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Vecchio 03-09-2005, 09.24.59   #51
sunday01
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Estragone
Eviti però di valutare che troppo spesso il dolore prescinde e trascende la possibilità di libera scelta dell’uomo. Se male è tutto ciò che induce sofferenza, non potrai negare che le catastrofi naturali, cioè lo scatenarsi degli elementi della Natura, quindi forze distruttrici che prescindono dall’azione dell’Uomo, così come prescindono dalla sua volontà, fatti ed avvenimenti sempre accaduti in ogni epoca storica., siano anch’esse fonte e causa di Male, uno dei terrificanti aspetti del suo manifestarsi sulla terra. Ora sarebbe curioso comprendere se anche questa particolare caratteristica, legata al dispiegarsi della furia della Natura, possa essere ricondotta al ‘libero arbitrio’.

Su questo punto dovremmo tornare ancora una volta al libro della Genesi: dopo la caduta, la natura si è trasformata da benevola ad ostile nei confronti dell’Uomo: “Per colpa tua la terra sarà maledetta ... ti procurerai il pane col sudore della tua fronte finchè tornerai alla terra dove sei stato tratto… e alla Donna: “partorirai i figli nel dolore” e al Serpente: “striscerai sul tuo ventre per tutti i giorni della tua vita…”
Che significato vogliamo dare a queste parole?
Che anche la natura è stata sconvolta dal dilagare del male… inteso come sentimenti contrari a quello a cui l’uomo era destinato, e attende la sua liberazione (cieli nuovi e terra nuova).
Contro lo scatenarsi degli eventi della Natura l’uomo non può fare nulla, sono imprevedibili ma in qualche modo sono connessi alla decisione dell’uomo di avere la conoscenza di tutto…
Su questo argomento si potrebbero fare fiumi di parole, abbiamo in questi giorni sotto gli occhi l’esempio di quello che può provocare un disastro naturale… quegli uomini e donne che sono morti per l’uragano a New Orleans… sono responsabili di quello che è successo?
No, è lo stesso discorso che ha fatto Gesù a quelli che gli chiedevano se gli uomini morti sotto il crollo della torre di Siloe sono più colpevoli di loro: ha detto no, ma che se non cambieranno il loro cuore, faranno tutti la stessa fine…

Citazione:
Messaggio originale inviato da Estragone

Ma non è tutto.
E’ noto, ed ormai indiscutibile, che le nostre azioni, le nostre scelte siano frutto di un coacervo di forze, nel cui avviluppo la volontà cosciente, quindi anche il consenso cosciente, sono solo una parte del tutto.
[...]
Per quello io credo che noi non siamo il motore che determina il moto, ma siamo anche noi elementi di quel moto; non siamo la forza che imprime l’incipit all’azione, ma siamo, in buona misura, agiti dall’azione stessa; non siamo i trainers, ma i trainati dal fenomeno.
[...]
Sempre che tu ora non voglia negare l’esistenza dell’inconscio, cioè quella parte del profondo di ciascuno di noi che uno studioso definì Anima.

Noi siamo una parte del tutto, e ogni nostra azione o pensiero contribuisce a modificare continuamente questo tutto. All’inizio come adesso ogni azione umana influisce sugli altri individui, se queste azioni e questi pensieri sono positivi influiscono in modo positivo sulla realtà, se sono negativi altrettanto, con tutte le sfumature che ci possono essere tra il bene e il male.
Se la somma di tutti questi singoli atti e pensieri è negativa, si avrà un peggioramento della situazione generale, il male genera il male e il bene genera il bene.
Io penso che noi possediamo un’energia che possiamo incanalare in maniera positiva e negativa, gli esempi che troviamo nella Bibbia ne sono una prova: basti pensare alla storia del diluvio universale,
il genere umano era così corrotto che Dio stesso “si pentì” di avere fatto l’uomo… e decise di cancellarlo dalla faccia della terra e poteva farlo, non è una contraddizione, perché aveva detto “tu morirai”. Ma per la presenza di un uomo giusto non cancellò il genere umano, e così, per la fede di uno, l’uomo sopravvisse al diluvio.
A questo punto potresti obiettare che questo non sposta di un millimetro il discorso sull’origine del
Male, ma quello che voglio dire è che l’uomo convertendo il suo cuore può sconfiggere il Male…
Lo ha dimostrato Gesù, che guariva tutti i mali, fisici e psichici… ad una condizione: la fede dell’uomo…
Il fatto di placare la tempesta, di camminare sulle acque, sono cose che se l’uomo eleva la sua mente a Dio, converte il suo cuore, può fare…
L’Illuminazione consiste nello spogliare il proprio sé da tutto ciò che è terreno, dalla paura, dalle proprie pulsioni…
Tutto quello che sta nel nostro inconscio, la nostra Anima che grida giustizia…
Le forze che sono presenti dentro di noi certe volte non riusciamo a controllarle, ci sentiamo come sospinti da una corrente, ma se ognuno di noi impostasse la sua vita sull’amore e agisse di conseguenza, influenzerebbe positivamente il mondo circostante: questa è la conversione del cuore che ognuno di noi può fare o non fare.
Persino Gesù non può fare nulla senza il nostro consenso: questo significa che ognuno di noi in prima persona deve decidere da che parte stare e come impostare la sua vita.


