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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 25-03-2008, 23.58.25   #881
robbybass
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Originalmente inviato da atisha
certo, è più simpatico all'ego..

solo a quello..

perchè si sente alla pari

Atisha, scusa non ho capito all'ego di chi.
robbybass is offline  
Vecchio 26-03-2008, 00.08.27   #882
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da robbybass
Atisha, scusa non ho capito all'ego di chi.
Ma di colui che ha la simpatia chiaramente!
Suvvia robby sveglia!
Noor is offline  
Vecchio 26-03-2008, 00.33.07   #883
robbybass
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Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Ma di colui che ha la simpatia chiaramente!
Suvvia robby sveglia!

Mannaggia, uno fa tanta fatica per "risvegliarsi" e poi...
robbybass is offline  
Vecchio 26-03-2008, 00.43.52   #884
webmaster
Ivo Nardi
 
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Exclamation

Ricordo a tutti che questo forum non è una chat definizioni di forum e chat
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Vecchio 26-03-2008, 19.16.34   #885
robbybass
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Vorrei tornare seriamente sull'agomento -la chiave di tutto-chiudendo i miei interventi,ribadendo la mia convinzione che un iniziato non dovrebbe considerarsi un maestro ,a prescindere da quello che dice,fintanto che non ha raggiunto la completa realizzazione del Sè. E' giusto e utilissimo dire quello che si pensa, consigliare,citare , sviluppare dottrine, cioè personali teorie ma con la certezza di non sentirsi maestri. Allora l'iniziato potrà parlare e la gente potrà ascoltarlo,imitarlo,farsi ispirare come ci ispira tutto ciò che ci circonda se siamo attenti, ma la sua responsabilità dei danni che potrebbe causare, nei confronti del severo giudice interiore sarà relativa.
La conoscenza parziale dei meccanismi in atto durante la purificazione,comporta da parte dell'iniziato che si illude di sapere, e di poter aiutare ,una trasmissione di concetti, valori e immagini fuorvianti quanto distruttivi. Le conseguenze di ciò ricadono sicuramente sullo studente ma soprattutto sull'iniziato che va a rafforzare l'ego,allontanando chi o cosa potrebbe aiutarlo.
Non basta tacere,bisogna saper sradicare la vanità spirituale cioè ESSERE umili e non fare gli umili.
Ho gettato a suo tempo tutti i libri e tenuto solo uno di un realizzato anonimo.
I maestri orientali mi avevano spaventato facendo ben intendere che il raggiungimento della consapevolezza del Sè era quasi impossibile in questa vita e quando ciò fosse per caso avvenuto sarebbe stata incompatibile con
la mia "grossolana" vita quotidiana fatta di asili, supermercati, code in auto ecc.. tutto a causa del distacco dagli interessi materiali che il supremo stato
del samadhi vattelapesca comportava!
Tutte bugie,anzi peggio verità mescolate ad arte con bugie.
La realizzazione è presa di coscienza di ciò che già si è. E basta.
Chiaro che sentirsi intimamente accettati con tutti i propri limiti è strepitoso
perchè non devi più mentire,ma non è così ultraterrena come esperienza.
La stessa identica volontà che prima era frammentata ora è coordinata ma questo chi medita già lo ha provato, la attesa esperienza di sentirsi DIO e
integrante parte del tutto arriva molto prima della realizzazione completa ed è
così graduale,naturale che non ci si accorge quasi. Anche nella dualità c'è
qualcuno che si sente Dio senza salire fino alle vette.
Bastava scrivere che il massimo della coscienza coincide con il massimo della
incoscienza, quella del bambino innocente al quale nulla importa dei mali del
mondo,equilibrio e pace, la pancia per terra e una macchinina.
Caro studente di meditazione ,quando avanzi significativamente nel cammino scateni le invidie del mondo intero, incluse quelle di chi si crede di essere maestro,
me compreso, che non accetta di essere superato.
Questa è la mia verità.
Per farla breve fidati solo del padre che hai nel cuore. Saluto tutti.
robbybass is offline  
Vecchio 26-03-2008, 20.36.52   #886
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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L'essenza non si raggiunge... già E'!

