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06-03-2008, 10.37.07 | #642 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Grazie per la risposta, e' raro trovare qualcuno che abbia riflettuto su queste cose. Le domande che ti ho posto sono quelle che hanno trovato la loro risposta piu' sottile, a mio modo di vedere, nella filosofia del Buddismo Mahayana, nei famosi dibattiti sulla "natura di Buddha". Ancora oggi le varie scuole Mahayana si distinguono proprio per la loro visione della natura di Buddha. La visione delle scuole Tathagatagarbha e' molto simile a quella da te esposta. Nel Vajrayana ho ricevuto insegnamenti sul Mahayoga molto belli su questo argomento. Non si discostano molto dalla moderna visione "scientifica" dell'origine della vita e degli universi. C'e' qui la visione della crescita della coscienza individuale attraverso le esperienze del fenomenico. E' una visione evolutiva....anche se molti insegnanti e singole correnti di pensiero a volte se ne discostano. Il Mahayoga e' il primo dei Tantra interni, nei Tantra successivi si va oltre ogni discriminazione di tipo filosofico, oltre ogni concetto della mente. Cio' che rimane e' la Mahamudra o Ati Yoga di cui ho parlato piu' su. Allora puo' accadere di scoprire che tutto e' coscienza, esseri animati ed esseri inanimati, in questo senso ogni cosa e tutti gli esseri sono gia' illuminati. E' uno scherzo della mente quello di credere che esistano il dolore, la sofferenza, la reincarnazione. Lo spazio tempo e' in realta' eterno presente. Il tempo viene percepito quando la mente entra in funzione e inizia a dare i nomi a tutte le forme (il nama rupa dell'advaita). Questa mattina, guardando le montagne, e' sorto in me questo pensiero: "La neve e' riuscita ad imbiancare le montagne. Ora, il Sole si riflette in infiniti piccoli specchi da cui irradia un magico splendore." Namaste' |
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06-03-2008, 10.40.54 | #643 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Prajna e' la saggezza non-duale, quella che hai esposto piu' su, Ram e' il Bija mantra (sillaba seme) del fuoco.....non saprei tradurlo. |
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06-03-2008, 18.52.41 | #644 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
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06-03-2008, 22.00.29 | #645 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Sempre dal Blog dell'amico Mirror: Non rimandare! Metti fine a qualunque rimandare, a qualunque scusa, a tutto questo inchinarti a figure sante del passato o del presente. Stai sulle tue gambe! Tu sei il Buddha! Tu sei la libertà stessa! Smettila di sognare il tuo sogno! Smettila di far finta di essere legato, smettila di raccontarti quella bugia! Smettila di far finta di essere qualcuno o qualcosa! Tu non sei niente e nessuno! Non sei questo corpo o questa mente. Questo corpo e questa mente esistono dentro a quello che sei. Tu sei pura coscienza, già libera e risvegliata. Alzati e cammina, via dal tuo sogno. Esci dal sogno dei tuoi concetti e idee. Esci dal sogno di come immagini sia l’illuminazione. Esci dal sogno di chi pensi di essere. Esci dal sogno di qualunque cosa tu abbia mai conosciuto. Esci dal sogno di essere una persona delusa. Puoi farlo, nulla ti trattiene, non ci sono requisiti, precondizioni al risveglio. Semplicemente smettila di sognare, smettila di fare, molla qualunque scusa. Fermati e rimani immobile. La Grazia farà il resto. In ogni momento abbi l’intenzione di sperimentare direttamente la Verità. Non pensarci ma ritorna direttamente alla tua esperienza qui, ora, momento per momento. Sperimenta la Verità. Sperimenta il Sé. Tuffati nella tua esperienza. La tua esperienza di sentire, vedere, gustare, respirare, il tuo cuore che batte, i tuoi piedi che toccano il pavimento, gli uccelli, il vento. Fai esperienza della vastità che sei. Non rimandare! Testo estratto da un Satsang di Adyashanti |
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06-03-2008, 22.44.56 | #646 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