Citazione:
Messaggio originale inviato da Estragone

Dio, nell’uomo, effuse un’immagine di Sé; nell’uomo sono presenti sia la facoltà di cagionare dolore, sia quella di procurare gioia e bene. Le due pulsioni, che qualcuno battezzò ‘pulsione di morte (Thanatos) e ‘pulsione di vita’ (Eros), coesistono in un groviglio inestricabile.
Mi domando quindi, se l’uomo è creato a Sua immagine e somiglianza, è anche desumibile che, essendo l’immagine simile in spirito alla fonte da cui promana, anche Dio, in origine, doveva custodire in Sé entrambe le forze, quindi, anche in questo caso, Dio è, o era, male e bene contemporaneamente.

Su questo punto penso che le parole "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" implichino questo fatto:
Dio nella sua onnipotenza conosce tutto e avendo creato tutto sa anche le potenzialità negative e positive implicite nella creazione.
Ogni cosa creata può essere positiva o negativa, dipende dall'uso che se ne fa...
L'uomo è stato posto al culmine della creazione e libero di agire e di governare la terra, ma in quanto creatura, doveva fidarsi della parola di Dio e non di quella di una creatura di Dio..
La nostra libertà è la nostra forza e la nostra miseria, ma abbiamo dentro di noi quel "soffio divino" o Anima che ci permette di discernere il bene dal male (si sono accorti che erano nudi e provarono vergogna), a differenza di tutte le altre creature... per questo siamo a immagine e somiglianza di Dio.

Un saluto
sunday01 is offline  
Vecchio 03-09-2005, 19.14.35   #52
kantaishi
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Le colpe di Dio?

Le colpe di Dio?
Ma è talmente semplice!
Basta mettere la parola Satana al posto della parola Dio e tutto diventa chiaro!
L'uomo è adoratore di Satana e non di Dio.
Dai Vangeli gnostici:

"Sappiate che il mondo è il campo di Satana e gli uomini del mondo ne sono gli agricoltori."

Dal vangelo di Giovanni:

1 :"Se Mosè fosse vostro padre,mi amereste.Invece voi tentate di uccidermi perchè vostro padre è il diavolo!"

2:"Guardatevi da coloro che dicono male al bene e bene al male."
(e chiamano Satanaio o addirittura:Gesù Cristo).

Più chiaro di così ?

Kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 03-09-2005, 19.25.09   #53
kantaishi
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Come agiscono Satana e i suoi servi?

Come agisce Satana?
Esattamente come le fattucchiere:

1:Ti predicono una malattia incurabile che tu non hai.
2:Ti danno il sale da sciogliere per controllare se la malattia esiste veramente.
3 Ti chiedono milioni per curarti dalla malattia inesistente.

E Satana? Come agisce?

1:Ti fa credere che esiste una cosa come il peccato.
2:Ti dice che,se tu pecchi,dopo morto andrai in un inferno che non esiste.
3:In modo indiretto e invisibile ti chiede soldi per salvarti da quell'inferno che non c'è.

E tutti,per paura,seguono Satana e crocifiggono Gesù.
Ma sono furbi:chiamano Gesù:Satana e Satana:Gesù.

O no?

Kantai,lo 007 dello Spirito.
kantaishi is offline  
Vecchio 03-09-2005, 23.01.51   #54
Cornelio
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Messaggi: 214
Re: Come agiscono Satana e i suoi servi?

