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04-02-2009, 15.03.17 | #422 | ||
like nonsoche in rain...
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Non conosco tutte le etichette che i teologi hanno assegnato ai loro dogmi, né tantomeno mi interessano; con “immacolata concezione” ho sempre pensato ci si riferisse alla concezione di Gesù. Il mio obiettivo è stato ed è capirne i significati, al di là dei nomi. Ed io è sui significati che ti ho fatto domande, critiche e rilievi. Dunque le questioni ed il mio post dove parlo di “immacolata concezione” e quelli successivi rimangono immutati nel loro significato. Non è forse vero che intrecciano immanente, dimensione umana e fisica, con trascendente, dimensione divina? (leggi il mio post precedente e rispondi concretamente a qualche domanda). Se rispondi a malincuore non comprendo il senso del dialogo né di tutta questa discussione, in cui nel primo post dichiari che non hai grande conoscenza della scienza e poi in tutti i successivi pontifichi su ciò che sarebbero fisica, chimica e tutte le altre scienze, dimostrando quanta ragione avevi nel tuo primo post. Mi ribatti delle cose che da quanto ho scritto non mi appartengono ovvero sono d'accordo quando scrivi che non solo la fisica sia scienza e ci mancherebbe. Dunque inizio a pensare che, al di là della modalità di scrittura, non entri in ciò che scrivo semplicemente per un altro motivo. Se non comprendi le mie parole, ed è di questo che ora mi sono accorto, esse sono in parte condensate in queste di Emmeci: "Sì, Dio non risponde perché neppure ode o comprende le nostre domande e la mia insinuazione viperina deve essere rivolta non a lui ma alle chiese che lo ritengono un interlocutore stabile dell’umanità. Ma in fondo, che cosa possiamo dire di Dio se gettiamo via i catechismi ecclesiastici? Certo non possiamo fare domande né serie né folli, e non possiamo che aspettarci silenzio." (dalla sua discussione "Domande folli") Ciao. Ultima modifica di nexus6 : 04-02-2009 alle ore 16.05.57. |
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04-02-2009, 19.51.29 | #423 | ||
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Riferimento: Anche le scienze vivono di fede, ma in che cosa?
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Con la riflessione filosofica ha a che fare tutto. Non si dimostra alcunché in filosofia. In questo 3d ognuno ha espresso quelle che secondo me sono solo opinioni, doxa ed anche le tue sono opinioni. Della scienza si occupa ovviamente la filosofia della scienza che si chiama attualmente epistemologia. Reputo inutile ripercorrere la storia e gli esiti della epistemologia. Tu dici: “E non mi dire che anche la teologia lo è, poiché a quel punto ti chiederei perché gli “scienziati teologi” non compiono misurazioni, né possiedono strumenti di misura, né possiedono procedure che prevedono di rivoluzionare le proprie conoscenze, ma soprattutto la propria immagine degli “oggetti” studiati.” Quindi la conoscenza che non si occupa della natura materiale non ha alcun diritto di chiamarsi tale. Questa è la tua opinione che è molto diversa dalla mia e non credo che sia il caso di reiterare i medesimi argomenti. Poi dici: non sto parlando dell'intima spiritualità di ognuno, differente ed unica in ogni persona, ovvero della spinta al trascendente che si alimenta di esperienza personale e non necessariamente mediata dai libri né dalle chiese, ben presente anche negli atei o presunti tali, ma sto parlando delle religioni costituite ed istituzionalizzate che pretendono di imporre, tramite il principio di autorità, una certa visione del mondo e su cui al massimo si possono operare reinterpretazioni, sempre soggette al suddetto principio di autorità. Preciso che non è un giudizio di merito, ma di metodo. Della religione e della differenza sostanziale fra fede e religione ho già specificato l’essenziale nel post in risposta all’ultimo di Emmeci, che ti riporto qui per tua comodità [Non parlo, però, della religione o delle religioni che si differenziano solo per sfumature: la religione non è vitale è solo simbolica. La fede-ragione invece è vitale, reale non simbolica, anche se i simboli possono surrogare la ragione lungo il cammino evolutivo, ma solo temporaneamente perché l'intelletto può impossessarsi della verità e della realtà e dominarla] Non c’è alcuna conoscenza anche mistica, o di altro ordine che non sia necessariamente attraversata (mediata) dalla cultura (e quindi anche dai libri) e dalle istituzioni (scientifiche, politiche, sociali e culturali) con tutte le conseguenza inevitabili, fra le quali il dogmatismo. Il principio di autorità è necessario e ineludibile, come mostra la storia dell’umanità e della sua cultura. Sui dogmi bisogna entrare nel merito, perché il Cristo stesso era dogmatico, e coloro che predicavano la buona novella predicavano dogmaticamente le verità rivelate da lui. Dogma non è una parola intrinsecamente negativa. Dici infine: Dunque inizio a pensare che, al di là della modalità di scrittura, non entri in ciò che scrivo semplicemente per un altro motivo. Non credo proprio che tu sia in grado di capire le mie intenzioni e non per un pregiudizio ma per una constatazione. Ciao Nexus |
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04-02-2009, 20.06.03 | #424 | |
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Riferimento: Anche le scienze vivono di fede.
