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10-12-2012, 21.32.42 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Il problema "vita" ed il problema "coscienza" per qunto in successione e consequenziali sono, in sostanza, lo stesso problema...in relazione all'emergere La teoria evolutiva, pur non esplicando l'origine...diciamo il clic iniziale...indica la strada del come. Solo tu non credi che il pensiero o mente o coscienza emergano da qualche cosa...da una qulche condizione od organizzazione della materia...che diventa biologia. Tu dici sistema di implicazione...ma sempre non sappiamo come..e senza una elettrochimica di base..assieme ad un pugno di atomi comunque non ci sarebbe. E' infatti vero che, quale sia l'organizzazione "come emergano" mente e coscienza non lo sappiamo...così come non sappiamo come emerga la vita, ma il fatto eclatante è che "emergono" dato che ci sono e prima non c'erano...e domani non ci saranno...per lo meno per quanto mi riguarda. Uso la parola "emergere"...in realtà alquanto vaga...proprio perchè non sappiamo come, ma io vedo solo due alternative o implicazioni...in realtà molto estese: 1). Ipotesi del trescendente:c'è una mente nell'universo...diciamo Dio....universale ed eterno... che tutto ha creato e gestisce...da cui anche la mia mente/coscienza deriva..come per tutti. 2). Ipotesi dell'emergere dalla materia: è da un particolare quid della materia specificamente organizzata che è emersa ed emerge la coscienza, "evolutivamente", da quando oltre 3 miliardi di anni addietro, su questo pianeta è emersa la vita e con la vita è poi emersa la coscienza. Preferisco la seconda ipotesi (certo strordinaria e unica) perchè mi permette e permette alla scienza e a tutti di cercare e a tutti noi di discutere. Se ammettesi la prima ipotesi potremmo solo incensare e pregare! Comunque è chiaro, come tu stesso affermi che fra... materia, atomi, particelle, energia ecc... e mente/coscienza, c'è un salto, il salto della "vita", salto che, tuttavia, per ora, non sappiamo colmare. Certo che non penso che la "materia" di per sè, "tout court" abbia facoltà di "pensare" o che si renda conto! Infatti, per quanto sarebbe cosa grave, ad un grosso meteorite di impattare la terra non fregherebbe assolutamente niente...ovviamente...mentre a me frega! Spero sia chiaro Quindi anche su questo punto concordiamo! Ma anche nel resto che segue non noto niente di strano: lo strano è che tu pensi che io pensi che la materia...pur in assenza di vita...pensi!...ma come si può pensare??? Eppure di li viene il pensiero...che tutti, chi più chi meno, ci rende coscienti. D'altra parte è un fatto che se il campo elettromagnetico venisse meno, non resterebbe di noi che un mucchietto di atomi...addio coscienza...e vita insieme. |
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10-12-2012, 21.40.13 | #33 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Le pure sensazioni immediate (particolari concrete) diventano concetti (generali astratti) come quelli di giustizia, libertà, saggezza, attraverso il processo di astrazione, cioé distinguendo ciò che in un certo gruppo (arbitrariamente stabilito) di esse é comune a tutti i membri dello stesso da ciò che é diverso (peculiare solo di una o alcune): per esempio ciò che é comune a tutti gli uomoni e/o a tutte le azioni giusti/e, oppure liberi/e o saggi/e. Non a tutte le sensazioni é attribuito un significato, ma solo a quelle simboliche. Per esempio alle sensazioni (udite o lette, o anche solo pensate) di "giustizia", "libertà" e "saggezza" sono attribuiti i rispettivi significati; invece alle sensazioni -che ne so?- di un albero o anche di fame non é associato alcun significato: esse non indicano o simboleggiano nulla di diverso da loro, sono unicamente ciò che sono (anche se ne conseguono determinati comportamenti dettati dal nostro istinto di conservazione, come scansare l' albero se si sta per sbattervi contro o cercare cibo). |
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11-12-2012, 09.35.20 | #34 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Ma la materia non può mutare che in funzione delle forze che la dominano, mentre il pensiero (a meno che non sia anche questa una nostra illusione) ha la possibilità in qualche modo di legiferare su se stesso, ragionamento questo che presume il possesso si una certa libertà che per essere tale deve avere una certa facoltà di poter cambiare le cose. Per questo mi domando se non esista soltanto l'io, perchè solo nell'ego esiste questa possibilità di scelta: leggere un libro, fare un lavoro o farne un altro, volere una cosa piuttosto che un'altra o semplicemente mentre alzare il braccio destro per il semplice motivo che decido di farlo. C'è un qualcosa che chiamiamo volontà e che esula dalle leggi delle forze che dominano i fenomeni naturali, e a pensarci bene questa è l'unica cosa che esiste perchè esiste unicamente per me stesso. |
