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13-03-2008, 23.21.50 | #752 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Quando parlo dell'esperienza dell'Illuminazione non intendo attribuire ad essa il senso di una intuizione indistinta, una visione dai contorni sfumati, una realtà che siccome è difficile se non impossibile descrivere, degrada nell'inconsistenza o peggio in una formulazione semplicistica come quando si legge: è la nostra vera natura; il nostro vero io; è un certo modo di vedere il mondo.Cose anche vere, ma io intendo un'esperienza che trova la sua natura in queste caratteristiche precise: 1. Il distacco. Non si può parlare di Illuminazione se non c'è un abbandono del proprio se psicologico e della propria dimensione corporea. Quando questo avviene al nostro elemento identitario per eccellenza, l'io, si sostituisce con un se profondo dal quale promana un flusso di pensiero libero e incondizionato che si evolve come le spire di un fumo e avvolge tutto e tutti illuminando i piani della coscienza. Questo pensiero, se vuoi, lo possiamo chiamarlo come fattore di intellezione pura, o pensiero che precede il pensiero logico. Esso assume delle forme, nel senso che si sostanzia in contenuti, che in altre parti ho definito come "intuizioni" , e sono intuizioni profonde che destano meraviglia. 2. L'unione. La disidentificazione con il nostro corpo umano ci porta ad assumere un altro corpo materiale: il mondo. Tutto ciò che ci circonda siamo noi. Anche il gesto più banale assume dei significati sacrali. Il semplice mangiare un biscotto viene fatto con una tale presenza di spirito, una lentezza e sacralità, che ad un osservatore esterno sembrerebbe chissà quale rituale mistico. E' solo il fatto che ogni molecola del biscotto ha per noi un'importanza universale. Così ogni cosa. Allora quello che tu definisci l'immanifesto, è quel sé profondo, e quello che descrivi come "il coemergere di tutta la realtà" è l'assunzione del nuovo corpo mistico rappresentato dalla totalita; e questi sono i due connotati principali con i quali si manifesta l'esperienza dell'Illuminazione. Naturalmente, uno potrebbe dire, ma perché mai dovremmo ricercare soggiacere ad una tale esperienza noetica o comunque la vogliamo chiamare? La risposta è che quando la si realizza, ci si rende conto che siamo arrivati al capolinea. Che non c'è più nulla da cercare. Che il nostro compito è stato adempiuto. Non la si può definire estasi, né felicità, è una sorta sazietà intellettuale, è "il vero in che si queta ogni intelletto", per dirla con Dante. Perciò la definisco "la chiave di tutto". |
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14-03-2008, 05.07.48 | #753 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. (Vangelo di Giovanni) Il Verbo è Luce L'illuminato comprende di essere Luce La luce è vita e splende nelle tenebre. Coloro che accolgono tale luce sono pieni di grazia e di verità poichè sono generati non da sangue nè da volere di carne nè da volere di uomo ma da Dio. Il Verbo (però) si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi perchè ognuno di noi riscopra la Luce in sè e in ogni cosa che dalla Luce viene. Non esistono ricette preconfezionate non esistono prediche o maestri più validi La luce avanza ed è entro ognuno Quando smetteremo di proiettarci i sensi di colpa le nostre vergogne, inadeguatezze, paure diventeremo ciò che siamo da sempre L U C E |
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14-03-2008, 08.32.29 | #754 | |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
ci sono bla bla e bla bla...nel loro incontro scontro c'è la parola quella che alcuni possono comprendere e altri forse no. Ed è perchè ci sono persone come Atisha o Mirror o Yam che si capisce qualcosa e si riesce a mettere ordine. Poi ci sono altri che fanno esercizi spirituali e altri che sparano le loro idee come me, insomma una piccola fucina di chiacchiere che produce idee e silenzi, comprensioni e caos...fantastico |
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14-03-2008, 09.17.05 | #755 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
E se lo stesso Yam avesse lo stesso "sguardo" di Atisha e Mirror,non si creerebbe quell'Equilibrio. A ciascuno la sua "funzione".. |
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14-03-2008, 12.04.25 | #756 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
già.. Padre, Figlio e Spirito Santo.. chiaramente rappresento lo Spirito .. e yam il figlio che siede alla destra del Padre (mirror) oppure potremo rappresentare la trimurti.. gli archetipi induisti Brahma mirror Visnù atisha Shiva yam .............................. ............. beh ho scherzato.. perchè quelle qualità sono insite (o predisposte) in ogni essere e quell'equilibrio si deve trovare all'interno di noi e non all'esterno... all'esterno regna comunque l'ego.. la divisione, spesso spietato e sfrenato.. sconosciuto.. ma che in sè conserva (come Visnù) l'elemento equilibrante.. Binah (l'intelligenza)....Hokman (la saggezza)... uniti da Kether (la corona) |
