ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
23-02-2005, 12.16.42 | #342 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
|
Amichevol-Mente
Ciao, te l’ho già detto che essere definito amico per me è sempre un gran piacere… è, in definitiva, quel che cerco, e che spesso, fortunata-mente, trovo.
Bene, entriamo nel merito. Ti capisco sempre più… ma tu sai che ora sono avvantaggiato in questo diletto. Capisco cosa intendi dire con il ‘fare esperienza’… ma uffa, la mia vita non è poi così tanto tribolata per poter pensare alla mia veneranda età (solo la mia è veneranda, ovvia-mente) d’irreggimentare la mia indisciplina congenita costringendola in una divisa di cui non gradisco neppure il colore, non solo la foggia. Non ho mai amato le divise. Già, è come se ti sentissi pensare (beh, che c’è di male? Kantaishi interloquisce direttamente con Gesù, Allah, e non so più chi altri, ed io non potrei udire il tuo pensiero? Oh! Accidenti ai nick complessi, sono anch’essi arzigogoli della mente… ma non era meglio un semplicissimo Giuseppe?) <eccolo lì, il solito presuntuoso che pretende di sapere senza voler far lo sforzo di provare a vedere>. Beh, non avresti tutti i torti.. lo so, lo so, anche tu lo sai, sono un vero pigro. Cosa mai sarà questa nuova ed inusitata, almeno per me, dimensione? Vediamo di capirlo fino in fondo… ahh! Mi rendo ben conto che gioco fuori casa… ma così il gioco è ancor più stimolante. Nessuna saccenza, solo pensieri in libertà. Attraverso le pagine di questo forum teorizzate che trascendere la mente consenta un sorta di con-fusione con il Tutto… in pratica una sorta di estasi mistica, ma io non ho ben compreso se questo status dell’Anima (in tuo onore ho usato questo termine… te lo dovevo) sia permanente, cioè se chi si trova in questa condizione sia sempre e comunque presente a sé stesso, in ogni circostanza ed in ogni momento della propria vita, oppure se lo stazionare su questo ‘gradino della conoscenza’ comporti un continuo refresh, da cui ne deriverebbero costanti studi e costante applicazione. Vi dichiarate immersi nel mondo, anche se la vostra visione di esso e dei suoi abitatori è ben diversa dalla mia, ma non comprendo se talune volte avvertiate il dolore, la sofferenza vostra e del prossimo. Io credo di si, io spero di si, io vorrei che così fosse. Però affermate anche che questo dolore, questa sofferenza non vi schiaccia, che riuscite comunque a ‘sublimarla’, a trascenderla proprio grazie a questa visione omnicomprensiva, e che questo aflatto vi permette un certo distacco dalle umane tribolazione. Nel senso che sì le avvertite come presenti nel mondo, senza però che queste vi coinvolgano dal punto di vista emotivo. Il vostro è come il volo dell’astore (uccello molto caro a noi sardi), che planando sopra le teste della gente, vede e scorge il dolore e le tribolazioni, senza che queste mai giungano a tarparne le ali… per cui l’astore prosegue il proprio volo senza troppo interferire sulle cose mondane. Ecco, vedi, l’astore non è coinvolto dalle e nelle nostre tribolazioni, ma neppure è invischiato nelle e dalle nostre emozioni. Ha una sua propria vita che non implica e non ingloba anche l’atto di emozionarsi in funzione delle nostre emozioni. Io non voglio rinunciare a questa bellissima possibilità donataci da (la Mente? Da Dio? La Natura benigna e maligna?). Mi fanno sentire partecipe della vita altrui, in esse e con esse percepisco, talvolta con empatia, l’animo del prossimo, e scoprire un animo, il cuore di una persona che stimi e a cui vuoi bene, è la gioia di un incontro…. Incontrarsi è entrare in comunione con il prossimo, senza precipitarsi all’interno della viscosità e dell’avviluppo