In qualche modo rieccheggiano il ragionamento che facevo sul principio originatore insito in ogni organismo: ricordate? Lo individuavo nei due imperativi categorici: una sete inestinguibile d'eternità e di infinito. Tutto muove da lì. A dire il vero, forse bisogna aggiungere un altro imperativo categorico ed è la sete di conoscenza. E forse non finisce qui. Che quando vado affermando sia vero, lo dimostra il fatto che qualsiasi conquista territoriale o qualsiasi acquisizione spaziale non ci soddisfa mai; prima cerchiamo una casa, due stanze e un tinello; poi ci allarghiamo con il vano dell'appartamento accanto; ma non ci basta. Allora vendiamo e compriamo una casa più grande, e poi una seconda casa; e una casa al mare, ma non basta. Non ci basta mai. Non può bastarci mai perché da qualche parte in noi c'è un desiderio di infinito. Non sapendolo, cerchiamo di surrogare questo desiderio allargando i limiti dello spazio, sempre di più, sempre di più; ma più cerchiamo di estinguere quella sete più essa aumenta. Cercare di soddisfare un bisogno spirituale con beni materiali, ecco l'errore. Stesso discorso con il nostro desiderio di perpetuarci. La colonizzazione del tempo l'ho definita. Il desiderio che rimanga qualcosa di noi, anche dopo di noi. L'istinto procreativo, quello genitoriale. Quanto puntiamo verso questo desiderio di permanere? Tantissimo. Ogni nuova ruga un brivido. Ogni perdità un dolore devastante. Ma anche l'amore umano, il più potente dei balsami esistenziali, sotto sotto, è riconducibile al desiderio, replicando le generazioni, di oltrepassare il nostro limite di tempo. Desiderio d'eterno dunque, si è così, sta in noi. Stesso anelito è rappresentato dalla conoscenza, un bisogno assoluto ci guida verso questa fonte di luce intellettuale. Ma se eternità, infinito e suprema sapienza sono il motore di ogni agire, allora chi afferma di avere raggiundo la pace profonda o la stasi di ogni brama o l'estinzione della sete esistenziale deve in qualche modo avere fatto i conti con quei desideri indefettibili? certamente deve averli fatti e certamente deve averli saldati. Mo tutto questo ragionamento l'ho fatto per arrivare ad esporre questa tesi: l'Illuminazione è la chiave di tutto, perché risolve alla radice quei desideri che tutto muovono; in essa si respira l'ansito immenso dell'eternità; si ode il tonfo abissale dell'eternità, e si gode il miele della sapienza perfetta. Come ciò avvenga sarà oggetto di una prossima riflessione. Un saluto a tutti Comunque sia, è un fatto ch |
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07-03-2008, 00.30.22 | #647 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Spero di non apparirti saccente...non lo sono. Sai, spesso c'è gente che ascolta un bravo musicista e vuole diventare come lui, semplicemente perchè vede che è bello; ascolta un cantante e vorrebbe cantare perchè sente che è bello; vede un ragazzo che fa breakdance e subito la vuole imparare; vede una persona ben vestita e subito decide di vestirsi bene; vede una persona ricca avere successo e subito vuole diventare ricca; vede una persona gustarsi con delizia un amburger e subito se ne vuole mangiare uno...e cosi via...e cosi è per gli illuminati, li vediamo ci sentiamo attratti dalla loro saggezza dalla loro apparente o vera " imperturbabile felicità " e la vogliamo anche noi. Io credo che il più grosso limite sia il voler possedere le cose e cosi per l'illuminazione...facciamo finta di non volerla attraverso giochetti della mente e della coscienza ma alla fine aneliamo all'illuminazione come all'amburger. Non seguiamo mai quello che realmente sentiamo senza sapere dove questo ci porterà...fa paura, c'è il rischio di scontrarsi o scoprire cose di noi che non coincidono con il nostro ideale...e cosi seguiamo la strada facile, la strada ultima quella dell'illuminazione quella che porrà finalmente termine a tutti i turbamenti della nostra vita, trovando finalmente quella pace che ci faccia vivere serenamente gli ultimi anni della nostra vita. Nessuno dice o pochi dicono: voglio fare il contadino...