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23-04-2005, 18.55.46 | #82 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Certezze, no grazie
Citazione:
Anch'io la penso in questo modo |
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23-04-2005, 19.37.00 | #83 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 21-03-2004
Messaggi: 214
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Certezze, no grazie
Citazione:
se non ricorda neanche l'ABC, e deve ancora andare tutte le volte all'asilo ed a scuola. Strano Dio che ha fatto questa legge. Già..perchè se esiste una legge (del karma) esisterà pure un legislatore. Oh nò?! ciao |
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23-04-2005, 20.29.49 | #84 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Certezze, no grazie
Citazione:
Citazione:
Ciao |
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23-04-2005, 23.10.12 | #85 |
Ospite
Data registrazione: 20-04-2005
Messaggi: 8
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Certezze, no grazie
Caro Kannon, eccomi a te. Tu vuoi che spieghi la diversità del mondo e perchè uno nasce povero e disgraziato e un altro ricco e felice. Entriamo, certamente, nel terreno delle opinioni.
Per me la questione può essere affrontata solo facendo un passo indietro. Uno <nasce> (o è concepito, possiamo discutere). Nel momento successivo ciò che è - espressione dell'energia che l'ha generato - si confronta con il residuo storicizzato di <vampate> precedenti di energia. Residuo diverso perchè frutto di storie diverse. In altre parole, l'energia entra nella storia (Et verbum caro factum est) e a sua volta modifica e stratifica residui, o, al contrario è da questi soffocata. La morte come la concepiamo èla fine dell'energia nella storia, la vita successiva altro non è che il ritorno all'energia originale laddove non ne sia stato perso il cantatto. L'anelito dell'energia nella storia è il ritorno all'energia originaria. Il superamento, dunque, di stratificazioni soffocanti e la costruzione di vie che agevolino il flusso tranquillo attraverso la storia. Poco importa, di conseguenza, che un'energia si esprima in un contesto facile o difficile, perchè è essa stessa che costruisce o distrugge. Ed è essa stessa che accetta di farsi soffocare. Una volta ricostituita l'unità nell'immensità assoluta dell'origine, come, dove e se avvengano le ristoricizzazioni non ha nessuna importanza. Anche perchè nell'assoluto non hanno senso spazio e storia Ciao QUOTE]Messaggio originale inviato da Kannon Certo, certo, però, se non ti disturba, tu come spiegheresti le diversità nel mondo, in parole semplici, dirette, sintetiche e tue! In altre parole, perchè uno nasce povero e disgraziato, e un altro ricco e beato? Ciao. p.s. poi, piano piano, possiamo "approfondire", casomai! [/quote] |
24-04-2005, 10.45.44 | #86 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 1,952
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Certezze, no grazie
Dici bene Rolando...SE...
ed infatti non dò un parere che vuole essere una certezza, perchè certezze inconfutabili in questo campo non se ne possono avere... si può avere un proprio sentire e percepire le cose differente da quello di un altro ma non più di questo. E' interessante sicuramente tutto il discorso dell'evoluzione dell'anima attraverso la reincarnazione, ma non è che un nostro sentire... esattamente come è un sentire il credere che si nasca diversi e basta... certezze della veridicità della reincarnazione non ne abbiamo... è una fede che si ha o non si ha e che ci fa credere in qualcosa che noi non vediamo... esattamente come chi ha fede nel cristianesimo e crede fermamente in quello che questa religione professa... sono scelte interiori nostre Di FEDE, e come tali non possono essere dimostrate...nessuna di esse può essere dimostrata... può essere creduta e sentita, con tutta la propria anima. Comprendo la tua ricerca di 'un principio di giustizia', che faccia sì che nessuno possa soffrire ingiustamente. Non vedo nulla di cattivo in questo, lo vedo però come un modo come un altro per trovare una spiegazione per qualcosa che non riusciamo a spiegare altrimenti.. ed io non lo sento vero |
24-04-2005, 11.15.21 | #87 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Certezze, no grazie
Citazione:
La sofferenza esiste per ché esiste il corpo fisico. Credo che su qesto punto si possa essere tutti d'accordo. Io non sono sicuro che esista la reincarnazione e, tuttavia, mi piace crederci. Per cui, per non saper nè leggere nè scrivere, mi comporto (o perlomeno cerco di farlo) come se la reincarnazione fosse una verità assoluta. Cosa faccio? Per ora forse ben poco. Cerco di capire, leggo tutto ciò che trobo sull'argomento. Mi piacerebbe iniziare un percorso di meditazione, per andare oltre la mente, ma forse, però, non sono ancora pronto. Ho imparato che le lotte contro i mulini a vento sono delle perdite di tempo. Perché spezzo una lancia a favore della reincarnazione? Perché diversamente. a mio modesto parere, non avrebbero senso le mie sofferenze, soprattutto nei primi anni di vita.Che male avevo compiuto io, per beccarmi all'età di un anno, una valanga di crisi convulsive che mi hanno impedito, così, di camminare correttamente, come tutti gli altri miei coetanei? Non posso credere che un Padre Celeste, Dio di immensa bontà condanni i propri figli da subito, alla sofferenza. Lo so che ci sono bambini che muoiono di fame e io da questo punto di vista sono fortunato, non avendo mai provato questa esperienza. Tuttavia, per i bambini di ogni nazione è importante il paragone, il confronto con i propri simili. Io mi sentivo di serie B, quando, stando ai bordi dei campi di gioco, vedevo i miei coetanei correre dietro ad un pallone. "Perché loro sì e io no?", chiedevo ai "grandi, senza che, tuttavia, arrivasse una risposta seria e concreta che io potessi accettare. Forse è solo un'idea, un sogno, un'illusione. Si vive anche di questo, no? |
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24-04-2005, 12.07.59 | #88 |
Utente bannato
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Messaggi: 1,288
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Chi può dirlo Mr.Bean, può essere che non tutti i mali vengono per nuocere… chissà forse le tue limitazioni iniziali sono state necessarie per aiutardi ed indirizzarti ad esprimere indubbie ricchezze interiori utili per gli altri, che in diverso caso sarebbero state solo latenti, non lo dico per consolarti, anche se tu forse penserai "magra consolazione".
