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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
25-02-2008, 23.18.49 | #573 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Innanzitutto ti ringrazio dei tuoi interventi che portano un contributo di qualità alla discussione. Ti posso assicurare che li leggo con attenzione e anche con piacere estetico, perchè è raro trovare una fluidità argomentativa come quella che dimostri di possedere. Questo te lo dico perché mi sforzo di guardare alle cose a 360 gradi e a non farmi schiavizzare dalle mie stesse idee. Detto questo dico anche che, al di là dei contenuti, di cui mi occuperò dopo mi sembra di notare una certa vis polemica pregiudizievole, ed una eccessiva assertività che, prima di entrare nel merito del discorso, disturba un po' il lettore, ecco perché, forse, qualche volta nelle risposte ho usato dei toni un po' bruschi, per questo colgo l'occasione per scusarmi. Ma veniamo alla sostanza. Tutto quello che dici non lo metto in dubbio. Perché non posso farlo, non avendo gli strumenti cognitivi, cioè le conosceze scientifiche e tecniche per valutare e verificare la validità scientifica di quegli assunti. Ma ammettendo che sia tutto vero e scientificamente provato e cioè che l'esperienza dell'Illuminazione sia un fenomeno di natura fisiologica, e quindi riproducibile con modalità esperienziali, con sostanze psicotrope, con elettrostimolazioni, con la pratica dell'ipnosi o con l'autosuggestione, ebbene anche ammettendo tutto questo, cosa rileva con il discorso che sto portando in questo thread? Io credo niente. Io qui ho affermato che c'è uno stato dell'essere che, se adito, produce la risposta ad ogni quesito; c'è una dimensione cognitiva nella quale, ciò che ho definito, un "pensiero totale" ci consente di liberarci dalle pastoie di una quotidianità opprimente; ho affermato che questa esperienza è di pura gioia e ed conclusiva di ogni nostro ricercare. E'un'esperienza che modifica alla radice il nostro modo di vivere e di pensare dividento il nostro tragitto esistenziale tra un prima e un dopo l'evento. Essa è consolatoria, è liberatoria, è esaltatoria si, ma anche illuminante e portatrice di una pace profonda, di una mente rifulgente e di una tranquillità suprema. E' talmente sopra le righe, che si ha il dubbio che sia di natura divina. Per cui senza pudore arrivo ad affermare: è la visione di Dio. Ora tutto questo tu mi dici: sono fenomeni di uno psichismo deformato. Embeh, cosa cambia? Devo in ragione di questa verità, ammesso che lo sia, e non ho ragione di dubitarne, come ho detto, smettere di vivere la mia felicità godendo di niente; per tornare a cercare soddisfazioni e piaceri cercandoli e non trovandoli nel tutto? Ti dico di più. Il paragone fra l'Illuminazione spirituale e gli effetti dell'LSD o dell'ashish è una enorme sciocchezza. Da giovanissimo, in uno squat a Copenagen street di Londra, le ho provato entrambi. Ti posso garantire che sono cose diametralmente opposte: le allucinazioni psicotiche dell'acido lisergico deturpano la coscienza; le intuizioni metafisiche dell'Illuminazione danno fulgore alla coscienza la rendono purissima e vedi quelle cose che "danno al dubitar falsa matera, per le vere ragion che sono ascose", per dirla coll divino poeta. E poi, le droghe sono schiavitù e morte, il Satori è liberazione e vita: non c'è nulla di più antitetico. Non stare a sentire quello che scrivono questi scienziati su questo, ne ho esperienza diretta, e te lo dico come a un fratello. Allora, per concludere, non ha poi così importanza conoscere i come e i perché del fenomeno del Satori, ciò che conta è l'effetto che produce e lo stravolgimento in positivo dell'intera esistenza che ne caratterizza la sua autenticità. Citazione:
