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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
06-04-2008, 22.50.22 | #1063 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La disidentificazione e il corpo:la parola ai Maestri
Citazione:
Capisco quello che vuoi dire. C'è verità nelle tue parole. Sostanzialmente poni la questione: perché negare qualcosa che non esiste quando negandola è un modo per affermarla. Questo non è altro che il grande insoluto problema della ineffabilità dell'Illuminazione. In altre parole, nessuno è in grado di indicare un percorso logico che porta alla realizzazione dell'esperienza. Io ci provo. Tu ci provi. Altri in questo forum ci provano. Ma nessuno può dire questa è la strada, perché non c'è. Tutto ciò che possiamo fare è seminare degli indizi. Dare delle indicazioni. Ripercorrere delle esperienze. Tracciare degli itinerari. Oppure invitare alla non azione, all'abbandono, al lasciar andare le cose come stanno, sia fatta la sua volontà;sii presente a te stesso; vivi ogni istante come fosse l'ultimo ecc. ecc. E ancora, possiamo raccontare il nostro percorso spirituale, questo porta entusiasmo, al volerci provare, ho ricevuto una e-mail nella quale si diceva che questo forum mi ha dato un'incredibile carica spirituale, per me questo è positivo, è un avvio. Perchè non lo so, sono contento che accada. Tutto questo ha un senso. Ciò che non trovo armonico son quegli interventi di tipo emulativo, non si fa così, non è giusto, questa strada non porta da nessuna parte, come a voler intendere: io sono meglio di te ecc. ecc. Questi interventi, quando non c'è malafede, si basano sostanzialmente sul versante interpretativo della letteratura religiosa, dove ciascuno può esprimere un'opinione, chiosare e fare un commento, anche legittimamente, direi. Ma non funziona sul versante dell'esperienza spirituale, ciascuno racconta la sua, questa non è controvertibile. E come il racconto di un sogno, non si può dire non è così, ma si può dire questo sogno lo interpretro in un certo modo. I tuoi inteventi sono pieni di verità. Anche i miei lo sono, anche se, in apparenza, il tono confidenziale e diretto, l'eccessiva personalizzazione possono stridere, possono dare un falso segnale, essi sono discorsi spirituali. La scelta voluta di uno stile, che ritengo, efficace, e lo è se il forum sopravvive da mesi, non deve ingannare; ciò che scrivo sono parole spirituali, intendendo questo con un logos che discende dall'esperienza e non dall'immaginazione. |
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06-04-2008, 23.17.37 | #1064 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La disidentificazione e il corpo:la parola ai Maestri
Citazione:
Se c'è sincerità d'intenti e voglia d'intendersi al di là di quella di affermare se stessi,allora si crea, si è creato ,qualcosa di fertile da offrire a chi vuole trovare stimoli. Adesso lascio decantare un pò le tante parole di questi giorni a favore di un pò di silenzio. namastè |
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06-04-2008, 23.47.22 | #1065 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Per ogni cosa che apprendo mille altre ne ignoro. Conoscenza e ignoranza si inseguono. Più so, più so di non sapere. Questa forma di conoscenza ha solo il pregio di essere funzionale alla società umana che la utilizza per strutturarsi con un suo ordine. Non è funzionale alla comprensione della realtà. Infatti i filosofi non riescono a spiegarci la realtà, ciascuno contraddice il precedente, perché usano questo strumento inadeguato: cioè quello della conoscenza logica. C'è un'altra forma di conoscenza chiamata sapienza o saggezza che non utilizza questo strumento, ma l'intuizione olistica. Questa forma di conoscenza a differenza dell'altra, è in grado di rappresentare la realtà. Qui si comprendono effettivamente come stanno le cose, i dubbi si sciolgono e la verità si rivela in tutta la sua evidenza. Le tecniche e i metodi, o non metodi, si utilizzano per passare dalla conoscenza logica a quella olistica, perché questo non avviene spontaneamente, o molto di rado, ma diciamo quasi mai. Negare un percorso fatto di esercizi spirituali, anche se ci può essere un fondo di verità, può confondere, e scoraggiare. Ecco perché si parla di metodi. |
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07-04-2008, 14.01.07 | #1066 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-03-2008
Messaggi: 101
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Riferimento: La chiave di tutto
[quote=tmusa]
Citazione:
