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04-07-2014, 00.28.37 | #104 | ||||||||||
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Per questo tutto questo funzionare, per quanto lo si relativizzi o non lo si relativizzi ai domini pertinenti (che non sono che altre costruzioni) alla fine non porta che a ribadire la contraddizione che Gorgia aveva già espresso 3000 anni fa, ossia che nulla è, nemmeno lo stesso costruttivismo e lo stesso funzionare. E proprio per questo, è vero che, come dici: Citazione:
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04-07-2014, 12.11.39 | #105 |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
X SGIOMBO
Che cos’è un “piano fenomenico”? Prendiamo la geometria euclidea. E’ un bell’esempio di costruzione di un piano fenomenico. Nei suoi libri Euclide inizia con delle DEFINIZIONI, che lui chiama “termini”, ovvero spiega il SIGNIFICATO che LUI dà alle parole. Successivamente, enuncia delle proposizioni NON DIMOSTRATE, ASSUNTE COME VERE, che chiama POSTULATI e che noi oggi chiamiamo ASSIOMI e che sono l’equivalente di un “FACCIAMO FINTA CHE”. Fatte queste specifiche assunzioni, ecco i TEOREMI e le DIMOSTRAZIONI che, attenzione, poggiano sugli ASSIOMI, ovvero su ASSUNZIONI, ovvero sul “FACCIAMO FINTA CHE”. Quindi, ASSUNTO A, ASSUNTO B, FACENDO FINTA CHE C SIA VERO, genero una COSTRUZIONE di un PIANO FENOMENICO dal quale EMERGONO degli “EVENTI” (quadrati, rette, triangoli, angoli…) che sono il frutto di quelle ASSUNZIONI delle quali ho parlato prima, ovvero di “FACCIAMO FINTA CHE”. Attenzione: senza quelle ASSUNZIONI, senza il “FARE FINTA CHE”, non esistono quegli “EVENTI”. Come sai, dopo EUCLIDE sono arrivati Gauss, Lobacewskij e Bolyai i quali hanno detto:”Perché, invece, NON FACCIAMO FINTA CHE UN’ALTRA COSA?”… e sono arrivate le geometrie non- Euclidee. Nella geometria iperbolica, su questo piano fenomenico, l’”EVENTO” “la somma degli angoli interni di un triangolo è 180°”, non ESISTE PIU’. Nella geometria ellittica di Riemann, invece, su questo piano fenomenico, non ESISTONO PIU’ le rette parallele. Fu David Hilbert, con un lavoro del 1899 a gettare la spugna e a dire: “Ragazzi miei, poche chiacchiere, qui, sono tutte costruzioni, inutile farsi tante seghe mentali, non si può più parlare di verità assolute, le cose, qui, vengono DESCRITTE DAGLI ASSIOMI CUI DEBBONO OBBEDIRE”. Il bello è che la geometria euclidea, la geometria iperbolica, la geometria ellittica, pur partendo da ASSUNZIONI completamente diverse e negando l'una aspetti fondamentali dell'altra, FUNZIONANO! Questo, vale per tutta la conoscenza umana. Risalendo la corrente, cosa si trova? ASSUNZIONI, DEFINIZIONI, PIANI FENOMENICI, DISTINZIONI, COSTRUZIONI ED EVENTI. L’INNESCO è quella costruzione che io opero sul piano fenomenico biologico, che mi vede distinguere un sistema autopoietico e un evento d’innesco. Attenzione, queste distinzioni NON SONO VERE, sono il risultato di un piano fenomenico, di un paio di occhiali, che poggia su degli ASSUNTI, su dei “FACCIAMO FINTA CHE”. Quando Euclide ha “fatto finta che” ha costruito il piano fenomenico della geometria euclidea con le rette parallele e gli angoli interni del triangolo a somma 180°. Quando Riemann ha “fatto finta che”, le rette parallele sono SPARITE. Quando Lobacewskij ha “fatto finta che”, la somma degli angoli interni di un triangolo non faceva più 180°. Facendo “finta che”, io isolo un sistema che chiamo “autopoietico” e isolo un “innesco”. Lo faccio io osservatore, con i miei “facciamo finta che”. Eliminiamo subito un possibile fraintendimento: non tutti i “facciamo finta che” FUNZIONANO e non tutti FUNZIONANO ALLO STESSO MODO. Ci sono geometrie che non FUNZIONANO. Ci siamo? Quando posso dire che una costruzione su un certo piano fenomenico FUNZIONA? Posso dirlo quando mi permette di ANTICIPARE il maggior numero di “EVENTI”. Genero COSTRUZIONI al fine di ANTICIPARE gli “EVENTI”, al fine di poter fare delle “PREVISIONI”.La “VERITA’” non esiste, o meglio, non esiste una “verità” che non sia figlia di un piano fenomenico e quindi, in ultima analisi di una serie di “facciamo finta che”.Interrogarsi sulla questione ONTOLOGICA è creare, NECESSARIAMENTE, un piano fenomenico sul quale e nei termini del quale interrogarmi e quindi, NECESSARIAMENTE,“fare finta che”?