ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
04-04-2013, 10.28.49 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-07-2010
Messaggi: 405
|
Riferimento: L' intangibilità dell' IO
Io credo di essere anche ciò che esperisco, poiché non può esserci il non-essere a separare il mio Io (qualunque cosa esso sia) dal resto delle cose (se anche tu fossi ciò che sente e non il sentito, il problema rimarrebbe).
Dopotutto, se volessi identificarmi con un certo ammasso materiale non troverei il netto confine tra Me e l'"Esterno", ma solo un continuo scambio/movimento tra parti di uno stesso sistema. Dire di sentire qualcosa corrisponde implicitamente ad ammettere di non sentire qualcos'altro; sentire tutto vorrebbe dire implicitamente di non poter non sentire qualcos'altro; dunque: se sentissi tutto non sentirei qualcosa. Pertanto posso anche essere tutto ma non potrei saperlo se lo sentissi immediatamente nella sua interezza. Così credo che l'Io sia tutto ma che esso possa cogliersi in parte per Essere davvero, cioè per non realizzarsi in ciò che potremmo accostare al non-Essere, cioè qualcosa che non è "presente" a niente e a nessuno. |
04-04-2013, 15.58.37 | #4 | |
Ospite
Data registrazione: 10-09-2012
Messaggi: 31
|
Riferimento: L' intangibilità dell' IO
Citazione:
Mi sembra una teoria verosimile e difficilmente attaccabile. Quando ci chiediamo chi siamo infatti, dobbiamo per forza far ricorso alle nostre esperienze vissute e sintetizzandole otteniamo una nostra identità personale. L'io formale ci rende possibile questa sintesi in quanto esso accomuna tutti i nostri stati di coscienza poichè sono tutti stati di UNA STESSA COSCIENZA. La nostra identità quindi non è qualcosa preesistente e da scoprire, ma siamo noi a determinarla vivendo. |
|
04-04-2013, 19.33.19 | #5 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
|
Citazione:
Si il buon vecchio Husserl ha analizzato a fondo queste problematiche. Nella sua analisi fa continuamente riferimento ad un io trascendentale, un io puro che trascende l 'io empirico. Io ho difficoltà a capire cosa intende con io trascendentale. Che cos' è? Come ha fatto husserl a trascendere l'io empirico attraverso la riduzione fenomenologica giungendo all' io puro? Citazione:
Si, forse hai ragione.. Riprendendo il tuo ragionamento forse si può affermare che l' Essere è il tutto, ma che esso per avere esperienza di sè stesso necessita di esperire solo una parte di sè e non la sua interezza. |
||
05-04-2013, 16.09.45 | #6 | |
Ospite
Data registrazione: 10-09-2012
Messaggi: 31
|
Riferimento: L' intangibilità dell' IO
Citazione:
Io puro fenomenologico/io empirico L'io puro fenomenologico è qualcosa di meramente formale e inconsistente che ho cercato di spiegarti nel post precedente. Per io empirico credo intenda (non sono sicurissimo) un io "impuro" nel senso di "non meramente formale", riempito da esperienze avute dalla coscienza, per questo empirico. Per esempio: supponiamo che alla domanda "Chi sono?" io risponda "sono innanzitutto il mio corpo fisico". In questo caso quindi, a livello teorico, nella categoria "io" inserisco i predicati che determinano mio corpo. A questo punto grazie al metodo della riduzione fenomenologica (una sorta di "purificazione") riesco a capire che queste qualità che io attribuisco all'io non sono intrinseche ad esso, ma sono tali in virtù della mia esperienza, sono empiriche. Quindi "svuotando" l'io empirico arrivo alla conclusione che l'io è qualcosa di puramente formale, vuoto, inafferrabile in sè stesso ma intendibile solo come oggetto. Nella mia testa ho ben chiara la cosa, non so se sono riuscito a spiegarmi bene. |
|
05-04-2013, 19.46.41 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
|
Riferimento: L' intangibilità dell' IO
Citazione:
Si, ora il concetto mi è più chiaro, ti ringrazio! Come affermi anche tu l' io è qualcosa di puramente formale, vuoto, inaffarrabile, intangibile o come affermano alcune culture orientali: "L' io è come una spada che non può fendere se stessa". L' io non può oggettivarsi ed avere esperienza di sè, è assurdo. In ogni caso l' io non può essere pensato come indipendente dall' esperienza. Come si diceva la caratteristica principale della coscienza è l' intenzionalità, è sempre una coscienza di qualcosa, non si può considerare la coscienza come indipendente dall' esperienza. |
|
06-04-2013, 13.30.04 | #8 | |
Ospite
Data registrazione: 10-09-2012
Messaggi: 31
|
Riferimento: L' intangibilità dell' IO
Citazione:
|
|
07-04-2013, 12.26.08 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-07-2010
Messaggi: 405
|
Non so, questa differenziazione tra ciò che conosce e l'esperito è forse inesatta. Cioè, l'idea che mi sono fatto io per sbrigliare problemi di dualismi vari sul piano ontologico è che questa cosa intangibile di cui parlate, intangibile non sia. Ed anzi l'Io puro sarebbe l'oggetto dell'esperienza, in altre parole cioè che è riempito è sostanzialmente anche ciò che riempie, contando pure che entrambe le cose in un certo senso debbono "esistere" e che dunque ricadono sotto lo stesso universale fondamentale che è l'Esistenza.
Capisco perfettamente però, che quando si parla di concetti puri sembra che il contenuto non debba sussistere, un pò come le intuizioni pure di Kant, ma lo spazio e il tempo senza gli oggetti nello spazio-tempo non avrebbero significato, come un Io vuoto. La possibilità di una esperienza vs l'esperienza; mi stò convincendo che la possibilità di qualcosa sia in reltà già qualcosa, come per Aristotele secondo cui la potenza è già un atto. Cioè, in realtà mi ritrovo nei vostri discorsi, semplicemente ho cercato di dare un contributo allo svelamento di quel paraddosso che andate sottolineando. Quella differenza tra Io riempito ed Io puro così assurda e così pensabile.. quello che mi viene da dire, per essere più chiaro, è che un Io puro, se ne stiamo parlando, deve essere qualcosa, ma se è qualcosa allora non è così informale, allora può anche essere oggetto di un esperienza che ne colga il carattere. è un pò come parlare dell'essere e degli enti, non è che voglio negare l'esistenza di qualcuno dei due, solo cerco di muovermi all'interno di questa spirale. |
07-04-2013, 17.33.34 | #10 | |
Ospite
Data registrazione: 10-09-2012
Messaggi: 31
|
Riferimento: L' intangibilità dell' IO
Citazione:
L'io puro è una sorta di perno vuoto attorno al quale ruotano, e vengono accomunate, le nostre esperienze. Se ci rivolgiamo verso di esso lo intendiamo come oggetto (per esempio adesso che ne stiamo parlando ci stiamo riferendo all'io-puro oggetto) quindi mai in sè stesso. Insomma è qualcosa di inafferrabile, per questo viene detto "residuo fenomenologico". |
|