Ci possono essere tante verità: anche opposte. Mi scuso ma devo essere un po' filosofico. Facciamo l'esempio di due persone che stanno su un eurostar che viaggia a 200 km all'ora. Discutono dentro uno scompartimento e mentre uno afferma: " ti posso garantire che noi stiamo fermi! non lo vedi che sto qui seduto fermo e leggo un giornale?"; e l'altro: " ma che dici! stiamo viaggiando a 200 all'ora, non lo vedi?" chi dei due ha ragione? Entrambi ovviamente. Ciascuno dal suo punto di vista. Dal punto di vista dello scompartimento, magari con le finestre chiuse, uno sente di star fermo; mentre l'altro che immagina il paesaggio che scorre dietro i finestrini è certo che il treno corre. La stessa cosa avviene a chi osserva il mondo, o ha coscienza del mondo da un punto di vista di uno spazio finito e di un tempo finito: a costui la realtà appare immanente, inevitabile e dura come il sasso di cui hai parlato; ma se c'è qualcuno che riesce a vedere o ad avere coscienza del mondo da un punto di vista di spazio infinito e di tempo infinito: come pensi che veda costui il mondo? Qualsiasi cosa diviso per infinito è uguale a 0, ecco perchè egli vede la realtà come inesistente. Né questo di deve far pensare che sia una visione mistica quindi irrazionale della realtà. Perché lo dicono i fisici moderni e non i filosofi che la realtà è paradossale. Pensa alla inquietante proprietà dei numeri naturali che sono una serie infinita. Ma tra il primo ed il secondo numero, cioè tra l'uno e il due c'è spazio per un'infinità di numeri. Quindi una parte contiene il tutto. E questa proprietà del reale è anche alla base della filosofia di Edgar Morin che, detto per inciso, è un filosofo Marxista, quindi alieno dalle intuizioni mistiche. Quindi cosa diciamo di così assurdo quando affermiamo che Dio (il tutto) si rivela in noi (una parte)?. Citazione:
Quando poi diventi denigratorio: " Bene, del discorso che ho fatto intorno alla fame o alla morte in genere, non ne hai capito nulla" devi attenderti una risposta uguale e contraria (principio di Archimede). Fare affermazioni del tipo: "il mondo è oppresso dalla miseria e dalla fame, dolore e carestie devastano lande e popolazioni; ci sono guerre fratricide dove armi devastanti falciano generazioni di giovani"; oppure " se tiro un sassata in testa a qualcuno gli faccio un gran male";questo equivale a dire: " ho messo sul fornello del gas una pentola con dell'acqua; dopo un po' quella stessa acqua si è riscaldata"; così ho inventato l'acqua calda! E' ovvio che il mondo è un posto pericoloso e dolente. Se leggi il mio primo post io l'ho definito un "canile"; ma siccome questa parola non è piaciuta a molti allora l'abbiamo cambiata in "porcile". Ma è proprio per sfuggire a questa sua configurazione che il Buddha ha messo in moto la legge: Ho visto che il mondo era in preda al dolore, al decadimento e alla morte; allora ho voluto cercare il modo per giungere dove non vi è più dolore, vecchiaia e morte. Quel luogo è l'Illuminazione. PS Dovresti leggere tutto il thread altrimenti dici delle cose non vere. Questa è tutt'altro che una comunità corale, e gli interventi di Yam nei miei confronti sono tutto meno che compiacenti o conciliatori. Ciao |
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25-02-2008, 23.23.50 | #574 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Grazie Flow, i tuoi scritti sono belli e profondi come gli aforismi di Eraclito. Per quello che li comprendo li condivido in pieno. Ciao |
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26-02-2008, 07.50.30 | #575 | |||
Sii cio' che Sei....
