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Vecchio 23-04-2009, 14.14.23   #91
Aristippo di Cirene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-05-2008
Messaggi: 61
Riferimento: Dio non esiste

Scusate la mia "ragion pigra": ma dopo aver riflettuto anche io un pò sullo statuto ontologico di dio, mi sono chiesto: "a cosa serve dimostrarne l'esistenza o l'inesistenza?". Secondo me sarebbe interessante rispondere a questo tipo di domanda ormai..
Aristippo di Cirene is offline  
Vecchio 23-04-2009, 23.03.16   #92
blackgin
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2007
Messaggi: 45
Riferimento: Dio non esiste

Citazione:
Originalmente inviato da Aristippo di Cirene
Scusate la mia "ragion pigra": ma dopo aver riflettuto anche io un pò sullo statuto ontologico di dio, mi sono chiesto: "a cosa serve dimostrarne l'esistenza o l'inesistenza?". Secondo me sarebbe interessante rispondere a questo tipo di domanda ormai..
A cosa servirebbe? A niente. Non si riuscirebbe nemmeno a convincere tutti.
Nietzsche scrisse qualcosa del genere: "anche se un articolo di fede venisse confutato mille volte, posto che egli [l'uomo] lo sentisse necessario, continuerebbe a tenerlo per vero"
E questo, a mio parere, non vale solo per i fedeli, ma anche per i non fedeli.
Posto che venga dimostrata l'esistenza di un dio, se un ateo lo sentisse necessario, continuerebbe a credere che non esiste. E viceversa per un credente..
blackgin is offline  
Vecchio 24-04-2009, 08.48.21   #93
emmeci
Ospite abituale
 
L'avatar di emmeci
 
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
Riferimento: Dio non esiste

Effettivamente è così: che per quanto Dio non si faccia vedere, per quanto si possa vivere senza di lui, per quanto Nietzsche abbia creduto di averlo ucciso, il suo fantasma non muore, ed è sempre pronto a uscire da dietro la tenda. Ossia, per dirla in termini filosofici, Dio è sempre possibile.
Può darsi che questo sia semplicemente un prodotto della nostra fiacchezza abitudinaria, della nostra coazione a ripetere, oppure un prodotto del desiderio – desiderio di che? Di un essere immortale (col che soddisfacciamo in qualche modo la nostra voglia di immortalità), di poter contare su un lieto fine dell’umana avventura (e tanto peggio per gli increduli che saranno spinti all’inferno), di poter credere, infine, che i miracoli sono sempre possibili. Dio in fondo, per quanto possa essere stato descritto talvolta come un essere geloso e terribile nella sua ira e nella sua giustizia, può sempre essere detto il clemente e misericordioso….e su tutto questo si sparge l’incenso di una chiesa che si assume il vanto di poterlo conoscere e di essere autorizzata a rappresentarlo in terra. Anche se Satana potrebbe insinuare il sospetto che forse neanche la chiesa è sicura della sua esistenza, e che nessuno, dopo tanti millenni di fede, la potrà smentire.
(A scanso di reprimende da parte delle anime pie, vorrei pregarle di leggere ciò che ho detto nel mio precedente intervento, cioè che c’è un altro concetto di Dio, capace di dimostrare - o quasi dimostrare - la sua esistenza fuori da ogni catechismo e litania delle chiese).
emmeci is offline  
Vecchio 05-05-2009, 17.16.52   #94
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
Riferimento: Dio non esiste

Citazione:
Originalmente inviato da epicurus
E' da molto che io sostengo che se esiste un ente (chiamiamolo "dio") che:
0) è una persona (agente senziente e intenzionale);
1) è onnipotente;
2) è onnisciente;
3) è infinitamente buono;
4) propone una morale (ad esempio) cristiana;

allora tale ente non può esistere.

Queste cinque, io credo, sono le caratteristiche sufficienti; quindi se si dovesse scartarne una l'argomento cadrebbe. Comunque non è difficile creare un altro ente, lievemente depotenziato ma coerente, e chiamarlo ancora "dio".


La domanda è a mio avviso:

Se esiste un Dio perfetto, perchè tale perfezione dovrebbe rispondere ai canoni della logica umana?

o anche

Perchè per dimostrare l'impossibilità di un dio onnipotente devo pensare di potermi aggrappare agli strumenti perfettibili della logica umana?

Se infatti esistesse un Dio perfetto e allo stesso tempo in grado di esere colto
e intercettato dalla logica aristotelica, dove sarebbe la perfezione intesa come onnicomprensione a noi impensabile?

Se esiste un Dio perfetto le sue logiche devono risultare per forza a noi impensabili.

