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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
01-01-2008, 11.44.54 | #161 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Ciò che dici qui è giustissimo. Ma il problema, il problema, il problema carissimo amico, è che questo Riconoscimento, non è di natura logica. Voglio dire non è come comprendere il secondo principio della termodinamica e poi si è in grado di applicare le regole che ne discendono. Quando con una penetrazione sottile si intuisce la nostra Vera Natura, ciò avviene non con una comprensione logica ma è stata definita “noetica”. Cioè ciò avviene attraverso lo sforzo di decondizionare il nostro modo ordinario di pensare. Ma questo decondizionamento accade al principio, in modo momentaneo spesso inatteso, secondo processi incomprensibili. E’ come una rottura improvvisa. Immediatamente la nostra mente ordinaria corre in modo maniacale a riparare questa rottura, essa vuole tornare al suo modo consueto di funzionare. Questo si comprende perché per una intera vita la mente ha funzionato in un certo modo e si rifiuta di, diciamo così, cambiare sistema operativo. Riprodurre la “Rottura”, ed educare la mente a funzionare correttamente cioè a “Riconoscere la nostra Vera Natura” come tu correttamente dici , richiede anni di sacrifici e sofferenze enormi. E’ un processo per gradi con piccole conquiste quotidiane , l’obiettivo finale è certamente l’Imperdibile Riconoscimento, che si raggiunge quando la mente con la su smania di costruire mondi funambolici è totalmente domata. Prima ci sono esperienze momentanee, importantissime perché ti indicano che la strada che stai facendo è giusta. Questo è almeno come vivo io la cosa. Ho letto il brano di Ramesh S. Balkesar e non vedo sostanziali contraddizioni con quanto da me affermato. L’unica cosa che mi sento di aggiungere è che le tre fasi menzionate da Ramesh non avvengono secondo un ordine logico sequenziale, o seguendo una rigida schematizzazione temporale. O, per lo meno, non è un percorso generalizzabile. Nel senso che ciascuno di noi, pur passando in questi tre stadi di comprensione, lì può vivere differentemente. In questo percorso, ciascuno deve essere maestro di se stesso. Le esperienze lette o ascoltate devono essere solo uno stimolo alla ricerca personale; ma, e qui giova sottolinerlo, condividerle in comunità rinvigorisce l'anelito. |
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01-01-2008, 19.56.37 | #165 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
e se si ha cuore e mente aperte...quella semplicità sgorga immediatamente dal cuore alla mente,senza pregiudizi.. |
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01-01-2008, 23.25.14 | #166 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Che ti devo dire, sono d'accordo con te. Ho scelto un linguaggio diciamo così, sapienziale, perchè questo forum è frequentato da persone che hanno già un grado più o meno profondo di intuizione, almeno così credo, così intuisco da quello che leggo. Ma forse non è proprio così. Sarebbe comunque interessante conoscerli questi Veri Maestri. Ma ti dico subito che io preferisco leggere le esperienze vive, quelle vicine, quelle attuali, quelle che possono assimilarsi al mio vivere quotidiano: quelle che appunto si possono condividere in un forum come questo. Siccome però percepisco un qualche turbamento nelle tue parole, ti assicuro che ciò che scrivo non è falsa dottrina. E la verità, la verità, è l'unica che tocca veramente il cuore. Per concludere, perdonami una citazione dotta, per dirla con Dante, che come avrai capito è uno dei miei poeti preferiti, il vero in che si queta ogni intelletto . |
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02-01-2008, 12.26.32 | #167 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Citazione:
mi sono chiesto cosa mi ha spinto ad interessarmi di queste cose (buddismo, risveglio...). ripercorrendo la mia vita, dalle letture adolescenziali pseudoscentifiche su ufo e cose del genere, alle letture più avanti su yoga, taoismo buddismo, ritengo che la risposta sia la "curiosità". quand'ero più giovane, m'incuriosivano più che altro i "superpoteri", annessi a queste dottrine. crescendo, mi rendo conto sempre di più del ruolo che ha la meditazione nel maturare il senso di responsabilità. però, pur avendo compreso a livello intellettivo l'interdipendenza di tutto e l'impermanenza, non ho il "senso" drammatico della vita che fanno trasparire le tue parole. questione caratteriale o di grado di "maturazione"? |
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02-01-2008, 12.29.02 | #168 |
Ospite
Data registrazione: 28-12-2007
Messaggi: 20
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Riferimento: La chiave di tutto
A Tmusa.
Non credo la tua sia falsa dottrina perchè non mi permetto di abbandonarmi al giudizio. Inoltre, se posso aggiungere credo profondamente che i veri maestri non siano solo quelli cosiddetti illuminati, ci sono anche quelli inconsapevoli, o anche quelli che ti insegnano per mezzo dei loro errori. Credo anche che dietro al parlare sapienzale spesso si nasconde un senso di inadeguatezza, dato dal fatto di trovare poco riscontro in ciò che ci circonda, rispetto al nostro sentire. Si parla sapienzale per dimostrare qualcosa, per essere meno attaccabili, per sentirsi più sicuri. Io ho imparato, nella mia modesta esperienza, ad abbattere le barriere, a parlare semplice, perchè "la spiritualità" è patrimonio di tutti, non solo di chi legge molto, o di chi ha studiato, o di chi conosce il significato di certi paroloni. Condivido comunque con te l'amore per la bellezza delle parole e di ciò che possono creare,anche solo per il suono che emanano quando vengono sapientemente accostate. Non basta l'intuizione per capire ciò di cui parli, molti fingono, molti stanno al tuo gioco per prevalere nelle disquisizioni, molti comprendono senza esserne coscienti, molti pensano ad un atto di presunzione, molti esprimono quello che pensano, molti non si riconoscono, molti si domandano ma non trovano risposta. Tu? Chi sei? Cosa vuoi? Dove vai? Sono le domande fondamentali per proseguire nella via della conoscenza che diventerà via della consapevolezza, ma che sarà sempre via della conoscenza, e così le parti diventano tutto. E' molto più semplice di ciò che sembra. La vita in fondo è un'illusione, ma la vita è anche amore, è l'amore è vita. Ma quindi anche l'amore è un'illusione?? Non si risolve tutto analizzando logicamente o con la razionalità. Tutto dipende dal SENTIRE. Questa è la chiave di tutto. Il SENTIRE. Il sentire può essere puro se non viene influenzato dalla mente, che ci mente. In quel caso possiamo percepire la vita, le sue pulsazioni, ma non parlo di astrazione, di quotidianità, quella quotidianità in cui incontriamo persone, gioie, sorrisi, dolori, in cui sperimentiamo la vita in ogni sua forma. Se sentiamo, trascendiamo dai 5 sensi, limitati alla fisicità, e allora la vita non è più illusione, si trasforma in amore, e l'amore darà vita alla vita (perdonami il gioco di parole), come in origine era stata creata. |
02-01-2008, 20.26.07 | #170 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-10-2007
Messaggi: 127
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
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