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Spero tu sappia che lo Yoga ha una conoscenza dell'anatomia piuttosto profonda. Si lavora osso per osso, muscolo per muscolo, nessuno escluso, neanche il piu' piccolo. Mi figlia e' andata molto oltre i miei studi facendone una professione. Si e' accorta che lo Yoga si integra perfettamente con i sui studi di Osteopatia e con la professione di Fisioterapista che svolge. Questo e' solo un esempio...per dirti che non sai di cosa stai parlando....perche' ti basi su cio' che ti hanno trasmesso altri.....magari un po' ciarlatani.... Hai ragione sul ciarlatanesimo.....e' la nuova: religione.... Citazione:
Sono daccordo, infatti ti ho postato un link piuttosto interessante su queste cose, spero tu abbia provato a leggerlo. Il fatto e' che anche la tua esperienza e' di tipo allucinatorio, ogni stato di coscienza lo e'. Citazione:
...tossici? Qui Certo due tossici convengono sempre sulle proprie comuni esperienze allucinatorie, ma non ci metterei solo l'LSD bensi tutte le abitudini di vita, di pensiero, di alimentazione....... |
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26-02-2008, 22.20.21 | #576 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Non c'è via di scampo se non l'illusione di posporre nel tempo il momento fatale. Allora possiamo dire che la nostra condizione è dolente nel senso che è un inevitabile rotolare verso il disfacimento. Questo è il dolore esistenziale, quello vero quello che non ti abbandona mai in ogni istante della tua vita cosciente; il male di vivere che si innerva nei più profondi pensieri; il senso di precarietà, l'imminenza enorme della dissoluzione. In questo senso credo che tu dica che: le sensazioni e tutto il resto servono a far si che ciò che è manifesto rimanga tale, espessione dell'E. Le sensazioni servono ad inchiodarci al nostro destino di corruttibilità. A ricordarci: è passato un altro giorno e tu stai perdendo tempo ad inseguire il corteo festoso della morte. Ti agiti e ti arrovelli ad afferrare il mondo che ad ogni passo si allontana di un passo. Non sono le ricchezze materiali a darti alcuna sicurezza nè il possesso di chissà quale conoscenza a farti sentire più ricco; l'ho sentito in tanti sermoni, ora posso dire che c'è una verità che pesa come un macigno in queste parole. Ma posso dirlo perché quel dolore cosmico che ritenevo insuperabile era solo frutto della mia rappresentazione mentale. Ogni uomo era per me un nemico. Cinico, ambiguo, infido e dissimulatore, questa era la cifra del mio esistere. Il mondo era un'arena. Ma tutto questo un giorno si è sgretolato come una cattedrale di sabbia. In un istante, ho capito! Tutto il dolore del mondo non era altro che una favola maligna. Dissolta la mania di possedere ogni cosa, anche il dolore si è dissolto. Raggiunto il distacco dal senso corporeo e dal tumulto degli stati emotivi, è emerso dal profondo un uomo nuovo spirituale, fatto di misticismo che si nutre di aereo nulla; egli vive e gode di niente, desiderando il niente di niente. Solo un po' di silenzio interiore, di tanto in tanto, fra un caffè e una telefonata. Questa è la vita nuova che ha vinto ogni dolore, e quando la morte verrà come il saggio dirò: eccomi sono pronto!. Ciao Fallible, my best friend, my brother. |
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27-02-2008, 09.53.37 | #577 | ||
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Riferimento: La chiave di tutto
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Altra questione. Se certe pratiche meta-psicologiche hanno o possono avere un risvolto positivo per talune persone impellicciate e tronfie del proprio ozioso riposo ristoratore, ben poco ritengo possano mitigare dell’immane fatica di vivere di chi quotidianamente ha da confrontarsi con questioni assai più pratiche quali la ‘fame genetica’, la ‘sete ancestrale’, la ‘morte sibilante’. Ciò detto, è anche mio parere che nessuno possa e debba interferire sulle scelte personali, purché si rinunci all’eccessiva sicumera. Ben vengano perciò le pratiche esoteriche di meditazione, quelle essoteriche di preghiera e quant’altro sia idoneo ad ottundere e silenziare il ‘male di vivere’. Ovvio che il privilegio di fruire di questa gratificazione psicologica, principalmente e nel nostro occidente, non può essere riservato che a signorotti in cachemire. Di solito chi ha da sfamare una famiglia, o da affrontare traumi originati dal dramma dell’handicap, ha ben altre urgenze e sentimenti con cui fare i conti e sollazzarsi. Sovente la ‘fame del corpo’ ottunde quella dell’anima. Dici bene. L’esperienza del satori appare eccessivamente consolatoria, ma ha anche la pretesa di proporsi velleitariamente come la panacea dell’umanità. Ha però un risvolto, una sua poco piacevole conseguenza, che non deve essere sottaciuta. Se mal intesa, spesso conduce all’atrofia del sentimento e alla negazione dell’orizzonte emotivo dell’uomo. Ricusa la paura (quella razionalmente fondata e preservante la vita), che