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Vecchio 14-04-2006, 23.30.01   #351
sunday01
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Citazione:
Dio conosce a priori tutte le nostre decisioni.”
Non posso accettare questa conclusione, perché così non avrebbe nessun senso vivere.

Dio sta già nel nostro futuro, ma non è Dio a determinarlo.
Considerare l’uomo come un criceto che gira e rigira sulla sua ruotina (la vita) chiuso nella sua gabbietta e di cui lo sperimentatore ha previsto già le mosse riflette bene la visione del mondo fatalista per cui qualsiasi cosa si decida la fine è già scontata perchè lo sperimentatore sa già come andrà a finire.

La libertà, nella mia umile personale interpretazione, è un paradosso nel senso che per me corrisponde nel fare la volontà di Dio. Quando la volontà di Dio corrisponde alla nostra volontà, siamo uno con lui e siamo liberi dalle catene del male.

Dio separò la luce dalle tenebre, e questa era la sua volontà fin dall’inizio. Gesù Cristo disse:
“Io sono la verità, la via e la vita” e “La verità vi renderà liberi” quindi la vera libertà è questa.


Citazione:
“Anche noi ci muoviamo con affanno e patimento entro quest’area predeterminata, con l’unica facoltà di rinunciare alla strada della perdizione o imboccarla, spesso anche inconsapevolmente. Mi domando dove sia questa tanto millantata libertà? Essa si concreta in una gamma d’azioni e decisioni quantomai limitata. Solo l’inesistenza di Dio espande quest’area.”
Rinunciare alla strada della perdizione non è l’unica facoltà, questo modo di indicare la “libertà” sembra significare che uno per essere veramente libero deve rinunciare a qualcosa, in effetti questa frase mi ricorda le promesse del battesimo: “Rinunci a Satana?” ecc. ma questa è l’unica via per rimanere connessi con Dio come ci indica Dio stesso nella figura di Gesù.
Dio essendo tutto comprende tutto, anche il male. Ogni cosa può essere positiva o negativa dipende dall’uso che se ne fa. Nessuno tocca il fuoco perché sa che si brucerebbe, il fuoco è una cosa utile oppure distruttiva e così tutto in natura.

Vorrei fare un’altra considerazione, nella frase di Gesù di amare i propri nemici che si contrappone alla frase “Il nemico sta nella tua stessa casa” vedo il significato profondo che solo trasformando quello che è il male in un bene si ama se stessi ed il prossimo e si è liberi.
L’inesistenza di Dio secondo te rende più liberi??? In quale modo??? Secondo te la gabbia in cui sta la cavia è Dio, e togliendolo di mezzo, cosa farebbe la cavia??? Morirebbe perché non avrebbe nutrimento né una direzione da prendere… o forse continuerebbe a girare sulla sua ruotina perché solo quello sa fare???

Citazione:
“L’uomo non ha e mai avrà il dominio sul Male, perché, in tale evenienza, conseguirebbe anche il dominio su una parte di se stesso e di Dio. Ma l’uomo non è un dominatore, è tronco d’albero trascinato dalla corrente del fiume che diviene impetuosa o calma la sua corsa a prescindere da ciò che trascina con sé.”
Sono d’accordo, l’uomo non avrà mai il dominio sul Male ma su se stesso può averlo, conoscendo e “amando se stesso” e di riflesso gli altri.
Citazione:
“Pretendere una conoscenza intima di quel che Lui ha previsto per la Creazione è presunzione, è millantare la possibilità che cisi possa elevare al Suo ineffabile livello.”
Concordo solo in parte, perché Dio nella sua forma umana si è fatto conoscere agli uomini con la legge dell’amore, per cui conoscendo l’uomo Gesù conosciamo quello che ci ha rivelato del Padre.
Citazione:
“Deduciamo da noi stessi tutto ciò che proiettiamo all’esterno in termini di comprensione, fingendo che tutto sia vero, escludendo la possibilità che nulla sia in definitiva vero… solo labili costrutti umani atti a giustificare noi stessi… “