…arriverà un altro che farà altri“facciamo finta che”, perfettamente funzionanti…per il costruttivismo, non ha alcun senso il dualismo ontologia/gnoseologia, l’uno si dissolve nell’altra. Poi, arriverà qualcuno che dirà: “No,facciamo finta che il dualismo ontologia/gnoseologia esista per davvero e sia reale”. Benissimo, avrà la sua “geometria”. Funziona? Ben per lui.E’ una possibilità.Nulla da dire.E’ una costruzione come un’altra, su un piano fenomenico come un altro, che mostrerà certi eventi e genererà certi discorsi e così via… Ed eccomi al problema dei problemi: “Ma se funziona, allora la costruzione ha una congruenza con l’ambiente”. Prova a seguirmi per un momento. Dai un minimo di credito a questo spregiatore della filosofia… partiamo da qui: Funziona dove? Ovviamente su un certo piano fenomenico. La somma degli angoli interni di un triangolo fa 180°, FUNZIONA! E’ un’anticipazione corretta. Ma solo sul piano fenomenico della GEOMETRIA EUCLIDEA. Su quello della geometria iperbolica, non FUNZIONA più. Attenzione, FUNZIONA significa che tu riesci ad ANTICIPARE e a MANIPOLARE un “EVENTO” quale “la somma degli angoli interni di un triangolo è 180°” MA questo “EVENTO” ESISTE solo sul piano fenomenico della geometria euclidea e NON ESISTE sul piano fenomenico della geometria iperbolica: qui, non solo NON FUNZIONA, addirittura NON ESISTE dato che può ben darsi che un piano fenomenico generi un evento che a quel punto esiste ma che potrebbe non funzionare. E la geometria euclidea non è più o meno VERA di quella iperbolica o di quella ellittica. Non ostinarti a dire che una costruzione è “adeguata o meno adeguata all’ambiente”. Quale AMBIENTE? Una costruzione è più o meno adeguata ad anticipare gli eventi SU UN CERTO PIANO FENOMENICO che tu, POI, chiami AMBIENTE. Non c’è nessun AMBIENTE là fuori, non esistono “EVENTI” astratti da un preciso piano fenomenico/distintivo/descrittivo/costruttivo. Non esistono rette parallele se non sul piano fenomenico della geometria euclidea. Per uno che vivesse sul piano fenomenico della geometria ellittica, le rette parallele non avrebbero nessun significato. Zero. L’”evento”: “arrivo a casa e la mamma mi ha preparato il pranzo”, vive su un piano fenomenico che prevede che ci sia una mamma, che ci sia qualcosa come un pasto, che ci sia qualcosa come una casa… in alcune tribù degli indiani americani, la “mamma” come “evento” costruito come lo costruiamo noi, NON ESISTEVA NEMMENO. Del neonato se ne faceva carico la collettività di donne adulte. In sostanza, io costruisco il funzionamento o meno di una costruzione in base a come questa costruzione mi permette di anticipare gli eventi che si generano su un piano fenomenico che ho costruito partendo da degli ASSUNTI. Ogni COSTRUZIONE funziona nel suo DOMINIO. Solo un demente potrebbe pensare di analizzare la chimica o la meccanica di DIO. DIO esiste ed è reale, come “EVENTO” sul piano fenomenico della religione e non su quello della meccanica newtoniana o della chimica inorganica ed organica. Il suo DOMINIO di appartenenza non è quello della fisica. I PRESUPPOSTI, ovvero i “Facciamo finta che” della chimica e della fisica, rendono DIO un “NON EVENTO” così come i presupposti della geometria ellittica rendono l’evento “due rette parallele” un “NON EVENTO”. Con quegli occhiali, DIO non esiste e le rette parallele non esistono. Arrivi addirittura a dire che il credente non “VERIFICA” l’esistenza di DIO. Ma “VERIFICA” come la intendi tu è una costruzione che vive e opera sul piano fenomenico scientifico e non su quello religioso. “VERIFICA” sul piano fenomenico religioso non ha alcun senso. E’ una baggianata. E’ come le rette parallele nella geometria ellittica. Che vuoi fare? Ridurre, schiacciare tutte le costruzioni alle sole costruzioni scientifiche e agli ASSUNTI e “facciamo finta che” scientifici? Libero di farlo. Come di non farlo. Tu lo farai. Altri no. Tu usi i termini in maniera, direbbe Kelly, molto lassa e vaga: parli di adeguatezza all’ambiente, di soggetto, di