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05-04-2008, 17.31.11 | #1042 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La disidentificazione e il corpo:la parola ai Maestri
Citazione:
Qualcosa da prendere per quel che è, da quindi non identificarvisi, o qualcosa che non esiste in assoluto quindi da negare? Quindi:o la negazione di quel che è.. che è comunque un riconoscere la realtà illusoria dei sensi.. o l'accettazione di questa illusorietà per quel che è: ovvero la Vita Consapevole .. |
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05-04-2008, 17.42.44 | #1043 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-03-2008
Messaggi: 101
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Riferimento: La chiave di tutto
Come ho scritto a proposito del linguaggio di Dio, bisogna essere realistici,
cioè rispettare la propria coscienza. Questo e solo questo ti permette di fare dei reali progressi quotidiani. Se il mio Maestro cammina sull'acqua non posso camminarci anche io.Non serve neanche che io mi vesta o parli come Lui. Se tu volessi buttarti giù come ghedina a 150 Km/h ti andresti ad ammazzare, lui sa invece fermarsi,gestire la propria forza cioè conosce i propri limiti. A te rimane lo spazzaneve,tecnica di base, che dà comunque grande gioia ai principianti umili e desiderosi di imparare. Quelli che poi diventeranno Ghedina domani. L'asperienza dell'illuminazione ti ha ingannato caro Tmusa,e non voglio vivere con il rimpianto di non avertelo detto. Se vorrai essere maestro devi avere l'umana ragionevole umiltà di ammettere a te stesso che esiste qualcuno che ha il potere di aiutarti se tu lo vorrai. Ce ne sono mille là fuori pronti ad aiutarti se li vuoi vedere. Come hai detto tu,non è roba per chi vuole perdere tempo. Tu sei il primo a voler perdere tempo. Come Yam. Se siete veramente intenzionati a salvarVi l'anima riconoscete questa volontà in Voi. Non guardate me come nemico o qualcuno che può trarre vantaggio nel denigrarVi, . Non cadete nel tranello dei confronti. Può darsi,io non vi conosco, che siate considerati dei Maestri, ma chi vi giudica ora e Vi giudicherà sempre davvero e Vi darà per quanto meritate non è il vostro pubblico che applaude , ma chi è nella verità, come la vostra coscienza. Io so con chi sto parlando, le qualità le avete. I giorni scorsi ho avuto un confronto sincero con Atisha, a parte le parole c'è stato uno scambio più profondo che ho vissuto a livello emotivo che mi ha permesso grazie ad un gradino di umiltà in più e di presunzione in meno ,di rileggere tutti i sui post e il suo blog con nuovi occhi e comprendere quanto simili siano i nostri punti di vista. Spero lei legga quanto scrivo e che si sia accorta di quanto avvenuto. Io ero pronto allo scambio, lei anche. Questo significa che il suo modo di meditare è corretto ma soprattutto ha il coraggio di cambiare. Non ho sentito una briciola di emotività nelle vostre parole. C'è tutta gente eccezzionale qui nel forum, direi scelta,se non fosse discriminante, dalla loro stessa autentica voglia di crescere. L'ego ha paura di cambiare di perdere i suoi finti privilegi, questo lo sanno tutti. Bisogna andare oltre. Yam hai dato ad Aizram una risposta senza senso. Che sarà quello che ti meriti dal tuo Maestro. Lui potrà essere Gesù in persona ma tu non capirai mai quello che ti dice.La tua coscienza , il tuo giudice ti dà in proporzione a quello che meriti, e gettando fumo negli occhi di chi ne sa meno di te non avrai molto in cambio. Se accetti un consiglio smetti di fare il maestro per un mese,con dispiacere morditi la lingua quando in mille tentatori verranno a chiedereti aiuto,poi ,se ci sei riuscito ne riparliamo a proposito dei sacrifici. Capirai tutto da solo. |
05-04-2008, 17.44.17 | #1044 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La disidentificazione e il corpo:la parola ai Maestri
Citazione:
Ehehehehh! Il Vedanta, cioe' l'induismo post Upanishad, fa una lettura diversa degli stessi testi calssici a seconda della scuola: Advaita, Dvaita e Vishistadvaita sono le principali. Cio' che hai citato non confuta, ma conferma il punto di vista di Noor. |
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05-04-2008, 17.54.06 | #1045 |
Saturnian
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
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Riferimento: La chiave di tutto
Nel Taoismo la pratica che ha menzionato Yam si chiama Bigu. E' sciamanica in essenza.Come giustamente a detto e' una sadhana particolare e molto pericolosa. In genere non la si fa' da soli. Cmq lo scopo di questa pratica e' di affinare ulteriormente il corpo non di torturarlo e metterlo sotto il controllo della volonta' . Come sapete il Taoismo da molta importanza al corpo e alla forma. Essere longevi nella tradizione taoista e segno di una buona e corretta sadhana. Ascoltiamo i messaggi del soma con naturale distacco. Omi Tofu R.C.