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Ciao Imperator Non inserisco alcun modello perchè sono tutti inadeguati. Le tue considerazioni andrebbero affrontate in un topic specificatamente dedicato all'epistemologia. L'aspetto epistemologico, è considerato soprattutto per il particolare ( ed eventuale) rapporto fra fede e scienza in questo topic. Ti pregherei eventualmente di prenderne visione....so che può essere noiosissimo. Altrimenti prova a propormi un argomento alla volta, che ne dici? Ciao |
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04-02-2009, 20.08.12 | #425 | ||||
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in conclusione...
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Non credo, inoltre, che una spiritualità debba forzatamente essere dogmatica, anche se certamente si sviluppa in un certo contesto storico e culturale; mi sembra che alcune mistiche che puntano alla conoscenza di se stessi, intese come sperimentazione e percorso di ricerca, non lo siano dogmatiche, non almeno come le religioni rivelate. Anche alla base dei monoteismi sono sempre esistiti percorsi mistici che puntano alla sperimentazione del divino e mi sembrano differenti da come intendiamo le classiche religioni costituite. In un certo tipo di misticismo non sembra esistere il "principio di autorità" come necessaria modalità di credenza. Citazione:
Due (tre) mi sembra siano le premesse del tuo ragionamento. 1) Stai in ogni post tentando di mostrare, non badando a quanto ti viene fatto notare ovvero solo sentenziando, che ogni scienza sia fondamentalmente differente sia in ciò che tratta (questa è una semplice banalità) sia nel modo in cui lo tratta, così da far rientrare nel novero anche la teologia ed i suoi peculiari “oggetti” e metodi di studio. Ma questo è molto problematico. Non è affatto semplice, certamente, definire ciò che è scienza e ciò che è il metodo scientifico, ma sta di fatto che è possibile tracciare almeno un profilo minimo, se non del metodo, dell'atteggiamento o spirito scientifico (non credere che le proprie teorie siano vere, rendere le ipotesi sperimentabili, essere pronto a rigettarle, essere pronto a mutare le proprie credenze, etc.) e dei momenti topici (ipotesi, scoperta, giustificazione) che caratterizzano ed accomunano ogni disciplina scientifica. E mi sembra di averlo fatto. Ed in tale profilo minimo la teologia, senza volerla per questo sminuire, pare proprio non rientrarvi. E' una semplice constatazione. Dunque ogni oggetto o pensiero umano, anche quello di dio, può essere certamente studiato ed analizzato criticamente, ma non ogni modo con cui lo si fa è propriamente scientifico. Quello che assume come dogmi le conoscenze studiate sicuramente scientifico non è, né potrà mai esserlo, per quante capriole si vogliano far fare alle parole. E con questo ripeto, e non vorrei più farlo, che non vuol dire che quel dato modo non sia efficace o profondo o necessario per l'”oggetto” studiato; è solo che non è scientifico e le credenze prodotte tramite quel metodo non lo sono. 2) L'altro punto cardine su cui si basa il tuo pensiero in questa discussione è quello che i principi ed i postulati su cui si basano gli scienziati sarebbero dogmatici (e/o difendibili tramite il "principio di autorità") e dunque questo ti fornirebbe un'altra prova in favore dell'equiparazione scienze-teologia. Anche questo punto ti è stato mostrato che non regge proprio. 3) Qualche volta hai portato, nel corso della discussione, anche un terzo argomento ovvero il fatto che famosi scienziati del passato e del presente abbiano avuto ed abbiano credenze religiose. Questo, comunque, non mi pare un'argomentazione a favore del tuo ragionamento, visto gli scienziati sono (anche...) uomini e della loro spiritualità possono fare ciò che vogliono, posto che l'atteggiamento scientifico suddetto riguarda il loro lavoro e non necessariamente ogni sfera privata: sarebbe alquanto triste se accadesse il contrario (parere personale). Avevi pure proposto un'altra cosa: "le scienze sono approssimative". Ho parlato anche di quello (solo in relazione alla fisica), poiché mi pare molto interessante ed importante (in caso non l'avessi letto qui). °°° In conclusione, è vero che gli scienziati, quelli di ogni scienza, partono da certe premesse che definiscono il proprio ambito di lavoro e che all'interno delle scienze esistono negativi atteggiamenti dogmatici, ovvero propriamente non scientifici, ma i postulati delle teorie e tutte le altre “credenze” scientifiche non sono in sé fideistiche; possono considerarsi inutili, piccole