oggetto… io ti chiedo: dove? Su quale piano fenomenico? Se tu mi dici: “la somma interna degli angoli di un triangolo è 180°”, io ti rispondo: dove? Dimmi “in quale costruzione e piano fenomenico” e ti dico se è “vero”. Tu parli di affermazioni che superano la verifica empirica e le scambi per qualcosa come la VERITA’? Le tue costruzioni vengono INVALIDATE e non anticipano più gli eventi? Dovrai fartene delle altre con maggior potere “anticipatorio”. Ma la dinamica è tutta interna al TUO piano fenomenico, alle TUE costruzioni, alle TUE distinzioni, ai TUOI costrutti. “La verità non è tale perché ontologicamente rappresentativa della realtà, ma funziona se sopravvive attraverso il grado di efficacia di una conoscenza, attraverso un principio di viabilità: letteralmente, capacità di sopravvivere (viability). L’essere umano, mente-cervello-corpo, costruisce verità in dialettica con l’ambiente esterno (COSI’ COME COSTRUITO SU UN CERTO PIANO FENOMENICO) e in interazione con gli altri soggetti umani, ma la verità cui giunge è una proiezione del reale, non la sua rappresentazione”. Secondo te, la distanza, appartiene al mondo là fuori? Intendo dire, una cosa che sta a dieci metri da un'altra, sta a dieci metri da un'altra? No. Giusto? Se tu mi dicessi che A sta a dieci metri da B e che l’hai misurato empiricamente e l’hai verificato con il laser e che là fuori nel mondo c’è A che sta a dieci metri da B… io riderei. Io ti chiederei: “Giombo, cos’è un metro? Di che parli?”. E tu, ragazzo mio, saresti costretto a dirmi la verità: “Caro FMJ, in origine venne fissato il metro come la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, poi, però, venne definito, nel 1983, come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299 792 458 di secondo”. Ma allora, ti risponderei io, è una costruzione umana di significato e convenzionalmente utilizzata per rappresentare la “realtà”, sul piano fenomenico della geometria e noi, invece, ci comportiamo “facendo finta che” per esempio, Roma e Milano siano “davvero” (nel senso di ontologicamente e non convenzionalmente) distanti 585 km. Insomma, “la matematica non esiste senza i matematici”, e il metro della realtà è la costruzione che l’uomo ne fa (ontogenetica e filogenetica). FMJ |
04-07-2014, 12.55.43 | #106 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Se qualcosa funziona sempre non esiste. Quindi se tutto è anticipazione delle nostre costruzioni, non può esistere niente. Io non voglio anticipare più le mie costruzioni: anche questa è una mia costruzione, quindi funzionerà sempre. Voglio costruire una proprietà che non sappia anticipare: non è possibile perché anche qualcosa che non sappia anticipare è una mia costruzione. Questa teoria costruttivista è indimostrabile: non è possibile perché la dimostrazione e l'indimostrabilità sono mie costruzioni. Vedi, il costruttivismo è solo una forma di solipsismo più raffinata. Ops, non è possibile perché il solipsismo è solo una mia costruzione... Non se ne esce, è un circolo vizioso. Ops, un circolo vizioso è solo una mia costruzione... Ma allora è impossibile... Noooo, la possibilità e l'impossibilità sono solo costruzioni del mio sistema autopoietico... Per verificarlo dovremmo uscirne fuori, come diceva Wittgenstein, il senso del mondo dobbiamo cercarlo fuori di esso. ah già, cos'è il senso? cos'è il mondo? cos'è fuori? Mie costruzioni... Stiamo parlando a vuoto. ( cos'è vuoto?).... |
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04-07-2014, 13.01.42 | #107 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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No. Sei fuori strada. Mi dispiace. Non tutte le costruzioni funzionano (a partire da certe premesse). Non è che una costruzione valga tanto quanto l'altra. Tu stai cercando dove poggiare i piedi? Li puoi poggiare solo sui tuoi ASSUNTI e sui tuoi "FACCIAMO FINTA CHE". Leggi quello che ho scritto a Sgiombo e che non posso ripetere qui. Quanto al parallellismo Sofisti - Costruttivisti... "Il 'sofista' è appunto colui nel quale la sophìa, rinunciando a essere verità, è divenuta la capacità tecnica di persuadere conformemente a dei fini." (E. Severino, La filosofia antica). Che c'entra il Costruttivismo? Pensi che il Costruttivismo sia "la capacità tecnica di persuadere conformemente a dei fini?". Mi auguro di no. "Il costruttivismo è un approccio teorico fondato sulla comprensione della struttura e della dinamica del sistema di significati soggettivi". George Alexander Kelly, George Herbert Mead, Jean Piaget, Humberto Maturana, Ernst von Glasersfeld, Francisco Varela, Kurt Lewin, Heinz von Foerster, Niklas Luhmann, Paul Watzlawick, Lev Vygotskij, Gregory Bateson e Ludwig Wittgenstein sono, secondo te, dei SOFISTI? FMJ |