Citazione:
Messaggio originale inviato da kantaishi
Come agisce Satana?
Esattamente come le fattucchiere:

1:Ti predicono una malattia incurabile che tu non hai.
2:Ti danno il sale da sciogliere per controllare se la malattia esiste veramente.
3 Ti chiedono milioni per curarti dalla malattia inesistente.

E Satana? Come agisce?

1:Ti fa credere che esiste una cosa come il peccato.
2:Ti dice che,se tu pecchi,dopo morto andrai in un inferno che non esiste.
3:In modo indiretto e invisibile ti chiede soldi per salvarti da quell'inferno che non c'è.

E tutti,per paura,seguono Satana e crocifiggono Gesù.
Ma sono furbi:chiamano Gesù:Satana e Satana:Gesù.

O no?

Kantai,lo 007 dello Spirito.


Vuoi forse dire che il detto: "quia mundus vult decipiti, ergo decipiatur",(*) trova qui la sua completa verità??

* "il mondo non domanda altro che di essere imbrogliato"
Cornelio is offline  
Vecchio 05-09-2005, 19.01.28   #55
kantaishi
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Messaggi: 1,885
Rispondo a Cornelio.

Salve,
ti rispondo con una domanda:
se Gesù,nel Vangelo di Giovanni,dice ai Farisei che loro hanno per padre il diavolo e non certo Mosè,non vuol dire che ragiona come me?
Seconda domanda:
i Farisei rispondono:"Non siamo mica figli di PROSTITUZIONE per cui ci dici che abbiamo per padre il diavolo?
Cosa volevano dire i Farisei?
Perchè non hanno detto"figli di prostituta"ma di"prostituzione" e allora?
Un aneddoto:
il Buddha Osho Rajneesh aveva spiegato,in una conferenza,cosa volevano dire i Farisei con quella frase.Dopo circa mezz'ora che stava spiegando,i 2000 presenti alla conferenza cominciarono ad andarsene,con gli occhi sbarrati e con aspetto di zoombie.
Alla fine,senza dir nulla e senza salutare Osho,anche gli organizzatori se ne andarono.
Il giorno dopo,Osho ebbe un sospetto e volle confermarlo:
cercò di contattare alcune persone che erano alla conferenza e chiese loro perchè se ne erano andate.
Tutti risposero dicendo che non si ricordavano nulla,nè della conferenza nè di Osho.
La spiegazione è stata talmente shockante che tutti l' avevano repressa nell'inconscio.
Prova a immaginare cosa aveva spiegato.
Aveva spiegato che,mentre il loro padre faceva sesso con la loro madre,era successo che un........................
Ho già detto troppo.

Kantai
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Vecchio 05-09-2005, 20.25.21   #56
paperapersa
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Gyta, ho letto il tuo intervento lungo e bellissimo. Mi sembra che esprima il tuo percorso verso la Luce.
Ognuno ha il suo e prima o poi arriva il momento per tutti.


vorrei condividere in maniera mia più sintetica quello che tu esprimi.



Se vedi un fiore colmo di bellezza
tu sei quello
Se osservi la vastità e la calma del mare
tu sei quello
Se la cima di un monte innevato
attira il tuo sguardo
tu sei quello

Quando un povero ti tende la mano
perchè non sa chi è
tu eri quello
Quando un malato credce
di non poter guarie
tu eri quello
Quando un vecchio si crede pronto a morire
tu eri quello.

Quando un bimbo ti sorride
con lo sguardo pieno di gioia
tu sarai quello
Quando un giovane ti mostra
la sua prestanza fisica
tu sarai quello
Quando un uomo darà
qualcosa all'umanità
tu sarai quello

Alzati e guard
solo la perfezione dell'Essenza
Vivi la tua Verità
mostrando a chi non sa
la sua ignoranza

Non c'è peccato originale
ma origine di un unico peccato
Non aver più creduto
all'unica vera somiglianza
all'unica vera immagine,
all'unica verità

malu agosto 2005

L'unica cosa per cui Gesù Cristo invocò il perdono
a Dio fu l'ignoranza (Padre perdona loro perchè non sanno........)
L'unica cosa che salverà lì'umanità e la condurrà ad una condivisione pacifica delle ricchezze del pianeta
sarà la conoscenza, la saggezza, la Sapienza.
Costruiamo una dimora per la Sapienza, ......
paperapersa is offline  
Vecchio 05-09-2005, 23.58.28   #57
Mistico
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Un abbraccio di cuore, Malu...