e brutte, ma non sono dogmatiche, poiché potrebbero finire nello stanzino del dimenticatoio, anche solo a causa di un semplice esperimento negativo, come tante volte avvenuto nella storia della scienza. Questo processo, per loro natura, non può accadere con le credenze dei teologi, poiché esse attingono dogmaticamente dall'assoluto e dall'eternità e per definizione l'eternità non mi pare possa considerarsi contingente. Ti invito, Giorgio, a riflettere su quanto ho scritto, visto mi sembra che le premesse del tuo ragionamento, le quali per la verità neanche troppo hai argomentato, siano errate o inadatte per reggere la tua tesi. Certo, libero di continuare a considerarle dogmi (e lo dico senza sarcasmo), ma sappi che non stai analizzando o considerando le scienze, ma qualcos'altro di tua invenzione; questa mia constatazione è doxa nella misura in cui è doxa il fatto che stiamo parlando in italiano. Da parte mia sono d'accordo quando dici: inutile reiterare i medesimi argomenti. E non interverrò più, in effetti, se non vengono portati argomenti nuovi ed interessanti. In filosofia non si dimostra alcunché, d'accordo pure su questo, ma si dovrebbe giustificare/argomentare il proprio pensiero e rispondere alle critiche, soprattutto se si propone una tesi “forte”. E se non lo si fa, quella tesi finisce per non essere interessante, se non forse per colui che la propone. Se poi l'unica vera risposta, e se mi permetti un po' infantile, che riesci a proporre verso le critiche è che tutto sia doxa, opinione, come hai già fatto nel corso della discussione verso altri forumisti, beh... il mio disinteresse verso le tue tesi e verso il dialogo con te aumentano ancora di più, mi spiace. Saluti a tutti. Ultima modifica di nexus6 : 05-02-2009 alle ore 02.47.36. |
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05-02-2009, 13.55.54 | #426 |
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Riferimento: Anche le scienze vivono di fede.
Per Nexus
Mescoli e rimescoli. Hai fatto un grande pasticcio fra dogmi, dogmatismo, principio di autorità, spiritualità, fede, spirito scientifico, ecc. ecc. Mi sembrava evessi capito quello che intendevo dire, ma ora mi sembra l'esatto contrario. Non credo di fare elucubrazioni filosofiche, mi sembra sempre di essere ovvio, di dire in fondo sempre delle ovvietà, di tentare di mostrare che certe parole sono state caricate di valenze ideologiche che non appartengono al significato della parola, di mostrare che certi pregiudizi sono infondati. Ora penso che sarebbe meglio considerare un argomento solo alla volta, così forse ti renderai conto meglio di quello che intendo. Originalmente inviato da nexus6 ..certo che c'è una forma di dogmatismo nelle scienze....ma è quello che riguarda l'atteggiamento umano!, spinto dall'abitudine e dal bisogno di sicurezze e non è proprio del carattere dei modelli e delle teorie. Non è solo l'abitudine e il bisogno di sicurezza è anche una questione di potere e probabilmente ci saranno anche altri motivi, comunque non è mia intenzione fare questa analisi, che sarebbe fuori tema ed è un tema che non mi interessava quando ho letto il post e neppure ora. Detto questo, affermo che tutte le istituzioni, culturali, politiche, religiose, sono dogmatiche, che gli stessi motivi che valgono per giustificare o criticare il dogmatismo delle chiesa cattolica valgono anche per le altre istituzioni. Se muovi questa critica alla chiesa, la stessa critica la puoi muovere alle altre istituzioni. Certamente non si può giusticare qualcuno perchè un altro compie lo stesso errore. Non si può accusare, però, di dogmatismo la sola chiesa cattolica ma tutto il "mondo" e certamente anche la chiesa è "mondo". Ma l'istituzione è neccessaria. -------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------- Riguardo alla categoria dogma hai una doxa diversa dalla mia? Dogma indica una determinata asserzione che è ritenuta verità inconfutabile e indiscutibile. Io penso che dogma sia una parola neutra, e che all'interno di altre tradizioni (di qualsiasi tipo) sia accettato che talune verità siano da ritenersi inconfutabili e indiscusse, senza che questo crei scandalo nei più. -------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------- Non si può dimostrare nulla però si possono portare tanti esempi, di eccezioni non ne conosco. Se tu le conosci illustrale e confutami. Ciao Nexus Ultima modifica di Giorgiosan : 05-02-2009 alle ore 22.26.30. |
06-02-2009, 12.53.10 | #427 | ||||
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Riferimento: Anche le scienze vivono di fede.