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14-03-2008, 12.35.02 | #757 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: La chiave di tutto
Salve e buon giorno|
tsuma mi ricordo che all'apertura della discussione ti avevo rimproverato per i toni duri con i quali descrivevi la realtà umana quando in te c'è così chiara visione...concordo in tutto quello che scrivi in questo ultimo post solo che si La risposta è che quando la si realizza, ci si rende conto che siamo arrivati al capolinea. Che non c'è più nulla da cercare. Che il nostro compito è stato adempiuto ma che deve continuare con azioni,parole,opere vivendo nei due punti che tu tanto abilmente hai descritto...che il cammino sia radioso, buona giornata a tutti claudio |
14-03-2008, 12.53.12 | #758 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
e difatti noi qui siamo all'esterno..nel regno dell'ego.. pS Adesso arriva qualcuno che mi rammenta che non c'è interno ed esterno e compagniabella.. |
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14-03-2008, 22.46.44 | #759 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Ti ringrazio di queste parole anche se gli apprezzamenti sono più pericolosi dei biasimi: l'orgoglio spirituale è maligno come qualsiasi orgoglio. Ma vigili e consapevoli possiamo anche prenderne a piccole dosi. Purtroppo devo dirti che non ho cambiato opinione sulla durezza della condizione umana: sangue, sudore e lacrime sono l'estrema sintesi. Ho rivisto ieri il bellissimo film di Luis Buñuel, Simon del deserto. Un mistico stilita che cerca Dio rimanendo per anni in piedi su di una colonna. Tutte le tentazioni, il demonio assume varie forme, seduzione sensuale, inganno, superbia, che insidiano di volta in volta la sua santità, egli riesce a vincere con animo saldo e con il pensiero fisso verso la trascendenza. Ma alla fine, con un salto logico e temporale siamo trasportati dal medioevo dell'ambientazione iniziale, ad una modera città occidentale, qui il buon Simon viene trascinato nel vortice di un caotico e frastornante mondo di una discoteca, dove il diavolo ha assunto la forma di una seducente ragazza che balla senza sosta, e lui beve depresso un ultimo bicchiere estraniato dall'ottundimento in cui si è ridotto a vivere. Morale. Non c'è scampo per lo spirito in un mondo reso febbricitante dal peseguimento dei piaceri sensuali. Possiamo vivere per anni in piedi su di una colonna; nutrirci di una foglia di lattuga; pur decisi a rinunciare a tutto, a rinunciare a tutti; non riusciremo a sfuggire ad uno spot, a nasconderci dai flash, a chiudere le orecchie al frastuono caotico del nostro tempo. Sedotti e confusi il nostro destino è quello di finire in fondo ad un night a guardare annoiati l'ultima go-go girl che si esibisce in una triste sensuale danza di morte. Ecco, questo nostro mondo pieno di seduttive distrazioni, questo vivere in affanno mi fa avere quella visione pessimistica di cui parlavo all'inizio. La metafora del canile è tutta qui. Tutto congiura contro il peseguimento di una vita spirituale. E' difficile. Il cammino è aperrimo. L'Illuminazione è un dono splendido, ma è difficile realizzarla, ancora di più conservarla: una piuma sul dorso della mano, l'ho definita. E' così. |
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15-03-2008, 07.28.02 | #760 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Capisco la tua visione pessimistica che condivido.. non è possibile scorgere il bene.. mi fanno sorridere quelli che vedono un'umanità in procinto di realizzare in "massa" la propria consapevolezza e altro che evito di menzionare... infatti quella consapevolezza chiamata illuminazione o altro va cercata dentro, ripeto.. non fuori.. e non è così semplice o immediata.. e solo rafforzando questi interno è possibile attraversare successivamente il mararma esterno.. attraversarlo consapevolmente.. non cambiarlo, sia ben inteso! Essere Consapevoli, secondo (la mia esperienza unita alla mia visuale) non significa solo saper vedere un'unica realtà o saper vedere il divino ovunque, sia nella cacca del cane o nel santo e nel peccatore.. non significa solo restare impassibile davanti tutte le distrazioni sensuali che il mondo somministra.. (quello è l'accadere più semplice ad un certo punto forse.. ) .. ma significa anche saper attraversare il samsara e stazionare nel samsara, dovendo adattarsi a tutte le relazioni e attività mondane quotidiane, imparando e sapendo "confondere"... Questo se egli vive sulla piazza del mercato.. se ha un proprio posto protetto (ashram) allora il gioco cambia, diventa tutto più leggero. Ecco perchè parecchi iniziano ancor prima della loro totalità a predicare o crearsi i propri gruppi, tanto da essere in un certo senso "protetti" .. Non so se mi hai inteso. |
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