Reincarnazione E Vite Precedenti

Mr. Bean · 28-04-2005, 17.47.07

Citazione:

Messaggio originale inviato da lady_weed
la cosa si complica.......

Veramente io credevo di aver semplificato... mi sbagliavo?

ilnulla · 28-04-2005, 18.45.59

Solo morendo consapevoli si puo' rinascere consapevoli.

Illuminato non e' chi muore consapevole ma chi rinasce consapevole.

Quando cio' accade, quella e' l'ultima vita.

cancun · 28-04-2005, 20.44.18

Mi rammaricherei di non essere stato in equilibrio tanto da evitare una simile eventualità.
Ciò non modifica, comunque, le cose. Io morirei convinto di essere vittima di un energumeno (o di una energumena) e costui mi ucciderebbe convinto di fare la cosa giusta e inevitabile.
Così io soccomberei per un mio errore.
Oppure soccomberei per la stessa dinamica che porta un pesciolino a essere divorato da uno più grosso: chi dispone di minore energia cede a chi dispone di maggiore energia.
Nel primo caso la dinamica sarebbe di morte, nel secondo di vita (anche se può sembrare paradossale)

Citazione:

Messaggio originale inviato da Kannon
Secondo te, se sei immobilizzato e un uomo ti mette la testa dentro l'acqua, e te la tiene per dieci minuti, cosa ti succede? Poi mi dici cosa ti succede se te lo fa una donna! Poi torniamo all'argomento, e alla domanda: qual'è la tua risposta?

Ciao.

Kannon · 02-05-2005, 09.21.47

Citazione:

Messaggio originale inviato da ilnulla
Solo morendo consapevoli si puo' rinascere consapevoli.

Illuminato non e' chi muore consapevole ma chi rinasce consapevole.

Quando cio' accade, quella e' l'ultima vita.

Torppo semplice!

Ciao.

Kannon · 02-05-2005, 09.26.56

Citazione:

Messaggio originale inviato da cancun
Mi rammaricherei di non essere stato in equilibrio tanto da evitare una simile eventualità.
Ciò non modifica, comunque, le cose. Io morirei convinto di essere vittima di un energumeno (o di una energumena) e costui mi ucciderebbe convinto di fare la cosa giusta e inevitabile.
Così io soccomberei per un mio errore.
Oppure soccomberei per la stessa dinamica che porta un pesciolino a essere divorato da uno più grosso: chi dispone di minore energia cede a chi dispone di maggiore energia.
Nel primo caso la dinamica sarebbe di morte, nel secondo di vita (anche se può sembrare paradossale)

Il quesito era per spiegare che esistono cose "Oggettive" oltre la concezione relativa o interpretazione che ognuno di noi può dare. Quindi, nel quesito in questione, c'è la morte!

La reincarnazione e il Karma, non sono aspetti soggettivi, o interpretazioni della realtà da un punto di vista. Sono realtà oggettive verificabili in meditazione con tecniche precise, oltre che scentificamente, ma con il giusto tempo (siamo ancora all'inizio).

Ciao.

ilnulla · 02-05-2005, 09.31.28

Semplice

Quelli che ce la hanno fatta sono assai pochi.

Kannon · 02-05-2005, 09.38.21

Citazione:

Messaggio originale inviato da Mr. Bean
La conoscenza, a mio modesto parere, nasce dall'esperienza personale. In pratica io vado a fare un giro a Berlino, vivo come i berlinesi per una, due o più settimane. Sto con loro e imparo a conoscerne usi e costumi, ad apprezzarli o meno. Naturalmente ho studiato la loro lingua e perciò posso comunicare con loro.
Diverso è sapere che i tedeschi hanno usi e costumi diversi dai nostri o che parlano un'altra lingua e, magari, chiedersene il perché. Tu lo sai perché i tedeschi parlano una lingua diversa dalla nostra? Francamente, anche se non conosci la risposta non mi offendo. Se tu la conoscessi io avrei immagazzinato nella mia mente unicamente un'altra informazione. Potrei compiacermi con te perché sei riuscito a soddisfare una mia curiosità, ma poi?
Poi, secondo me sarebbe solo spreco di tempo e di energie.

Non devi sottovalutare la possibilità di "conoscere" prima "sapendo" una cosa! Perchè la conoscenza passa anche attraverso il sapere. Un medico, prima di mettere le mani su un paziente, deve studiare la teoria (sapere), poi, fa l'esperienza pratica aiutato all'inizio da altri con più esperienza. Senza il sapere, però, non raggiunge niente!

Poi c'è la "coscienza", che è un altra cosa, ed è quella "reale"!

Ciao.

Kannon · 02-05-2005, 10.25.00

Citazione:

Messaggio originale inviato da ilnulla
Semplice

Quelli che ce la hanno fatta sono assai pochi.

Cioè?

Se ti va, allora, ... spiega pure!

Ciao.

Kannon · 02-05-2005, 11.00.23

Quando dico "troppo semplice", significa il contrario: cioè, non è così semplice la cosa, è molto più "complessa" e "varieggiata"!

Ciao.

ilnulla · 02-05-2005, 12.48.00

Possiamo anche dire quasi impossibile ai nostri giorni, senza essere drastici.

Conoscere la morte significa innanzitutto conoscere il dolore, capire che non fa parte di noi. Quando arriva il dolore e' facile essere nel presente..cosi' come lo e' quando prendiamo uno spavento.

E' piu' difficile essere consapevoli quando si e' felici, perche' la mente viaggia e non e' nel presente.

Quando siamo indifferenti alla felicita' e al dolore siamo gia' a buon punto.

Per partire minimamente attrezzati.

Non so se qualcuno di voi ha mai letto il bardo tibetano...gli opposti che si attraggono, amore e odio, giorno e notte, vita e morte.

La nostra societa' e' fondata sulla paura della morte.

28-04-2005, 18.45.59	#162
ilnulla Ospite abituale Data registrazione: 23-11-2004 Messaggi: 53	Solo morendo consapevoli si puo' rinascere consapevoli. Illuminato non e' chi muore consapevole ma chi rinasce consapevole. Quando cio' accade, quella e' l'ultima vita.

02-05-2005, 09.31.28	#166
ilnulla Ospite abituale Data registrazione: 23-11-2004 Messaggi: 53	Semplice Quelli che ce la hanno fatta sono assai pochi.

02-05-2005, 11.00.23	#169
Kannon Utente bannato Data registrazione: 14-09-2004 Messaggi: 2,116	Quando dico "troppo semplice", significa il contrario: cioè, non è così semplice la cosa, è molto più "complessa" e "varieggiata"! Ciao.

02-05-2005, 12.48.00	#170
ilnulla Ospite abituale Data registrazione: 23-11-2004 Messaggi: 53	Possiamo anche dire quasi impossibile ai nostri giorni, senza essere drastici. Conoscere la morte significa innanzitutto conoscere il dolore, capire che non fa parte di noi. Quando arriva il dolore e' facile essere nel presente..cosi' come lo e' quando prendiamo uno spavento. E' piu' difficile essere consapevoli quando si e' felici, perche' la mente viaggia e non e' nel presente. Quando siamo indifferenti alla felicita' e al dolore siamo gia' a buon punto. Per partire minimamente attrezzati. Non so se qualcuno di voi ha mai letto il bardo tibetano...gli opposti che si attraggono, amore e odio, giorno e notte, vita e morte. La nostra societa' e' fondata sulla paura della morte.