Prima bisognerà che un anello si chiuda, che un bimbo nasca ed erediti dall'anello della follia tutto ciò che fu dimenticato, trascurato, sminuito, calpestato, offeso e sprecato.

Una razza nuova verrà ad esaudire i tuoi sogni, molto dopo di noi, eppure tu sai che sarai tra loro e con loro, e questo fa sì che tu sia salva dall'ignorante disperazione.

Sei una magnifica Parte di Dio.
Mistico is offline  
Vecchio 06-09-2005, 07.52.24   #58
paperapersa
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Grazie Mistico! A nche tu e tutti lo siete e losiamo.
Io so solo che voglio esserci con tutte le mie cellule quando questo glorioso incontro avverrà e lo auguro a tutti. Quando Cielo e Terra si fonderanno in un mistico orgasmo io ci sarò , tu ci sarai, noi ci saremo............
paperapersa is offline  
Vecchio 06-09-2005, 09.04.07   #59
Estragone
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Citazione:
Contro lo scatenarsi degli eventi della Natura l’uomo non può fare nulla, sono imprevedibili ma in qualche modo sono connessi alla decisione dell’uomo di avere la conoscenza di tutto…

Questo è vero! Così come è vero ed abbastanza acclarato che, rappresentando la Natura la vita stessa, non siamo noi a vivere la vita con la nostra presenza, ma è giustappunto il contrario. Noi siamo nella vita, ma da essa siamo trascinati come entro una corrente impetuosa, che quando quieta la propria corsa, il proprio impetuoso fluire, lo fa solo per darci requie, un solo attimo per un solo respiro, che si tramuta in sospiro e gemito non appena riprende la corsa. Siamo dentro questo flusso che si appropria di noi, che ci trascina e sballotta da una parte all’altra, dandoci l’illusoria sensazione di essere noi i protagonisti essenziali, non solo comparse accidentali, di questo eterno fluire. E’ un fiume che spesso rompe gli argini, tramutando la propria folle corsa in un’esondazione tonante: il rombare di cannoni. Siamo come foglie al vento, che non governano il proprio fluttuare. Dio, in origine, maledì la Terra e con essa maledì i suoi abitatori. Lo fece quando volle rendersi mondo di una delle sue qualificazioni, quella che più d’altre aveva in antipatia: il Male. Lo relegò sulla Terra e lo avvolse con la nube dell’ignoranza, affinché l’uomo credesse che questa iattura da lui promanasse. Così agì per mantenerlo schivo. L’uomo non è un adoratore di Satana, ma un misero, eternamente prono nell’atto di beatificare il proprio aguzzino. Il Libro della Genesi è la condanna di Dio, ma è anche il grumo di parole che tende ad assolverlo, scaricando responsabilità sull’uomo. E’, in quest’ottica, la defensa divina.


Citazione:
Se la somma di tutti questi singoli atti e pensieri è negativa, si avrà un peggioramento della situazione generale, il male genera il male e il bene genera il bene.
Il saldo delle azioni dell’uomo, è anche il saldo dell’obbrobrio originario di Dio. Quando egli stila il resoconto delle azioni degli uomini, Egli stila il bilancio delle proprie nefandezze, perché solo a Lui può essere attribuita la responsabilità ultima del bene e del male. Egli era un aggroviglio di male e di bene, Lui originò tanto il bene, quanto il male. Per il bene lo si osanni pure, per il male è così giusto condannarlo. E’ corretto attribuirgli i meriti per quanto di buono e bello è stato creato, osannandolo e ringraziandolo, così come è altrettanto giusto che lo s’ingiuri e danni per quanto di orrido la Creazione si porta appresso. Da Lui tutto promana, a Lui tutto ritorni, solo così vi può essere equità.

