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30-11-2012, 23.28.52 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Caro CVC,
proverò a risponderti, iniziando dal punto che considero essenziale: cos’è la filosofia. Citazione:
In questa ricerca la Filosofia deve necessariamente utilizzare la Razionalità, strumento indispensabile della Ragione (ho cercato di spiegare la differenza tra Ragione e Razionalità in una discussione che ho aperto appositamente). La Razionalità è indispensabile per evitare le contraddizioni che farebbero fallire la ricerca. La Razionalità è tuttavia utilizzata durante il percorso, ma non in prossimità della meta. Perché l’obiettivo finale (Verità) della Filosofia prescinde dall’ambito razionale, in quanto essa, cercando il Vero, inevitabilmente giunge al limite della comprensibilità razionale e cerca ostinatamente di superare questo limite. La Filosofia o è Metafisica o non è. Nella Filosofia dell’Esistenza di Jaspers (l’autore rifiuta, giustamente, che faccia parte dell’Esistenzialismo) la situazione-limite ha un ruolo centrale. Ha questo ruolo perché appunto è l’occasione, per chi cerca il Vero, di sperimentare, vivere, il limite dove la razionalità non è più di alcun aiuto. Per com-prendere, tramite la razionalità, occorre infatti “prendere”. Ma il limite è imprendibile, proprio perché limite. Ed è difatti proprio l’incomprensibilità radicale la prova, se la nostra ricerca è stata sincera, che siamo giunti al limite. La situazione-limite va infatti vissuta, non compresa. Occorre cioè che tu la viva ponendoti in prima persona, senza alcun filtro, ovvero nessun pre-giudizio. Noi sempre siamo in una situazione, anche se sovente manco ci badiamo. Tuttavia, può accadere, se facciamo un passo indietro in attesa sincera del Vero, che la situazione in cui ci troviamo si sveli essere all’improvviso una situazione-limite! E allora avremo dinanzi lo sguardo della Medusa… La perla che deriva dalla ferita è una considerazione che può far scattare in noi la percezione della situazione-limite. Ma ciò non avviene per merito di un nostro sforzo di comprensione razionale. Perché il pensiero razionale è un filtro che, con le sue “verità” date per scontate, automaticamente si frappone tra noi e il limite. Occorre considerare la perla mettendosi in prima persona, si deve mettere in gioco se stessi! Finché un sudore freddo magari inizia a scorrere lungo la schiena… A me è capitato, tra l’altro, fissando il cielo stellato là dove nessuna stella brillava. Non è un’esperienza piacevole, perché la Trascendenza è l’abisso che tutto annienta! Ciò nonostante, non saprei dire come o perché, la fede filosofica ne esce rafforzata. Senza certezze però, perché non esiste alcuna prova che la mia non sia stata una semplice illusione. D’altronde non può che essere così: siamo al limite. Se, viceversa, pretendi la “prova” razionale, non potrai mai cogliere la situazione-limite. Proprio in quanto il razionale non la può com-prendere. Spero di essere almeno riuscito ad aggiungere qualche nuovo dubbio alle tue perplessità. D’altronde, è proprio quando i dubbi si fanno più insistenti che aumenta la possibilità di cogliere una situazione-limite… |
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01-12-2012, 12.35.54 | #13 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Nel mio caso ho avuto una incontrovertibile prova che l'esperienza aveva riscontri fisici, mentali ed emotivi evidenti, molto evidenti. Non posso escludere al 100% che negli esseri umani esista la prerogativa di suscitare questo genere di cose ma dubito fortissimamente. La mia convinzione (convinzione!) è che un qualcosa che non saprei assolutamente definire (corrente, influsso spirituale?) abbia generato ciò. Non è tutto oro quello che luccica ma a me pare sia una condizione, in qualche modo, "superiore". Maggiore bontà, chiarezza, saggezza, energia e diverse altre cose "diventano" la tua anima. Le tue brutture, almeno momentaneamente, sparite. Un'esperienza non bella, bellissima. La cui nostalgia rimane per tutta una vita cosiddetta "normale"! In quello che ho vissuto io non c'era abisso ma una terra del latte del miele. Una gioia indimenticabile. Ti dico questo, bobgo, perchè a volte ho come l'impressione che ritieni di aver scoperto qualcosa di..........."valido per tutti". Per come la vedo io, viceversa, ho la senzazione che, pur rimanendo validi per tutti incroci, semafori, pericoli; ci sia tuttavia qualcosa di diverso, personale. Di dominio esclusivo di ciascuno di noi. Forse. Ciao! |
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01-12-2012, 19.25.51 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
può farci credere, dicevo, qualunque cosa sia essa immaginaria o miraggio al latte e miele di immenso piacere o dolore, con la scusa del perseguire il limite della filosofia, della religione, dell'astrologia o degli antichi saperi che ancora pervadono illusoriamente la nostra fievole cultura…e tanto più la nostra mente, inconsciamente sollecitata per credenze stravolgenti che in tal modo noi stessi alimentiamo...indimenticabilme nte! A noi rationauti, dicevo, se rifuggiamo dal piacere coinvolgente dell'etereo fantastico, non resta che starci attenti ed usare il nostro discernimento e raziocinio, ma anche le vision approfondite che la scienza ci offre, per distinguere una vision probabile e realistica congruentemente inserita nel contesto universale...dalle improbabili e illusorie visioni che il nostro organo cerebrale ci offre profittando del fatto che siamo più affascinati e attratti dal mistero dell'ignoto insondabile (certo c’è qualcosa oltre!) che pseudo discipline e improbabili dialettiche teorie diffondono, piuttosto che dall'ignoto sondabile che la scienza ricerca e trova anche….qualche volta. Oliver Sacks, docente di neurologia alla New York University, autore famoso del libro "L'uomo che scambio sua moglie per un cappello" pubblica ora un altro libro ("Hallucinations") ove afferma che siamo frequenti vittime di allucinazioni, più di quanto non si creda, anche se siamo persone normali abituate a tenere i piedi ben saldi per terra. In proposito è narrato un aneddoto relativo a Carlo Linneo, il famoso naturalista che classificò e denominò le specie viventi. “Una volta Linneo, affacciandosi all'aula ove stava per tenere una lezione, vide se stesso seduto alla cattedra! Si ritirò subito esclamando: "Ah, sono già qui!"