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08-09-2005, 19.06.04 | #102 | ||||
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Sunday01 dice:
Citazione:
Quale menzogna imprigiona il mondo? E qual e' la Verita' espressa dal Cristo? Citazione:
E quindi Dio dove e'? E' immanente e trascendente? E' Persona separata dalle sue creature? La Creazione e' avvenuta in passato o avviene continuamente? Citazione:
In quasi tutte le religioni troviamo una visione negativa della Vita.....piu' o meno esasperata....questo non e' indice di un'autentica sensibilita' spirituale. Un cuore vicino al Divino e' un cuore fiducioso e afferma la Vita. La parola greca Thaumazein (stupore, meraviglia), esprime molto bene cio' che intendo dire. Citazione:
Terribile questo Dio, fa paura, e' lontano, lontano dall'uomo. Un saluto |
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08-09-2005, 19.25.09 | #103 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
Tu sei nella sua fantasia, per quanto il tuo "Io" possa passeggiare nel suo piccolo scompartimento, la vera distanza che davvero avrà percorso l'avrà dovuta al tempo... |
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09-09-2005, 09.13.42 | #104 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Citazione:
Partendo dal presupposto che Gesù Cristo dica la verità, e da come è stata recepita questa “verità” dal “mondo”, crocifiggendolo, si desume che: 1) agli occhi del mondo, la parola di Gesù è menzogna; 2) se lui è verità, il mondo è nella menzogna. “Quale menzogna imprigiona il mondo?” La risposta è semplice: quella di non riconoscere Dio, suo creatore, e in questo modo basarsi su una scala di valori creati dall’uomo per l’uomo, sovvertendo quelle regole che Dio aveva stabilito per l’uomo. Dice Estragone che (in quest’ottica) la libertà consiste nella trasgressione, e per estensione la trasgressione comporta il non avere delle regole, cosa che in qualsiasi contesto sociale porta all’anarchia, la legge del più forte, o legge della giungla, e questo porta disordine e instabilità. Così si possono scatenare tutte le passioni e le pulsioni umane, portando al primo posto nella scala di valori il potere, il controllo sugli altri, la ricchezza che comunque nell’ottica umana conduce al potere, le lotte per la supremazia, dell’uomo sull’uomo, e di conseguenza, di comunità umane su altre comunità, e via dicendo… Questa è la verità di questo mondo. Ora, nell’universo da noi osservabile, vediamo che tutto è basato sull’ordine, se uno solo degli elementi dell’universo agisse per conto suo, tutto l’equilibrio ne verrebbe compromesso. Si potrebbe opporre la fisica quantistica, ma anche in quest’ottica un certo ordine viene rispettato, si potrebbe paragonare a quello che noi definiamo “caso” ma comunque l’universo in se stesso funziona, e questa è Verità perché in caso contrario noi non potremmo esistere. Dunque la Verità presuppone un certo ordine contrapposto al disordine. Citazione:
La sua affermazione di essere il Figlio di Dio, cioè in altre parole più comprensibili “l’uomo ideale” espresso da Dio. L’uomo che ha sovvertito tutta la scala di valori umani, mettendo al primo posto l’amore e il distacco dalla ricchezza e dal potere… L’uomo che ha portato di fatto la luce di Dio nel mondo, ma che non è stato riconosciuto se non da quelli che lo hanno seguito. Ora se Gesù è la verità, solo accettando questa verità si arriva alla libertà dove regna l’ordine perhè dove c’è amore non c’è posto per la discordanza e la sopraffazione. E inoltre la verità di Gesù Cristo è anche quella che solo attraverso di lui si può arrivare a Dio. Citazione:
Dio è in tutte le cose create, altrimenti non potrebbero sussitere. Siamo noi che rifiutiamo Dio escludendolo dai nostri pensieri, lo vediamo immanente e trascendente, un giudice, un carnefice, e per la nostra pace cerchiamo di evitarlo: ma questa è menzogna, e l'idea di Dio che si è fatta questo mondo... per poter "ucciderlo". Solo ricongiungendoci a Dio, il creatore dell'universo che pur ammiriamo, ristabiliamo quel giusto equilibrio fra Dio e le sue creature, e cooperiamo nella verità all'opera della creazione, che è in continuo divenire, perchè è stata affidata all'uomo. Citazione:
