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09-01-2013, 02.13.26 | #152 | |
Moderatore
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
ciao non so se ti e' capitato di conoscere gli esperimenti di un certo Masaru Emoto che avrebbe fatto sull'acqua,dimostrando in sintesi come tutto,quindi anche la materia stessa (in questo caso l'acqua) abbia una coscienza..da qui si potrebbe fare altre considerazioni a susseguire sulla natura stessa delle cose e di come tutto sia interconnesso (noi compresi ovviamente). tratto da una sua intervista.. la mia ricerca si è focalizzata sulle immagini dei cristalli di acqua ghiacciata. Il cristallo d'acqua è il segno che rende visibile l'influsso di questa sottile vibrazione, non visibile all'occhio umano, ma in grado di influenzare la materia. L'acqua ci ascolta, memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci risponde nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli. Questo dialogo con l'acqua consapevolizza e porta a galla l'immagine di ciò che siamo? E' difficile accettare che l'uomo comune possa credere al concetto di dialogo con l'acqua, in realtà questo dialogo esiste. La Terra, chiamata anche il Pianeta d'Acqua, è coperta per il 70% della sua superficie di acqua, la stessa proporzione presente in un corpo umano. La neve, che cade sulla Terra da milioni di anni, contiene cristalli simili tra loro ma diversi uno dall'altro. Ogni cristallo porta in sé un'informazione. Più precisamente, la geometria del cristallo è l'informazione stessa che si cristallizza. L'acqua, attraverso la creazione e la contemplazione dei suoi cristalli, rende possibile un dialogo con l'uomo elevando la sua consapevolizzazione. Questo rappresenta un messaggio vero e proprio inviato all'uomo,che ha così la possibilità di esplorare orizzonti sconfinati che lo riconducono a un Tutto cui appartiene ed al quale deve rispetto. |
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09-01-2013, 11.08.04 | #153 |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
acquario69 si avevo letto qualcosa in merito a ciò che hai scritto; molto interessante, ed effettivamente, come spesso affermo, io appoggerei una visione del genere
Ulysse.. ciò che hai scritto in merito alla MRF e alla TAC lo so benissimo, nello stesso corso di neuroscienze tutti i libri parlavano più o meno dettagliatamente anche di questo. La cosa interessante è che accettate queste considerazioni il resto della teoria di cui vi ho voluto rendere partecipi permane, ed anzi, paradossalmente per te forse, è formulata proprio da chi lavora tutti i giorni con questi strumenti per capire da cosa emerge il processo cosciente. Ora, invece di alzare i toni, mi chiedo perché (Ulysse) non commenti la teoria che ho esposto, teoria formulata dagli scienziati su cui fai tanto affidamento di solito (almeno quanto me). Io sono rimasto anche colpito dall'eleganza di quella proposta e mi dispiace che tu non sembri prenderla minimamente in considerazione. Inoltre avevo scritto: Se fosse qualcosa che "emerge" da una certa disposizione della materia si dovrà spiegare come una simile entità non occupi spazio, non possieda massa ecc., e funga lo stesso da causa motrice per la materia (mi piacerebbe sentire vostre argomentazioni in merito a questo punto), dato che si ammette che la coscienza ha effetti sulle cose. Anche su questo nessun commento..? Tu scrivi: In un cadavere niente di tutto questo accade o è visibile....ed infatti un cadavere, dicono, non prova nè emozioni nè sensazioni...non ha coscienza! Ci sarà pure una correlazione fra attivazione del processo cerebrale e sensazioni e pensieri o emozioni ...anche se non sappiamo quali? Allora, se avessi prestato attenzione al mio post, ti saresti accorto che la coscienza dell'uomo in quanto complesso di interazioni crollerebbe drasticamente se il "dialogo" tra i moduli del cervello svanissero, ma la coscienza delle entità (tipo cellule ecc) che sono comunque sistemi "chiusi" e integrati, facenti parte dello stesso oggetto "cadavere" continuerebbero ad esserci per esempio. Io non ti stò dicendo: quando morirai la tua anima sarà salva. Io ti stò dicendo quello che scrivo e nulla più, se ti interessa lo leggi se no preferirei che non commentassi :( mi dispiace di dirti