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13-04-2006, 18.41.20 | #342 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Citazione:
Ma è la stessa cosa... è l'arco teso, quando scocca non fa sforzo è contemplativo.. ha da un lato la forza che deriva da quello scoccar, dalla potenza/potere e dall'altro l'attrito dell'aria che cerca di fermare, ammesso che la freccia giri in tondo senza l'attrito tornerebbe subito all'arco, ma se l'arco e l'aria sono la stessa cosa vuoi che scocchi la freccia per riprenderla subito? A che scopo? Tornando in tema sono sicuro che avete capito chi è l'aria che frena Potrei continuare che le varie diramazioni (come un albero e i suoi frutti ) che questo attrito e questo scoccare prendono... ma non voglio complicare e andare fuori tema. |
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13-04-2006, 19.05.23 | #343 | ||
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Data registrazione: 02-02-2003
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Citazione:
Citazione:
Molto, molto importante.. Basilare questo punto! Gyta Ultima modifica di gyta : 13-04-2006 alle ore 19.11.26. |
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13-04-2006, 22.47.57 | #344 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Citazione:
Non è Dio che separa la creazione dal sacro, è l’uomo che si separa dal sacro dal momento che trasgredisce alla volontà di Dio creando una divisione che ancora oggi è presente in ogni uomo. Satana è colui che sbarra la luce di Dio, il Diavolo è colui che divide. Tu sostieni che Dio fin dal principio sapeva che l’uomo sarebbe caduto nella tentazione di staccarsi dal creatore e rimane come spettatore impassibile senza intervenire. Nessuno può mettersi al posto di Dio perchè siamo creature, ma non credo proprio che Dio creasse l’uomo a sua immagine e somiglianza per poi fare in modo che l’uomo si staccasse da lui, quello che tu vuoi dire è come se Dio si fosse diviso in se stesso, ma questo è una visione del tutto umana di Dio, perchè se Dio fosse diviso in se stesso la creazione non potrebbe sussistere. Dio sa tutto perchè è in ogni tempo, è presente in principio, ora, e sempre, ma quello che decidi tu nel tuo personale non è volontà di Dio, è la tua volontà. La storia dell’uomo nel principio è la storia di ogni uomo che se sa dominare i propri istinti e rimanere nella luce di Dio, è la storia personale di ogni uomo. Dio non interviene nel senso che non ti può obbligare a scegliere questo o quello, ma interviene nella storia di ogni uomo mostrando quale è la via da seguire per rimanere nella luce. Alla fin fine chi è Satana??? É la nostra parte oscura che come in principio tenta di dividerci dal sacro, ma che possiamo dominare. Genesi 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Come in principio l’uomo avrebbe potuto dominare il serpente, come Gesù rispose a Satana quando lo tentò nel deserto. Per cui anche se Dio è bene e male, ha dato all’uomo il dominio sul male come Dio stesso, perché la creazione senza il bene e il male, senza la luce e le tenebre, non è completa, come non ci può essere il giorno senza la notte. Questo è nell’ordine naturale delle cose. Citazione:
Perchè l’uomo è pur sempre una creatura di Dio e Dio non può non amare chi ha fatto a sua immagine e somiglianza. Ciao |
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13-04-2006, 23.20.12 | #345 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Citazione:
Gesù Cristo è lo stesso Dio che l’uomo adora, o meglio “non adora” da millenni perchè se lo adorasse non sarebbe nelle condizioni attuali. Se c’è una frattura fra quell’immagine di un Dio lontano e l’immagine di Gesù Cristo questa frattura indica soltanto quanto l’uomo si è allontanato da Dio. ------- “L'Uno parla di Amore, Unione, Umiltà, di non giudicare nessuno nemmeno noi stessi e di perdonare. L'altro separa, seleziona, si fa unico giudice, condanna e uccide chi non vive degnamente o chi è peccatore, quando Gesù invece ha vissuto tra i peccatori e ha protetto una prostituta... .......... Mi sembrano assai differenti le due figure, basterebbe mettersi in differenti punti di vista e non fissarsi su una sola.” ------- Tutti e due parlano lo stesso linguaggio dell’amore, ma è un linguaggio che l’uomo non comprende.... e quelli che non comprendono il linguaggio dell’amore, sono già morti tra i morti che credono di essere vivi e ciechi che guidano altri ciechi, cioè nelle tenebre. Queste parole di Gesù: Matteo 10:34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Matteo 10:35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; Matteo 10:36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. Matteo 10:37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. Matteo 10:38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. Matteo 10:39 Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Indicano appunto che visto che Satana è divisione, per ritornare all’Unità con Dio bisogna separare il bene dal male, con la spada simbolica della sua parola, che è parola di Dio. Citazione:
