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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
13-01-2006, 19.43.46 | #673 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Re: Re: come riconoscere un vero maestro spirituale?
Citazione:
Ti sei mai messo a braccia aperte e piedi uniti? Ecco quella è la croce, questas teologia della sofferenza mi dispiace non l'ho mai condivisa, è l'uomo con le mani allargate verso un ipotetico girotondo intorno al mondo e con la testa rivolta al cielo ma con i piedi ben piantati nella materi equindi in contatto con il suo Sè che gli fà superare il personale per andare verso il Transpersonale, ma non necessariamente pagandone le spese con mortificazioni corporali e chiodi e corone di spine (quelle solo uomini ignoranti sono stati capaci di imporle a Gesù Cristo, ignoranti della propria e dell'altrui verità), ma in una consapevolezza gioiosa di amore e condivisione. |
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14-01-2006, 10.44.05 | #674 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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Citazione:
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14-01-2006, 12.33.07 | #675 | |
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Ciao, Bavani. L'esser "brusco" o meno dipende dal carattere di una persona, l'accenno da me fatto era su di un quadro dove il maestro appariva, diversamente da ciò che credo, comunque "soccorrevole". E' bello trovare dei punti di riferimento quando ne abbiamo bisogno, ed ognuno trova il proprio secondo le infinite strade e caratteri. Quest'ultimo tuo commento chiarifica ancor meglio e mi trova -di massima!- d'accordo, con tutti i limiti di una terminologia che non sempre condivido. Personalmente credo che il "lavoro" da fare sia assolutamente contrario a quello di un "controllo" sulla mente ma consti in un approfondimento, in una sempre maggiore conoscenza di ciò che ci accade, del come ci accade e del perché; allora su questa scia veniamo a contatto con ogni parte di noi stessi e l "ego" non può che man mano scemare per "inconsistenza" di fondo, poiché diventa un "limitante" ostacolo alla conoscenza di chi siamo; la "crisi" fa, secondo me, parte del percorso, poiché su di un cammino "lineare", privo di insicurezze, vengono a mancare i presupposti affinché possa avvenire il "crollo" totale dal quale possa nascere ed individuarsi quell'energia pura priva di sicurezze e di identificazioni necessaria al "nuovo" cammino. Comunque i percorsi sono tanti quante sono le persone, se non altro nel giungere di fronte alla totale messa in discussione in (/di) noi; poi iniziano ad assomigliarsi di più nelle dinamiche comuni. Buon Cammino! Gyta Ultima modifica di gyta : 14-01-2006 alle ore 12.34.58. |
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18-01-2006, 15.30.35 | #676 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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propio ieri sera leggevo su Osho Times di un tale che, volendo conoscere un maestro, si alza di buon mattino e lo aspetta laddove era sicuro che il maestro si recasse per meditare. Avrebbe voluto chiedergli il segreto dell'eterna gioia che il maestro sprizzava continuamente da ogni poro. Non appena il tale si avvicinò al maestro, prima ancora che iniziasse a parlare, questi gli disse che da tempo lo aspettava per comuncargli una notizia importantissima. Al che il tizio volle sapere di cosa si trattasse. Il maestro gli comunicò di aver visto dalla sua mano che la vita dell'interlocutore avrebbe avuto al massimo una settimana. Quindi questi, preso dal panico, non chiese più alcunché. Andò a casa a comunicare la brutta notizia ai familiari e si mise a letto. Non volle più mangiare nè bere. Questo per una settimana. Allora si mise a compiere l'unica attività possibile, ovvero la stessa che aveva dovuto rimandare per vari motivi: la meditazione. Meditò e il suo sguardo divenne luminoso. Si illuminò e poi, trascorsa la settimana, con grande stupore generale, non solo non morì, ma addirittura andò a trovarlo il maestro il quale gli spiegò che la bugia serviva solamente per costringere il tizio a meditare. Io non so se questo possa considerarsi un atteggiamento brusco. Sicuramente una terapia d'urto. Il maestro infatti era riuscito a schiacciare il callo giusto.
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19-01-2006, 09.47.18 | #678 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
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Credo che sia proprio questo il lavoro principale del maestro, così come il dottore non può farsi impietosire dal paziente altrimenti è un dottore da strapazzo.
La funzione ontologica del m.s. è quella di rappresentare il massimo punto spirituale disponibile materialmente, in grado di fungere da tramite per la realizzazione spirituale, e naturalmente quella di insegnare praticamente il giusto comportamento. Inoltre, ma è superfluo, non dovrebbe mai applicarsi al maestro il detto “medice, cura te ipsum” perché lui è già realizzato, altrimenti sarebbe un mero imbroglione. |