Ciò che tu chiami “pasticcio”, io chiamo semplicemente approfondimenti e precisazioni. Semmai tu hai fatto confusione tra i concetti di dogma e fede, poiché in alcuni post li hai considerati scissi (lo hai affermato esplicitamente), in altri invece no, tentando mi sembra di dissimulare il tuo vero obiettivo.
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Ripeto, il problema di definire ciò che è scienza da ciò che non lo è non è stato pienamente risolto (e forse mai lo sarà), ma si può essere ampiamente d'accordo su una definizione minima di scienza che cerchi di catturare i tratti salienti, osservandoli e non prescrivendo in modo forte (tipo Popper) cosa gli scienziati debbano fare per essere chiamati scienziati: di questo ho parlato nel mio post precedente, altro che pasticcio. Il fatto che l'hai considerato tale, ovvero non l'hai compreso, non è che mi spinga ad ulteriori spiegazioni. Vedi, non c'è problema, ognuno può avere la sua visione delle cose. Della tua visione trovo interessanti alcuni punti, ma i restanti per la maggior parte non sono agganciati ad alcuna realtà, se non ai tuoi pensieri. Neanche i più arditi epistemologi sarebbero stati disposti a seguirti (e puoi portare quante citazioni vuoi), poiché ad esempio l'anarchismo epistemologico tende, sì, ad equiparare tutte le modalità come necessarie ai fini della conoscenza, ma avendo bene in mente le differenze. E' una equiparazione di fini, l'approccio alla conoscenza, non mero e banale annullamento delle differenze. E di queste cose, obiettivamente molto complesse, se ne può parlare non in modo banale, solo se uno ha una minima conoscenza del procedere scientifico. Almeno ci fosse la volontà di apprendere cose nuove, ma non mi sembra, permettimi, di vedere nemmeno quella nelle tue parole. Ciao. |
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06-02-2009, 20.38.21 | #428 | |
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Riferimento: Anche le scienze vivono di fede.
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Bene allora indicami i post dove fede e dogma sono correlati. |
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07-02-2009, 02.22.22 | #429 | |||||
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x Giorgiosan
Le correlazioni... (ovvero dove mostri il secondo fine "nascosto" di questa discussione, oltre alla riflessione sulla "fede" in quanto necessaria dinamica umana).
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Andiamo avanti... Citazione:
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Mi sembra più di una qualche semplice correlazione tra il concetto di dogma e quello di fede, che ti necessita proprio in virtù dell'equiparazione suddetta. Non spreco altre parole per dire che la "fede dogmatica" (fides quae), ovvero quella nei contenuti, non è possibile associarla alle credenze scientifiche, né altre parole per dire che i postulati non sono dogmi, visto l'ho già fatto e non hai mostrato di volerne discutere. Per quanto riguarda invece la fides come dinamismo mentale sono d'accordo, come più volte precisato. Questa discussione è in realtà andata avanti così tanto proprio perché il ragionamento sul dinamismo mentale, direi non difficilmente condivisibile, è stato accompagnato sempre dall'altra tesi. Mi sembra di aver fatto chiarezza anche tra le tue argomentazioni; se non la giudichi tale, amen. °°° °°°°°°°°°°°°°°°°°°°° I processi alle intenzioni mi interessano poco; ti ho solo portato le precedenti parole vista la tua richiesta e non scriverò altro sulla questione. A me piuttosto, e forse anche a chi legge, interessa questo: Citazione:
Ciao. |
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07-02-2009, 20.10.37 | #430 | |
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Riferimento: x Giorgiosan
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Apri un qualsiasi libro di storia delle scienze e capirai che cosa è il dogmatismo della scienza. Ho detto che la fede è l'inizio di ogni scienza: vedi postulati ed assiomi, ed anche in corso d'opera la fede come fenomeno umano è sempre presente. I contenuti della scienza, la scienza che diventa "istituzione", quella che è fissata nei testi di studio, dalle elementari fino all'università, quella ufficiale, è "dogmatica". Hai capito? Nessuna relazione fra il dogmatismo e la fede come fenomeno umano. Se vuoi trovare, una relazione è affare tuo, non mio. Ciao Nexus P.S Ho già portato argomenti che la la teologia è considerata scienza, se vai nel forum trovi gli argomenti. Se non ti persuadono, amen. Tu rimani con la tua opinione ed io con la mia. |
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