del suo mondo… è essere se stesso, con tutti i grandi limiti che comporta essere umani, ed un po’ lambire i limiti altrui, far combaciare i confini del proprio essere, sfiorare con la tua la linea immaginaria che attornia una persona, un individuo. Se poi subentra l’innamoramento allora avviene pure che questi due confini si compenetrino l’uno nell’altro, con-fondendosi ed arricchendosi ciascuno della preziosità altrui. Sentire la fluidità del dolore, l’acuminata punta di un spillone che ti stuzzica il cuore, non è cosa da rifuggire ad ogni costo, anche a costo, per esempio, di una sorta di atarassia, di congelamento o by pass mentale (so bene che non è il tuo caso… questo l’ho capito). Vedi, se trascendere la mente dovesse comportare la rinuncia alla mia animalità, alla mia istintività, alla mia capacità di emozionarmi fino alle lacrime perché avverto con com-passione il dolore altrui, io non mi ci ritroverei. Ma, in un certo qual senso, non potrebbe che essere così… tutto avviene nella mente, tutto promana da essa… trascenderla è come scolorire, fino a renderlo bianco con il soli contorni delle figure o dei personaggi, un bel quadro dalle tinte sgargianti o tenui, ed anche se fossero fosche come il famosissimo Urlo di Munch, beh, mi starebbero bene lo stesso. Sarebbe l’emozione di un uomo (preferirei donna… sono un eterno romantico) che si fonde o che lambisce la mia di emozione, quest’ultima effetto della prima; insieme, con-fuse in un’unica diversa emozione, che vive a prescindere di entrambi, diverrebbe causa di altri eventi, e sarebbe di ben più grande valore della semplice somma delle due emozioni fuse insieme, perché avrebbe una genesi diversa ed un anima diversa… più ricca e colorata delle due che la compongono. E’ un po’ il risultato che si ottiene nel leggere la delicata descrizione che una terza persona fa di una poesia, o di un amore… come leggere un bel romanzo pregno di emozioni … questa che descrivo è la concatenazione degli eventi, una strana raggiera che, per gradi o stadi, attraverso le continue interazioni (internet in questo senso aiuta molto) fra persone distanti, in fin dei conti un po’ ci unisce tutti, che ci suggerisce che siamo noi l’anima mundi, non altro, non fantasticherie alchemiche. E’ l’animo che cerco, perciò amo leggere l’intimo delle persone, anche attraverso le poesie, o gli scritti (ahhh, sapessi leggere le arti figurative), non il suo status mentale, o la sua presunta, supposta o millantata intelligenza o cultura… quella serve per una dilettevole chiacchierata, ma non è fonte di emozioni, ma solo di appagamento mentale e basta. Mai pianto per uno scritto? Mai emozionata fino alle lacrime per il dolore altrui? Sono domande retoriche, se rivolte a te, conosco la risposta… credo che sia positiva… e sai perché lo penso? Perché sei umana anche tu, come me, e non ti sei mai proposta, almeno a me, pretendendo di osservarmi con condiscendenza dalla cima di un monte, non hai avuto con me uno sguardo verticale, ma sempre orizzontale… sullo stesso piano (J)…allora a che serve tanto spreco di energie per trascendere una mente che credo sia talmente subdola da essere capace rigovernare anche la sua trascesa? Che tonto, al cerchietto in quel senso non avevo proprio pensato… ma è vero, già li vedo, non sono ancora tanti, ma quei pochi che vedo espandersi sulla superficie dell’acqua sono davvero belli… aiutano a comunicare, inglobano i vascelli che solinghi affrontano i marosi… Ciao, bello davvero sentirsi definire amico… ricambio con affetto |
23-02-2005, 13.50.32 | #343 | ||||
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
non si sta vendendo un prodotto....
in risposta a Visechi...