L'essenza non si raggiunge... già E'!
Le pratiche spirituali, in particolar modo quelle che comprendono la mortificazione del corpo e della mente, per me, non hanno nulla a che fare con il Risveglio della Coscienza.
La vera rinuncia, da un punto di vista spirituale, è quella che lascia il senso di essere un agente personale, il senso dell'ego. Tutte le altre rinunce non fanno che gratificarlo in forme sempre più sottili.
E la più grande delle rinunce è la rinuncia alla pretesa di un Risveglio. Non c'è vetta da raggiungere, ma piuttosto la possibilità di liberarsi da questi concetti di vetta, di cammino, di progresso, di alto di basso, di giusto e sbagliato...
Comunque va tutto bene... è nell'ordine delle cose, credere anche che ci sia un cammino di liberazione... per arrivare a vedere che si arriva dove si è sempre stati. Le metafore che indicano uno scopo da raggiungere appartengono al genere di sogni che fanno gli ego spirituali che credono di avere intrapreso un cammino. In realtà sono solo belle fantasticherie della mente. Inevitabili.
Quando la mente fa capolino fra le concettualizzazioni di bene e male significa che, probabilmente, è immersa ancora nel sonno della consapevolezza.
E questo "male" accade e si perpetua quando c'è la permanenza di un soggetto (l'ego) che vuole, che separa, che desidera...
In realtà non c'è niente di raggiungibile, nemmeno il Risveglio concepito dall'ego. Lo scopo o una meta fanno parte del sogno stesso.
Essi solo desideri della mente ambiziosa che incessantemente brama nel suo dormire profondo.
Inoltre va detto che non ci può e potrà mai essere un soggetto che ottiene il Risveglio... in quanto esso è lo stato di Coscienza che è prima del pensiero.
E prima del pensiero c'è l'innocenza, la purezza, la Consapevolezza incontaminata... che non necessita di scopi, di scalate, di mete... di ottenimenti, in quanto è l'Essenza immutabile della natura di ogni Essere che va solo ritrovata, dopo averla a lungo dimenticata.

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Vecchio 26-03-2008, 20.51.34   #887
atisha
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Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da robbybass

Ho gettato a suo tempo tutti i libri e tenuto solo uno di un realizzato anonimo.
I maestri orientali mi avevano spaventato facendo ben intendere che il raggiungimento della consapevolezza del Sè era quasi impossibile in questa vita e quando ciò fosse per caso avvenuto sarebbe stata incompatibile con
la mia "grossolana" vita quotidiana fatta di asili, supermercati, code in auto ecc.. tutto a causa del distacco dagli interessi materiali che il supremo stato
del samadhi vattelapesca comportava!
Tutte bugie,anzi peggio verità mescolate ad arte con bugie.
La realizzazione è presa di coscienza di ciò che già si è. E basta.

non sono affatto daccordo con ciò che dici..
mi è chiaro che hai trovato una tua pacificazione interiore, e ciò è realmente bello, sano... ed il tuo ciò che E'. Punto. Indiscutibile a questo.. punto...
ma per mia esperienza c'è anche altro.. ci sono anche altre esperienze possibili.. altri passaggi...
ed è proprio ciò che accade quando gli interessi "materiali" cadono.. o meglio dire prendono un altro sapore... un'altra condizione.
poi ognuno ne colga ciò che può o vuole..
ma non sono affatto tutte bugie.. non bisogna prendere alla lettera ciò che si studia, si legge.. ma nello "spirito".

Citazione:
Chiaro che sentirsi intimamente accettati con tutti i propri limiti è strepitoso
perchè non devi più mentire,ma non è così ultraterrena come esperienza.

nessuno ha mai detto si possa trattare di esperienza ultraterrena... ma stato ordinario di una coscienza evoluta semmai... che qualcuno per semplificare usa dire "extraterrena".. ma sono tutti modi d'indicare uno stato naturale, ma talmente naturale e sconosciuto da sembrare di natura extraumana.. ma non è di certo uno stato alterato della coscienza.