Ultima modifica di Kim : 24-04-2005 alle ore 12.16.20. |
24-04-2005, 13.28.57 | #89 | |
iscrizione annullata
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Messaggi: 214
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Citazione:
Anche se davanti a certe disgrazie e tragedie, verrebbe da chiedersi: perchè proprio a me?!!.Pensa ad una madre (ed anche ad un padre) che perde il suo unico figliolo. Per chi crede in Dio, cerca di farsene una ragione e si rimette alla Sua Volontà, per i non credenti è molto più difficile. Comunque fai bene a credere nella reincarnazione se questo di dà conforto (e comunque nessuno può dire con certezza assoluta che non sia cosi) Ti volevo far conoscere una bella storia..che ha come titolo: Mai giudicare (autore sconosciuto) Un anziano viveva in un villaggio, era molto povero, e persino dei re lo invidiavano, perchè possedeva un meraviglioso cavallo bianco. Gli offrivano somme fantastiche per il cavallo, ma non lo vendette mai. Una mattina, non trovò più il suo cavallo nella stalla. Tutto il villaggio si riuni' e la gente disse: "Vecchio sciocco! Abbiamo sempre saputo che un giorno il cavallo sarebbe stato rubato. Sarebbe stato meglio di averlo venduto. Che disgrazia!" L'anziano disse: "Non esagerate, a dire questo. Tutto ciò che è, è: Il cavallo non è nella stalla. Questo è un fatto. Tutto il resto è giudizio. Se è una disgrazia o una benedizione, non lo sò, perchè non sò che sarà." La gente derise l'anziano. Hanno sempre saputo che era un pò strano. Ma: dopo 15 giorni il cavallò tornò. Non era stato rubato, ma era scappato. Ma non soltanto questo, portò con sè 12 cavalli selvaggi. Di nuovo la gente si radunò e disse: "Vecchio, hai ragione, si è davvero dimostrato una benedizione" L'anziano rispose: "Di nuovo esagerate. tutto ciò che è, è: Il cavallo è ritornato. Voi leggete soltanto un'unica parola in una frase- come potreste mai giudicare tutto il libro?" L'anziano aveva un unico figlio che iniziò a cavalcare i cavalli selvaggi. Dopo una settimana soltanto cadde da cavallo e si ruppe le gambe. Di nuovo la gente si radunò e di nuovo giudicò: "Avevi ragione, è stato una disgrazia. Il tuo unico figlio ora non può più usare le gambe, e lui è stato il sostegno della tua vecchiaia. Ora sei più povero di prima." Il vecchio rispose: "Tutto ciò che è, è.: Mio figlio si è rotto le gambe. Nessuno sà, se questo sia una disgrazia o una benedizione. La vita arriva in momenti e non riuscite a vedere di più." Avvenne che il paese cominciò una guerra. Tutti i giovani del luogo vennero chiamati forzatamente in servizio al fronte. Soltanto il figlio dell'anziano rimase, perchè aveva le gambe rotte. Tutto il paese pianse di dolore, perchè la guerra non la si poteva vincere e si sapeva che la maggior parte dei giovani non sarebbe tornata a casa. La gente venne dall'anziano e disse: "Avevi ragione, si è dimostrata una benedizione." L'anziano rispose: "Tutto ciò che è, è: I vostri figli sono stati chiamati sotto le armi, e mio figlio non è stato chiamato. Soltanto il Tutto sà, se questo è una benedizione o una disgrazia..Non giudicare mai" |
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