Diversamente, semplicemente creiamo un ossimoro o un pleonasma, cioè una figura antropomorfa attraverso la quale dimostrare l'inesistenza della perfezione assoluta.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 05-05-2009, 22.27.58   #95
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: Dio non esiste

E' abbastanza interessante notare che se da un lato l'ingiustizia e il male che l'uomo riscontra sulla terra ci fa dubitare dell'esistenza di un Dio buono, potente, onniscente e provvidente, dall'altro lato, lo stesso scenario ci fa sperare disperatamente in un Dio tale e quale (o in qualche surrogato filosofico) che lo risolva, in un'altra vita, giacchè la visione dell'immensa ingiustizia e dell'insensatezza della stessa sono insopportabili.

Come ha scritto Gomez Davila, ma come già similmente notava Dostoevskij (nei "Demoni" se non m'inganno): "Un ateo che non si suicida non può considerarsi sano di mente."
Frase un po' forte, ma che rende bene l'idea.
S.B. is offline  
Vecchio 07-05-2009, 11.17.36   #96
albert
Moderatore
 
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
Riferimento: Dio non esiste

Citazione:
Originalmente inviato da S.B.
E' abbastanza interessante notare che se da un lato l'ingiustizia e il male che l'uomo riscontra sulla terra ci fa dubitare dell'esistenza di un Dio buono, potente, onniscente e provvidente, dall'altro lato, lo stesso scenario ci fa sperare disperatamente in un Dio tale e quale (o in qualche surrogato filosofico) che lo risolva, in un'altra vita, giacchè la visione dell'immensa ingiustizia e dell'insensatezza della stessa sono insopportabili.

Tacciare il nostro mondo di immensa ingiustizia ed insensatezza mi sembra, appunto, insensato

La prima osservazione è che i concetti di giustizia e sensatezza vengono, appunto, dal mondo, non sono concetti assoluti (almeno secondo me). Delle cose ci paiono giuste in rapporto ad altre che ci paiono ingiuste. Dire "tutto è ingiusto" è senza senso

Il mondo, inoltre, ha grande valore e bellezza. Non riconoscerlo è un vezzo intellettualistico. Ci sono, è evidente, cose che ci appaiono insopportabili, ma ce ne sono tantissime altre di cui, se non siamo ciechi, non possiamo fare a meno di riconoscere il valore


Citazione:
Originalmente inviato da S.B.
Come ha scritto Gomez Davila, ma come già similmente notava Dostoevskij (nei "Demoni" se non m'inganno): "Un ateo che non si suicida non può considerarsi sano di mente."

Mi sembra, anche questo, insensato
albert is offline  
Vecchio 07-05-2009, 15.18.20   #97
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: Dio non esiste

Citazione:
La prima osservazione è che i concetti di giustizia e sensatezza vengono, appunto, dal mondo, non sono concetti assoluti (almeno secondo me). Delle cose ci paiono giuste in rapporto ad altre che ci paiono ingiuste. Dire "tutto è ingiusto" è senza senso

Il mondo, inoltre, ha grande valore e bellezza. Non riconoscerlo è un vezzo intellettualistico. Ci sono, è evidente, cose che ci appaiono insopportabili, ma ce ne sono tantissime altre di cui, se non siamo ciechi, non possiamo fare a meno di riconoscere il valore

Non voglio certo dire (e non l'ho detto) che sia tutto ingiusto in questo mondo. Anche nell'ipotesi, che posso ammettere, in cui il concetto di giustizia sia estrapolato dall'esperienza quotidiana, magari per contrapposizione a quello di ingiustizia, non è forse sconcertante constatare quanto la giustizia sia diffusa?

Del resto non si può certo valutare giustizia e ingiustizia nel nostro mondo in modo 'olistico' o facendo una media, per cui sembrerebbe che, dopo tutto, bellezze e piaceri possano presentarsi nella stessa quantità di ingiustizie e dispiaceri.

Se anche una sola persona ha sofferto e vissuto ingiustizie ben superiori ai beni ricevuti, o magari ha abbandonato questo mondo prima di poter ricevere alcun bene, prima di poterlo apprezzare. Non è questo un motivo sufficiente per rilevare l'ingiustizia nel mondo, anche se complessivamente l'ingiustizia non è poi superiore alla sua bellezza?

L'ingiustizia la vive un uomo, singolarmente, non un popolo, non l'umanità. In morale, penso, occorre essere riduzionisti.

Non voglio avere nessun vezzo intellettualistico, io apprezzo il mondo, so anche guardarlo con occhi felici. Ma c'è chi non ha avuto tempo o modo di vivere la bellezza del mondo. L'ingiustizia la sento nei loro confronti, l'insensatezza la vedo nell'esaurirsi della loro vita. E' per questo, credo, che si spera in un Dio o in qualche visione filosofica consolatrice, per sperare in una garanzia: che non sia tutto qui, che non si debba semplicemente accettare che alcune persone fortunate hanno visto il lato bello della vita ed altre no.