...e se ne andò convinto.” Sembra infatti (solo approssimando) che la corteccia cerebrale, in assenza/deficienza di stimoli visivi ed uditivi dall'esterno, nel suo impulso a processare in continuo stimoli, ricerchi e tragga dalle memorie vecchi stimoli assemblandoli con i nuovi in una qualche logica possibile tale da dare visioni (allucinazioni) non vere, ma credibili in relazione ad eventi in corso che interessino la vittima predestinata. Qualcosa del genere sembra anche sia accaduto ad un noto politico in visita a Parigi in tempi recenti: ha riferito di aver fotografato un ufo! Probabilmente è stato un caso di insufficienza di stimoli esterni! Quindi, se posso consigliare, non dormite mai e non credete troppo...se non dopo una approfondita valutazione logico/esperienziale...magari algoritmica! Oltre la logica e la razionalità, certamente esistono e siamo affetti da sentimenti, affettività, emozioni, pensiero laterale, allucinazioni magari, dallo stesso avvistamento di ufo se ne siamo interessati...ma riconosciamoli come tali…senza metafisiche elucubrazioni filosofiche! ...La cosiddetta "verità" (preferirei dire “conoscenza”) è ben altro. |
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02-12-2012, 08.02.13 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
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02-12-2012, 19.54.12 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
OBIEZIONE: Ma anche l' "io penso" ha la stressa natura (fenomenica delle percezioni esterne o materiali), anche per le sensazioni interiori o mentale vale l' "esse est percipi", come notato da David Hume. Mi scuso per i pasticciacci combinati con la grafica (ho scras e non recente esperienza di forum telematici); credìo si capisca lostesso. **************** |
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02-12-2012, 21.18.54 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Il calcolo infinitesimale non sembra averci a che fare! Lo stesso bobgo sembra dichiarare "il suo limite"... "incomprensibile"..non accessibile alla logica ed alla coscienza!? |
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03-12-2012, 14.14.55 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
per avermi fatto notare questa mia propensione. Troppo spesso mi capita infatti di contraddire nei fatti ciò a cui vorrei invece credere con tutte le mie forze. Muto così in “universale” ciò che è “particolare”, tradendo me stesso. In effetti, parlo dell’abisso perché così appare a me, oggi. Mentre ieri c’era solo un vago sentore di mistero, e domani chissà, potrei forse essere in pace. Sempre solo di me si tratta, per quel che riguarda gli altri posso solo ipotizzare. Anch’io ho avuto la fortuna di sperimentare momenti d’illimitata felicità (prove d’illuminazione?), che mi hanno segnato e di cui ho perenne nostalgia. Tuttavia, non voglio ingannarmi! E’ troppo prezioso tutto ciò, perché mi permetta di adagiarmi in una sterile contemplazione. Anche se può sembrare assurdo, ho l’impressione che il Vero, per la sua affermazione, dipenda anche da me, dalla sincerità della mia fede. E allora, visto che sono uomo di poca fede… resto con il Nulla. Un Nulla che spero tanto sia la fonte d’infinite possibilità, ma che potrebbe anche essere il Nulla assoluto. Con affetto. |
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03-12-2012, 18.09.03 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-07-2010
Messaggi: 405
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Ciao CVC, volevo dare il mio parere in risposta alla tua domanda, e sarò breve.
Mi sono chiesto cose simili anche io. Il motivo per cui quando non guardo la luna essa continua ad esistere è questo: semplicemente la luna in quel caso è comunque osservata da qualcun'altro. Se la materia e la coscienza sono lo stesso, e in questo sono assolutamente vicino a Leibniz, ogni punto di vista è al contempo un osservatore più o meno cosciente; e quando guardo l'esterno non faccio che osservare degli osservatori. |
03-12-2012, 22.58.10 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: Esiste qualcosa al di fuori dell'io?
Citazione:
Non sono d'accordo sul fatto che l'io penso abbia natura fenomenica in quanto non è osservabile esternamente. Non andrebbe preso alla lettera nemmeno Hegel quando parla di fenomenologia dello spirito riferendosi alla formazione della coscienza, non può trattarsi propriamente di una fenomenologia in quanto non osservabile dall'esterno, lo stesso Hegel dice infatti «*La fenomenologia dello spirito è la storia romanzata della coscienza che via via si riconosce come spirito*» . Io credo debba esserci un qualcosa che viene percepito esclusivamente dalla ragione indipendentemente dai sensi. |
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