Ciao Tmusa: Mi dispiace che ci sia il "gap" della mia presunzione e del tuo orgoglio che ci impedisce di sintonizzarCi. Io non parlo per tutti. Il quadro di dolore, che descrivo, dovrebbe iniziare proprio con l'illuminazione che tu hai sperimentato. Un grande imbuto concentra gli uomini di tutte le discipline e le dottrine delle varie religioni davanti ad un'unica porta. Osho la chiama soglia. Oltre c'è un corridoio senza porte chiamato anche sentiero spirituale. Tu non sei ancora nel sentiero. Per entrare serve saper meditare correttamente in modo da -INNESCARE IL PILOTA AUTOMATICO-. A questo punto la tua attenzione sarà tutta rivolta su te stesso, e ai tui comportamenti in relazione con gli altri.Non ti importerà più nulla delle inutili definizioni astratte spazio -tempo ecc. Non sono stato certo io a decidere a cosa voler rinunciare,cosa piangere,di cosa gioire o di cosa godere. Una volta entrati nel sentiero non ci si può più fermare,si devi accogliere tutto quello che si trova nel corridoio: quello che ho descritto e molto di più. Se non capisci capirai. Molte persone leggono e leggeranno. Le conseguenze sono che RI-SCOPRI CHI SEI davvero e in che modo ti sei ingannato fino ad oggi, e lentamente anche il quadro d'insieme della realtà troverà la sua armonia. Il famoso "canile" diventerà ai tuoi occhi il posto più -utile -per l'evoluzione degli uomini, e anche l'olocausto degli ebrei avrà il suo più logico significato. Il meccanismo del sentiero è identico per tutti. Cambiano solo i simboli legati al vissuto personale. Per uno la ricchezza nella sua vita è stata identificata con le vacanze alle mauritius per un'altro con le scarpe bianche, ma il dolore(Mai provato prima) che deriva dall'essere stati più poveri dell'amico è sempre lo stesso. La fondamentale regola che ci insegna la bibbia con la storia del padre che sacrifica il proprio unico figlio per ubbidire a Dio, riguarda il problema della rinuncia. Noi possiamo avere solo quello che siamo disposti a perdere. Si applica su tutto : dalla vita alla pizza. Se Yam avesse seguito il mio consiglio lo confermerebbe. Tra l'altro Cristo ci fa leggere: Dammi tua moglie ,i tuoi figli, i tuoi campi, e ti restituirò tutto cento volte tanto. Queste cose che ho scritto sono verità generali scritte ovunque che ho constatato direttamente su me e su altre persone di spessore assoluto. Il raggiungimento della fine del sentiero in pochi anni è alla portata solo di tutti quelli che hanno il permesso dalla propria coscienza di riconoscersi nelle mie parole.(pochi purtroppo). La fine del sentiero coincide con lo stato di illuminazione permanente descritto da Buddha dove non c'è più dolore e morte. Se non si scopre spontaneamente ogni giorno qualcosa di nuovo (a proposito dei nostri difetti personali e di come ci hanno condizionato l'esistenza), per mezzo della meditazione, significa che non si medita correttamente. Chiedere aiuto,e l'aiuto arriva. Per Yam,per chi già ha la sensibilità di sentirsi in colpa se non paga il biglietto, non serve a niente rinunciare. Ma a chi non si sente in colpa,il rischiare e poi fare una brutta figura davanti al controllore può essere d'aiuto ,sempre se vissuta con consapevolezza. Saluto tutti. |
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07-04-2008, 17.31.18 | #1067 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
A volte sembri dire delle cose importanti...che condivido, ma sinceramente non vedo chiarezza nelle tue parole. Continuo a chiedermi in che razza di setta tu sia finito. Sensi di colpa? Ho parlato di Consapevolezza! |
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07-04-2008, 22.25.45 | #1068 | |||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non sono i comportamenti esteriori che producono risultati; nè luoghi particolari. Qui e ovunque Egli è profondo e chiaro. Citazione:
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07-04-2008, 23.24.55 | #1069 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-03-2008
Messaggi: 101
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Ciao Yam. Il senso di colpa è un messaggio della tua coscienza che ti avverte quando stai sbagliando e quello che stai facendo ti si ritorcerà contro. Se non pago il biglietto mi sento in colpa,perchè sto rubando. Ho la consapevolezza di rubare. Tu no? Comunque non mi preoccupo se non mi capisci. Le verità troppo pericolose per l'ego sono sempre criptate dalla mente. |
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08-04-2008, 00.36.50 | #1070 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
peraltro affiora portando un messaggio distorto..è piuttosto una paura ,una tipica ferita dell'anima ,quindi inconscia,del nostro passato e perpetuata nel tempo, che si riflette in modo distorto in un azione del presente. Un circolo vizioso che va compreso nel profondo.. Siamo comunque nella direzione opposta alla consapevolezza:questa ci offre ciò che è in modo limpido,diretto..non nasconde motivazioni da svelare..nodi da sciogliere per capirci.. Mi spiego:se non pago il biglietto e non soffro di sensi colpa..e sono consapevole del mio atto, saprò che rischio di essere scoperto e quindi ne affronto le conseguenze,e se l'ho fatto mi sento responsabile di ciò,che non significa sentirsi in colpa ed accusare i suoi tipici malesseri.. Responsabile significa che lucidamente l'ho scelto di fare..magari non avevo i soldi ed ho valutato di dover rischiare perchè mi era necessario. Ma tutto finisce li. L'ho fatto,punto.Finito. Non ci possono essere ripercussioni,rimorsi nella mia coscienza.. Perchè la consapevolezza è come l'acqua che sgorga..sempre fresca,nuova e non legata al passato. Non so se sono stato chiaro.. |
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