non sempre è un elemento negativo del vivere quotidiano; disconosce l’impianto istintuale, che alle volte è un ottimo strumento fisiologico necessario a preservare la vita; appare eccessivamente solipsistica e, se l’uomo è relatio (e l’uomo è relatio, anche il termine Dio è relatio), annichilisce quest’importantissima predisposizione umana. Fra le altre cose sbagli. Io non esprimo certezze, ma solo dubbi; nella fattispecie, in contrapposizione alla tua eccessiva certezza, ho espresso il dubbio che possa trattarsi di esperienze scaturite da un processo auto-suggestivo, ma mai mi sognerei di affermarlo con eccessiva sicurezza. Quando ti dico che incontri qualche difficoltà a comprendere quel che affermo, non lo faccio senza una ragione. Non ho scritto che l’esperienza del satori sia uguale a quella indotta dall’uso dell’acido lisergico (ho usato LSD, la sigla, affinché fosse più chiaro il mio intento). Ho solo usato il paragone dell’estasi farmacologica per sottrarre quell’esperienza al campo delle Verità oggettiva, suggerendoti che anche il samadhi può essere 9interferito dal medesimo dubbio, nel senso che un’esperienza non è di per sé attestazione di verità… tu hai volutamente o inconsapevolmente frainteso il mio intento, travisandolo. Citazione:
La realtà è paradossale ed antinomica! Su questo concordo. L’equilibrio che la Natura quotidianamente consegue e preserva, è ottenuto a vantaggio di alcuni e a scapito di altri. IL Principio Ordinatore impersonale che sottende e sorregge l’armonia del cosmo, è generale, ma fra le pieghe del particolare sono rinvenibili i disequilibri, le disarmonie e le particolari metastasi purulente che si rendono necessarie per compensare gli eccessi, il sovrabbondante e l’opulenza. La somma algebrica delle mancanze e delle eccedenze produce l’equilibrio che voi osannate, e che io definisco ingiustizia cosmica. Per questo motivo, mi adeguo al motto di ribellione di Ivan Karamazov… leggilo. |
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27-02-2008, 09.54.40 | #578 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
IL vostro problema è che vi fate sedurre dal mal vezzo di negare che, se sottoposta ad una fonte di calore, l’acqua si scalda. Io ho solo provato ad alzare una manina e suggerire il contrario. Ma è d’uopo che nella bolgia dell’assemblea osannante, la voce discorde rappresenti spesso un disturbo. Ho provato a operare una leggera sterzata, fissando la barra del timone su un argomento scottante che ho notato avete l’abitudine di sorvolare sempre. HO provato a domandare la causa che ha indotto il Dio personale o il Principio Ordinativo impersonale a disporre le cose in questo modo. Le vostre risposte – anzi tue, gli altri hanno quasi latitato – sono chiaramente insoddisfacenti. Capisco che il pungolo produca fastidi e che di solito si eviti di stuzzicare il dente dolente. Ma veramente il principio karmatico, così come quello che inferisce in merito alla generazione delle anime spirituali, non arriva neppure a scalfire la superficie del problema. Se si crede in un Dio personale o in una Coscienza Superiore impersonale, è necessario che si abbia il sufficiente coraggio di ammettere o perlomeno contemplare nel novero delle possibilità che l’imperfezione della Natura sia il riflesso del male e dell’imperfezione che adombrano la perfezione del vostro trascendente divino che credete perfetto. Citazione:
Yam, per esempio, non si sottrae alla regola che impone che il dissenso sia sempre frainteso e la sua interpretazione scantoni quasi sempre nella maldestra contraffazione. HO citato l’anatomia non per affermare che lo Yoga non sappia di questa materia, ma solo per dire che la necessità di giungere alla polla sorgiva di un qualsiasi argomento posto sotto indagine, ha indotto, nel passato, a trasgredire il volere e il potere della Chiesa che interdiceva l’analisi anatomica delle spoglie umane, con grave rischio per la vita di chi ebbe contravvenuto alla prescrizione. La necessità di giungere alla causa causante è un imperativo cui soggiace e che soggioga la ricerca… quella seria… a voi manca questo sentimento. CIao |
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27-02-2008, 10.49.45 | #579 | |
Sii cio' che Sei....
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
Chiedo venia...a volte non si dovrebbe intervenire dopo affrettata lettura. Avrei una domanda da farti, piuttosto importante, dato l'argomento discusso: che cosa e' uno stato di coscienza? |
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27-02-2008, 10.56.24 | #580 | |
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Riferimento: La chiave di tutto
Citazione:
E daglie con questo dualismo "troppo umano"...(leggi ego) Potresti spiegare meglio cosa intendi con la tua seconda affermazione sulla ricerca,grazie? PS Per quanto mi riguarda chi cerca è solo la mente..la filosofia. Per il resto..si "trova" l'Ignoto..ma bisogna immergersi senza mente... |
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