Con queste tue parole sono d’accordo, il nostro peggior nemico sta dentro di noi, ma se si comprende questo e si comprende questo negli altri che sono intorno a noi, si vede tutto con occhi nuovi, perchè si diventa uomini nuovi. Comunque le nostre paure sono una cosa diversa, non sono sempre "male" sono solo dei passi che dobbiamo affrontare per crescere ed evolverci. Ciao Ultima modifica di sunday01 : 13-04-2006 alle ore 23.27.27. |
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14-04-2006, 00.31.05 | #346 | ||
Ospite
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Citazione:
si, chi prenderà ciò come l'opportunità per crescere, per evolvere, vede nella paura non più un nemico da combattere, ma mezzo per maturare e crescere, come un ponte da superare. Anche se ovviamente a parole è facile, bisogna metterlo in atto... ma è già un buon passo comprendere. Citazione:
Ovviamente dobbiamo distinguerli, ma bisogna pur dire ke attraverso il male si riconosce il bene (fortunatamente non sempre bisogna passare attraverso il male), come quando si vivono esperienze difficili si cresce, si matura molto attraverso dolori e situazioni poco piacevoli. Con questo di certo non voglio darmi del masochista, ma dire che il male ha il suo merito nella evoluzione dell'uomo come ce l'ha quello ke kiamiamo bene. Finita questa tappa saremo al di sopra di quello ke ora consideriamo bene e male e avremo un punto d'osservazione assai più ampio. |
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14-04-2006, 09.51.41 | #347 |
Ospite abituale
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ma il "male" se siamo d'accordo sia "dentro di noi" (ego distorto) è frutto prevalentemente di inconsapevolezza sul suo "funzionamento" e sulla sua "utilità"
l'ego di per se non è ne positivo ne negativo. E' un mezzo necessario all'evoluzione o all'involuzione a seconda del fatto che lo incanaliamo correttamente verso l'una o verso l'altra strada. l'ego "compreso" e trasceso porta a una consapevolezza via via più ampia e all'UNIONE l'ego "combattuto" (distorto) porta all'involuzione e all'illusione e quindi in sostanza alla DIVISIONE. come potremo mai pensare di essere evoluti se al nostro interno siamo DIVISI? E cosa provoca divisione al nostro interno? ciao |
14-04-2006, 10.05.21 | #348 |
Sii cio' che Sei....
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Certo, la prima cosa da fare e' liberarsi di certi fantasmi.
Il Signore ci ha amato sin dal primo istante, il resto sono veramente chiacchere e malefiche e perverse distorsioni.....ovvero l'invenzione del Satanasso...che non e' altro che una forma pensiero..... Scoprire i nostri condizionamenti, senza pensare che quello e' il satanasso, e andare oltre....sentire accanto a se la presenza della nostra guida spirituale o angelo custode, e' ben diverso da sentirsi braccati dal satanasso. E' necessaria concentrazione e volonta'...allora si che quella Gioia del cuore, che e' il Suo Amore ci accompagnera' sempre. |
14-04-2006, 10.08.14 | #349 |
Ospite abituale
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satana è un'egregora.
creata dal non saper accettare "l'errore" legato all'ego distorto e vissuto come "colpa". questo porta a identificare il male e a "dividere" il nostro mondo sia interiore sia esteriore. ciao |
14-04-2006, 11.17.19 | #350 | ||||
Ospite abituale
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Citazione:
Rispetto all’omniscenza divina, noi siamo come criceti di laboratorio inseriti entro un percorso obbligato con due sole opzioni di scelta, arriviamo ad un crocicchio (per noi sono tantissimi, disseminati tutti lungo il nostro percorso di vita) e dobbiamo imboccare una delle due strade che ci si parano dianzi: l’una conduce al meritato premio, l’altra alla perdizione – è, ovviamente, una semplificazione, le cose son ben più complesse -. Nella nostra scelta appariamo liberi; l’aver imboccato l’una piuttosto che l’altra direzione rassegna a noi l’illusione della libertà d’azione, ma quel percorso già tracciato a priori dallo sperimentatore non dischiude alle nostre facoltà di decidere l’intera gamma delle opportunità potenzialmente possibili. Lo sperimentatore non sa mai con assoluta certezza quale strada imboccherà la cavia, Dio conosce a priori tutte le nostre decisioni. Ciò rende ancor più angusto l’area creata dalla nostra volontà. Lo sguardo dall’alto, omnicomprensivo, è ciò che riduce sensibilmente la nostra area di movimento. Sappiamo che il correre della cavia è circoscritto entro uno spazio ben delimitato e precostituito. Così è per noi. Anche noi ci muoviamo con affanno e patimento entro quest’area predeterminata, con l’unica facoltà di rinunciare alla strada della perdizione o imboccarla, spesso anche inconsapevolmente. Mi domando dove sia questa tanto millantata libertà? Essa si concreta in una gamma d’azioni e decisioni quantomai limitata. Solo l’inesistenza di Dio espande quest’area. Citazione:
Citazione:
Questa è una visione molto romantica della Vita e dei personaggi che sul suo palcoscenico si muovono. L’uomo non ha e mai avrà il dominio sul Male, perché, in tale evenienza, conseguirebbe anche il dominio su una parte di se stesso e di Dio. Ma l’uomo non è un dominatore, è tronco d’albero trascinato dalla corrente del fiume che diviene impetuosa o calma la sua corsa a prescindere da ciò che trascina con sé. Non so quanto la creazione possa essere considerata completa, ma comprendo quanto patimento ed orrore questa si porti appresso. Ciò è facilmente ravvisabile in ogni angolo della terra ed in ogni momento della storia. Il dolore – nella metafora, la notte che segue il giorno – non è un riposo come la notte rispetto al giorno, non è un quietarsi, ma è tutt’altro, solo il loro ciclico avvicendarsi può essere assunto per analogia come immagine. Il dolore è sfinimento, non serve a ritemprare le forze. Citazione:
Su questo hai parzialmente ragione e parzialmente torto. La furia della Natura è un altro elemento incontrollabile. Essa impera e allo stesso tempo soggiace. Le disgrazie naturali che ciclicamente si abbattono sui suoi abitatori, si ripercuotono sull’animo di chi le subisce, spesso senza alcuna colpa, o senza che vi sia stata alcuna prevaricazione dell’uomo sulla Natura. Sono eventi naturali, in sé assolutamente neutri, che assumono connotati ben diversi solo quando intersecano l’esistenza di ciascuno di noi. Lo straripare di un fiume non sempre dipende dall’azione dissennata dell’uomo, così pure le sue nefaste conseguenze. La rottura di una faglia freatica è un altro evento naturale, scaturigine di profondo dolore e sconquasso nel supposto ordine antropomorfo. L’evento mitico – io credo storico – cui fai cenno è un altro di quegli eventi naturali che in epoca antica si ripercuotevano nell’animo dell’uomo. La tradizione di tutti i popoli di ogni latitudine riporta tracce di questo evento, il che farebbe supporre si trattasse di un evento storico, forse verificatosi in diversi momenti, ma ha segnato profondamente l’animo collettivo dell’uomo, tanto da imprimere un’atavica paura nel profondo dell’animo dei popoli di ogni tempo. Ciò è segnale che l’uomo non è in condizioni di dominare questo ‘Male’ atavico, neppure se si trovasse in sintonia con ciascun dio che popola i cuori degli uomini. Eppure ben comprendi quanto sangue e dolore ha cagionato…. Forse, mi dirai, è frutto anch’esso dell’originaria maledizione proferita da Dio nei confronti non solo della creatura ma anche di chi le offre ospitalità… non so, ma tant’è. Dio è inconoscibile, così pure i suoi disegni, i suoi progetti. Pretendere una conoscenza intima di quel che Lui ha previsto per la Creazione è presunzione, è millantare la possibilità che cisi possa elevare al Suo ineffabile livello. Le chiacchiere stanno proprio in questo vano tentativo di decriptare i segni della sua orma attraverso la decodifica di scritti esoterici, o inventando egregore dal sapore stantio, di muffa rappresa nelle menti di umani limitati che insinuano in se stessi il miraggio di superare se stessi. L’uomo confligge con se stesso, ma anche con qualcosa che è posto al di fuori di sé: con la Vita, con tanti altri se stessi, e capire se stessi significherebbe svelare soltanto una parte dell’intero mistero – già sarebbe tanto, già ciò è impossibile -. Intridere la propria mente di cabbalistiche decriptazioni di scritti è solo un sistema per fornire nutrimento alla presunzione e alla propria mente, per cercare di fornire un senso a ciò che senso non ha, o che, perlomeno, pur potendone avere, sfugge alle nostre limitate capacità di comprensione. Siamo indefessi costruttori di Speranze e illusioni; non recediamo da questa nostra mirabolante e vanagloriosa supponente vocazione neppure di fronte alle eterne contraddizioni o surreali realtà che edifichiamo. Deduciamo da noi stessi tutto ciò che proiettiamo all’esterno in termini di comprensione, fingendo che tutto sia vero, escludendo la possibilità che nulla sia in definitiva vero… solo labili costrutti umani atti a giustificare noi stessi… Ciao |
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