dicevamo che non puoi impostare la mente sull'Assoluto come ti inculcano certe religioni, ma dare il giusto peso anche all'illusione.
poi o una al farà cal caz che iper ma la logica è questa no?

Ah ecco perchè mi sono innamorato: è proprio vero che il simile ama il suo simile!

dicevamo appunto che un processo di sperimentazione non esclude a priori nessuna strada...
conservando magari un minimo di istinto di conservazione e cercando di non buttarsi dentro un burrone, camminare sul bordo...se si sente proprio la necessità di curiosare per vedere quel che c'è sul fondo...

certo ma per i termi può essere anche il contrario.
e cioè che su bordi con il pericolo di cadere ci rimane chi in fondo non si decide di andare no?

ciao

non sempre, secondo me, alcune volte ci trovi anche chi non si è reso ben conto di cosa stava facendo...
a volte aiutato da questo processo da altri, a volte facendo tutto da solo...
e non sono della scuola di pensiero di chi definisce quegli esseri umani 'persone che tanto si sarebbero perse'...
chi siamo noi per giudicare questo?

c'è chi scende in fondo a quel baratro e risale, magari riportandosi anche su qualcuno...
ma non tutti...

non si giudica nessuno .
si cerca di sviluppare delle teorie e vedere quale può essere più vivina al meno illusorio o meno no?
hai visto qualcuno che giudica qualcunaltro?

ciao

capita di vedere un po' di tutto quando ci si guarda intorno...
ma non stavamo parlando del giudizio...
stavo cercando solo di rispondere alla tua domanda:
'...e cioè che su bordi con il pericolo di cadere ci rimane chi in fondo non si decide di andare no?...'

La questione è semplicissima se si ha il coraggio di capirla:

L'evoluzione degli animali è collettiva e inconsapevole.
L'evoluzione umana è individuale e consapevole.

Tutto qui.

Sayonara.

Kantaishi,il solitario evoluto consapevolmente.

Già, ci resta per un po', poi si allontana, se ha davvero giudizio.

Nella ricerca della poropria strada ognuno va nella direzione che gli si adatta meglio. C'è chi finisce in strade pericolose o disdicevoli o peggio, ma , in ogni caso, è stata una scelta dettata dalla propria natura.
Tutto questo sempre che non si venga irretiti da qualcun altro e portati su strade che vanno solo dove è gradito ad altri. Capita il pensiero "tanto quando decido torno indietro quando mi pare"... e capita di scoprire che non si può.

La ricerca della propria strada è cosa personale, ma, perdonatemi l'incongruenza... se mi fosse dato di poter guidare chi mi è caro... non lo lascerei davvero senza un angelo custode.

infatti le parole che hai quotato dal mio post, e che sono una domanda che mi è stata rivolta da isaefrenk, mi trovano d'accordo fino ad un certo punto...
non credo che sia una fase obbligatoria di crescita quella di 'discesa nel burrone'...