Citazione:
A questo punto potresti obiettare che questo non sposta di un millimetro il discorso sull’origine del
Male, ma quello che voglio dire è che l’uomo convertendo il suo cuore può sconfiggere il Male…
[…]
L’Illuminazione consiste nello spogliare il proprio sé da tutto ciò che è terreno, dalla paura, dalle proprie pulsioni…
Dio ci volle creare in un determinato modo, con specifiche qualità e specifici difetti congeniti, entrambi originari. Ci volle deboli al cospetto del Tentatore, altra sua creatura, pur sapendo come si sarebbe evoluta la sua Creazione. Ci avrebbe immessi in un percorso che origina da Lui e si conclude in Lui. Lo fece per gustarsi l’affanno dell’uomo, per imporre la sua legge ferrea, crudele, ignominiosa, per condurre ed imporre il proprio sollazzante giuoco che lo distraesse dalla sua solitudine eterna. Noi giochiamo il Suo giuoco, e spesso vi partecipiamo festanti e celebranti nella più tetra illusione che conduca ad un fine. Un fine illusorio. Volendo credere che questa esistenza che ci vive sia un po’ il farmaco dalla doppia valenza: da una parte c’inquina, uccidendoci pian piano, dall’altra ci purga, sanando le nostre ferite originarie. Ma è solo un giuoco, le cui regole sono multiformi, non dettate da Lui che ci ha lasciati privi dell’apposito ed indispensabile libretto d’istruzioni per vivere. Le regole sono un’altra psichedelica costruzione mentale di noi esseri umani che ci peritiamo di trovare la strada per riapprodare ad un’età dell’oro che non vi è mai stata. E’ la nostra chimera, il nostro sogno che lusinga. Eccoci allora affannarci a costruire teologie, spiritualità caleidoscopiche, l’una diversa dall’altra, ciascuna più veritiera dell’altra, tutte mendaci ed illusorie, che sono non il nutrimento della nostra anima, ma solo il corroborante dell’eterno giuoco che diletta l’unico manovratore, l’unico ente che stringe i fili nel proprio pugno grondante sangue. Lo stesso sangue che lui pretese e riscosse dal suo popolo, quello eletto, ai primordi, lo stesso tributo che tuttora esige a noi. Sangue le cui molecole sono gemiti strazianti, urla disperate, scoramenti e disillusioni che Lui non vuole e non può vedere e sentire… troppo occupato a seguire l’evolversi del giuoco. Serenamente assiso sullo scranno più alto, incurante di tutto e di tutti, uccide così la sua eterna noia, flagellando tanto i suoi adoratori, quanto le sue ingiurianti pedine stufe di essere parte del giuoco. La sua è un’eterna sferzata, il cui fine è quello di perpetuare – rendere eterno – il suo diletto. Non vi è salvazione, solo un’eterna, perdurante condanna. Non vi è ritorno, solo dolore. E gli attimi di felicità – illusoria – sono talmente labili che durano appena quel battito di ciglia che scandisce il tempo dei ricordi. Perché il dolore è sempre presente e vivo, la gioia un ricordo che svanisce pian piano, impreziosito da futilità e da illusioni. Spogliarci della nostra appartenenza terrena, significa rinnegare la Creazione, riappropriarci del nostro diritto di esseri soli, di essere pienamente e finitamente umani. Spogliarci delle illusioni per scorrere insieme a quel flusso che ci logora, fino alla morte, unica, ineluttabile, pia conclusione del danno primigenio.
Nasciamo mondi da colpe, se non l’unica voluta e trasmessaci dai nostri progenitori, fino a risalire alla prima genitura. Nasciamo pieni di luce – così si dice – appena offuscata dal peccato originario, viviamo per offuscare sempre più la luce di cui siamo circonfusi. Cresciamo col rimpianto di quell’età d’oro in cui eravamo accolti nell’eden. Viviamo portandoci dentro l’ansia e l’angoscia di aver perso la grazia di Dio. Cresciamo e ci affanniamo nello sforzo velleitario di riconquistare quella luce che man mano ci abbandona. Quella luce che ci riunisca a colui dal quale fummo allontanati per suo unico volere. E’ un percorso che partendo da un punto dovrebbe ricondurci al medesimo punto di partenza. Che assurdo fantasioso giuoco che gioca con noi.