I versi che ho citato riassumono molto bene le domande che l’uomo di tutti i tempi si pone davanti al mondo e alle sue contraddizioni, e sono molto spirituali, perché sottintendono l’insoddisfazione di come va il mondo e la tensione verso quella che si ritiene unica verità e unico punto fermo: credere in Dio e rispettare i suoi comandamenti… Indica anche l’umiltà dell’uomo che riconosce di non sapere nulla della visione di Dio sul mondo, che appare misteriosa, ma che comunque tende a fidarsi di lui… Un saluto |
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09-09-2005, 09.49.48 | #105 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-06-2003
Messaggi: 58
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Citazione:
Davvero interessanti i tuoi spunti. Dimostri di saper utilizzare le Scritture con sagacia, senza saccenza, senza sbatterle in faccia all’interlocutore con alterigia, ma argomentandole ed utilizzandole a supporto di pensieri tuoi ben costruiti, con garbata intelligenza sorretta da una fede profonda, o con una fede ben supportata dall’intelligenza, senza mai spazientirti per quanto di fastidioso potresti aver ravvisato nelle mie parole. Questo tuo porti, questo tuo saper ben argomentare e sostenere posizioni diametralmente opposte a quelle del tuo interlocutore di turno, di cui dimostri di saper ascoltare la voce, fa giustizia di quella falsità che circola fra troppi atei: la fede è un’indelicatezza nei confronti della ragione. Io, a dispetto di quanto potrebbe apparire dalla lettura di ciò che ho inserito nel forum finora, non ho mai pensato una cosa tanto stupida, quanto clamorosamente smentita dalla copiosa letteratura in ordine alla fede razionale. Troppi sono gli esempi che smentirebbero una si arrogante concezione del fedele, troppi gli scritti, troppe le genti che alla fede razionale si sono concesse, troppa anche l’intelligenza che da questi scritti emerge. Citi l’Ecclesiaste, mi sono un po’ stupito del fatto che non abbia mai attinto dal bellissimo Libro di Giobbe, oppure, come contrappunto alle mie affermazioni tendenti ad accusare Dio per l’esistenza del Male, non abbia preso spunti dal Libro della Vita e dell’Eros, quel meraviglioso compendio filosofico che è il Cantico dei Cantici. Dialogare con te impone il rispetto, ed una virata a 360 gradi circa il tenore del thread. Niente più bene e male… ci siamo detti praticamente tutto… Abbiamo due visioni diverse. Mi tolgo il cappello, resto sull’uscio del tempio ad osservare, silenzioso, in punta di piedi per non disturbare il rito che nella penombra si compie, la rievocazione dei misteri del sacro. Resto lì rispettoso della fede altrui, quella stessa che non sento io, ma felice di poter constatare che c’è chi sa osservare più in alto di me, anche se si trattasse di una pia illusione. I tuoi interventi, non tanto il contenuto, o non solo il contenuto, ma il modo di trasmetterli, mi riportano alla mente le parole dell’attuale Papa Ratzinger contenute in un libello promulgato (si dirà così?) dal suo predecessore, ma dall’attuale Papa ispirate: Fides et Ratio. Te le dedico con estremo piacere: <La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità. E’ Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso” “Quando la ragione riesce ad intuire e a formulare i principi primi e universali dell’essere e a far correttamente scaturire da questi conclusioni coerenti in ordine logico e deontologico, allora può dirsi una ragione retta o, come la chiamavano gli antichi, orthos logos, retta ratio” “Dio, in quanto fonte di amore, desidera farsi conoscere, e la conoscenza che l’uomo ha di Lui porta a compimento ogni altra vera conoscenza che la sua mente è in grado di raggiungere circa il senso della propria esistenza” “… la verità raggiunta per via di riflessione filosofica e la verità della Rivelazione non si confondono, né l’una rende superflua l’altra: <<esistono due ordini di conoscenza, distinti non solo per il loro principio, ma anche per il loro oggetto: per il loro principio, perché nell’uno conosciamo con la ragione naturale, nell’altro con la fede divina: per l’oggetto, perché oltre la verità che la ragione può capire, ci è proposto di vedere i misteri nascosti in Dio, che non possono