queste cose, ma davvero il tuo post mi è parso una serie di attacchi su cose che non penso e 0 commenti su ciò che ho scritto.. Ulysse: Certo dobbiamo gratitudine ad Aggressor per i suoi avvertimenti prudenziali...e devo confessare che non ci ho molto capito! Credo però che se voglio spiegazione o desidereo conoscere qualcosa di più approfondito su questi argomenti, lo chiedo ad Edelmann...magari sfoglio i suoi libri o quelli di un qualche neuroscienziato di fama...in ultimo magari anche ad Aggressor...potrei chiedere...per sentire il suo parere...ma...non se ne abbia a male...non lo conosco e già dice cose contrarie al mio imprinting. Sono avvertimenti per chi vuole leggere o ha letto Edelman, Tononi, o chi per loro. Secondo me dico cose molto meno contrarie al tuo imprinting di quanto credi, è che non presti molta attenzione a ciò che dico e supponi che io sia un animista o chissacché di a-scientifico o a-razionale. Semplicemente sbagli, spesso mi sono sentito dare dello sporco riduzionista x) . A me interessano la scienza e la logica, soprattutto la logica delle argomentazioni, e così cerco di argomentare. Un saluto, mi dispiace che il discorso abbia preso questa piega, ma davvero cerca di vedere se non hai discusso il mio post precedente senza prestare attenzione al suo contenuto. Non ho nulla contro di te, te cerchi di essere razionale e fai bene, pure io ci provo, ciao. |
09-01-2013, 11.31.10 | #154 |
Ospite abituale
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Sgiombo:
Ovviamente non sono fra coloro che pensano che la coscienza sia un certo tipo di forma della materia, o qualcosa che "emerge" da una certa disposizione della materia (in questo siamo perfettamente d’ accordo). Ma non credo che essa funga lo stesso da causa motrice per la materia. Infatti ritengo che sia impossibile (coerentemente, non contraddittoriamente) credere alla verità della conoscenza scientifica ed ammettere che il divenire naturale di tutta la materia (cervello e conseguente comportamento umano compresi) non segua semplicemente (ed unicamente!) le leggi di natura ma possa subire effetti di pretese cause non naturali-materiali (come la volontà cosciente). Vedo che hai colto il punto della questione e la tua soluzione però, non mi soddisfa. Cioè anche io ho dovuto valutare la tua soluzione come possibile, ma non credo a questa inutilità della coscienza: un universo in cui non comparisse sarebbe comunque possibile? Per questo, dicevo, vedo la coscienza come luogo degli oggetti, come essenziale ad essi. Non distinguo tra la materia e coscienza cosicché la causa motrice è la stessa. Oltre a una certa quantità di argomentazioni che ho elaborato e letto nel tempo (forse non sarebbero comunque esaustive) mi pare che il rasoio di Occam punti a mio favore. Saluti a te |
09-01-2013, 17.05.33 | #155 | |
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Parto da quanto quotato. L'emergere dello spirito dalla materia non può essere un atto magico né una apparizione indipendente dalla materia. Uso spirito invece di coscienza perché la generica materia si correla più propriamente al generico spirito, se a qualcuno non piace può leggere coscienza. Possiamo allora asserire cha lo spirito è funzione della materia e allo stesso tempo la materia è funzione dello spirito, se ammettiamo che questo funga come causa motrice per la materia, come è stato detto. La medicina psicosomatica è una scienza che assume come dato di fatto la intima relazione psiche-corpo, cioè spirito e materia, e la loro interazione. Ciò che mi interessa proporre è se scendendo nella scala evolutiva questa interazione si manifesti e fino a dove si manifesti. Fino ad un certo punto potremo farci seguire dalla scienza naturali nel percorso discendente evolutivo. Nei primi gradini in direzione della "origine" basta l'esperienza comune che viene dall'osservazione degli animali domestici. Poi si dovrà inevitabilmente arrivare, per verificare questa interazione, alle amebe, tappa obbligata e più giù fino a percorrere insomma tutte le manifestazioni della vita biologica. Fino a quel punto l'intuizione filosofica non sembra necessaria mentre poi quando ci verrà tolta la stampella biologica si dovrà navigare nel vuoto con molti rischi di plausibilità. E' allora che la filosofia gioca un ruolo importante almeno per chi cerca la verità. Riprendo un momento l'interazione per dire che se lo spirito è forza motrice della materia dovrà esserci anche un tipo di energia ... perché ogni attività la richiede. Questo link: http://www.biosferanoosfera.it/uploa...2158ff9577.pdf permetterà a chi leggerà il documento di farsi una idea di cosa sto parlando e dove voglio arrivare ... nel caso interessasse. A risentirci. |
