ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
23-08-2004, 17.21.30 | #192 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
|
La conoscenza di Sé é Intelligenza Superiore
Citazione:
Questo é un buon segno d'intelligenza. E' una visione Olistica della vita. Noi apparteniamo al Tutto...noi siamo il Tutto...siamo Coscienza, non solo mente-corpo. Conoscere Sé stessi in senso Evoluto (diciamo una Spiritualità impersonale, non centrata cioé sul senso dell'ego) é il più alto grado d'intelligenza possibile per l'uomo; perché questo ci fà riconoscere nella Suprema Identità con il Divino (con il Tutto), quindi ad Essere Co-Creatori della vita stessa. Tutto ciò crea le condizioni per la trasfomazione esistenziale che va dalla pura sopravvivenza quantitativa alla Creativa Esistenza qualitativa. |
|
23-08-2004, 17.37.30 | #193 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2003
Messaggi: 125
|
x iris
"Soddisfazione dei bisogni individuali a discapito della sopravvivenza della specie nei millenni... non a discapito degli altri individui." ..ma la specie nei millenni non sarà cmq composta di individui? a parte il fatto che la soddisfazione dei miei bisogni cozza con la sopravvivenza di molti(troppi) individui qui ed ora.. la sopravvivenza di un individuo é cosa ben diversa dalla soddisfazione dei suoi bisogni(concetto ben + relativo e soggetto ad un'ingordigia che potrebbe essere assunto polemicamente come caratteristica qualificante l'essere umano) voglio dire che limando i propri bisogni(e imparando a distinguere tra quelli indotti e quelli essenziali)non é detto che l'uomo non sopravviva nei millenni ciao |
23-08-2004, 18.39.26 | #194 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
|
Citazione:
Citazione:
Un tizio di nome Maslow ha classificato i bisogni umani secondo una scala. Questi vengono rappersentati in una piramide alla base della quale ci sono i bisogni primari, bisogni fisiologici, elementari per la sopravvivenza; segiuti dal bisogno di sicurezza, il bisogno sociale o desiderio di appartenenza, bisogno di affermazione ed infine di autoralizzazione. Più o meno la scala è questa. Per poter soddisfare i bisogni al vertice è necessario soddisfare prima quelli nei gradini inferiori. Ora... lasciando perdere i vari commenti che possono scaturire dalla lettura di questa scala... è un dato certo che la sopravvivenza si ottiene appagando quei bisogni primari necessari per la vita, altrimenti cosa può essere? Citazione:
L'uomo non sopravviverà a lungo, anche se il concetto di tempo è molto relativo, dipende tutto da quale punto di vista si osserva. Sappiamo perfettamente che compiamo degli atti che tendono inesorabilmente a distruggere, in un futuro, la nostra esistenza. Ma non siamo stupidi... siamo consapevoli che ciò che facciamo porta un beneficio alla nostra esistenza solo nel presente. E' proprio questo ciò che volevo dirti... reputiamo più importante 'vivere bene' ora, piuttosto che far vivere più a lungo possibile la nostra specie con la sola sopravvivenza e quindi tramite la sola soddisfazione dei bisogni primari che caratterizza indiscutibilmente ogni essere vivente. L'uomo VIVE, non SOPRAVVIVE. Anche i batteri (sempre per riprendere l'esempio di Giancarlo)prima o poi cesseranno di esistere e qualcos'altro verrà al loro posto... l'uomo, consapevole di sè e coscente della sua presenza nel mondo, non sopravviverà come specie così a lungo quanto i batteri, ma vivrà molto meno a lungo come individuo. |
|||
23-08-2004, 19.08.35 | #195 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2003
Messaggi: 125
|
per bisogni essenziali non intendo solo quelli necessari alla mera sopravvivenza ma soprattutto quelli relativi ad una qualche forma di autorealizzazione(non oso dire felicità) che non sembra essere necessariamente legata alla negazione delle condizioni di sussistenza e autorealizzazione delle generazioni a venire nè soprattutto al cospicuo ridimensionamento della condizione di benessere dell'attuale occidente.
