Allora, iniziamo dalla base...
Scritto da Epicurius:
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Non vorrei deludere nessuno, ma io (che sono agnostico ontologicamente, ma ateo moralmente) non ho una vita triste e dolorosa. Anche qui dipende da persona a persona. Penso che discorsi tipo “ateo=malvagio”, “teista=malvagio”, “ateo=infelice”, etc., siano sciocchi e banali.
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Lo stesso Zacharias afferma che NON tutti gli atei sono un male...
Zacharias dimostra solo che la degradazione in un mondo che non va al di là della materia (mondo spirituale escluso quindi) è a portata di mano (perché non vendicarsi, quando subiamo un torto?).
Quella sopra non era tanto una base, ma una precisazione... la base è la seguente:
abbiamo queste tre posizioni su ciò che concerne la domanda "Dio esiste?", o erro?
teismo, ateismo e agnosticismo.
Osserviamo un po' l'ambiguità delle 3 posizioni...
L'ateismo è indimostrabile, perché per dimostrare l'inesistenza di Dio, bisogna essere Dio, e conoscere l'infinito, l'impossibile, il tutto, la perfezione, ecc. Cosa che poi dimostrerebbe l'esistenza di Dio.
Il teismo è indimostrabile, perché per dimostrare l'esistenza di Dio, bisogna essere Dio, e conoscere l'infinito, l'impossibile, il tutto, la perfezione, ecc.
L'agnosticismo è indimostrabile, perché chi si definisce "privo di conoscenza", non può dimostrare nulla, ma cade nel paradosso. Volere avere ragione quando non si conosce è il peggiore dei mali...
Ordunque, come tirarsi fuori da queste gabole???
Ecco che prima di rispondere devo fare un'altra precisazione:
chi vuole difendere una qualsiasi posizione, per poterlo fare, deve ammettere di possedere la verità, di possedere la conoscenza in sé, di possedere la concezione del Tutto, della Perfezione, o di Dio - in altre parole. Perché se no, tutto quel che uno dice, non è che parziale, non è che "falso", non è che un'ipotesi come tutte le altre, né migliore né peggiore!
Bene, tu Epicurus, non ho ben capito come ti definisci, ma è un miscuglio tra agnostico e ateo... Scusa se te lo chiedo, ma riformula un po' come ti definisci, e dimmi se possiedi la verità, cosa essenziale - logicamente parlando - per avere ragione in una discussione. Se no diventi ridicolo...
Ti chiedo questo, perché in caso tu non possedessi la verità, la conoscenza dell'assoluto, ecc., allora tutto quel che dici è vacuo, privo di senso, che non necessita nemmeno di essere ribatutto... o sbaglio? Quindi prima che ti risponda, ti prego di rispendere tu alla domanda che ti ho posto!
Riassumendo:
a) l'ateismo è illogico, perché qualsiasi sia la nostra situazione attuale, non è difendibile. Se non conosciamo tutto, allora non si può affermare con certezza che Dio non esiste. Se conosciamo tutto, allora siamo Dio! In entrambi i casi l'ateismo risulta essere illogico!!!
b) l'agnosticismo, osservando l'etimologia del termine, significa "non conoscere", in altre parole, non possedere la verità! Chi non possiede la verità, non può difendere e dimostrare nulla, quindi anche cercare di difendere l'agnosticismo è illogico!!!
c) il teismo, sembra apparentemente poco credibile, perché per dimostrare l'esistenza di Dio, bisogna essere Dio. Come fare allora? Come dimostrare la verità? Che Dio esiste? È anche il teismo in ogni caso illogico (come l'ateimo e l'agnosticismo)??? No, ed ecco il perché!!!!
Ecco la grandiosa idea di un certo Gesù Cristo...
Osserviamo alcune sue parole: "chi vede me, vede il Padre", "io e il Padre siamo una cosa sola!", "io sono la via, la verità e la vita", ecc.
Come ha risolto il problema Gesù? Semplice... affermando di essere Dio!!!
E logicamente parlando, è l'unica possibilità che uno ha - per riuscire a risolvere la domanda: "Dio esiste?". Zacharias cerca di fare capire proprio questo negli altri suoi discorsi!!! Perché mai lui avrebbe dovuto segliere proprio Gesù, tra le 300'000 divinità che poteva scegliere nell'induismo? Perché Gesù dimostra di essere l'unico Dio con un po' di logica...
Epicurius... logicamente parlando, Gesù e il cristianesimo sembrano inattaccabili, dal mio umile punto di vista. L'unico modo per confutarli, è mettere in discussione la storicità di Gesù, e negare il fatto che lui affermasse di essere Dio!!!!
Ma così facendo, finiamo in un mondo in cui nessuno possiede la verità, e a dirlo non può che essere la verità stessa, se no non vale nemmeno quella di frase...
E la verità a chi appartiene? Paolo scriveva duemila anni fa: "l'uomo è bugiardo, Dio è verace"
Spero di essermi espresso in modo comprensibile e adatto,
Elia
P.S.: epicurius, ho preferito sintetizzare il tutto, piuttosto che riportare di nuovo ciò che ho scritto in passato.
P.P.S.: non ho ancora letto i tuoi link (epicurius), che forse contengono già delle risposte alle mie domande. Scusa in caso le cose stessero così!!!