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11-12-2012, 09.36.30 | #35 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
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11-12-2012, 18.08.51 | #36 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
I concetti secondo me sono sensazioni dotate di significato (per convenzione arbitraria; sia quelli astratti che quelli concreti). Possono essere sensazioni materiali ("esterne") se lette o udite, mentali ("interne") se pensate. Naturalmente i loro significati vengono stabiliti arbitrariamente per convenzione una volta per tutte e restano quelli che sono finché non vengano modificati, indipendentemente dal fatto che i concetti vengano scritti/letti, detti/uditi o pensati o meno. Ma allorché non vengono sentite le parole che li significano secondo me non sono eventi reali (non sono nulla di reale), se non potenzialmente (appunto perché possono essere letti, scritti, detti, uditi, pensati in qualsiasi momento attuandosi ovvero realizzandosi). Per esempio il concetto di "scienza" é quello che é per sempre (o meglio: indipendentemente dallo scorrere del tempo), ma allorché non se ne parla o scrive o non ci si pensa é reale unicamente in quanto potenzialità di essere sentito (era quello che é anche quando ancora l' umanità non era comparsa sulla terra e sarà quello che é anche quando si sarà estinta, ma in tali frangenti mi sembra debba essere considerata una mera potenzialità non -attualmente- reale). |
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12-12-2012, 08.25.04 | #37 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
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12-12-2012, 18.02.51 | #38 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Come ho già scritto (mi scuso per la ripetitività di questo intervento) che esista qualcosa di oggettivo, distinto dal e oltre il fluire delle sensazioni fenomeniche lo credo (come tutte le persone sane di mente), ma solo per fede, arbitrariamente, rendendomi conto del fatto che non può essere: nè mostrato (per definizione: solo le sensazioni "si mostrano" o "si constatano"; dire che si mostra o si constata -id est: si sente- ciò che non é sentito é autocontraddittorio); nè dimostrato (é pensabile coerentemente, non contraddittoriamente, sensatamente sia che non esista altro che le mere sensazioni e il loro fluire, sia che esista oltre ad esse qualcosa di non sensibile ma congetturabile). Mi sembra che i concetti siano o particolari-concreti (per esempio il concetto del particolare albero di abete che c' é nel mio giardino o del mio gatto Attila) o generali-astratti (per esempio il concetto di giustizia, o di libertà). Nel primo caso sono sempilcemente insiemi di sensazioni (immediatamente esperite "esternamente" oppure ricordate o immaginate "internamente"); nel secondo sono caratteristiche comuni a più insiemi di sensazioni arbitrariamente stabiliti e distinti per astrazione da ciò che in essi non é comune (e che esistono realmente solo nel caso siano sentiti: uditi o letti, oppure pensati: non vivono eternamente in alcun presunto empireo platonico). |
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13-12-2012, 18.26.29 | #39 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
I concetti sono rappresentazioni che diventano strumenti dell'attività del pensiero. Il nostro pensiero influenza a sua volta le sensazioni. Mi pare tu veda l'uomo come un soggetto del tutto passivo rispetto alle sensazioni |
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14-12-2012, 16.11.37 | #40 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Ritengo che percezione o sensazione (esterna-materiale o interiore-mentale) da una parte e riflessione, valutazione, giudizio sulla sensazione (che a loro volta sono altre, diverse percezioni) dall' altra parte siano "cose" (percezioni) diverse. Il fatto che fisiologicamente le sensazioi esterne-materiali implichino di fatto l' intervento attivo del nostro corpo (regolazione della luminosità con l' iride, messa a fuoco delle immagini sulla retina variando la curvatura del cristallino, correzioni della direzione dei bulbi oculari, ecc.) non implica che la ricezione dei segnali sensoriali (modulati anche dagli adattamenti attivi fisiologici) cioé delle sensazioni o percezioni alla coscienza non sia distinta dall' attenzione e dal "trattamento attivo" (valutazione, predicati o giudizi a loro proposito) che se ne può (eventuialmente, non necessariamente) fare. |
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