Epicurius scrive:
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neppure dio può giocare a scacchi e muovere l'alfiere in orrizzontale, infatti così facendo o non starebbe giocando a scacchi o non starebbe muovendo l'alfire.
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Noi crediamo che la logica possa imporre restrizioni a dio, ma questo è falso. Dire che dio non può avverare contraddizioni, non implica che dio sia limitato.
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Ne sei convinto?
Invece lo hai appena limitato, dato che secondo te Dio non può contraddirsi... Infatti dove sarebbe la sua onnipotenza? Non in Dio. Non ci troveremmo di fronte ad un Dio onnipotente, ma limitato...
Quindi,
Dio può benissimo giocare a scacchi spostando l'alfiere in orizzontale (e giocherebbe lo stesso a scacchi)... le cose stanno così... fattene una ragione
(il come ci riesca non lo so...)
E il discorso vale anche per le parole... Dio può dire e fare tutto, anche non dire/fare niente!
--> mi riesci ancora a seguire?
Epicurius scrive:
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Il definirsi tramite negazione non ha nulla di insano e malato: se ad un tizio chiedo di che nazionalità è e lui mi risponde che è apolide, allora la comunicazione tra noi è avvenuta in modo efficacie.
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La negazione è una semplice operazione logica che inverte i valori di verità di una proposizione, quindi non sarà un semplice 'non' a rendere la comunicazione inefficace.
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Il tuo esempio non è proprio uno dei migliori - se devo essere sincero -, perché sia con Dio che con la conoscenza ci troviamo di fronte a due "entità" infinite, assolute e comprendenti il tutto. Cioè si sta parlando di cose che non hanno soprainsiemi (anche se dire così è sbagliato, questo è l'unico modo che ho per cercare di spiegarti qualcosa di inspiegabile...).
Tutt'altro discorso è quello delle nazioni...! Se io chiedo a qualcuno di che nazionalità è, e mi risponde apolide (privo di ogni cittadinanza), io lo capisco lo stesso, perché esistono anche degli altri soprainsiemi oltre le nazioni, quindi capisco che lui è un terrestre. (lo deduco nonostante lui non mi abbia risposto, perché il non appartenere a nessuna nazione implica appartenere alla terra) La sua negazione è solo una falsa negazione, in quando si definisce un terrestre, cosa comprensibile e sensata!
Ma quando l'agnostico mi arriva davanti e mi dice di essere "un agnostico"...
...io non lo riesco a capire...
...si definisce forse la negazione del tutto?
...si definisce forse un sottoinsieme del tutto?
...si definisce forse solo un italiano e non un terrestre?
Ma non è forse un italiano anche un terrestre?
E allora che senso ha negare il fatto di essere parte del tutto? Che senso ha negare l'infinito, l'assoluto, il tutto, Dio?
Booh, io non l'ho ancora capita adesso...
Epicurius scrive:
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Ovviamente non intendo difendere Socrate, ma solo la plausibilità di un enunciato tipo "io sono di non sapere" che può essere detto da tutti in svariate situazioni. Un caso banale è quello in cui io mi trovassi dal fruttivendolo e mi si chiedesse "qual'è il frutto y?". E io ammetto "non lo so, non so riconoscere il frutto y", e una volta detta tale frase tra me e me potrei riconoscere che so di non sapere come identificare il frutto y. In generale, noi ci rendiamo conto di non conoscere ogni cosa (cioè ci rendiamo conto di non essere onniscienti) e questo penso sia banalmente vero e non capisco che difficoltà ci sarebbe qui. Veramente non trovo nessun problema. O assumi che ogni uomo è onnisciente o vorresti che ogni uomo fosse così stupido da non rendersi conto di essere onnisciente.
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Epic... il fatto che NOI (essere umani) non possiamo essere onniscienti, significa forse che l'onniscienza non esista???
Rileggi le parole di Gesù...
"Non vi è nulla di nascosto che non debba essere rivelato.
Né cosa segreta che non venga alla luce"
Non c'è nulla di nascosto, nulla che NON si possa sapere...
E dire ciò ci rende onniscienti...? certamente no!
Ma dire così non significa però forse ammettere l'onniscienza? Sembrerebbe di sì.
E si può dimostrare che l'onniscienza non esiste? Può l'agnostico criticare chi dice che Dio lo si può conoscere? A me sembra di no...