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09-01-2013, 17.25.16 | #156 | |
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
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09-01-2013, 17.27.26 | #157 | |
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Un pò come osservare un gruppo di cavalli in un recinto, si butta una manciata di fieno ed il cavallo più forte allontana minacciosamente gli altri perchè deve essere lui a mangiare, perchè è il più forte e quindi è lui il capo del branco. Rozzamente pensando credo che avvenga un qualcosa di simile nel nostro animo, fra tutti i pensieri che brulicano più o meno nervosamente c'è n'è uno che prende il dominio sugli altri e così nasce la coscienza. |
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10-01-2013, 08.17.00 | #158 | |
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
La coscienza é inutile come causa e spiegazione del comportamento umano (che non significa che non esiste) e anzi sarebbe "dannosa" in tal senso in quanto implicherebbe qualcosa di impossibile, pena l' inammissibilità della conoscienza scientifica, che ha come conditio sine qua non (indimostrabile: Hume!) il divenire naturale materiale regolato unicamente da leggi di natura universali e costanti che consentono soltanto a "cose" materiali (massa e/o energia) e non a cose immateriali di agire su altre cose materiali (massa e/o energia). Per questo mi sembra una buona spiegazione (non dimostrabile, ipotetica) quella secondo cui il divenire naturale del mondo (fenomenico) materiale (la "res extensa") e quello del mondo (fenomenico) mentale (la "res cogitans"; che esiste e non può essere eliminata dal rasoio di Ockam come se fosse qualcosa di ipotetico mentre é realtà direttamente constatabile all' esperienza) vanno di pari passo, "parallelamente" senza interferire recirpocamente (l' errore del pur grandissimo Descartes; cui non si rimedia con un errore ancor più grossolano come la pretesa che la mente scaturisca in qualche modo dal cervello o dal suo funzionamento, ergo sia autocontraddittoriamente materia: la materia ha cause-effetti solo materiali! Princiopio di azione e reazione) ma essendo fra loro perfettamente corrispondenti: a un certo deterninato stato fisiologico del cervello corrisponde un unico deternimato stato mentale e non altri, come mi pare le neuroscienze vanno dimostrando in modo sempre più convincente (corrispondenza puntuale ed univoca che generalmente i neuroscienziati, per lo più filosoficamente "scarsi", confondono con un impossibile identità). |
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10-01-2013, 08.56.55 | #159 | |
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
La funzione che associa elementi di P a elementi di M è la nostra intelligenza |
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10-01-2013, 09.57.34 | #160 |
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Non ho detto di eliminare la coscienza avvalendosi del rasoio di Occam, visto appunto che la coscienza non si può negare per evidenza, ho detto che sarebbe opportuno "mescolare" nella stessa sostanza materia e coscienza, per non ritrovarci con una ontologia in cui questa sia totalmente inutile (=> visto che se ne può creare una in cui la coscienza venga identificata con la materia, questa ontologia è più snella rispetto al numero di "sostanze" introdotte e spiega gli stessi fenomeni dell'altra).
Tutta la storia degli zombie dal comportamento umano che però non hanno coscienza la trovo assai implausibile: sarebbero identici a noi e mancherebbero però di un qualcosa di invisibile, senza proprietà e che non è causa motrice di niente, inoltre non potremmo mai sapere da esterni se effettivamente questi zombie mancassero di coscienza.. mi dispiace ma non credo, per ora, in una simile realtà.. Saluti |