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14-02-2008, 08.51.56 | #73 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Carissmi,
Ho già detto, e mi pare questa l'occasione di ricordarlo, che tutte le lamentele se non le esplicite accuse che rivolgiamo a “quell’entità cosciente e dotata di volontà, artefice diretto dell'intero universo", dipendono dall’averla noi concepita così, cioè sono lamentele ed accuse che dovrebbero essere alla fine dirette contro di noi. Perché, stacchiamoci un momento da ciò che dicono le religioni, ivi compresa la religione cattolica, cioè pensiamo che Dio non sia quell’essere onnipotente, creatore del cielo e della terra, giusto e misericordioso, raddrizzatore di torti e rigoroso verso i suoi nemici, ecc ecc, ma un essere spoglio di tutti gli attributi che gli applicano le religioni, e perfino, oso dire, di quell’attributo che Anselmo identificava come esistenza – un essere dunque che possiamo unicamente chiamare assoluto: non sarebbe a questo, dopo tutto, che si rivolge chi, nel buio di una notte di disperazione, cerca col gemito di una vera fede - e non a quel Dio delle religioni che neppure in quel momento conosce? Forse allora le nostre accuse potrebbero essere rivolte a noi stessi che siamo stati capaci di concepire un dio simile a un idolo, cioè a una maschera umana, e aver chiuso il mistero dell’assoluto in un catechismo di fronte a cui perfino la Bibbia, cioè una fantasia del deserto, assume il valore di un libro poetico, destinato a dominare millenni di storia senza bisogno di portare Dio alla sbarra di fronte a episodi come quello di Giobbe o dell’ordine impartiro ad Abramo di uccidere il figlio (tra parentesi, che dicono di fronte a questo episodio i teodem del movimento per la vita?) Ma forse dobbiamo aver il coraggio di aprirci a un orizzonte più ampio, un orizzonte che abbracci migliaia se non milioni di anni, e allora potremmo pensare che fu non Adamo ma il primo homo sapiens che, appena rialzata la testa e lasciati i bastoni e la pietra per guardare in alto è stato colpito dalla folgore dell’assoluto e, non potendo reggere a quello splendore, lo ha trasformato in qualcosa di più familiare e più simile a lui, anche se più potente e regale, cioè in quello che da allora è stato chiamato Dio….Dunque noi siamo, per questo, ancora all’età della pietra se non più indietro; e c’è da stupirsi se per noi Dio è simile a un idolo incoronato di rose e di spine, cioè di attributi straordinari e qualche volta un poco crudeli come quando gli riconosciamo la facoltà di premiare i fedeli e destinare all’inferno gli increduli, cioè coloro che adorano un concorrente abusivo come è il Dio di una religione diversa? Ma è questo, torno a domandare, quello che vede chi, nel buio della notte e della disperazione, cerca la verità e la salvezza dimenticando tutto ciò che le religioni gli hanno insegnato e riassunto, per comodità, in un agile catechismo? Qual è il Dio che si libera delle vostre accuse: quello delle religioni o quello a cui si indirizza quell’umile atto di fede; quello che è detto onnipotente, creatore, giusto, misericordioso…..o quello che è solo assoluto? (Naturalmente, direbbe il piccolo Lucifero che abbiamo dentro, bisognerà dimostrare che un Dio come questo esiste un Dio che non possiamo accusare perché al di sopra del bene e del male, a meno che, contrariamente a ciò che Kant asserisce, anche l’esistenza sia un attributo, e un Dio senza attributi, come tu emmeci ipotizzi, è un dio inesistente). |
14-02-2008, 10.04.56 | #74 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Un Dio Assoluto, sobriamente ed unicamente tale, senza alcun attributo, non rischia anch’esso di equivalere ad un concetto? Ho la sensazione che nel tentativo di sottrarsi alla concettualizzazione di un Dio antropomorfo, si sprofondi nella concettualizzazione di un Dio vacuo, evanescente, inesistente. Percepisco che il riflusso concettuale corra il rischio di creare un’onda, che ritraendosi dalla sponda dell’eccessiva concretezza antropomorfa, vada a lambire quella della smodata astrattezza e vacuità, fino a concepire l’esistenza di un Dio impossibilitato ad esistere. E’ anche vero che l’unico Dio innocente è quello che non esiste. Ma in questo modo non si adora forse il vuoto, l’assenza, il nulla stesso?