Già... ma la nostra esistenza nel mondo chi la giustifica?
Ciao
sunday01 is offline  
Vecchio 18-04-2006, 09.58.57   #352
visechi
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Noi viviamo nel Caos ordinato della mente di Dio. Noi esperiamo la vita come un rutilante flusso caotico. Dio vede dall’alto, in una visione d’insieme, la nostra caotica esistenza inscritta in un ordine superiore che solo Lui può percepire ed osservare. Se Dio esiste non vi è caso, ma tutto è ordinato entro uno spazio superiore ‘logicamente pre-ordinato’, la cui comprensione non c’è concessa. Il nostro caos e ciò che percepiamo come accadimento casuale, sono in Dio dimensione cosmica che si manifesta e sviluppa in un superiore ed ineffabile processo causale. Solo l’esistenza di Dio può fornire senso alla nostra esistenza, anche se si tratta di un significato a noi non noto, conosciamo solo la meta a cui tendere; in caso diverso siamo noi che attribuiamo sempre significati diversi al nostro esistere, e la nostra meta si traduce in un orizzonte limitato al nostro perdurare sulla terra. E’ come la corsa della cavia entro un labirinto sperimentale: il criceto si muove a tentoni, compiendo diversi tentativi, in maniera caotica, senza un progetto preordinato e senza la possibilità di prevedere l’epilogo e le successive mosse; lo sperimentatore osserva tutto dall’alto e valuta i movimenti, sapendo dal principio quali saranno le possibilità offerte alla cavia. IN ciò non vi è libertà alcuna. Viceversa, vi sarebbe il massimo di libertà, pur sempre nell’ambito della medesima gamma di possibilità, se escludi la visione dall’alto e se lasci la cavia sola nella propria pur sempre angusta libertà d’azione. E’ come una biglia lasciata libera di muoversi entro uno spazio con un unico sbocco: colpisce i bordi, incontra ostacoli che non ne fermano la corsa, ma ineluttabilmente imboccherà sempre l’unica strada che il congegno le consente d’imboccare. Il suo movimento appare assolutamente casuale, ma la gamma di direzioni che potrà imboccare sarà sempre limitata, così pure sarà preordinata l’unica via di fuga. Eppure la biglia nei suoi rimbalzi appare assolutamente libera di muoversi, ma segue il moto che la combinazione delle leggi fisiche le consentiranno. L’esistenza di Dio è una limitazione della libertà dell’uomo, nella stessa misura in cui la presenza dello sperimentatore lo è per la cavia e il piano inclinato per la biglia. Elimina l’onniveggente e la libertà dell’uomo diviene assoluta nella sua interdipendenza con il mondo circostante. Senza Dio l’uomo compirebbe le stesse azioni, ma non più circoscritte entro un disegno superiore, libere e senza circonferenze che le racchiudano. La nostra esistenza nel mondo non è giustificata da alcuno e da alcunché, siamo noi che autonomamente ci auto-giustifichiamo, iscrivendo nel tempo e nella storia la nostra esistenza. Solo Dio, la Sua esistenza, ci giustifica in quanto alterità e per effetto e in forza di una volontà esterna alla nostra. Nel giustificare la nostra esistenza, Egli imprigiona la nostra libertà, la rapprende entro uno spazio infinitesimo rispetto alle potenzialità ed alle possibilità possibili.

Ciao
visechi is offline  
Vecchio 18-04-2006, 10.07.22   #353
Uno
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Messaggio originale inviato da Yam
e andare oltre....sentire accanto a se la presenza della nostra guida spirituale o angelo custode, e' ben diverso da sentirsi braccati dal satanasso.

Si... si... è diverso... ma sbilanciato o no?