Citazione:
queste amico..sono le classiche chiacchiere della mente che vorrebbe facilmente indagare se stessa ed autoassolversi...è un classico che mi è appartenuto non prima..ma durante il mio cammino..fino a che, fidandomi di ciò che mi si ofriva con la meditazione...ho potuto accantonare, scendendo in uno spazio dove nè domande nè risposte potevano coabitare...regnava il silenzio...e non è silenzio qualsiasi..apre una breccia importante...non è silenzio che cancella gli stati emotivi..ma li com-prende..anzi li esalta....ma vedi, come sempre sono solo parole offerte..non l'esperienza, quella è solo soggettiva...ed accade. Citazione:
tu non devi rinunciare a niente...neanche alla sofferenza..neanche alla tua mente indagante..al tuo pensiero... non si tratta di rinuncia..si tratta di arricchimento complessivo... di amplificar la tua visione "parziale" delle cose..e delle emozioni stesse!!! perchè com-prendendole a fondo, potremo meglio giocarci..ma senza rimanerne imbrigliati. ma questa non è la Via..è solo un "effetto speciale" della stessa.. Lo scopo..è ben altro...è conoscerSi..riconoscere la parte indistruttibile di noi..la parte eterna che sempre è stata e sempre sarà. Citazione:
questa tua "poesia", che per altro non posso che accogliere è frutto di un "Anima" nobile (permettimelo..te lo devo ahahah ) è comunione..ma che genera spesso una certa sofferenza..perchè è ancora dipendente dall'altro... in quel viaggio si diventa individui...che sanno sopratutto stare in piedi da soli..non dipendono più dall'altro..non ricercano l'emozione NELL'altro...ma comparteciperanno alla sola emozione vitale chiamata Amore..forse non è il tuo caso..ma se guardi in fondo all'intimo umano..esiste solo sofferenza...si sta bene solo se c'è l'altro..ma se manca..e se mancano i paletti della vita (lavoro..amore o ancora più giù..salute) tutto si frantuma...tutto il benessere si perde ed appare la vita inutile..scialba improvvisamente. essere se stessi significa conoscersi profondamente e saper danzare..diciamo accettare anche le sconfitte del mondo..e solo da questa accettazione degli opposti può nascere quel'Amore incondizionato... frutto non più del semplice uomo..ma frutto di un amore più alto..divino che a tutti è dato in dono..quindi non per persona speciali! Noi siamo il Divino stesso..parte infinitamente piccola..ma Divina.. E' dura da cogliere lo so..meglio mettere un dio esterno ed adorarlo..che dichiararsi presuntuosamente divini!... Si tratta di vedere ovunque questo divino..anche nel mezzo che sto usando..il pc..che per mezzo dell'uomo-divino che lo ha costruito, mi sta portando a dialogare con te altro uomo-divino..altra parte del Tutto altra parte a questo punto ancora "mia"...(interconnessione) Citazione:
no..nessuno ha uno suardo verticale con l'altro..nessuno che abbia raggiunto la "nostra"comune vetta (perchè la stessa è Dono..è lo scopo finale dato all'uomo indistintamente)..ciò che appare lo fa apparire la mente pensante..che ancora si sente accusata ingiustamente da chi in qualche modo l'ha trascesa..diciamo utilizzata diversamente... La tua domanda finale è una bellissima "sega mentale" classica... qui posso solo risponderti...prova a lasciarla in riposo.. senza paura... la mente-corpo è uno strumento altissimo e divino anch'esso..ma non la tua vera essenza.. Vuoi incontrarla la tua vera essenza? vuoi provare ad incontrarTi? Solo lì potrà qualcuno risponderti..tu stesso...e di lì potrai ridere con me. le altre..sarebbero solo inutili parole. (non dirmi che quando non si sa cosa dire...si taglia il discorso così..so che si pensa questo..ma se io t'invito ad esplorare oltre la mente stessa..ovvio che la mente debba restare fuori a cuccia...) |
||||
23-02-2005, 14.28.46 | #344 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Ho sentito Visechi cantare:
E ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza. Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te. Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri non accontentarmi di piccole gioie quotidiane fare come un eremita che rinuncia a sé. E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare perché mi piace ciò che pensi e che dici perché in te vedo le mie radici. Questo secolo ormai alla fine saturo di parassiti senza dignità mi spinge solo ad essere migliore con più volontà. Emanciparmi dall'incubo delle passioni cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male essere un'immagine divina di questa realtà. E ti vengo a cercare perché sto bene con te perché ho bisogno della tua presenza. |
