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07-03-2008, 11.06.01 | #652 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Tmusa e' vero quello che dici ma dimmi la verita', ci vedi qualcosa di negativo.....nella Vita....al punto da cercare una chiave di tutto...tutto cosa?
C'e' qualcosa da risolvere? Qualcosa che non funziona? Hai detto di aver osservato la natura. Forse quella Vita e' sorta per un errore divino? Quasi tutte le tradizioni spirituali dicono questo. Tu hai esordito con la parabola del canile.....quindi cercando di indicare come si esce dal canile, qual e' la chiave per uscire dal canile. Quella natura di Buddha ricerca lo "spazio", ha bisogno di spazio...sempre piu' spazio...sino a divenire "spazio". Quella spazialita', visto che sei ferrato in metafisica, e' proprio la condizione originaria, se vogliamo il Padre che in altre tradizioni ha altri nomi (WU CHI, Parabrahman, Sunyata...). Un buon padre deve lasciare "spazio" ai propri figli. Se siamo invadenti e soffocanti e non lasciamo loro "spazio" cresceranno ribelli o peggio, adattati. Hanno bisogno di fare esperienza. (Ho gia detto che nella parabola del filiol prodigo e' contenuto tutto l'insegnamento di Buddha, tutte e quattro le nobili verita'.) Qui ora c'e' spazio.... e in quello spazio accade, in ogni istante, la manifestazione miracolosa della Vita, che e' UNA sola. Se vai bene a cercare in profondita' nella metafisica scopri che quella suddivisione trinitaria c'e' in ogni tradizione, ma quell'UNO che e' Trino e' qui ed ora. Non c'e separazione nel Sat-cit-ananda e il Buddha Primordiale di cui ho parlato e' in unione con il Vuoto, lui che e' pura chiarezza percettiva, e' inseparabile dal Vuoto. Vuoto e Coscienza sono in unione, sono inseparabili, e cosi la Vita. Come un Sole non e' separabile dai suoi raggi. Cio' da cui non bisogna piu' allontanarsi e' proprio questa Sua vicinanza, perche' noi siamo quello....sino a quando non sentiremo piu' nessuna separazione. E' questo che guarisce il cuore. E' la mente invece che si allontana "separando"....cercando fuori di se' cio' che gia' ha dentro.....ma quello e' solo uno stato di coscienza, un seme che come tutti i semi, marcisce e da origine ad una bella pianta....e questo e' un processo continuo, e' la Vita stessa. La Vita, tutta, non e' altro che Amore. |
07-03-2008, 11.39.03 | #653 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: La chiave di tutto
Salv3 e buon giorno!
dopo un'ora di meditazione, ho pulito a puntino tutta la cucina, ho letto il post di tsuma, interessante...l'Illuminazione è la chiave di tutto, perché risolve alla radice quei desideri che tutto muovono; in essa si respira l'ansito immenso dell'eternità; si ode il tonfo abissale dell'eternità, e si gode il miele della sapienza perfetta caro amico troppo attaccamento , non si respira ,non si ode, non si gode si lavora di gomito e si E' claudio...continuo con la meditazione |
07-03-2008, 14.40.07 | #654 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
certo yam, solo concetti, solo la mente discorsiva, sempre quella... |
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07-03-2008, 16.13.43 | #655 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Si Atisha perche' chi afferma: la stessa Coscienza poi si manifesta ancora nell'immanifesto...non puo' essere che la mente discorsiva. Chi ha veramente compreso come avvengono i processi di generazione e compimento, cioe' come dall'immanifesto accade la manifestazione, non potra' mai dire una assurdita' del genere. Inoltre non parlera' mai di "divisioni" che non ci sono....se non nella mente dualistica. |
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07-03-2008, 21.30.36 | #657 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: La chiave di tutto
L'inconsapevolezza della separazione e' presente nell'atto stesso di scoprire cio' che si e', nel divenire cio' che si e', e nel dimorare nel cio' che si e'.