Citazione:
La stessa identica volontà che prima era frammentata ora è coordinata ma questo chi medita già lo ha provato, la attesa esperienza di sentirsi DIO e
integrante parte del tutto arriva molto prima della realizzazione completa ed è
così graduale,naturale che non ci si accorge quasi

è certamente così anche per me.. arriva prima, nella meditazione, ma si completa dopo, con la realizzazione in fare graduale....
è un'espansione della coscienza stessa, ma nn la realizzazione stessa


Citazione:
Anche nella dualità c'è qualcuno che si sente Dio senza salire fino alle vette.
Bastava scrivere che il massimo della coscienza coincide con il massimo della
incoscienza, quella del bambino innocente al quale nulla importa dei mali del
mondo,equilibrio e pace, la pancia per terra e una macchinina.
Caro studente di meditazione ,quando avanzi significativamente nel cammino scateni le invidie del mondo intero, incluse quelle di chi si crede di essere maestro, me compreso, che non accetta di essere superato.
Questa è la mia verità.
Per farla breve fidati solo del padre che hai nel cuore. Saluto tutti.

ho le mie riserve sul tuo discorso finale.. ma è il (tuo) ciò che E'.. e lo rispetto..

namastè

Buona Vita
atisha is offline  
Vecchio 26-03-2008, 20.52.42   #888
paperapersa
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Originalmente inviato da robbybass
Vorrei tornare seriamente sull'agomento -la chiave di tutto-chiudendo i miei interventi,ribadendo la mia convinzione che un iniziato non dovrebbe considerarsi un maestro ,a prescindere da quello che dice,fintanto che non ha raggiunto la completa realizzazione del Sè. E' giusto e utilissimo dire quello che si pensa, consigliare,citare , sviluppare dottrine, cioè personali teorie ma con la certezza di non sentirsi maestri. Allora l'iniziato potrà parlare e la gente potrà ascoltarlo,imitarlo,farsi ispirare come ci ispira tutto ciò che ci circonda se siamo attenti, ma la sua responsabilità dei danni che potrebbe causare, nei confronti del severo giudice interiore sarà relativa.
La conoscenza parziale dei meccanismi in atto durante la purificazione,comporta da parte dell'iniziato che si illude di sapere, e di poter aiutare ,una trasmissione di concetti, valori e immagini fuorvianti quanto distruttivi. Le conseguenze di ciò ricadono sicuramente sullo studente ma soprattutto sull'iniziato che va a rafforzare l'ego,allontanando chi o cosa potrebbe aiutarlo.
Non basta tacere,bisogna saper sradicare la vanità spirituale cioè ESSERE umili e non fare gli umili.
Ho gettato a suo tempo tutti i libri e tenuto solo uno di un realizzato anonimo.
I maestri orientali mi avevano spaventato facendo ben intendere che il raggiungimento della consapevolezza del Sè era quasi impossibile in questa vita e quando ciò fosse per caso avvenuto sarebbe stata incompatibile con
la mia "grossolana" vita quotidiana fatta di asili, supermercati, code in auto ecc.. tutto a causa del distacco dagli interessi materiali che il supremo stato
del samadhi vattelapesca comportava!
Tutte bugie,anzi peggio verità mescolate ad arte con bugie.
La realizzazione è presa di coscienza di ciò che già si è. E basta.
Chiaro che sentirsi intimamente accettati con tutti i propri limiti è strepitoso
perchè non devi più mentire,ma non è così ultraterrena come esperienza.
La stessa identica volontà che prima era frammentata ora è coordinata ma questo chi medita già lo ha provato, la attesa esperienza di sentirsi DIO e
integrante parte del tutto arriva molto prima della realizzazione completa ed è
così graduale,naturale che non ci si accorge quasi. Anche nella dualità c'è
qualcuno che si sente Dio senza salire fino alle vette.
Bastava scrivere che il massimo della coscienza coincide con il massimo della
incoscienza, quella del bambino innocente al quale nulla importa dei mali del
mondo,equilibrio e pace, la pancia per terra e una macchinina.
Caro studente di meditazione ,quando avanzi significativamente nel cammino scateni le invidie del mondo intero, incluse quelle di chi si crede di essere maestro,
me compreso, che non accetta di essere superato.
Questa è la mia verità.
Per farla breve fidati solo del padre che hai nel cuore. Saluto tutti.


