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13-02-2005, 22.35.19 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-11-2004
Messaggi: 191
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SIDDHARTA - Herman Hesse -
"......disse Siddharta......:-Ed eccoti ora una dottrina della quale riderai: l'amore, o Govinda, mi sembra di tutte la cosa principale. Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere l'opera dei grandi filosofi. Ma a me importa solo di poter amare il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo e me; a me importa solo di poter considerare il mondo, e me e tutti gli esseri, con amore, ammirazione e rispetto.
....disse Govinda:-Ma appunto in ciò egli, il Sublime, riconobbe l'inganno.......egli ci proibì di vincolare il nostro cuore nell'amore di cose terrene.- -Lo so- disse Siddharta, e il suo viso appariva raggiante.-Lo so, Govinda. E, vedi, qui siamo proprio nel cuore delle opinioni, dei contrasti di parole. Poichè io non posso negare che le mie parole sull'amore non siano in contrasto, in apparente contrasto con le parole di Gotama. Appunto per questo diffido tanto delle parole, perchè so che questo contrasto è illusorio. So che son d'accordo con Gotama. Come potrebbe non conoscere l'amore, lui che aveva riconosciuto tutta la caducità, la nullità del genere umano, eppure amava tanto gli uomini da impiegare tutta una lunga vita laboriosa unicamente a soccorrerli, ad ammaestrarli! Anche in lui, nel tuo grande maestro, mi sono più care le cose che le parole, la sua vita e i suoi fatti più che i suoi discorsi: sono più importanti gli atti della sua mano che le sue opinioni. Non nella parola, non nel pensiero, vedo la sua grandezza, ma nella vita, nell'azione.-" |
14-02-2005, 03.27.10 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2003
Messaggi: 218
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il messaggio di Rolando
<<Per l'uomo moderno, che non può più credere ciecamente nei dogmi delle religioni della fede, occorre la spiegazione intellettuale o intellettiva delle domande esistenziali e spirituali.
Un vero "Guru" moderno, deve quindi essere capace di spiegare le realtà spirituali nel modo che il ricercatore puù seguire e controllare con la sua propria intelligenza l'insegnamento dato dal "Guru". L'insegnamento deve quindi essere logico e controllabile, vale a dire che dev essere possibile per l'individuo di studiare criticamente le affermazioni o le informazioni dato dal "Guru". Questo significa che l'insegnamento in realtà deve essere scientifico. Dato che tutto nella nostra vita materiale quotidiana si basa sulla scienza, che è il risultato dello sviluppo dell'intelligenza o della capacità di analizzare, l'uomo moderno richiede, in virtù della capacità intellettiva, anche analisi logiche concernente le realtà psichiche o spirituali. Secondo me l'epoca dei "Guru" è finita>>. Io condivido in pieno questo messaggio. Consiglio a chi ricerca di meditarne i contenuti. La filosofia del condivisibile vi trova il suo giusto valore. esperantiano |
14-02-2005, 06.32.33 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Citazione:
Volevo risponderti già facendo attenzione, ma la giro cosi: Gli insegnamenti generalmente hanno presa su di te al di là delle aspettative, preferenze, decisioni e/o scelte. Ciao Ultima modifica di neman1 : 14-02-2005 alle ore 06.46.36. |
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14-02-2005, 17.04.59 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Citazione:
prima o poi ricorderai quella frase, quel gesto ... e sarà chiaro ! Intanto bisogna domandarsi perchè si vuole un maestro . |
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14-02-2005, 17.15.30 | #20 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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In realtà io non cerco un maestro, bensì una strada. La mia strada, quella che mi condurrà verso il mio io più profondo e che riuscirà a dare una risposta ad ogni mio quesito. Il maestro dovrebbe essere (ma forse sbaglio) come un cartello stradale che aiuta a giungere a destinazione. Il cartello stradale non sa se passerai davanti a lui e tuttavia è lì pronto a dirti cosa troverai andando in quella direzione. Può trattarsi di una locolità a te nota o sconosciuta. La strada potrebbe essere a senso unico o a doppio senso, e via di questo passo.... La mia situazione fisica mi induce a pensare che esistevo prima ancora di nascere e continuerò a esistere dopo la morte. Diversamente non avrebbe alcun senso la mia vita, fatta di sofferenze e dolori fin dalla più tenera età. Se vivere in carne ed ossa equivale a nascere, invecchiare, ammalarsi e morire, per decine o centinaia di volte, beh... permettete che io voglia interrompere questo cilco? Che io voglia fermare la ruota? Forse non riuscirò in questa stessa vita, ma vorrei che la prossima fosse consapevole....
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