Anche quando si dice che accade di scoprire di essere uno con.., o accade che la coscienza si accorga di se stessa si sta attuando una separazione. Quello che accade e' l'inconsapevolezza della separazione, e non il contrario. Quando si dice che accade per grazia, Sua Volonta', il Meditare, l'abbandono ecc.. qualunque sia il motivo, e' sempre esso stesso la causa della separazione, non esiste una non-causa per essere quello che si e'. |
07-03-2008, 21.55.25 | #658 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Basterebbe parlare di cio' che si e' compreso e non di cio' che si presume di aver compreso attraverso la fantasia o l'immaginazione. |
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07-03-2008, 23.21.40 | #659 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non bisogna confondere la trasposizione letteraria dell'Illuminazione, con la realtà che, come è stato detto più volte , non è rappresentabile a parole (il Tao di cui si parla,non è il Tao). Ma siccome siamo qui, e abbiamo solo questo mezzo per comunicare l'incomunicabile, uno ci prova. Comunque dici bene quando affermi che lo stato dell'Illuminazione è uno stato che trascende i sensi del vedere, del sentire, dell'udire e del conoscere, anche di questo ne abbiamo parlato. Ricordi? Ma qui volevo, dire altro, volevo cioè mettere in relazione lo stato dell'Illuminazione con quegli imperativi categorici che ci guidano in ogni nostro tendere e come in essa questi trovino il punto d'arrivo definitivo. Eternità, infinitudine, omninscenza, si è detto. Mi è venuto il quarto imperativo: l'onnipotenza, e con questo si chiude anche il quadro delle prerogative con le quali si definisce la Deità. In che modo l'Illuminazione dà accesso a questi "poteri" divini che poi spiegano fino in fondo il senso di sazietà conclusiva che si gode nello stato realizzativo? Quale trasformazione avviene in noi o nella nostra coscienza che provoca la rottura della percezione condizionata in una visione olistica e onnipervasiva della realtà? Questo era l'oggetto della riflessione che mi ero ripromesso. Tento di dare una risposta, sottolineo la parola tento. Noi siamo infiniti. Citazione:
Rotto dunque l'angusto confine determinato dal nostro corpo noi siamo il tutto, ed qui ed in ciò che noi troviamo sazietà alla nostra fame d'infinito. Attenzione che questa non è un'operazione poetica o intellettuale, questa è la realtà come la si vede e la si vive concretamente, solo vissuta così essa ci dà la pienezza della grazia. Noi siamo eterni. Questo è un concetto che ho già espresso in precedenza. Noi non siamo il nostro corpo e noi non siamo la nostra personalità. Entrambi sono costruzioni concettuali. Noi siamo un impasto di coscienza, intelletto e sostanza immateriale non soggetta a corruzione e cambiamento. E' stata tirata in ballo l'anima. Io non so se si tratta di questo o cosa, so solo che, come ho detto in precedenza, sorge un pensiero universale, una coscienza totale che avvolge e permea di se ogni cosa; essa come ho detto, non ha natura materiale e quindi non è soggetta alle leggi della natura e non ha nascita e quindi non è destinata a morire, il tempo pare non può toccarla. Questo è il nostro vero sé, compreso questo, visto, percepito questo, cessa la nostra sete di eternità, perché noi abitiamo già l'eternità. Ha ragione Mirror, il paradiso è qui. Omniscienza. Chi attinge all'Illuminazione sa che si verifica quello strano fenomeno della "rettificazione", di questo ne parla anche Noor quando dice che le cose avvengono da sé; che tutto procede così come deve essere; e cioè tutto a un tratto tutti i testi sacri diventano inutili. La conoscenza la si attinge direttamente dalla fonte. Si fa sempre la cosa giusta senza neanche pensarci. Ogni problema si risolve, ogni nodo si scioglie. E' la sapienza. Dono supremo e perfetto. Questo appaga la nostra fame di conoscenza. Onnipotenza. Dire che l'uomo desideri l'esercizio del potere è dire una banalità, dire che questo è un bisogno metafisico è un'intuizione un po' più profonda. Il potere lo possiamo definire come la supremazia della propria volontà su quella altrui. Potere significa prevalere con le proprie opinioni, con le proprie idee e proprie soluzioni sugli altri. Nel potere l'egoismo trova la massima espressione, ma tuttavia esso cede il passo di fronte al potere non egoico. In una vera situazione di pericolo, chi seguono le masse, il più arrogante o il più saggio? Il più forte o il più intelligente? Chi pratica la via, a poco a poco si accorgerà che le sue parole seducono gli animi; in una contesa difficilmente soccomberà; in un consiglio la sua visione delle cose peserà; insomma, senza cercare il potere, egli si troverà ad esercitarne. Per concludere, non c'è campo dell'esperienza umana che gli non sia in grado di percorrere e concludere senza lasciare una importante traccia. Dicono i saggi, quello che era un cane rognoso è diventato un leone dalla fulva criniera. Questa è l'ultima recondita brama metafisica che cova nascosta nell'animo umano. Ecco perchè io affermo che l'Illuminazione è la meta conclusiva dell'uomo perchè ci consente di realizzare fino in fondo la nostra vera natura, che è sostanzialmente spirituale. Un saluto a tutti |
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08-03-2008, 07.13.16 | #660 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
quando non c'è (come non c'è mai stata.. e capisco il perchè) l'intenzione di comprenderSi.. si cavilla all'inverosimile... e chi cavilla all'inverosimile è solo una mente discorsiva e parzialmente addormentata... questa la mia realtà. Sia fatta la Sua volontà... |
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