è decisamente più sicuro più nobile cercare usare la nostra vita per un fine più elevato come quello dell'illuminazione, vista la ricompensa che ci aspettiamo...e stà proprio qui il punto: facciamo spesso le cose per ricompensa per qualcosa che ipotiziamo esserci alla fine di un percorso. Se tutti avessero cercato la strada dell'lluminazone, a parte che forse non l'avrebbero trovata, non ci sarebbero stati matematici, ballerini, cantanti, musicisti, artigiani, padri di famiglia...si magari sarebbe stato un mondo migliore, più in pace, ma forse un pò più ipocrita meno autentico, vivremmo magari in modo piatto simili a quello dei monaci che rinunciano a tutto in nome dell'illuminazione. E' banale lo sò ed è già stato stra detto; ma davvero come si può cercare trovare qualcosa che non conosciamo?? Occorre davvero conoscersi, ma per farlo occorre rinunciare ad ogni miraggio che ci viene proposto fosse anche il più nobile, il fine ultimo. Occorre davvero liberarsi da qualsiasi condizionamento, anche da quello dell'illuminzione..." troppo facile!! " Ogni volta che cercheremo una metà imbriglieremo il nostro cammino...perchè in realtà cerchiamo sicurezza, gioia...occorre sentire la propria solitudine di fronte all'esistenza e avere il coraggio di seguire quello che sentiamo foss'anche la cosa più inutile e stupida di questo mondo, ma forse non lo facciamo perchè ci spaventa il non sapere dove arriveremo dove ci porteranno le nostre scelte e cosi preferiamo seguire strade già tracciate...uccidendo noi stessi in nome di qualcosa che CREDIAMO essere la strada in cui focalizzare le nostre energie. Ma cosi come al solito agiamo in vista di un fine: e come può esserci bellezza in tutto in questo, come può un atteggiamento del genere portare all'illuminazione, alla musica al canto...la passione non viene dal canto, la passione non viene dalla musica, la passione non viene dalla matematica, dallo sport e cosi via...è semmai il contrario. |
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07-03-2008, 07.25.31 | #648 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
io invece direi che allora accade di scoprire che tutto è manifestazione della coscienza.. esseri inanimati ed animati... (divisi solo dal grado di coscienza manifesta) ed in quel senso si può dire che tutto è già illuminato.. appunto dalla stessa Coscienza.. la stessa Coscienza poi si manifesta ancora nell'immanifesto... nell'impercettibile, in altri piani energetici... e lì il discorso va avanti... |
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07-03-2008, 07.45.39 | #649 | ||||
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
approvo questo punto importante... Citazione:
esattamente... siamo e restiamo "parziali"... Citazione:
mi pare naturale.. per far funzionare il mondo c'è bisogno assoluto dell'identificazione.. dell'ego identificato.. se io non sono più identificata con il mio "essere madre" come posso fare ancora figli? come posso amare mio figlio, allattarlo con passione a tal punto dal dedicarmi completamente a lui, per farlo crescere? impossibile.. manca un collante indispensabile.. Citazione:
per conoscersi ci vuole solo una cosa.. un pizzico di follia.. un CORAGGIO che è per pochissimi, perchè per davvero occorre rinunciare ad ogni "miraggio".. fino all'ultimo.. occorre decondizionarsi.. ma che significa decondizionarsi? riconoscere tutte ma proprio tutte le nostre meschinità.. e più le toglieremo più la realtà si svelerà.. e sarà possibile incontrare il nostro vero volto.. chiaro, illuminante.. naturale.. occorre liberarsi anche dal condizionamento del "volersi iluminare".. forse è proprio solo quello lo scoglio.. quella meta da raggiungere che sotto sotto aneliamo.. Il problema è: "come fare a togliersi quell'ultima meta? come fare a non pensarci?" ad ognuno la propria risposta... |
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07-03-2008, 08.58.48 | #650 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: La chiave di tutto
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Questi non vanno castrati,ne esserne preda,ma assecondati,vissuti sino in fondo: cioè senza compiacimenti a cui aggrapparsi o sensi di colpa. Soprattutto vanno osservati,secondo me:come emergono ,come "bussano" come se ne vanno..e fanno posto ad "Altro". (Sì "Altro": perchè dare un nome a ciò?) |
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