Originalmente inviato da maxim

Ti invito ad approfondire la tematica inerente la sessualità così come improntata da Osho perché io credo che tu sia lontano parecchi anni luce dalla sua visione che risulta peraltro molto differente da quella di qualsiasi altro Guru della stessa stirpe e che ha reso Osho famoso, unico e stravagante in tutto il mondo.
Rinunciare ad esempio a tutte le pulsioni come dice Tmusa significa usare quella chiave per chiudere tutte le porte e non certo per aprirle ad una visione che tenga conto dell’"incontrollabilità" di alcuni fattori che ci competono biologicamente, la cui soppressione è il diniego ad una vita che c’ha voluti così. Non è pertanto l’”oggetto” che crea i problemi ma l’uso che se ne fa di esso. L'oggetto marijuana non è mai male...l'uso che a volte se ne fa si! l'oggetto sesso, o l'oggetto amore (cambia nulla), non sono mai impulsi malefici ma "strumenti" che, come diceva Marnia Robinson, possono essere usati da questa vita per aumentarne il benessere oppure per rimanere in una condizione di lotta-frustrazione.
Per evitare la seconda è necessario innanzitutto non partire dalla concezione pregiudizievole che hai tu del sesso in generale e dopo la tabula rasa (che purtroppo non sarà mai rasa) pensare che ti è stata donata una cosa che convenzionalmente chiamiamo “sesso”…ma anche amore (cambia nulla )
…quale uso ne fai tu?...ma proprio TU, non Osho o Nisarga o la Robinson o Maxim...

Originalmente inviato da paperapersa

C'è una parola che racchiude ogni disciplina e rinuncia
che io chiamo DIVINO EQUILIBRIO.
Auguro a Tmusa di saggiarlo......e di lasciarsi andare al sano piacere senza demonizzare nulla.
Ci hanno sempre mostrato un Cristo sanguinante e triste.
Che Tmusa conosca il Cristo allegro e glorioso e che tutte le croci
rimangano vuote.....
E' ora ormai che si realizzi questo sogno di Lucio Dalla" Ogni Cristo scenderà
dalla croce.......etc..etc."

Originalmente inviato da Noor

Certo...era immaginabile...tutto il contrario di ciò che dice osho comunque...
e parla all'uomo della strada, non certo all 'illuminato.
Ma dico:come fai a dargli ragione?
Francamente non capisco queste evidenti contraddizioni..
Comunque hai ben tracciato,con i tuoi intenti di castrazione sessuale, la strada per coltivare le ossessioni, le repressioni,le psicosi,le repulsioni per negata attrazione, le manie ,le devianze,l'aggressività,la malattia...
lo spegnersi dell'energia vitale (NON LA SUA TRASFORMAZIONE ALCHEMICA...)
Auguri.

Originalmente inviato da maxim

Ti invito ad approfondire la tematica inerente la sessualità così come improntata da Osho perché io credo che tu sia lontano parecchi anni luce dalla sua visione che risulta peraltro molto differente da quella di qualsiasi altro Guru della stessa stirpe e che ha reso Osho famoso, unico e stravagante in tutto il mondo.
Rinunciare ad esempio a tutte le pulsioni come dice Tmusa significa usare quella chiave per chiudere tutte le porte e non certo per aprirle ad una visione che tenga conto dell’"incontrollabilità" di alcuni fattori che ci competono biologicamente, la cui soppressione è il diniego ad una vita che c’ha voluti così. Non è pertanto l’”oggetto” che crea i problemi ma l’uso che se ne fa di esso. L'oggetto marijuana non è mai male...l'uso che a volte se ne fa si! l'oggetto sesso, o l'oggetto amore (cambia nulla), non sono mai impulsi malefici ma "strumenti" che, come diceva Marnia Robinson, possono essere usati da questa vita per aumentarne il benessere oppure per rimanere in una condizione di lotta-frustrazione.
Per evitare la seconda è necessario innanzitutto non partire dalla concezione pregiudizievole che hai tu del sesso in generale e dopo la tabula rasa (che purtroppo non sarà mai rasa) pensare che ti è stata donata una cosa che convenzionalmente chiamiamo “sesso”…ma anche amore (cambia nulla )
…quale uso ne fai tu?...ma proprio TU, non Osho o Nisarga o la Robinson o Maxim...

Originalmente inviato da tmusa

A differenza di qualche altro dotto collega io ritengo che tu colga la verità quando dici non è "l'oggetto che crea i problemi ma l'uso che se ne fa".
Infatti, per una persona che, per natura o cultura o per qualsiasi altro motivo non senta una forte pulsione sessuale o non la sente per nulla, l'astenersene o il privarsene non servirebbe a niente.
Ripeto il principio che sta alla base della tecnica della rinuncia è: io non ho padroni.
Nel senso che non c'è un idea, non una sensazione, non una afflizione, non una emozione, non un dolore che possa vincere la mia volontà. La mia volontà è assoluta. Quando avrò realizzato questo avrò accesso a Dio, perché dio è pura assoluta Volontà.
Quando nulla e nessuno potrà muoverti in alcun modo, in quel momento scenderà indefettibile lo spirito santo, o l' illuminazione o chiamala come cazzo vuoi, a darti la sua cornucopia di beatitudine. Allora tutto si compirà.

Originalmente inviato da manacoddi

La croce e la salvezza sono strettamente legate. IL Cristo glorioso di cui parli, è glorioso perchè è Risorto dopo essere stato uccison in croce, sanguinante e sofferente...La croce e la sofferenza sono via per la salvezza.
Ma la sofferenza e le croci possono essere portate e considerate sono in un ottica di fede, altrimenti risultano un non sense.

Originalmente inviato da tmusa

A differenza di qualche altro dotto collega io ritengo che tu colga la verità quando dici non è "l'oggetto che crea i problemi ma l'uso che se ne fa".
Infatti, per una persona che, per natura o cultura o per qualsiasi altro motivo non senta una forte pulsione sessuale o non la sente per nulla, l'astenersene o il privarsene non servirebbe a niente.
Ripeto il principio che sta alla base della tecnica della rinuncia è: io non ho padroni.