... e mi sembra anche che l'agnosticismo in sé sia in definitiva un tentativo poco logico di rispondere alla domanda "dio esiste"!
(Come anche l'ateismo)
Epicurius scrive:
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Non capisci il nocciolo della discussione. Noi non possiamo prendere come prova dell'esistenza di dio la bibbia, perchè ogni religione ha un propri testo sacro che dice cose assai diverse dalla bibbia. Non vedo cosa ci dovrebbe spingere a credere a cosa incredibili solo leggendo un libro.
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Guarda che io non sto parlando esclusivamente di un Dio rivelatosi nelle religioni... sto solo utilizzando le parole di Gesù per cercarti di fare comprendere che l'agnosticismo è una posizione insostenibile logicamente parlando...
...e mi sembra che lo ammetti pure te!
Epicurius scrive:
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Ti ripeto che sono agnostico, quindi non devo (perchè non posso) dimostrarti nulla di quello che chiedi.
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Potresti ripetere pf? Dici che sei agnostico. E se ti chiedo di dimostrarmi il perché non credi nell'infinito tu mi dici che essendo agnostico non mi devi dimostrare nulla perché non puoi...?! Mi sembra che sei anche tu nel mondo dei dogma...
nonostante tu cerchi di evitarlo...
--> (domanda ad un agnostico) dimostrami il perché non sai che Dio esiste...
--> (riposta agnostica) Perché è evidente che Dio non è dimostrabile.
--> (mia reazione) ok, ma dimostramelo...
--> (risposta agnotica) non posso, dato che non so tutto.
--> (mia reazione) ok, ma è plausibile che secondo te - che non sai tutto -, un tutto ci sia? E con questo non voglio chiedere che questo tutto sia dimostrabile o meno, ma solo se è possibile che ci sia.
--> (risposta agnostica) non lo so, dato che non so tutto
--> (mio finale) ??? Sto incominciando a diventare scemo facendo certi ragionamenti... ma ti lascio rileggere le parole di Gesù... "non c'è cosa segreta che non venga alla luce". Che parole... che logica!
Altro che la logica agnostica...
Epicurius scrive:
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Di dio si può dire che è un ente che è onnipotente, onnisciente, perfettamente buono, creatore dell'universo, eterno, etc. Bene, tali concetti hanno un significato ben chiarito (o almeno che è possibile chiarire bene) quindi un ateo semplicemente nega che esista un ente con tali caratteristiche. Quindi la posizione atea non è incoerente.
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Quindi secondo te un ateo è contro le religioni?
Pensi quindi che teologia = religione?
Pensi quindi che no religione = no Dio?
Lo pensi seriamente?
E se pensi invece che gli atei credono in Dio, ma non nelle religioni, allora perché si definiscono atei?
E se pensi invece che gli atei non sanno se Dio esiste, ma sono sicuri che non sta nelle religioni, allora perché si chiamano atei e non agnostici?
L'ateismo è solo una provocazione inutile e insensata per cercare di risolvere i problemi sorti dalla manipolazione di Dio e delle religioni.
Gandhi ci ha insegnato la giusta via per cercare di risolvere la questione religioni contrastanti... non di certo gli atei con le loro provocazioni e i loro dubbi, e le loro affermazioni crudeli contro le varie forme di teismo.
Basta solo notare gli effetti delle parole di Nieztsche...
I mali ci saranno di sicuro anche nelle religioni... ma chi non crede nelle religioni ha combinato le stesse cose di chi si affidava ad esse (se non peggio!)
Ciao, Elia
P.S.: dirmi di nuovo che il Dio che io intendo non è il Dio della Bibbia è inutile...
... perché tu mi dici di non conoscere né il Dio della Bibbia, né quello trascendentale. Quindi non puoi dirmi se corrisponde o meno (e poi ti ho fatto notare come la idea di un Dio biblico "buono" è fallace, quindi le tue teorie precendenti di illogicità sul Dio biblico cadono)
Ed è anche inutile rivolgermi la critica che da come io intendo Dio, dio è anche un sasso, un fiore, ecc. Perché se un agnostico mi dice che è disposto a credere in una cosa del genere, allora è un panteista... e non più un agnostico... quindi... non fare commenti che ti auto-freghino! (né Epic)
Al posto di agnostico ti dovresti definire panteista... E in Dio ci crederesti lo stesso... solo in modo differente degli altri...