Quel che “Pippo” pensa e decide fa parte della struttura di quel che il Tutto è.

Il tempo, nella nostra “dimensione” (non mi sento di escludere che ce ne siano altre), va “avanti” per ciascuno secondo un suo assolutamente mobile attimo di presente. Come un raggio di luce che viaggia nello spazio dovrebbe, a nostra immaginazione, andare per sempre dritto… invece percorre una traiettoria fatta di infinite curve in ogni direzione a causa delle forze gravitazionali che incontra nei pressi del proprio passaggio non può fare a meno di curvare, Nello stesso modo, “Pippo” nel corso della sua vita è necessariamente pilotato, per le sue fondamentali azioni, da condizioni oggettive insite nel momento presente nel quale le va a compiere. Pippo attraversa un “canale” di realtà fatta di quel che è il sempre successivo suo “presente” un po’ come la puntina di un giradischi: il presente induce in lui la vibrazione che Pippo percepisce ed il “carattere” e “l’umore” di pippo lo fanno risuonare in modo vario alla fondamentale vibrazione del “solco” facendogli percepire una realtà composta in parte da oggettività (dal solco) ed in parte da soggettività (il suo stato naturale di essere e sentire le cose).

Accade, perciò, che Pippo fa quel che non avrebbe potuto evitare di fare (il solco), senza reale possibilità di scelta… ma nel suo percepire la storia (sue personali risonanza… carattere… umore), egli è illuso di aver avuto la possibilità di agire diversamente in quel passato in cui, invece, fece quel che fece.

Nella nostra dimensione il tempo va in una determinata direzione con un preciso verso. In questa dimensione, dal tempo passato più remoto e fino al più remoto futuro, ogni cosa è andata a fare una precisa serie di cose (oppure gli è accaduta una precisa serie di cose).

Immaginando di poter riosservare saltellando a proprio piacere lungo il tempo, vedremmo che c’è una “scia” per ogni cosa, dal suo inizio fino alla sua fine, che ha la forma, la posizione e le direzioni di come si è “mossa” ovvero di come “è stata” attraverso il tempo durante la sua esistenza nel periodo.

Quindi, nella nostra dimensione (ma questo non può che accadere anche nelle eventuali altre) non esistono “SCELTE” ma soltanto architettonica configurazione di “scie” (se intese in senso di immagine) o “fibre” (se intese in senso materiale/energetico) come di una immensa “corda” srotolata e distesa per tutto l’infinito tempo.

Bene, quella “corda” è il Tutto, che include in sé qualunque esistenza e che perciò, anche se impropriamente, non possiamo ragionevolmente far altro che considerarla “Dio”… perché non c’è nient’altro di più grande, totale e capace di quello e qualunque diverso “Dio” sarebbe incluso nel Tutto e ne farebbe, semplicemente, …parte… ne’ più e ne’ meno come noi umani.

Pippo non è uno “strumento” del divino, egli è nel suo periodo di tempo (luogo temporale) Parte divina di quello stesso Divino Tutto che tramite Parti di Sé compie ed “ E’ “ tutto quel che si può nella dimensione di Pippo e che in altre dimensioni compie ed “ E’ “ quel che nella dimensione di Pippo non può esser compiuto e non può venire in esistenza per contrapposizione di realtà.

Tutto è vero e reale… resta da indovinare dove e quando lo è, ma una dimensione, un luogo temporale ed un luogo spaziale in cui esserci realmente c’è per ogni cosa od evento, qualunque questo sia!



Se così fosse adesso tu saresti ed avresti quel che vorresti ed io pure, non invecchieremmo mai, saremmo sempre in ottima salute ecc. ecc...

Beh… ma infatti non è così ed il senso del parlarne sta tutto nel fatto che si ignora e si costruiscono pretese verità che però in pratica mostrano evidentemente di essere false. Certo che senza avere di meglio bisogna pur aggrapparsi a qualcosa, soprattutto se si sente il bisogno di qualche confortante punto fermo al quale aggrapparsi… Ma tu non credi che sia meglio conoscere davvero una strada per andare da “qui” a “là” , anche se si sa che è lunga scomoda e difficile… piuttosto di partire senza bagagli e risorse attraverso una via di cui si sogna soltanto la destinazione?

La gente comune pensa:
“Massì… La vita è un’avventura! …Godiamoci il viaggio senza troppi problemi e scegliamoci la squadra di calcio del cuore e la nostra religione! Che senso ha parlarne?!?!?”

La gente comune ha ragione. Se è gente comune il Carisma della Conoscenza non la riguarda, …ma tu, Sunday, perché sei qui a farti domande? Chi sei?

Ciao!


P.S.
Sunday, ...pensa a questo:

"Tu perdi unghie e capelli... e forse hai anche la forfora...

Eppure, nonostante tu perda continuamente parti di te...
SEI SEMPRE TU nel tuo periodo di esistenza.

Dio è SEMPRE anche se ci "perde" continuamente... ci rifà altrove, ma sempre in Sè, in altro modo!

Chi siamo noi, ...se non LUI?".