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05-04-2008, 19.37.08 | #1046 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: La chiave di tutto
In questo eterno ora esiste solo pura esperienza di sé. E non ci sono misure di più o di meno. O più o meno vicino, o corto o progredito o non progredito, o qualunque altra cosa. Non ci sono illuminati o non illuminati là. Ogni idea di risveglio è svanita. Non ci sono più né addormentati né risvegliati. Tutta questi giochi di magia del tipo “Là devi ancora arrivare e quando sarai là dove io sono”…e altre scemenze del genere. Dove io sono, non ci può essere nessuno. Là non c’è essere risvegliato o addormentato. Poiché quello che è non ha mai dormito e quindi non potrà mai risvegliarsi. Ogni risveglio di una persona è una barzelletta. Un peto nel vento. Una persona non può mai risvegliarsi. Il Sé è sempre sveglio. Karl Renz
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05-04-2008, 19.58.28 | #1047 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Condivido..!! È possibile prendere la nostra esistenza come un mondo sacro, prendere questo luogo come uno spazio aperto piuttosto che un buio vuoto claustrofobico. È possibile avere un rapporto di amicizia con la nostra natura egoistica, è possibile apprezzare il gioco estetico delle forme nel vuoto ed esistere in questo luogo come sovrani maestosi della nostra stessa coscienza. Ma per farlo avremmo dovuto rinunciare ad afferrare e a far sì che le cose siano come fantastichiamo dovrebbero essere. Così la sofferenza è causata dall'ignoranza, ovvero la sofferenza esagerata dall'ignoranza o dal cieco attaccarsi e aggrapparsi alla nostra idea di ciò che riteniamo debba essere è ciò che provoca la sofferenza della sofferenza. La sofferenza in sé non è tanto male, è il risentimento contro la sofferenza a darci il vero dolore. (Allen Ginsberg - © copyleft perle.risveglio.net) Gyta |
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05-04-2008, 22.21.39 | #1048 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La disidentificazione e il corpo:la parola ai Maestri
Citazione:
Illusorio significa che la realtà non esiste. Illusorio significa che il corpo non esiste. Che non esiste il mondo, che non esiste nulla. Ciò che riteniamo esistente è solo dovuto alla distorsione ottica di una mente che ragiona secondo la logica sequenziale. Un frammento dopo l'altro, un momento dopo l'altro, in sequenza spaziale e temporale, fino a formare una generalizzazione ed un'astrazione: questo è il mondo. Ma questo è il mondo della logica sequenziale. Non è la realtà. Ciò che ti appare in un solo pensiero viceversa, è un mondo insostanziale, impermanente, vuoto. Lo stesso corpo è vuoto, insostanziale. I sensi, il vedere, il sentire, il percepire: vuoti anch'essi. Questo perché, la prospettiva dalla quale si osserva è ora una prospettiva non più circoscritta da una dimensione spaziale e temporale, non siamo, in altre parole, più limitati dalle categorie dello spazio/tempo, in quanto tutto avviene in un unico istante il qui/ora. Ma un conto è dirlo altro è sperimentarlo, vederlo, esserne testimonianza. Non esiste un modo per rendere credibile la negazione della corporeità se non quello di sperimentarla. L'osservazione, la consapevolezza,la disidentificazione, sono un primo passo, indispensabile, senza dubbio, ma bisogna andare oltre bisogna arrivare al punto del distacco vero, quando cioè ciò che riteniamo "il corpo" rivela tutta la sua insostanzialità. Solo allora possiamo dire di aver raggiunto la meta. Cessato il corpo, cessato il mondo, quello che ci rimane è l'oceanico tutto. Questo è lo stato buddico, non c'è ne un'altro. Qui è ridicolo introdurre qualsiasi altro concetto. Corpo non corpo, fame, sete, dolore, sesso, mondo, realizzazione, zen, ecc. tutto diventa inutile, perché qui hai tutto. Questa è la mia esperienza viva. Se non ci vuoi credere, sei libero di non crederci, ma non mi può venire a dire di negarlo, perché non posso negare la verità. Il mai nato non ha corpo, ma se proprio gliene vuoi dare uno esso è il cielo e la terra. |
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05-04-2008, 22.44.53 | #1049 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Tenere quello che ho definito un "diario espiritual" , cioè scrivere di sè e del proprio cammino, non mi sembra pericoloso. A patto che si prendano delle precauzioni, per esempio mantenere un perfetto anonimato, non cedere alla tentazione di costruirti un blog, non rendere identificabile luoghi e persone, non raccontare frivolezze di vita ordinaria, e sorprattutto, essere pronti ad inabissarti nel nulla da quale sei venuto, non appena ritieni esaurito il compito; in questo modo si può sperare di tenere a bada la vanità dell'ego, e la mezz'ora serale davanti al computer non fa male. |
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05-04-2008, 23.38.42 | #1050 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Tutto viceversa si è risolto quando sono riuscito a sciogliere questi due nodi. Il più difficile, manco a dirlo, è stato quello della rescissione dell'identificazione ad un corpo perché la fisicità per la sua ovvietà dissimula la sua natura illusoria. Che il "corpo" sia un fattore assoluto di malessere è facile da capire, basta considerare il fatto che esso è corruttibile, invecchia, soffre, si agita, è mortale, e allora se non ci stacchiamo in fretta da questa idea perniciosa di avere un corpo finisce che ne condividiamo il suo destino. Quindi non credo sia in discussione questo assunto: dobbiamo abbandonarlo a tutti i costi. Ora, si tratta di vedere come. E qui si aprono tante strade. Ritengo poco utile dire si fa così punto e basta, come insiste qualcuno. Ciascuno percorre dei sentieri, fa dei tentativi, l'importante è centrare l'obiettivo. Non conosco questa del Tao, ma non ne metto in dubbio la validità. La mia strada l'ho raccontata. Funziona e per questo la seguo. Che cosa voglio dire con funziona: che ti porta al distacco dall'idea di avere un corpo, e questo implica la cessazione di ogni dolore. Le cose mi sembrano così semplici, non capisco perché si vogliono complicare per forza, non mi riferisco a te ovviamente. |
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