Io, personalmente, non potrei sopportarlo.
S.B. is offline  
Vecchio 09-05-2009, 00.39.50   #98
GiammaZz
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Messaggi: 1
Riferimento: Dio non esiste

Sprovvisti di prove, risulta impossibile negare o determinare l'esistenza di un essere superiore e perfetto.

Tuttalpiù è possibile che qualcuno abbia riscontri, ma trattasi di un' eventualità remota.

Ciascuno è libero di supporre o meno l'esistenza di esseri superiori, ma data la quasi certa mancanza di prove a riguardo, porsi tale questione è pressochè futile. Tant'è vero che questa remota probabilità non deve influenzare la concezione della realtà.
GiammaZz is offline  
Vecchio 09-05-2009, 06.50.41   #99
albert
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Messaggi: 689
Riferimento: Dio non esiste

Citazione:
Originalmente inviato da S.B.
Se anche una sola persona ha sofferto e vissuto ingiustizie ben superiori ai beni ricevuti, o magari ha abbandonato questo mondo prima di poter ricevere alcun bene, prima di poterlo apprezzare. Non è questo un motivo sufficiente per rilevare l'ingiustizia nel mondo, anche se complessivamente l'ingiustizia non è poi superiore alla sua bellezza?
…..
c'è chi non ha avuto tempo o modo di vivere la bellezza del mondo. L'ingiustizia la sento nei loro confronti, l'insensatezza la vedo nell'esaurirsi della loro vita.

Vedo che abbiamo delle concezioni e sensibilità molto lontane. Comunque la questione è molto vasta e delicata.

Secondo me “prendersi carico” di tutta l’umanità è insostenibile e forse, in fondo, anche un po’ presuntuoso. Non credo che sia cinico dire che ciò che ci deve riguardare sono le persone direttamente intono a noi. Preoccuparci di chi è lontano, che non potremo mai conoscere nel corso della nostra esistenza, si riduce ad un esercizio sterile. Non possiamo comunque fare niente, se non contribuire ad organizzazioni di solidarietà spesso discutibili (spesso i soldi non finiscono dove devono), talvolta favorendo alla fine operazioni di prevaricazione culturale.

Se invece guardo il mondo intorno a me vedo un gran benessere materiale (eh sì, alla faccia della crisi), con le gente che però si perde in attività assurde, spesso distruttive, che spende i soldi che si lamenta di non avere in futilità. Ingiustizie ce ne sono, ma molto amplificate dalla tattica del “chiagne e fotte”, lamentati sempre, qualcosa otterrai. Di solito chi affronta la vita nel giusto modo se la cava. Sofferenze ce ne sono, ma è meglio superarle che piangersi addosso.

Questo mondo è insopportabile? Secondo me no. E’ pieno di aspetti desolanti, ma è comunque bello e stimolante.

Citazione:
Originalmente inviato da S.B.
E' per questo, credo, che si spera in un Dio o in qualche visione filosofica consolatrice, per sperare in una garanzia: che non sia tutto qui, che non si debba semplicemente accettare che alcune persone fortunate hanno visto il lato bello della vita ed altre no.

Io, personalmente, non potrei sopportarlo.

Se si crede in Dio perché altrimenti non si riuscirebbe a sopportare la vita, secondo me si fa un pessimo affare.
albert is offline  
Vecchio 09-05-2009, 08.04.18   #100
emmeci
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Riferimento: Dio non esiste

Caro Albert, mettiamola pure in termini d’affari: cioè chiediamoci se il credere in Dio – al di là di tutte le prove e controprove possibili – sia un ottimo o un pessimo affare. Ho paura però che in tal caso avrebbero ragione i creduli e non gli increduli, perché effettivamente la fede nell’esistenza di un Dio – almeno nella forma in cui lo presentano le religioni del libro, cioè come un riparatore di torti e un consolatore di afflitti - dia un certo sollievo e la speranza di una rivalsa ai poveri derelitti. E’ un po’, in termini contadineschi, quello che Pascal esprimeva col suo raffinato linguaggio nell’argomento della scommessa, che dice: dato che la posta in gioco è la vita eterna, è sempre conveniente puntare perché al massimo, se perdi, non hai perso niente. Ed è tutto dire, visto che il matematico si ritira senza pudore dal calcolo delle probabilità.
Detto in termini terra terra: che cosa perdiamo immaginando un contromondo dove tutto è risolto? Lasciamo – dice il parroco insieme al portavoce di una parte politica - l’intelligente a farneticare, e i poveri di spirito a bearsi del loro ottimismo.
emmeci is offline  

 



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