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25-11-2005, 18.29.53 | #272 | |
Moderatore
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Re: x alessiob
Citazione:
una morale assoluta non può esistere, prova a dare un occhio al topic https://www.riflessioni.it/forum/show...hreadid=66 07 . quindi che sia la morale di dio o la mia o di chicchesia, è sempre una morale relativiva. Quindi se devo rispondere alla domanda "da dove viene la morale assoluta?" rispondo che "la morale assoluta non esiste"; mentre se la domanda è "da dove viene la morale relativa?" allora la risposta è psico-sociologica. spero di averti risposto in modo completo. p.s. per il tuo post rivoltmi direttamente, ti rispondo fra un po' epicurus |
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25-11-2005, 18.32.56 | #273 | |
like nonsoche in rain...
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Re: Re: x alessiob
Citazione:
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25-11-2005, 19.13.13 | #275 | |||||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
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Citazione:
Ma non ti devi preoccupare, perché questo non intacca la potenza divina. Infatti la potenza divina consiste nel far egli possa concretizzare ogni possibile configurazione di situazioni. Ma la situazione “l’alfiere degli scacchi muove orizzontalmente” non è una vera situazione (perché non ha condizioni di verità sotto le quali possa essere vera). Comunque che la potenza divina non sia intaccata da questi miei argomenti si deduce facilmente anche riflettendo sul caso che ho proposto, e così si scopre che nel caso dell’alfiere stiamo solo giocando con il linguaggio e che dio non ha restrizioni sul mondo. Citazione:
Citazione:
Elia, io non ho detto che si può dimostrare che non esistono essere onniscienti. Ho solo detto che dato che l’uomo non è onnisciente, allora è plausibile che abbia dei dubbi su alcune cose. E tra queste cose può esserci l’esistenza (o l’inesistenza) di dio. Citazione:
non lo ammetto, infatti io sono agnostico, e allora come potrei credere che l’agnosticismo è una posizione insostenibile?! comunque le parole di gesù non convincono… Citazione:
Non è che dico dato che sono agnostico mi prendo il lusso di non dimostrare. Il ragionamento è esattamente il contrario: dato che non riesco a dimostrare, allora sono agnostico. Io mi guardo attorno e non vedo giustificazioni a tale credenza (sia a quella teistica e sia quella ateistica), tutto qua. Citazione:
Non vedo proprio come da quello che ho detto io tu possa farmi domande del tipo “Quindi secondo te un ateo è contro le religioni?”. Che cosa centra? Comunque provo a rispondere ugualmente alle tue domande (non inerenti alla parte da te quotata). (a) La concezione pura è che l’ateo non crede in dio, quindi è una concezione ontologica che non investe concetti morali. Però si può dire che usualmente un ateo è contro all’assolutismo morale delle religioni, ma non contro le religioni in se stesse. (b) No, penso che possa esistere una teologia senza una religione, ma il contrario no: non esiste religione senza teologia. (c) No, penso che si possibile credere a dio senza credere ad una religione. Esiste anche un termine per indicare queste persone, e cioè ‘deista’. (d) No, se si usano i termini correttamente gli atei non credono in dio. Come ho già detto chi crede in dio senza credere nelle religioni è un deista. (e) No, gli atei non sono in dubbio, loro sono certi. (f) L’ateismo è una posizione logicamente coerente e con una sua grande dignità e plausibilità Eventualmente c’è da capire se sia più o meno convincente, ma questo è un altro discorso dal tuo. Citazione:
(g) Ti confondi, io ho detto che non so se egli esista, non ho detto che non so usare il termine ‘dio’. Anzi più su ho suggerito come caratterizzare tale termine. (h) Stai dicendo delle cose strane. Io posso sostenere tranquillamente che tu credi in x, mentre io credo in y. Comunque non credo che tu sia panteista, come del resto non lo sono neanch’io. Alla proxima epicurus |
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25-11-2005, 19.26.14 | #276 | |
like nonsoche in rain...
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domanda... per epicurus.
Citazione:
Domanda: ma l'agnostico non va oltre? Non dice, per esempio che è impossibile dimostrare logicamente e ragionevolmente l'esistenza o l'inesistenza di dio? Mi pare che facciano anche questo gli agnostici... o no? |
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25-11-2005, 21.42.09 | #277 | ||
Moderatore
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Re: domanda... per epicurus.
