purificata, la paura della vita, ecco questa in me c'è. Perdere il cammino è ancora una eventualità, e allora vigilo, e agisco con cautela.
Non è per bigotto moralismo che mi piace perseguire la via ascetica. Nella rinuncia a tutto si gode ogni istante il possesso di tutto. (Giovanni della Croce). Se rinuncio ai piaceri sensuali, per me non è una rinuncia. Se rinuncio a dieci ottego 100. L'astinenza è per me la prova del nove della istanza dell'Illuminazione. Quando evito di cenare, io assaporo squisita frutta spirituale. Così ogni rinuncia. E rinuncio anche alle rinuncie quando diventano una mania.


Beh , anche questa pagina del mio diario espiritual è conclusa.
A presto.

paura della vita? o paura della morte?
C'è differenza?
Così come ci viene chiesto di attraversare la vita (o forse lo abbiamo scelto noi) dobbiamo attraversare anche la nostra morte!
Ecco perchè stare aggrappati alla vetta non serve a granchè!
Lo stesso Gesù si è fatto crocifiggere in cima al Golgota,dopo avere percorso
la Sua personale Via! e l'ha affrontata anche nella sua mente
vivendone l'orrore nell'orto del Getsemani e sudando sangue!
Il suo digiuno per trovare la sua vera identità di Cristo di Dio
è durato 40 giorni di deserto, ma poi è tornato in mezzo alle "miserie
umane", a esortare i malati a "guarire", ad "accogliere con amore
tutti coloro che si ritenevano "abbandonati da Dio e dagli uomini".
Chi sei tu e tutti gli illuminati che per paura di vivere ve ne state
arroccati a guardare da una visione beatifica come i tuoi fratelli
si dilaniano inutilmente perchè non si sono ancora risvegliati?
paperapersa is offline  

 



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