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29-06-2014, 12.22.31 | #52 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Originalmente inviato da CVC
Zenone che difese a spada tratta la via della verità e la negazione del molteplice parmenidei G&GP: veramente è l'esatto opposto. No, é proprio come sostiene CVC. O meglio: Zenone di Elea pretendeva di difendere il suo maestro Parmenide con i suoi celebri paradossi ma del tutto invano poiché essi erano fondati su un' argomentazione errata che ignorava il numero infinito dei segmenti infinitamente piccoli in cui può essere divisa una distanza finita: in realtà (ragionando correttamente) i due infiniti al numeratore (numero dei segmenti) e al denominatora (lunghezza di essi) si elidono ridandoci la lughezza finita delle distanze percose in tempi finiti a velocità finita: ergo, il moto non é contraddittorio! |
29-06-2014, 13.45.06 | #53 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
A me sembra che tu stia facendo il gioco delle tre carte. Decidi su quale piano fenomenico vuoi costruire gli eventi e poi procediamo. Sul piano dei fenomeni neuropsicologici e neuroscientifici, un uomo senza corteccia cerebrale NON PUO' PENSARE. Se hai dati diversi, mostrameli. Il suo EEG è piatto. I correlati neurologici del pensiero sono totalmente ASSENTI. zero. Un uomo senza corteccia cerebrale, non può programmare, non ha memoria, non può parlare, non può capire, non può sentire, non può vedere, non può muoversi, non può riconoscere, non può fare nulla di tutte le funzioni cognitive umane. Poi, se per te, in realtà, può pensare, mostrami qualcosa di questo "pensare". Può anche essere che sul piano fenomenico della magia nera, possa anche pensare e fare di calcolo. Che ne so? Io tengo il discorso coerentemente sul piano fenomenico neuroscientifico. Non mi occupo di fantascienza... Nulla vieta nulla. Nemmeno il pensare che un domani, agli asini spuntino le ali. Ad oggi, in ogni caso, nessuno può attraversare un muro. Ad oggi, in ogni caso, su piano fenomenico quantistico, il vuoto non esiste. Domani è un altro giorno... (Via con vento). Sul dualismo onda particella, sorvolo. Quindi, il tuo pensiero è questo: tutte le costruzioni sono false ma ce n'è una sola che le supera e comprende tutte e che è VERA. Peccato che pure questa sia una costruzione, dato che tu, come essere biologico, non puoi far altro che questo: costruire. E costruisci nei vincoli e confini della tua biologia che non è quella del pipistrello, né quella del lombrico, né quella del gatto. Ma è UNA biologia tra le tante. Anche la tua. Non hai nulla di privilegiato dato che sei un PUNTO DI OSSERVAZIONE, come lo è il pipistrello, il lombrico, il gatto. Eventualmente, dimmi dove e come tu, puoi superare, uscendone, la tua struttura e la tua organizzazione biologica così come appare e viene descritta sul piano dei fenomeni biologici. Prego... Scusa, te lo dico con tutto il rispetto: quante chiacchiere. Facciamo così, dimmi tu perché ritrai la mano. Come mai se tocchi un ferro incandescente, la tua organizzazione biologica sembra proteggersi e la mano si ritrae il più velocemente possibile? Come mai si osserva questo fenomeno? E' possibile una qualche spiegazione di questo fenomeno o non ha alcun senso? Dimmi tu perché un milione di uomini che toccano un ferro incandescente, ritraggono prontamente la mano invece di lasciarla lì... come mai? Forse non mi sono spiegato bene. Il vivente mantiene la SUA organizzazione. E' AUTOPOIETICO. Ciò che perturba la sua organizzazione, produce una risposta che si oppone a quella perturbazione. Ma il tipo di risposta, non dipende dall'agente perturbatore, dipende dalla BIOLOGIA del sistema. E' roba TUA. Non proviene dall'esterno. Sei TU. Tu puoi conoscere la tua organizzazione e la tua struttura descritte sul piano fenomenico biologico. Poi, puoi fare mille altre descrizioni su mille altri piani fenomenici: spirituale, sociale, economico, psicologico... sono costruzioni che nascono da certe distinzioni che producono certi "eventi". Tu puoi aver a che fare solo con costruzioni. Anche il pensare che ci sia una verità ultima al di là delle possibili costruzioni E' solamente, anch'essa, UNA COSTRUZIONE, né più né meno che come tutte le altre. IL problema è che, come ha scritto qualcuno in questo forum, la filosofia è morta. E' morta in un mare di chiacchiere e di costrutti comici e risibili. Torno a dire che non si può fare filosofia, oggi, prescindendo dal piano fenomenico scientifico e dalle sue descrizioni, pena l'irrilevanza e la marginalità. Gli effetti delle conseguenza delle costruzioni scientifiche, hanno travolto la chiacchiera e le costruzioni filosofiche, dimostratesi irrilevanti e e marginali. Essere ancora lì a parlare di "volontà di potenza", dimostra la deriva e l'irrilevanza del pensiero filosofico. La neuropsicologia, oggi, sta indagando persino l'esperienza religiosa offrendo costruzioni che "funzionano", mentre la filosofia si è persa nei vicoli ciechi infarciti di parole che non "funzionano", irrilevanti, inefficaci come lo possono essere le costruzioni di uno psicotico. Sì, la filosofia, oggi, è malata di psicosi. Confido in dosi massicce di Haldol e Serenase. FMJ |
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29-06-2014, 16.36.36 | #54 |
Ospite abituale
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Scrive Aristotele da qualche parte, «vegliando, noi abbiamo un mondo comune. Ma sognando, ciascuno ha il suo mondo».