Eggregore anche l'origine del male? Ok mi può andare bene... ma di Chi?
Uno is offline  
Vecchio 18-04-2006, 11.52.18   #354
paperapersa
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Messaggio originale inviato da visechi
Noi viviamo nel Caos ordinato della mente di Dio. Noi esperiamo la vita come un rutilante flusso caotico. Dio vede dall’alto, in una visione d’insieme, la nostra caotica esistenza inscritta in un ordine superiore che solo Lui può percepire ed osservare. Se Dio esiste non vi è caso, ma tutto è ordinato entro uno spazio superiore ‘logicamente pre-ordinato’, la cui comprensione non c’è concessa. Il nostro caos e ciò che percepiamo come accadimento casuale, sono in Dio dimensione cosmica che si manifesta e sviluppa in un superiore ed ineffabile processo causale. Solo l’esistenza di Dio può fornire senso alla nostra esistenza, anche se si tratta di un significato a noi non noto, conosciamo solo la meta a cui tendere; in caso diverso siamo noi che attribuiamo sempre significati diversi al nostro esistere, e la nostra meta si traduce in un orizzonte limitato al nostro perdurare sulla terra. E’ come la corsa della cavia entro un labirinto sperimentale: il criceto si muove a tentoni, compiendo diversi tentativi, in maniera caotica, senza un progetto preordinato e senza la possibilità di prevedere l’epilogo e le successive mosse; lo sperimentatore osserva tutto dall’alto e valuta i movimenti, sapendo dal principio quali saranno le possibilità offerte alla cavia. IN ciò non vi è libertà alcuna. Viceversa, vi sarebbe il massimo di libertà, pur sempre nell’ambito della medesima gamma di possibilità, se escludi la visione dall’alto e se lasci la cavia sola nella propria pur sempre angusta libertà d’azione. E’ come una biglia lasciata libera di muoversi entro uno spazio con un unico sbocco: colpisce i bordi, incontra ostacoli che non ne fermano la corsa, ma ineluttabilmente imboccherà sempre l’unica strada che il congegno le consente d’imboccare. Il suo movimento appare assolutamente casuale, ma la gamma di direzioni che potrà imboccare sarà sempre limitata, così pure sarà preordinata l’unica via di fuga. Eppure la biglia nei suoi rimbalzi appare assolutamente libera di muoversi, ma segue il moto che la combinazione delle leggi fisiche le consentiranno. L’esistenza di Dio è una limitazione della libertà dell’uomo, nella stessa misura in cui la presenza dello sperimentatore lo è per la cavia e il piano inclinato per la biglia. Elimina l’onniveggente e la libertà dell’uomo diviene assoluta nella sua interdipendenza con il mondo circostante. Senza Dio l’uomo compirebbe le stesse azioni, ma non più circoscritte entro un disegno superiore, libere e senza circonferenze che le racchiudano. La nostra esistenza nel mondo non è giustificata da alcuno e da alcunché, siamo noi che autonomamente ci auto-giustifichiamo, iscrivendo nel tempo e nella storia la nostra esistenza. Solo Dio, la Sua esistenza, ci giustifica in quanto alterità e per effetto e in forza di una volontà esterna alla nostra. Nel giustificare la nostra esistenza, Egli imprigiona la nostra libertà, la rapprende entro uno spazio infinitesimo rispetto alle potenzialità ed alle possibilità possibili.

Ciao

ciò non spiega tuttavia perchè alcuni vivano sempre in dimensioni gioiose e serene ed altri siano sempre inquieti e tristi.....
perchè alcuni si realizzino in perfetti Figli di Dio
ed altri siano sempre in cerca di una identità
paperapersa is offline  
Vecchio 18-04-2006, 12.20.52   #355
salvatoreR
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Messaggio originale inviato da paperapersa
ciò non spiega tuttavia perchè alcuni vivano sempre in dimensioni gioiose e serene ed altri siano sempre inquieti e tristi.....
perchè alcuni si realizzino in perfetti Figli di Dio
ed altri siano sempre in cerca di una identità

Per arrivare a comprendere la Realtà, l’uomo deve compie il travagliato cammino dell’evoluzione, nel mondo illusorio della separatività.

Dopo si accorge degli effetti. È cosi che dagli effetti del male concepito e operato, egli arriva a capire che cosa sia il male: ombra e assenza di luce. Il male è in tale modo un fattore di evoluzione individuale, poiché è concepito solo quando non si è ancora compreso la Realtà del Tutto.

Questa comprensione è l’inizio del risveglio, la nascita spirituale.

Allora, comincia a correggere la propria natura inferiore fino a riconoscersi col Tutto, nella comprensione dell’Amore.