Citazione:
Semplicemente si rende conto che la ragione è come una macina, se non ha materiale da macinare, non fa nulla. Citazione:
Diciamo che l'essere agnostici richiede solamente di non saper decidere se dio esiste o meno. Poi ci sono uomini agnistici che credono che sia logicamente impossibile dimostrare l'inesistenza (e conseguenzialmente l'esistenza; o viceversa) o altri che si assumono un peso metafisico inferiore e che affermano che per come stanno le cose ora non possiamo decidere, nel senso che non abbiamo materiale che propende troppo per l'uno o per l'altro. In realtà ci sarebbe da aprire una piccola parentesi. Infatti se si ritiene che sia necessario a dio avere una determinata (classe di) proprietà (ad esempio l'onnipotenza, o l'onniscienza, o entrambe), allora una dimostrazione che provi l'impossibilità di qualsiasi ente ad avere tale proprietà implicherebbe direttamente che dio non può esistere. Specularmante, se si ritiene che sia sufficiente a dio avere una determinata (classe di) proprietà, allora una dimostrazione che provi che vi è un ente che la possiede implicherebbe direttamente che dio esiste (o che più divinità esistono, dipende dalla dimostrazione se prova anche l'unicità dell'ente possessore della classe di prorietà). |
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25-11-2005, 22.24.26 | #278 |
Utente assente
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Epicurius scrive:
---- Diciamo che l'essere agnostici richiede solamente di non saper decidere se dio esiste o meno. ---- Allora, vediamo un po'. Prima cosa che vorrei sapere da un agnostico: Una qualsiasi cosa o esiste o non esiste, o sbaglio? C'è forse una via di mezzo per l'agnostico, cioè che una cosa né esista né non esista? (Effettivamente si potrebbe rispondere Dio... ma lasciamo perdere) A mio avviso no! O una cosa esiste, o non esiste. Ammettendo il fatto che Dio o esiste o non esiste, l'agnosticismo da che parte sta??? Mi è chiaro che l'agnostico mi dice che Dio NON È DIMOSTRABILE in alcun modo con la ragione. Ma il fatto che con la ragione non si possa dimostrare Dio, implica forse che Dio esiste, o che non esiste? Certo che NO!!! L'esistenza non è collegata con la conoscenza! Quindi, posso capire che l'agnostico mi dica che non è dimostrabile l'esistenza di Dio. Ma da questa considerazione NON può affatto NON RISPONDERMI ALLA DOMANDA con una delle seguenti possibilità: che Dio è, oppure non è. E non può nemmeno rispondermi che non sa se è o non è... perché LE RISPOSTE SONO E RESTANO SOLO 2 (come fatto notare all'inizio) e il fatto che non si sa non cambia un fico secco! Le cose restano così! O è, o non è. Che lo si sappia o no! Quindi alla fine, l'agnosticismo... cosa mi risponde alla domanda: Dio esiste? Che non si può dimostrare alcunché lo ripeto che mi è chiaro... ma questo non significa che Dio esiste o no... E LE POSSIBILITÀ SONO SEMPRE DUE... Che logica ha astenersi dalla domanda e non rispondere??? Anche se non si sa, una risposta c'è. Che logica c'è dietro l'agnosticismo??? Guarda, per me l'agnosticismo è e resta un qualcosa di assurdo... Elia P.S.: rispondo in seguito al resto... P.P.S.: schematizzando il mio discorso: 1) ci sono cose che sono e che conosciamo 2) ci sono cose che non sono e che conosciamo (posizionea atea, che secondo me è anche illogica. Come si fa a conoscere qualcosa che non è? Booh) 3) ci sono cose che sono e che NON conosciamo 4) ci sono cose che non sono e che NON conosciamo (posizione ancora più assurda di quella atea) 5) ci sono cose che NON CONOSCIAMO e CHE ???????????? Non conoscere cosa implica??? Essere o non essere, questo è il problema!!! NON PUOI RISPONDERMI CON NON SO, PERCHÈ IO NON TI CHIEDO SE LO SAI O NO, MA TI CHIEDO SE ESISTE O NO!!! |
26-11-2005, 00.23.13 | #279 | |
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Citazione:
Elia, mi piacerebbe risolvere questo problema al più presto perchè mi sembra di una banalità incredibile. La tesi dell'agnostico non è una tesi ontologica, bensì epistemologica, quindi l'agnostico in se non ha da risponderci nulla alla domanda "Dio esiste?". Diciamo, semplificando, che tale domanda esula dalla competenza agnostica. Mentre gli atei e i testi sostengono tesi ongologiche. Tutto qua. Nulla di arcano e misterioso. E' ovvio che le risposte sono e restano due ma l'agnostico dice solo che non siamo giustificati a scegliere l'una rispetto all'altra, ma è altresì ovvio che le alternative possibili su cui scegliere sono queste. Nel tuo testo che ho quotato, ho sottolineato un pezzo importante. Infatti lì stai esponendo - niente di più e niente di meno - la tesi dell'agnostico e la stai definendo una tesi 'chiara'. Quindi penso che la discussione sulla legittimità teoretica dell'agnosticismo sia chiusa, non trovi? epicurus |
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26-11-2005, 09.59.45 | #280 | |
like nonsoche in rain...
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altre domande... per epicurus.
Citazione:
I suddetti agnostici non si tolgono la terra da sotto i piedi? Non è ugualmente una credenza, una fede (e perchè no... un dogma) il sostenere con convinzione che: "è illogico parlare di dio, del trascendente" ed ogni proposizione in tal direzione è errata? Dio cos'è? Lo spiegano i suddetti agnostici? E se no, come fanno ad affermare l'impossibilità logica di parlarne? Se è impossibile logicamente e ragionevolmente parlarne, anche la precedente proposizione non ha valore... o no? |
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