Osserva, siamo fantasmagorici costruttori di teologie, di spiritualità. Le attingiamo a frammenti folleggiando fra scritti e biblioteche esoteriche, occulte. Ne estraiamo un pezzo per ogni diversa filosofia che incontriamo per strada – sempre irta, sempre erta -, colleghiamo con colla vinilica i vari frammenti. Costruiamo così il nostro mosaico, il nostro folle scipito puzzle, dal sapore di stantio, di putredine, di morte che cela la morte, che rinnega la fine, che rifiuta il riposo. Eccoci quindi propinarlo come un farmaco, come una panacea buona per ogni male: quelli dell’anima, quelli del corpo. Come operiamo? Semplice: leggiamo Giovanni, leggiamo Osho, se siamo alla pàge c’imbrodiamo con qualche spiritualità orientaleggiante… da ciascuna rubiamo qualcosa, ciascuna di esse sarà espropriata della parte più solluccherosa, buona per la costruzione della nostra nuova spiritualità da ammannire alla prima occasione. Sempre pronta, sempre viva, sempre priva del Verbo, del Logos. Operiamo in assoluta autonomia, con assoluto arbitrio decidiamo quali frammenti, quali loghion, quali versetti potranno entrare a far parte della nostra cosmogonia, del nostro esoterismo, del nostro ‘S’apere (sempre con la ESSE maiuscola). Diventiamo Eva, Maria, Magdalena e Sophia… diventiamo anima che parla, che riluccica d’oro, di diamante, di zafiro e rubino. Diventiamo preziosi, impreziositi dalla preziosità di quel che abbiam composto. Colleghiamo i frammenti rilucenti fra loro, che solo uno sguardo spento non vede sfaldarsi. Abbiamo anche noi la nostra apofatica teleologia, i nostri pensieri lacunosi si sono aggrumati intorno all’essenza spirituale, le nostre parole grondano significato, che è sempre afasia. Quel che abbiamo sotto i nostri occhi è un bradisismo della ratio e del sentimento. Contale, quante ne censisci? Pensi siano tutti folli, tutti scemi? No, anch’essi, noi tutti siamo partecipi fattivi del Giuoco divino, che serve a servire il Signore. Sono frammenti di illusione, che sommati costituiscono la grande illusione.
Estragone is offline  
Vecchio 06-09-2005, 09.05.56   #60
Estragone
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Dio nella sua onnipotenza conosce tutto e avendo creato tutto sa anche le potenzialità negative e positive implicite nella creazione.
Ogni cosa creata può essere positiva o negativa, dipende dall'uso che se ne fa...
L'uomo è stato posto al culmine della creazione e libero di agire e di governare la terra, ma in quanto creatura, doveva fidarsi della parola di Dio e non di quella di una creatura di Dio..
La nostra libertà è la nostra forza e la nostra miseria, ma abbiamo dentro di noi quel "soffio divino" o Anima che ci permette di discernere il bene dal male (si sono accorti che erano nudi e provarono vergogna), a differenza di tutte le altre creature... per questo siamo a immagine e somiglianza di Dio.
Ogni cosa creata reca in sé il bello e il brutto, il bene e il male, la gioia e il dolore, dipende da come è stata creata. L’uomo è stato posto nel mondo e funge da turibolo di Dio, entro cui Egli spegne e consuma il proprio incenso che spande miasmi di morte, di putredine. Quel soffio divino che avverti è la nostra Anima stanca, piegata su se stessa, sfinita, che si avvoltola nell’improbo compito di discernere il bene dal male. Ma quale bene, quale male? L’immagine che Dio effuse in noi è solo quella che, ogni volta che osserviamo scevri dall’illusione di essere suoi diletti figli, ci consente di vedere ed avvertire l’orrore del non sense, di percepirne il fiato, di sentirne il respiro, di saggiare il peso del suo tocco che sferza l’aria prima di abbattersi inclemente sulle nostre spalle. Però pare che di ciò godiamo, c’imprimiamo nella mente immagini soave. Anche il dolore lo poniamo al servizio, come ancella, della nostra evoluzione spirituale, scordando che esso, il dolore, imprime segni indelebili nel fondo della nostra anima. La macchia, la solca. Osserviamo estasiati un tramonto e vediamo in esso un segno divino, fingendo di non sapere che è solo l’annuncio del riposo della Natura, affinché essa raggrumi le forze per poter riprendere a sfiancarci con maggior vigoria il mattino seguente. Un tramonto è solo il rinvio dell’eterno tormento, l’alba la sua ripresa. Fra lo scomparire del Sole e il suo troneggiare alto nel cielo, vi è il riposo di Dio, stanco di tanto diletto. In questo intermezzo si consuma la copula dell’umanità che chiude gli occhi e riempie il mondo di sogni che svaporano all’alba per tramutarsi in deliri celati dietro tante parole che s’illudono di osannare un salvatore il cui avvento è sempre sospeso nel tempo… un avvento che mai ci sarà… troppo bello il Giuoco divino!
Un saluto

Estragone is offline  

 



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