Ciao |
14-02-2008, 14.52.30 | #75 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Per questo ho parlato – Visechi - di “mistero” di Dio, perché di fronte al rischio di averlo perduto posso pensare che egli sovrasti in tale misura la nostra logica e la nostra morale da potere - per così dire - ridere non tanto di chi lo ignora ma di chi si vanta di comprenderlo e amoreggiare con lui, cioè di coloro che seguono i dettami di questa o quella religione del mondo. In fondo la sua onnipotenza potrebbe rivolgersi proprio contro quella esaltazione e tutte le qualifiche che i religiosi gli attribuiscono, oltre che contro la pretesa della filosofia di imporgli l’aristotelica legge di non-contraddizione: quella che gli vieterebbe anzitutto di essere anche se non c’è, mentre proprio questo, cioè il fatto che non lo vediamo e non lo vedremo mai, è il fondamento della sua eternità. In fondo, potremmo quasi interpretare così le conseguenze della leggendaria battaglia di Dio e di Lucifero – cioè come un ritrarsi di Dio da una forma visibile, perché contro un Dio che esiste si può sempre lottare ma contro un Dio che non c’è tutte le armi sono spuntate. E così, anche senza bisogno di prove, e anche se le prove fossero tutte a suo disfavore, nessuno potrà cancellarlo dalla mente dei popoli ed egli rimane e rimarrà l’eterno possibile.
Con questo, evidentemente, manifesto anche il dubbio che le religioni e soprattutto le chiese siano necessarie per conservare la fede: anzi, penso che proprio l’esistenza di esse, l’aver cioè imprigionato Dio in una maschera che lo trasforma in un semplice superuomo se non in un idolo, può alimentare il dubbio e l’espandersi dell’ateismo; mentre se esse non ci fossero e non pretendessero di darne un’effige con una serie di attributi che sono soltanto desideri dell’uomo, la fede potrebbe – come sognava Pascal - essere più sicura di vincere la scommessa. (Col che non voglio certo abbassare l’importanza del ruolo che le religioni hanno svolto nella storia, anche se proprio questo, cioè questa possibilità ormai concretata di storicizzare le religioni, dovrebbe far riflettere se esse non hanno sbagliato strada fin dall’inizio, cioè da quando, sull’orma degli sciamani, si sono assunte il ruolo di maestre e garanti della verità, e di volerla imporre alla storia, a costo di compromettersi col potere e di rendersi esse stesse simboli di potere. |
16-02-2008, 14.35.19 | #76 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Citazione:
Un Dio assoluto per me non significa senza attributi ma con tutti gli attributi. Dio = tutto ciò che esiste quindi non vedo il pericolo di adorare il nulla. |
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16-02-2008, 16.56.00 | #77 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Dio,Grande, Onnipotente.MISTERIOSO ed all'umano ESSENZIALE perchè è a fondamento della nostra spiritualità. Dato che è Misterioso,lo è e lo sarà sempre anche la Sua esistenza. Ima sarà sempre quella mente che tenta di negare la Sua esistenza.
Un amichevole saluto espert37 |
16-02-2008, 17.53.55 | #78 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Citazione:
Hai ragione. Chissà perché antropomorfismo è diventata una parolaccia ...come se noi potessimo conoscere qualcosa di più di quello che siamo....sarebbe già tanto se ci conoscessimo quello che siamo. |
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16-02-2008, 19.42.55 | #79 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio non esiste
Io non so se è dio che ha creato l'uomo o l'uomo che ha creato dio. Nel mio caso è un bisogno del cuore e della mente ed è molto a mia immagine e somiglianza. Vivo semplicemente meglio da quando ho cominciato a crederci. Pregarlo vuol dire aprire il mio cuore senza paura di giudizio, sentirmi sostenuta nell'azione, accettare i miei limiti.
Cercarlo o negarlo con la filosofia mi porterebbe a perdermi anche nelle ragioni esposte in questa discussione. Non ho sufficienti energie per farlo durante questa mia vita che dura "un giorno". Ma ognuno è libero di fare come vuole e di cercare la via che meglio gli si confà. |
16-02-2008, 22.04.09 | #80 |
farabutta
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Riferimento: Dio non esiste
Leggo, poi si può discutere animatamente, mi faccio una rotolata, ma la Verità, è che la nostra imperfezione, per quanto dignitosissima(A sua immagine etc), nulla è a confronto, per cui, per Essere in Lui, bisogna avere Fede, ovvero fiducia, e quindi vedi, non più con la normale logica,ma con la Dantesca razionalità. Chi non ha Fede, forse davvero non può capire, tragico, chi ha Fede e si affida ai dogmi imposti e non si rivolge alla fonte, si sottomette ad una autorità per nulla Divina chi ha Fede trova risposte e gioisce perchè vince la paura.
per me è così |