"La sola differenza tra un uomo comune e il Buddha è che il primo non sa di esserlo " HUI -NENG


Cosa ancora desideri, se, da solo,
puoi essere cielo e terra
e mille angeli ancora? ANGELO SILESIO




" son diventato tramonto di sera
e vivo ancora nell'aria sottile
.......... Adriano Celentano
(testo dettato medianicamente dopo la morte di Leali)

Io sono una montagna in Dio
Per vedere il suo volto
devo scalare me stesso (Angelo Silesio)



etc. etc. etc..

Ciao Yam

caro illuso stregone pensatore,
mi chiedo domandandomi perché 1 come te non ha un cervello che può pensare che la sua propaganda non differisce in modo da quella dei suoi precedenti e attuali concorrenti.
Quale differenza nel tuo propagandare?
Perché un nuovo pensiero dovrebbe abbracciare la tua religione stregonica?
E’?
Quali garanzie tu offri ai tuoi prodi disepoli?
Come possiamo sapere noi pensieri che non faremmo il tuo gioco saltando allegramente dalla padella alla brace?
Perché non dovremmo diffidare delle apparenze delle tue apparenti colorate e melodiose e condite e efficienti e incalzanti e senza vuoti e cicliche parole?
Come potiamo tutelarci dalla invalidità della sostanza di un abito che non fa il monacho e di un specchio che fa per le allodole?
Perché non potresti essere anche tu un ennesimo millenario infinocchiatore testamentario della seconda generazione?
Non riesce il tuo arguto cervello a realizzare che se conosce veramente la verità questa non può essere distribuirla con le parole senza istigare diffidenza ai già infinocchiati?
Se tu la conoscessi veramente la vera verità e fossi sinceramente consapevole dei meccanismi dell’infinocchiamento allora la conoscenza di questo fatto non ti farebbe perseverare diabolicamente come gli antichi infinocchiatori del nuovo testamento.
Questo mi fa induzione di pensare che tu sei un loro discendente.

Il messaggio portato da Gesù Cristo sconvolge ogni uomo nel profondo, demolendo le sue certezze e convinzioni e sistema di vita (uomo vecchio) portandolo ad una visione diversa e modificando il suo modo di porsi nella vita (uomo nuovo) tramite la conversione del cuore.

Chi aderisce al messaggio di Cristo diventa “nuovo” dal di dentro, non tanto per la promessa escatologica della resurrezione della carne e del Regno dei Cieli, ma perché si sente Uno con Lui e vivendo partecipa della sua vita, è un passaggio dalla morte “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti” alla vita “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non attraverso di me”.
Quello che raffigura la morte, la croce, diventa un simbolo di vita, che a me piace vedere come l’albero della vita, quell’albero della vita che era stato precluso all’uomo alla cacciata dall’Eden.
Mangiando i suoi frutti (il corpo di Cristo) si avrà la vita per sempre.
Ma sta alla libertà di ognuno accogliere o no questo dono, come nel giardino di Eden.

Attraverso Cristo, Dio viene incontro all’uomo, gli fa capire la giusta scala di valori da dare alle cose, ma questo è scomodo perché non si tratta di lavorare sugli altri, ma su se stessi.

Nel Vangelo di Giovanni Cap. 9. 39-41, dove si parla della guarigione del cieco nato, Gesù dice: “Io sono venuto per mettere il mondo di fronte a un giudizio; così quelli che non vedono vedranno, e quelli che vedono diventeranno ciechi”.
I farisei che erano con lui udirono queste parole e gli domandarono: “Per caso, siamo ciechi anche noi?” Gesù rispose: “Se foste ciechi, non avreste colpa; invece dite: “Noi vediamo”. Così il vostro peccato rimane”.

Il peccato è come sempre non riconoscere Dio, come vedi siamo sempre allo stesso punto:
si mette l’io al posto di Dio.

Un saluto

non voglio polemizzare con te sunday ma devi anche dirmi che erano i farisei di cui parla Gesù Cristo??? Sono gli stessi farisei di oggi che dicono di vedere Dio nel fratello e poi si riempiono di ingordigia e lusso????

Chiedo venia, mi prendo parecchio tempo per poter rispondere al luminescente ed articolatissimo pensiero espresso da IlPensiero... non mi nascondo l'enorme difficoltà... che impegno!
Un saluto

Ah! Ho C A P P I T T O!

Chi aderisce al messaggio di Cristo diventa... (1° invito per le allodole)

Mangiando i suoi frutti (il corpo di Cristo) si avrà la vita per sempre. (2° lusinga)

Ma sta alla libertà di ognuno accogliere o no questo dono (creazione di panico e colpa)

Attraverso Cristo, , gli fa capire la giusta scala di valori da dare alle cose, (3° lusinga)

I farisei gli domandarono: “Per caso, siamo ciechi anche noi?” (Se non ti converti sei come un fariseo!)

Gesù rispose:. Così il vostro peccato rimane”. (1° terrorismo)

Il peccato è come sempre non riconoscere Dio, (2° terrorismo)

come vedi siamo sempre allo stesso punto:si mette l’io al posto di Dio. ( già!)

Già! mi vuoi dire che peccato faccio io se cerco di conoscere bene me stesso invece di imbottirmi di concetti di una figura raccontata da estranei di un estraneo?