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03-10-2005, 15.16.07 | #94 |
Moderatore
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ritornando sui binari...
il punto è il seguente: se modifico la configurazione del cervello di x, allora x modifica la sua personalità in modo anche totalmente radicale (tant'è che potremo trovare necessario ritenere i due x diverse persone: x e y).
una persona che credesse che l'uomo deve le sue peculiari capacità ad un oggetto immateriale ed immutabile chiamato anima, come può reagire a questa notizia? non centra la scienza, ma è solo che credere all'esistenza dell'anima dopo tale fatto sembra impossibile. pare proprio che questi tipi di fatto - modifiche caratteriali che corrispondo a modifiche cerebrali - siano in contraddizione con l'esistenza dell'anima. e allora che fare? di certo non tirare in ballo antiscientismi o inconoscibilismi vari... la domanda legittima di giovanni attende ancora una risposta. Ultima modifica di epicurus : 03-10-2005 alle ore 15.18.26. |
03-10-2005, 15.31.04 | #96 | |
Ospite abituale
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Re: ritornando sui binari...
Citazione:
Modificare la configurazione del cervello è già un atto che tu compi su un uomo per ottenere un cambiamento. Forse tu intendi anima come carattere di quella persona, e in questo caso modificando il cervello pensi di modificare l'anima. L'anima è, come dire, il soffio vitale che rende l'uomo vivo, l'anima soffre, ma è la sua parte più intima che non centra con il carattere. La voce dell'anima chiede cose che noi con la nostra voce non sappiamo chiedere, perchè credo che ogni anima aspira alla pace e alla felicità, anche in un uomo con un carattere insopportabile.... |
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03-10-2005, 15.34.23 | #97 | |
Moderatore
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sui nomi e i corrispettivi reali:
Citazione:
Già è stato detto, ma vorrei chiudere definitivamente questa bizzarra tesi. Tesi bizzarra: L'uomo usa da molto tempo il termine 'spirito', quindi l'uomo è fatto di spirito. Una prima confutazione della tua tesi può essere ben portata avanti anche sostenendo la bizzarra credenza che a un nome corrisponda sempre qualcosa nella realtà. Infatti noi potremo credere che esistano spiriti (per il fatto che noi abbiamo tale parola), ma non siamo leggittimati a credere che noi siamo degli spiriti. Comunque, passando alla secondo e più seria confutazione, è chiaro da se che non basta avere una parola per aversi garantito l'esistenza del suo corrispondente. Giovanni ti ha detto che braccio di ferro non esiste, anche se abbiamo la parola 'braccio di ferro'; la tua obbiezione è stata più o meno questa: 'braccio di ferro' non è presente nel dizionario; oppure: 'braccio di ferro' non è un'unica parola). Per il fatto che braccio di ferro sia composto da più parole, cioè è solamente accidentale, potevamo chiamarlo braccio-di-ferro; per di più il suo vero nome è Popeye, che è un'unica parola. Altri esempi. Non basta avere la parola tachione, per saper che già esiste una particella che viaggia ad una velocità maggiore di quella della luce, bisogna dimostrarlo. Per secoli si credeva che esistesse l'etere, ma ora sappiamo che ad 'etere' non corrisponde nulla di reale. Capisci? |
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03-10-2005, 15.39.09 | #98 | |
like nonsoche in rain...
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Re: sui nomi e i corrispettivi reali:
Citazione:
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03-10-2005, 15.41.16 | #99 | |
Sii cio' che Sei....
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Re: ritornando sui binari...
Citazione:
E' impossibile discutere in questo modo. L'anima nelle tradizioni spirituali non e' necessariamente lo spirito, anzi l'anima si dissolverebbe alla morte in quanto fatta di sostanza materiale. L'anima sarebbe la nostra parte sensibile (coscienza intuitiva) che reagisce in modo positivo negativo o neutro al contatto con la realta' oggettiva. le informazioni (esperienze ripetute di contatti->sensazioni->emozioni) vengono immagazzinate e organizzate dal cervello. La personalita' o EGO si formerebbe nell'interazione tra anima e cervello. (sto utilizzando categorie dellla psicologia buddista adattate per l'occasione). Quella che viene considerata l'illuminazione e' il distacco dell'anima dal cervello, la morte dell'ego (separativo o Morte Mistica), della personalita'. E' quella che viene chiamata non-dualita'. Il Nous crea il molteplice che pero' e' una ipostasi dell'Uno (Plotino). In questo caso lo spirito individuale si fonderebbe con quello universale....da cui in realta' non sarebbe mai stato realmente separato...(identita' tra assoluto e relativo del Madhyamika o del Brahman con l'Atman dell'Advaita Vedanta). Questo evento molto raro ma di cui esistono testimonianze in abbondanza e' cio' che andrebbe indagato, e c'e' qualcuno che lo sta' facendo, scientificamente.... La personalita' in ogni caso non fa testo. Esistono casi di personalita' multiple, se ne possono avere decine, documentate dalla psicologia clinica. Il concetto di ipostasi e' quello che a parer mio piu' si avvicina alla realta' dei fatti.... Ultima modifica di Yam : 03-10-2005 alle ore 15.49.02. |
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03-10-2005, 15.57.41 | #100 | |
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Re: ritornando sui binari...
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