Ullallalla!!!!
Grazie del tuo splendido intervento!
Grazie per aver partecipato a questo Forum!
Grazie di tutto anche perchè riconoscendo la tua parte di invidia
la risvegli in chi crede di non averla!
Grazie di essere come sei!
Grazie pieno di grazie!
paperapersa is offline  
Vecchio 27-03-2008, 00.17.28   #889
Flow
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Riferimento: L'essenza non si raggiunge... già E'!

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
L'essenza non si raggiunge... già E'!

E prima del pensiero c'è l'innocenza, la purezza, la Consapevolezza incontaminata... che non necessita di scopi, di scalate, di mete... di ottenimenti, in quanto è l'Essenza immutabile della natura di ogni Essere che va solo ritrovata, dopo averla a lungo dimenticata.

L'essenza immutabile e' il se', l'essere e' il ricordo di se', la ricerca stessa..
Flow is offline  
Vecchio 27-03-2008, 13.48.45   #890
tmusa
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Riferimento: L'essenza non si raggiunge... già E'!

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
L'essenza non si raggiunge... già E'!
Le pratiche spirituali, in particolar modo quelle che comprendono la mortificazione del corpo e della mente, per me, non hanno nulla a che fare con il Risveglio della Coscienza.
Questa è un'opinione rispettabile. Bisogna rispettare anche chi nel presente e nel passato ha utilizzato pratiche per conseguire l'emancipazione spirituale.
Dopo tutto anche:
Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
La vera rinuncia, da un punto di vista spirituale, è quella che lascia il senso di essere un agente personale, il senso dell'ego. Tutte le altre rinunce non fanno che gratificarlo in forme sempre più sottili.
è una sorta di tecnica. San Giovanni della Croce la definisce "la via negativa". Ovvero "la notte oscura". Dove si procede per continue e sempre più profonde negazioni, fino appunto all'abbandono del "senso di esser un agente personale".
Ora, non bisogna cadere nell'errore di ritenere di essere i soli ad avere in tasca la ricetta giusta. Non esiste il monopolio della verità. Ciascuno si racconta e, nel suo narrarsi, in buona fede, dice cosa funziona e cosa no.
Dico questo pur non avendo alcun dubbio sull'autenticità e sulla sostanziale giustezza delle tue affermazioni.
Anche la questione delle mortificazioni, va vista con maggiore attenzione alle sue implicazioni. E' una tecnica come un'altra. Bisogna annullare il "senso di essere un agente pesonale" , allora io annullo i desideri e i bisogni che quell'agente pesonale utilizza per affermarsi e concretarsi continuamente.
Non è un must obbligatorio: o si fa così o non si ottiene niente.
Ci sono metodi più gentili, la soluzione di un koan, la ripetizione di un mantra, o chissà cos'altro, tutti hanno uguale dignità, purché ti portino al disvelamento della vera natura. Che, anche qui, siamo d'accordo che è il nostro "stato naturale" come viene ribadito nell'altro furum, l'importante che, a furia di cercare una semplificazione a tutti i costi, non venga frainteso con uno stato banale dell'esistenza.
Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
E la più grande delle rinunce è la rinuncia alla pretesa di un Risveglio.
Questa frase è giustissima, perché come ho detto in precedenza, il Risveglio non ammette un risvegliato. Il seme deve morire per rinascere come è stato detto.
Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Non c'è vetta da raggiungere, ma piuttosto la possibilità di liberarsi da questi concetti di vetta, di cammino, di progresso, di alto di basso, di giusto e sbagliato...
Comunque va tutto bene... è nell'ordine delle cose, credere anche che ci sia un cammino di liberazione... per arrivare a vedere che si arriva dove si è sempre stati. Le metafore che indicano uno scopo da raggiungere appartengono al genere di sogni che fanno gli ego spirituali che credono di avere intrapreso un cammino. In realtà sono solo belle fantasticherie della mente. Inevitabili.
Infatti abbiamo bisogno di simbolizzare, di trovare dei mezzi espressivi di usare delle metafore. Se vogliamo trasmettere l'esperienza. Talvolta non è neanche una scelta. Lo fai perché lo devi fare.
tmusa is offline  

 



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