A me sembra che si possa invertire l'ultima proposizione, e dire: quando di diversi uomini, ciascuno ha il suo proprio mondo, è da presumere che essi sognino; quando una buona volta, essi veglieranno completamente, cioè apriranno gli occhi ad uno sguardo che non esclude l'accordo con un altro intelletto umano, nessuno di essi vedrà nulla che alla luce delle loro prove non apparisca anche a tutti gli altri, evidente e certo. Ed i filosofi abiteranno nello stesso tempo un mondo in comune, qual è quello, che già da gran tempo hanno occupato i matematici; e questo importante avvenimento, non può differirsi più a lungo, se è da credere a certi segni e presagi, che sono già comparsi da qualche tempo, sull'orizzonte delle scienze. Immanuel Kant Kant ha scritto che la filosofia deve rispondere a tre domande: - che cosa posso conoscere; - che cosa devo fare; - che cosa posso sperare. Quando l'uomo non si porrà più queste domande, allora, e solo allora, qualche neuropsicologo da strapazzo potrà sensatamente affermare che la filosofia è morta. |
29-06-2014, 16.39.29 | #55 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Non voglio essere sgarbato con nessuno ma, a questo punto, non so se ridere o piangere. Il paradosso di Zenone, non si supera per RAGIONAMENTO giusto o sbagliato, si supera con una funzione matematica che si chiama "LIMITE". Non c'entra nulla l'elisione tra infiniti. Tra l'altro, infinito/infinito è, come noto, una forma indeterminata. I paradossi di Zenone si superano VERIFICANDO MATEMATICAMENTE e non per ragionamento, che si tratta di una SERIE CONVERGENTE. L'errore del filosofo Zenone è stato quello di CREDERE che la somma di una serie infinita di numeri, sia INFINITO. Semplicemente, NON E' VERO. La somma di una serie infinita di numeri può essere un numero. Ma a questo, non ci si arriva senza l'esercizio della matematica... Consiglio lo studio del concetto di serie numerica e di limite. FMJ |
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29-06-2014, 17.05.07 | #56 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Colossale sciocchezza (se ne scrivono anche qui, nel forum). Come esiste una scienza più o meno buona (memento la "memoria dell' acqua"! Oppure l' universo esistente da 5000 anni delle prime versioni del "Big bang", in seguito "opportunamente" corrette ad hoc mediante svariati "epicicli tolemaici" fino agli "attuali" -fino al prossimo epiciclo- 15000. Oppure Lombroso; oppure i viaggi nel tempo di cui farneticano fior di scienziati; ma si potrebbero segnalare tantissimi altri esempi!), così esiste una filosofia più o meno buona, e ridurre la filosofia a Emanuele Severino, Freud, Nietzche, Heidegger e via irrazionalizzando significa prendere lucciole per lanterne e gettare il bambino con l' acqua sporca. Una buona filosofia non può ignorare i risultati anche più recenti della scienza (quella seria), ma nemmeno la scienza può ignorare la filosofia, pena la caduta in colossali sciochezze (le quattro qui sopra rammentate sono principalmente figlie di un' inadeguata preparazione filosofica dei ricercatori che le hanno proposte e di quelli che se le sono allegramente "bevute"). Ultima modifica di sgiombo : 29-06-2014 alle ore 20.07.55. |
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29-06-2014, 20.00.42 | #57 | ||||||||
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Ma di nuovo non è l'esistenza o meno di questo vuoto che impedisce a qualcosa di attraversare i muri (o forse non hai mai sentito la radio tra le pareti di casa tua?) Citazione:
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29-06-2014, 20.25.43 | #58 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Infatti, quando gli scienziati cominciano a sparare sciocchezze, si mettono a fare i filosofi e viceversa, senza averne le competenze. "Una buona filosofia non può ignorare i risultati più recenti della scienza (quella seria = QUELLA CHE USA IL METODO SCIENTIFICO... Altro che viaggi nel tempo...), pena la caduta in colossali sciocchezze". E' esattamente quello che ho scritto io: "Torno a dire che non si può fare filosofia, oggi, prescindendo dal piano fenomenico scientifico e dalle sue descrizioni, pena l'irrilevanza e la marginalità". FMJ |
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29-06-2014, 21.17.54 | #59 | ||
