La spiritualità non ha grande spazio a scuola.
La scuola è luogo di scienza, quindi la spiritualità non ha spazio (tranne che per l'ora di religione).

Vi siete mai chiesti perchè? Gli amministratori scolastici sono tutti dei "materialisti che errano"?

La spiritualità mio caro si insegna con l'esempio ed in questo posso dirti che siccome il mondo sta cambiando anche i docenti cambiamo e soprattutto cambiano gli alunni che essendo ogni anno più "evoluti", lo sono anche in senso spirituale, nel senso chesono più disponibili a conoscere se stessi, a mettersi in gioco,
a volere apprendere di più sulla personalità che non sui contenuti.. Io personalmente posso dirti che siamo tanti i docenti che teniamo corsi di "narrazione" in cui i bambini si svelano con il loro mondo interiore e scoprono di essere splendide creature piene di talenti e non più quelle pochezze che gli insegnanti e i genitori di una volta volevanio che essi fossero scaricando su di loro le loro frustrazioni....Inolytre si tengono laboratori di
scrittura creativa, di teatro e di quant'altro aiuta l'alunno a sviluppare le sue potenzialità.
E poi c'è l'esempio che è importantissimo....... se tu diventi quello che sei sempre stato se ne accorgono tutti....

Bisognerebbe convertire l'ora di religione, in l'ora di spiritualità, o l'ora delle interpretazioni critiche delle religioni. Forse un argomento un po' pesantuccio per dei ragazzi...bah...

questa è la cosa veramente difficile poichè pochi insegnanti di religione cattolica sono veramente spirituali e restano dogmatisti (non so se si dice così).
Bisognerebbe che tutti i docenti si convertissero alla spiritualità e sta avvenendo, piano, credimi, ma sta avvenendo.....

vabbè, adesso non esageriamo. Le scienze matematiche, fisiche e chimiche devono essere il più neutre possibile e la spiritualità è meglio lasciarla ad altri campi.

non trovo la scuola poi così materialista. letteratura al liceo è la materia più importante, filosofia la più rispettata. ma questo non basta, ci vorrebbe un potenziamento delle lezioni di religione, una sola ora a settimana non fornisce un'adeguata preparazione a quella che è la materia più delicata e pesante allo stesso tempo. evidentemente per questa sua particolarità non c'è l'obbligo di frequenza, forse è anche giusto così perchè in questo modo ognuno studia la propria religione con i diretti interessati, ossia sacerdoti e guru. tuttavia bisogna ammettere che in italia siamo culturamente inferiori agli altri paesi sullo studio della religione. questo è dovuto all'oscurantismo laicista che opprime il nostro paese in maniera sempre più veemente.
grazie al cielo le università sono più libere dalle alterazioni culturali che impongono i governi, di conseguenza nelle università è possibile studiare la religione in maniera seria. infatti le scienze religiose in questi ultimi anni stanno avendo un boom in ambito universitario, la stessa cosa vale per storia delle religioni, sociologia delle religioni ed antropologia culturale. anche se gli studiosi di quest'ultime preferiscono trasferirsi nelle facoltà di scienze religiose per avere una più ampia visuale delle religioni: dottrinale, teologica, filosofica, storica, ascetica e archeologica.

Si, infatti, non è materialista, basti pensare ai 3 anni di Divina Commedia al liceo! (E dire che ai tempi non mi diceva proprio nulla...)

Oscurantismo laicista? Oscurantismo laicista? Ma scherziamo?

La scuola deve rimanere laica! Come ogni cosa statale. Un'oretta di studio critico e razionale delle religioni si può anche fare; ma razionale.

non ho detto che la scuola statale non debba essere laica, ho detto che non deve essere laicista. per spiegarmi meglio: con laicità intendo nessuna presa di posizione sulle religioni, in modo da lasciare la religione nella sfera individuale; con laicismo intendo l'oppressione sulle religioni motivato dalla paura da parte dei potenti di perdere il proprio dominio sul popolo.
ora, se al liceo lo studio della religione riceve una votazione pressochè ininfluente sulla carriera scolastica dello studente, significa che il governo sta emarginando lo studio sulla religione, per il motivo sopra citato, comportandosi secondo un'ideologia laicista, non laica/le. lo stesso comportamento ha portato a dedicare allo studio della religione una sola ora a settimana.
il governo dovrebbe invece lasciare più libertà alla cultura, non sopporto questi paletti conoscitivi. spero di essermi spiegato meglio
quanto allo studio razionale sulle religioni devo dire che sono contrario. è vero che forse ci vorrebbe un pò di teologia verso la fine del programma in modo da comprendere approfonditamente il senso delle religioni, però in generale preferirei uno studio meno razionale e più contenutistico.

Condivido la tua risposta.. pienamente!

Ora di "spiritualità".. certo, buono!!
(pensiero tra l'altro che avevamo dibattuto tempo fa
e del quale mi trovi in pieno accordo, Cat!)
Per quanto come inizio basterebbe continuare sulla linea
descritta da paperapersa (che tanto "persa".. non mi sembra!! )

Un caro saluto a voi tutti!

Gyta

Salve,
io ho fatto l'insegnante di scienze per 30 anni.
Il primo giorno di insegnamento mi sono detto:come è possibile insegnare la mentalità scientifica a una classe di 23 preti?
Cioè 23 ragazzi condizionati totalmente dalla superstizione cattolica,che è ferocemente anti scientifica?
"Semplice,mi son detto,basta estrarre Dio dalle loro teste."
E così ho fatto.
Qualcuno se ne è accorto?
Fra i genitori nessuno,fra gli alunni qualcuno.
E che mestiere fanno oggi quelli che se ne sono accorti? Fanno gli psicologi in vari campi.
Giusto,no? Se sono riusciti a capire i trucchi dello psicologo Kantai,voleva dire che la psicologia era il loro vero talento.

Kantai.