23-02-2005, 15.14.52 | #345 | |
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
|
Re: Giocosa-Mente
Citazione:
Principalmente in linea -ahimè con il sentire espresso da Atisha in questa discussione, cos'altro aggiungere.. ? In 'linea' non ancora fluidamente 'dimorante', e questa se vuoi è in parte risposta a quando poni in questione se "questo status dell’Anima sia permanente, cioè se chi si trova in questa condizione sia sempre e comunque presente a sé stesso oppure se lo stazionare comporti un continuo refresh". Il 'dimorarne' tradotto da me con l'aver raggiunto profondamente in sé una tale consapevolezzaè sì condizione 'stabile' poiché diviene un vedere radicato ma è anche espressione di un continuo rinnovamento attraverso l'esperienza di integrazione nel quotidiano di tale sentire.. Come già affermato da Atisha tale 'consapevolezza' è lungi dall'essere anestetico al sentire, ma approfondimento/ampliamento dello stesso, non quindi allontanamento dalla vita ma più completezza in questa.. Ho omesso volontariamente di commentare in merito ai "residui della Creazione" principalmente non condividendo nel modo più assoluto il termine da te scelto "residuo" come 'scarto-inutilità' di un qualcosa.. E francamente non me la sento di affermare "inutile" un qualcosa per il solo fatto di non conoscerne io una presunta 'utilità'.. Se invece ti riferisci a ciò che noi dal di fuori classifichiamo come 'sofferente', a questo punto il problema è nostro, nel nostro porci in relazione all'altro dal di fuori, e come ben sai 'dal di fuori' non si può che cadere in un soggettivo punto di vista lontano da un reale punto di com-prensione (prendere in sé).. Sono sensibile sì alla sofferenza umana e non posseggo tutte le risposte di chi viaggiando meglio e più profondamente di me nella consapevolezza può avvicinarsi realmente all' 'essere risposta' ed ulteriormente non so poi se a tal punto potrebbe realmente al di fuori di sé rendertene partecipe, non per non-volontà di fatto ma poiché per quanto si possa tentare di sintetizzare concettualmente ciò che s'intende con 'consapevolezza', sempre risulta essere frutto di un personale essere-sentire e non più di tanto verbalmente comunicabile.. Difficile rispondere su ciò che reputi essere una mancanza della natura.. l'esperienza non può che essere personale.. Come potrei dirti dunque se diversità è/sia sinonimo di mancanza ? A mio avviso, no.. non lo è 'mancanza di'..! Riguardo Kantaishi, dovresti chiedere chiarimenti a lui direttamente, ti pare..? Io penso semplicemente che ognuno di noi ha il proprio personale modo d'esprimere la propria verità e del renderla nella comunicazione con l'altro.. Nei suoi confronti non sento ciò che tu diversamente dici di sentire nella sua modalità d'espressione.. Principalmente l'integrazione penso avvenga tra caratteri più simili o più semplicemente spesso tendiamo a relegare all'altro atteggiamenti profondi della nostra personalità non invero accettati, né ancora ben conosciuti/sondati.. Un saluto! Gyta |
|
23-02-2005, 16.39.54 | #346 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
Ho sentito Yam invitare
Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale dopo aver viaggiato dentro il sonno. L'inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verità sepolte: quando fui donna o prete di campagna un mercenario o un padre di famiglia. Per questo in sogno ci si vede un pò diversi e luoghi sconosciuti sono familiari. Restano i nomi e cambiano le facce e l'incontrario: tutto può accadere. Com'era contagioso e nuovo il cielo.... e c'era qualche cosa in più nell'aria. Vieni a prendere un tè al "Caffè de la Paix"? su vieni con me. Devo difendermi da insidie velenose e cerco di inseguire il sacro quando dormo volando indietro in epoche passate in cortili,in primavera. Le sabbie colorate di un deserto le rive trasparenti dei ruscelli. Vieni a prendere un tè al "Caffè de la Paix"? su vieni con me. Ancora oggi, le renne della tundra trasportano tribù di nomadi che percorrono migliaia di chilometri in un anno... E a vederli mi sembrano felici, ti sembrano felici? |
23-02-2005, 18.35.59 | #347 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
|
X Atisha.