Moderatore
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Il mondo è certamente solo uno per tutti e a ciascuno appare diverso e proprio in questo sta la sua ricchezza, il suo valore, la sua bellezza. Se questa è solo un sogno ben venga i sogni, basta non pretendere che ci sia un sogno al di sopra di tutti gli altri sognando il suo miglior funzionare. Faccio notare che il paradosso di Zenone (e di cui dubito fortemente che possa considerarsi risolto in termini sia matematici che logico formali a cui la matematica fa riferimento) che è stato più volte citato polemicamente in questa discussione sta diventando OT al tema trattato a cui vi invito a ricondurvi. Se ritenete l'argomento interessante aprite una nuova discussione in merito. Citazione:
O magari abbiamo un diverso modo di intendere la razionalità. |
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29-06-2014, 21.29.53 | #60 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Ti comunico che un uomo privo di corteccia cerebrale E' VIVO, ma non può pensare. Un uomo senza cuore o senza polmoni, non pensa, infatti, E' MORTO. Ti dice qualcosa? Ravvisi qualcosa nel particolare VIVO/MORTO oppure si tratta di un dettaglio insignificante? Il suono passa il muro semplicemente perché è un'onda meccanica longitudinale e il muro è fatto di materia. Mi spieghi che c'entrano le onde meccaniche con le funzioni d'onda quantistiche? Guarda che il fatto che si chiamino "onde" non significa che abbiano qualcosa in comune... anzi...; Altre costruzioni. Null'altro. Distinzioni che compi all'interno della tua biologia, dato che fuori da essa tu non potrai mai uscire... magari puoi trasformarti in spirito... non so... Lo vedi? Scusa se te lo dico ma parli di cose che non conosci. Questa non è buona filosofia. Tu ritrai la mano BEN PRIMA di aver percepito il dolore. L'arco riflesso si chiude direttamente nel midollo spinale. La consapevolezza del dolore, arriva molto dopo a livello corticale. Vedi, tu hai fatto filosofia, in questo caso, cattiva filosofia, io, invece, buona scienza. Vedi, anche quando parli di "dolore", ti chiedo di dirmi di QUALE "dolore" stai parlando? Dell'attività dei recettori del dolore? Degli effetti sulla corteccia cerebrale? Del significato che ognuno da' al proprio dolore? La cultura è costruzione sociale. Esattamente come lo sono le costruzioni personali. Sia l'una che l'altra, sono il prodotto di distinzioni, eventi e costruzioni UMANE. Quindi, di una specifica organizzazione e struttura biologica. Nulla ha un senso se non quello che gli viene attribuito in fase di costruzione. Quando dici che "una verità esiste ed è una sola", tu pretendi di trasformare una tua costruzione in verità mentre, in realtà, stai solo imponendo un tuo punto di vista, stai proponendo un POSTULATO da quale derivare un corollario di conseguenze. Insomma, fai della geometria euclidea e nulla più. Solo che vuoi imporre l'idea che le cose stiano esattamente come le costruisci tu. Mi dispiace ma non è così. Tu, come me, come ogni organizzazione biologica, puoi solo proporre "costruzioni". Le costruzioni funzionano o non funzionano e si distinguono e giudicano dalle conseguenze. Da qui nasce la responsabilità di ognuno di noi. Poi, tu puoi tranquillamente chiamare VERITA' una tua costruzione. Lo hanno fato talmente in tanti nella storia umana... puoi tranquillamente farlo anche tu... Sicuramente ho esagerato: la filosofia non è morta... è moribonda. E' moribonda perché non ha saputo stare al passo con le scienze. E' quanto sostiene, giustamente a mio avviso, Stephen Hawking nel suo ultimo libro "Il grande disegno". E' morta, a mio parere, di "inefficacia", di "irrilevanza". Quali "competenze e capacità" conferisce la filosofia? La filosofia come tentativo di accedere a VERITA' ASSOLUTE è morta e sepolta. Oggi nessun filosofo serio si metterebbe a parlare di VERITA' ASSOLUTE. Farebbe ridere. Oggi, la filosofia è settoriale e sopravvive unicamente grazie all'apporto delle scienze. Mi piacerebbe vedere, per esempio, qualcuno che fa "filosofia della mente" SENZA l'apporto della ricerca neuroscientifica. Da ridere. O da piangere... ... altro che "volontà di potenza"... FMJ |
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