essere conosciuti se non sono rivelati dall’alto>>. La Fede, che si fonda sulla testimonianza di Dio e si avvale dell’aiuto soprannaturale della grazia, è effettivamente di un ordine diverso da quello della conoscenza filosofica” “Si dice, anzitutto, che la fede è risposta di obbedienza a Dio. Ciò comporta che egli venga riconosciuto nella sua divinità, trascendenza e libertà suprema. Il Dio che si fa conoscere, nell’autorità della sua assoluta trascendenza, porta anche con sé la credibilità dei contenuti che rivela. Con la fede, l’uomo dona il suo assenso a tale testimonianza divina. Ciò significa che riconosce pienamente e integralmente la verità di quanto rivelato, perché è Dio stesso che se ne garante” E così via. Non nascondo che in me non vi sia alcuna adesione al significato profondo di quanto ho riportato, ma, pur nel mio intimo scetticismo, non posso esimermi dal manifestare il mio sincero rispetto, tanto da indurmi a pensare che la fede non sia una sciocchezza, non sia un brodo da propinare agli stolti… tutt’altro. Potrai constatare che la posizione della Chiesa in ordine all’eterna diatriba fra Fede e Ragione (Fides et Ratio), sia abbastanza chiara, non fraintendibile: la Fede è complemento della Ragione. La completa proiettando l’uomo che ad essa si concede verso ed entro l’esplorazione di aree insondabile attraverso la ragione naturale, entro i misteri di Dio. La Ratio lo conduce fino al limite delle conoscenze naturalmente possibili, la Fede compie il salto che lo introduce nella e alla conoscenza di Dio. Due oggetti diversi, due ordini di conoscenza diversi, ma che si compendiano in un’unica compiuta conoscenza. La tua Fede, per quel che ho avuto modo di osservare, è una Fede ben sorretta dall’intelligenza… un inchino ed un saluto. |
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09-09-2005, 10.19.57 | #106 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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plaudo con te, l'intelligenza infatti non è proprietà esclusiva degli atei o dei cosiddetti intellettuali.
C'è una intelligenza del cuore tuttavia che è più appannaggio degli spiritualisti, e quella l'ab biamo tutti e bisognerebbe coltivarla come una pianta per farla crescere. |
09-09-2005, 11.27.59 | #107 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Quando e se ne avro' voglia, vi rispondero' piu' in profondita'. Questi giochi semantici di sfiducia verso il Divino e la Vita sono quanto di piu' lontano dal Divino si possa concepire. Vi invito solo, come ho gia' fatto con altri, Denzinger alla mano, ad un'analisi della diceologia e della dogmatica della dottrina della chiesa. Se ci trovate qualcosa di ragionevole e di rispondente ai piu' elementari diritti umani fatemelo sapere. Nel mio cuore vi e' un'immenso rogo e li bruciano tutte le dottrine, tutti i concetti, tutti gli insegnamenti che ho ricevuto. Ora so, e lo testimonio continuamente, che la sua gloria e' immensa e risplende in ogni istante della nostra Vita......ma che le religioni per prime allontanano Dio dall'uomo e l'uomo da Dio, separandoli con un immnenso e putrido mare di presunzione, dove la ragione e' ridotta alla pratica di una meccanica ripetizione di sillogismi e in cui soggetto e oggetto sono perennemente in contrapposizione: dio e l'uomo, il bene e il male, io e l'altro, coscienza razionale e coscienza intuitiva, gioia e dolore......il molteplice e' l'Uno e l'Uno e' il molteplice, che altro c'e' da sapere? Ultima modifica di Yam : 09-09-2005 alle ore 11.30.30. |
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09-09-2005, 11.43.53 | #109 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Perche' ho detto qualcosa di diverso? Religare, religere....Jug e Yoga (unire).... Sezionare, frammentare nella macelleria del sacro Dio viene venduto a pezzi.... |
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09-09-2005, 12.04.58 | #110 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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nella sostanza no..ma nell'espressione sì.
indipendentemente dal tipo di religione ( o tradizione) a cui possiamo ricollegarci, ciascuna offre sempre e comunque la stessa risposta...che non vuol dire far a pezzi Dio.. |