Quello che voglio contrastare é questa specie di giustificazionismo che suona come un fallimento delle potenzialità umane. Si può insomma VIVERE pienamente senza negare il diritto a fare altrettanto a chicchessia?Ci si può autorealizzare senza aria condizionata?io penso di si |
23-08-2004, 19.21.59 | #196 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
|
Citazione:
Ma allora questo è un problema di definizione... dovremmo metterci d'accordo e parlare di bisogni primari partendo dalla stessa definizione, altrimenti non riusciremo mai a capirci Citazione:
Non capisco cosa intendi con giustificazionismo e poi non ho mai parlato di fallimento delle potenzialità umane... anzi |
||
23-08-2004, 19.35.44 | #197 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2003
Messaggi: 125
|
"reputiamo più importante 'vivere bene' ora, piuttosto che far vivere più a lungo possibile la nostra specie con la sola sopravvivenza e quindi tramite la sola soddisfazione dei bisogni primari che caratterizza indiscutibilmente ogni essere vivente.
L'uomo VIVE, non SOPRAVVIVE." questa mi sembra una forma di giustificazione della sopraffazione in nome di un VIVERE BENE.Ripeto,per me VIVERE BENE non é incompatibile con stili di vita molto meno deleteri rispetto agl standard occidentali che sono gli unici a pregiudicare necessariamente le potenzialità di sussistenza e autorealizzazione(ecco la mia definizione di bisogni essenziali)altrui |
23-08-2004, 19.46.28 | #198 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
|
Citazione:
Non è una giustificazione della sopraffazione. Gest... hai dato un'interpretazione sbagliata alle mie parole, perché non provi a cercare di capire quello che intendo invece di affermare che sto giustificando l'egoismo umano verso altri individui? Non sto parlando assolutamente di questo. Parlo di individuo e specie, non di forti e deboli. Parlo di esseri umani, di coscienza, di consapevolezza, non dell'aria condizionata che ci fa vivere meglio nell'estate afosa o la macchina costosa che ci fa sentire 'migliori' rispetto ad altri... queste cose non le prendo neanche in considerazione in un simile argomento. Te lo sto dicendo in tutta tranquillità, perché mi sembra che stiamo parlando di argomenti completamente differenti. Fermati un secondo e vedrai che sto affermando qualcosa di completamente diverso da quello che hai attribuito alle mie parole. |
|
23-08-2004, 21.24.55 | #200 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
|
X epicurus, iris, gest o.
Caro epicurus, la tua visione dell'uomo credo si sia fermata a duemila anni orsono, quando Salomone affermava che gli bastava uno scrocchio delle dita per mandare a morte mille uomini. scusami tanto: ma che razza di idea vi siete fatta di quest'uomo? E' possibile che l'uomo è intelligente solo se pensa alle sue esigenze e non, in contemporanea, a quelle della società in cui vive? Allora: tutta l'organizzazione solidaristica che si sono date le cosidette società civili, a cosa serve? E tu epicurus e tu iris, quando vi sentite male, perché andate in ospedale? Non potreste mettere in moto la vostra intelligenza per superare il momento di disagio? Quello che vediamo intorno a noi è proprio quello affermato da gest o: la solidarietà; poiché l'uomo, una volta appagate le proprie esigenze, tende ad essere solidale verso gli altri. In natura esiste una legge chiamata simbiosi = convivenza, che io preferisco chiamare solidarieta utilitaristica; e questa solidarietà esiste da milioni d'anni. Forse noi, che siamo arrivati per ultimi, applicheremo questa solidarietà per ultimi? Ancora dobbiamo imparare ad essere e comprendere l'importanza della solidarietà, anche riguardo al fine della nostra sopravvivenza? E poi, fatemi il piacere di non confondere l'egoismo con l'intelligenza, poiché se io curo solo il mio orticello e corro verso una voragine senza freni: ma che razza di persona intelligente sono? Piuttosto mi reputo un cretino: altro che intelligente. Se l'omino della Smilies, quando sbatte la testa al muro sente dolore e non smette, non è intelligente è un demente. Un cordiale saluto, Giancarlo. |