Questo è un messaggio importante per chi lo comprende, invece per altri sarà un messaggio scritto sulla sabbia di un deserto ventoso.

La vita è sempre vita oltre se stessa.

Questo è ciò che dicono i Maestri spirituali…..

salvatoreR is offline  
Vecchio 18-04-2006, 12.57.43   #356
turaz
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"solo per me stesso" (frase da cui si origina e alimenta l'ego distorto)

"sia fatta la tua volontà" (frase da cui si origina la "correzione" e la rinascita spirituale)

Ciao
turaz is offline  
Vecchio 18-04-2006, 19.29.02   #357
sunday01
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Messaggio originale inviato da visechi
Noi viviamo nel Caos ordinato della mente di Dio.

L’esistenza di Dio è una limitazione della libertà dell’uomo, nella stessa misura in cui la presenza dello sperimentatore lo è per la cavia e il piano inclinato per la biglia. Elimina l’onniveggente e la libertà dell’uomo diviene assoluta nella sua interdipendenza con il mondo circostante.

Nel giustificare la nostra esistenza, Egli imprigiona la nostra libertà, la rapprende entro uno spazio infinitesimo rispetto alle potenzialità ed alle possibilità possibili.

Ciao

A questo punto vorrei la definizione della parola: libertà.

Citazione:
Elimina l’onniveggente e la libertà dell’uomo diviene assoluta nella sua interdipendenza con il mondo circostante.


Ogni creatura creata, dagli uccelli del cielo ai pesci nel mare, fa quello per cui è stato creato e qui sta la sua libertà.
Se elimini lo sperimentatore, pensi che la cavia non essendo più "osservata" sia più libera???
Che credi in Dio o credi che la nostra esistenza provenga dal caso, il fatto è che siamo su questa terra che gira intorno a se stessa... e questo è il campo d'azione.
Solo andando con la le legge che fa girare la terra, cioè la volontà di Dio, la cavia diventa uno con lo sperimentatore ed esce dal labirinto.
Perchè noi non siamo cavie, siamo a immagine e somiglianza di Dio, e abbiamo la dignità di figli di Dio, quindi lo sperimentatore ci ha dato la chiave per uscire dal labirinto.
La libertà non sta nella trasgressione, ma mi sembra di capire che per te quello che rende prigionieri è questa oscillazione tra il bene e il male, tra Dio e Satana, tra l'uomo materia e l'uomo immagine di Dio.
Togliendo di mezzo questo, niente rimorsi di coscienza, niente premi o castighi, ma pensi così di eliminare il male e il dolore???
Il male e il dolore stanno proprio nella trasgressione che va contro l'ordine naturale delle cose.
L'uomo non deve rendere conto di nulla a Dio, Dio non ha nulla da perdonarci, casomai l'uomo deve fare pace con se stesso e allora sarà libero, perchè quello che si crede un peccato verso Dio è un peccato verso l'uomo.
Se Dio è verità, facendo la sua volontà, che non è un obbligo, ma una via... l'uomo trova la sua libertà.
L'uomo libero come lo descrivi tu dovrebbe essere Dio, prendere il suo posto, esattamente quello che fecero Adamo ed Eva, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno:

"Genesi 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male»."

E proprio il fatto che la creatura voglia essere il creatore che crea il caos, altro che libertà....

Ciao


Ultima modifica di sunday01 : 18-04-2006 alle ore 19.39.01.
sunday01 is offline  
Vecchio 18-04-2006, 19.50.35   #358
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Messaggio originale inviato da Uno
Si... si... è diverso... ma sbilanciato o no?


Eggregore anche l'origine del male? Ok mi può andare bene... ma di Chi?

Nessun sbilanciamento...era solo un consiglio...per chi sente il soffio del satanasso........ Se senti l'uno senti anche l'altro, nel qual caso e' meglio il soffio leggero degli Angeli, anche se effettivamente si andra' in altalena in questo modo.....

Nessun male...ma solo l'agganciarsi a cio' che si manifesta che cosi appare nella sua dimensione impura...pur non essendolo.
Yam is offline  

 



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