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26-02-2005, 11.57.34 | #173 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2003
Messaggi: 218
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Chi vuole comprendere comprende
Nelle confraternite iniziatiche si sono parlate e si parlano tutte le lingue del mondo: antiche, moderne, etniche, internazionali, "naturali", "artificiali".
Nessuna lingua ha in sè la soluzione della perfetta comunicazione. Credere il contrario sarebbe un'ingenua utopia. Ciò che differenzia gli uomini (e la loro capacità di comprensione) è il grado di elevazione e persistenza attenzionale, cosa che nelle confraternite iniziatiche è connessa con l'ascolto. In mancanza di un certo grado di elevazione e persistenza attenzionale la comunicazione è illusoria, riducendosi ad interpretazione soggettiva di ogni intervallo, comunque piccolo, delle sequenze assertive. In pratica questo è il procedere possibile nella profanità: "- Vorrei conoscere qualcuno interessato al problema del vento solare. - Vento solare? Io credo che il caffè sia più buono senza zucchero. - Infatti, anche io il prossimo anno farò un viaggio in Francia. - Ma... e il vento solare? - Non è forse di questo che stiamo discutendo?" Questo invece è il procedere ordinario in una comunità di intelligenze organizzate: "- Connetti il polo positivo della batteria con il cavetto rosso. - Sì, ecco.. connesso. - Connetti adesso il polo negativo con il cavetto nero. - Sì, ecco, connesso. - Vedi: il motore è partito. Ora sai qualcosa in più su come utilizzare un motore." Alcuni hanno l'orgoglio di non voler imparare. E non imparano. Ma istante per istante inventano con la fantasia, per compensare quello che non hanno imparato. Altri hanno l'umiltà di imparare. Perchè dovrebbero coltivare la falsa umiltà di negarlo? Nel mondo ci sono miliardi di eterne comparse pressocchè immobili per tutta la vita. E protagonisti dinamici che scrivono la storia. Ognuno, infine, raccoglie sempre i frutti della sua scelta. esperantiano |
26-02-2005, 13.15.13 | #175 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Re: La Parola
Citazione:
..e chi lo comprende ride del vocabolario stesso. |
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26-02-2005, 14.07.51 | #176 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Ed i poveri daltonici?
Mio caro,
l’esempio è sballato e puerile... e può adattarsi solo ai gufi...tipi di umani che saranno sempre di seconda mano... puri esecutori e marionette... pozzolunatici.. i svegli cioè i protagonisti dinamici mettono in discussione ogni cosa... e non si accontentano di eseguire a comando come i robots " Connetti il polo positivo della batteria con il cavetto rosso. - Sì, ecco.. connesso. (sono stato bravo no?) - Connetti adesso il polo negativo con il cavetto nero. - Sì, ecco, connesso. (sono due volte bravo no?) - Vedi: il motore è partito. Ora sai qualcosa in più su come utilizzare un motore." (ora posso mettermi il distintivo di installatore di motori no?) ... ...ma avrebbero chiesto: ma se avessi collegato il nero col + e il rosso col -? ma perchè il + e – e non – - o ++? ma perchè gira? ma perchè non collegarlo fra il mio naso e il tuo naso? O viceversa |
26-02-2005, 14.51.37 | #178 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2003
Messaggi: 218
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... e il mondo degli adulti
Nel mondo degli adulti, invece, il riso non abbonda più, perchè è stato affiancato da altre cose, nuove ed interessanti.
L'ascolto intelligente sostituisce il disordinato bisogno di interrompere l'apprendimento con domande intutilmente anticipatrici. La via iniziatica è la via per conoscere, tutto, progressivamente. Perchè solo progressivamente si può imparare. esperantiano |
26-02-2005, 15.45.17 | #180 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Re: Nell'aula dei giochi...chi vuole "impara"
Il senso dell'umorismo, condito da una certa autoironia, a mio avviso, è fondamentale per una sana crescita spirituale. E' un basilare antidoto alla seriosità proselitistica di nuovi presunti emancipatori dell'umanità. Leggo a volte in taluni interventi toni rivestiti da una certa presunzione, un paternalismo, frutto d'ideologie missionarie, a mio modesto parere, ancora permeate da egoiche visioni, anche se dissimulate da servizio all'altrui bisogno evolutivo spirituale e umano. A queste modalità di servizio ha già risposto il grande Jiddu Krishnamurti, quando ha rinunciato, motivandolo con un lucidissimo discorso, alla missione di essere il salvatore del Mondo costruita per lui da una organizzazione iniziatica... Forse c'è meno superficialità di quanto si crede nell'aula giochi...anche se, probabilmente, non corrisponde ad una certa ideologia del "dare", alla quale molto schematicamente parecchi ricercatori fanno riferimento, non sapendo vedere forme più sottili, profonde e diverse di crescita. |