Namastè,
ma questa evoluzione cosciente vogliamo realizzarla o no? Qual'è il primo passo? Vedere la realtà senza essere presi dal panico. Mi spiego: se l'evoluzione è cosciente,vuol dire che,in tutta la storia dell'umanità ,neppure lo 0,0001%della gente ha intrapreso il cammino dell'evoluzione. E perchè? Perchè,se intraprendi quel cammino,ti trovi sola in tutto l'universo perchè le evoluzioni umane sono tutte diverse tra loro. Allora sorge la paura,il terrore della solitudine(che è apparente,che è maya)e si torna indietro,nel branco,nel gregge delle pecore. Ma le pecore-animali sono molto più evolute delle pecore-uomo,perchè le pecore-animali seguono un essere,il pastore,che è un uomo e cioè è più evoluto di loro.Pertanto,seguendo il pastore,hanno molte probabilità di evolversi. La pecora-uomo invece non segue il pastore ma il caprone,il becco(vedi il Satana dei Templari detto il Becco di Mendes)e,così facendo,non ha nessuna speranza di evolversi. E allora?Quando tu vai al supermercato,al cinema o a sciare,in compagnia di chi ti trovi? Ovviamente ti trovi in compagnia di gente simile,anche se non esteriormente,all'uomo di Neardenthal,all'uomo di Pechino,al cannibale del paleolitico dedito ai sacrifici umani ,al vescovo medievale che annusa estasiato l'odore della carne arrostita dell'Ebreo ecc. Ma questa gente non fa ciò che vorrebbe veramente fare perchè esiste il codice penale,l'ergastolo e la condanna a morte. E per nessuna altra ragione. Un giorno chiesi ai miei alunni cosa succederebbe se il Presidente della Repubblica proclamasse un giorno di sciopero per polizia,carabinieri,finanzieri ,servizi segreti e magistratura. E un ragazzo intelligente disse: "Alla sera vedremmo un lago di sangue davanti a ogni banca,ogni ufficio postale e cadaveri orribilmente mutilati ad ogni angolo della strada.E gli abitanti della nostra città,da 15.000 si ridurrebbero a ,forse 300. Vedi come ragionano chiaramente i giovani al di sotto dei 15 anni? Namastè. Kantai Daishi. |
23-02-2005, 18.58.42 | #348 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
x guru kantai daishi
i tuoi alunni hanno una visione sicuramente frammentata e pessimistica...paurosa. Abbiamo bisogno di scogliere intorno..perchè il grande spazio ci disorienta...ci si perde! L'evoluzione diventa cosciente...diciamo così che va meglio... ma cosa spinge l'incosciente, quell'0,00001% ad intraprendere il cammino evolutivo? Beh..sempre la paura... paradossale, vero? Cosa fa avanzare solitaria-mente? il coraggio di aver paura.. paradossale anche quello! |
23-02-2005, 20.34.25 | #350 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
...cosa fa avanzare un gruppo?
la paura di restare soli con se stessi ..e si sa che l'unione fa la forza...fa la differenza... fratellanza...politica spirituale...congreghe...milit anze...livelli per tutti i gusti... ma difficilmente crea l'Individuo. Ci sono vari tipi di 'risvegli', di cui uno solo è corretto. L'uomo è addormentato, ma deve svegliarsi nel modo giusto. Questa è la storia di un ignorante che non ebbe il giusto risveglio. Un giorno l'idiota arrivò in una grande città, restando sconcertato dalla folla che riempiva le strade. Temendo che, se si fosse addormentato, non sarebbe riuscito, al risveglio, a ritrovare se stesso in mezzo a tutta quella gente, si legò una borraccia alla caviglia, come segno di identificazione. Un birbone, che aveva capito il senso del suo gesto, aspettò che si addormentasse per sfilargli la borraccia e legarla alla propria gamba. A sua volta, si mise a dormire sul pavimento del caravanserraglio. L'idiota si svegliò per primo, vide la borraccia e subito pensò che quell'uomo doveva essere lui. Allora gli si scagliò contro, gridando: "Se tu sei me, allora, per l'amor del cielo, io chi sono, e dove sono?". da un racconto del Mullah Nasruddin Ultima modifica di atisha : 23-02-2005 alle ore 20.38.33. |