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04-07-2014, 15.16.27 | #108 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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... "se qualcosa funziona sempre, non esiste"? Come mai questa ASSUNZIONE? A che ti serve? Chi l'ha mai detto? Dove vorresti dimostrarla o non dimostrarla questa teoria costruttivista? Su quale piano fenomenico? Perché, là, nel mondo, secondo te, esiste il "solipsismo"? Non vuoi più che le tue costruzioni "anticipino"? Nulla di più facile: costruisciti un mondo che ti INVALIDI ad ogni piè sospinto e poi, di fronte alle invalidazioni, tieni duro. Kelly la chiama "ostilità". Gli schizofrenici paranoidei fanno esattamente quello che vuoi fare tu. Nulla di nuovo. E pensa che, per loro, è tutto "Vero". Tutto "Reale". FMJ |
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04-07-2014, 16.03.58 | #109 | ||||||||||
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
[quote=Galvan 1224]
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Bere acqua disseta solo chi la "beve", ma il dissetare non è una proprietà dell'acqua da nessun punto di vista. Se non c'è nessuno che si "disseti", l'acqua "disseta"? Non credo proprio... Citazione:
Esiste dove? Su quale piano fenomenico? Dov'è che quella caratteristica avrebbe la sua esistenza? Citazione:
Questa è una TUA costruzione... Citazione:
Ma l'intossicazione da acqua, in genere, NON si verifica mica perché uno beve oltre il necessario, eh! Si verifica, in genere, per altre questioni legate, per esempio, come conseguenza dell'uso di farmaci ADH-simili, o nella correzione rapida dell'ipovolemia... Quando uno si intossica d'acqua bevendo, si parla di una condizione psicogena... Citazione:
Diciamo che il sistema autopoietico, descritto sul piano fenomenico fisiologico, ANTICIPA che l'acqua che hai bevuto è sufficiente ad idratarti e ti blocca lo stimolo. Lo anticipa così bene, che tu ti senti idratato BEN PRIMA che quell'acqua sia arrivata in circolo... quando ancora è nel tuo stomaco... pensa un po'... Citazione:
Scusa, la memoria alla base di quale TUTTO? Hai mai visto un amnesico di persona? Io, tanti. Vivono, mangiano, respirano... sono vivi... semplicemente, non ricordano e devono imparare le cose ogni volta. Tutto qui... che credi? Su cosa sia la memoria, leggiti i lavori di Baddeley. La memoria è, ad oggi, una delle funzioni cognitive, sul piano fenomenico neuroscientifico, meglio conosciute. Citazione:
La memoria per me è anticipazione? Dove l'hai letto? Sto dicendo e ho scritto proprio il contrario. Citazione:
Qui, si discutono gli argomenti, non le persone che sono tutte degne, simpatiche, intelligenti... più o meno... Io godo quando qualcuno "tritura" le cose che scrivo. E' un godimento vedere quante costruzioni esistono al mondo e come ce ne innamoriamo... sciocchezze ne spariamo tutti, a raffica... Citazione:
Appunto: un riferimento convenzionale. Esattamente. Un'etichetta convenzionale apposta da noi. Citazione:
No. Un qualsiasi amnesico, anche il più grave, parla, e un afasico di Broca o di Wernicke, ricorda. Memoria e linguaggio sono due funzioni neuropsicologiche DISSOCIATE. Grazie per il caffé! FMJ |
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04-07-2014, 17.46.28 | #110 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Il costruttivismo non spiega tutto. La scienza presuppone le certezze del senso comune, che esista una realtà esterna alla mente, che esista anche quando non ci pensiamo, che sia conoscibile. Queste certezze del senso comune possono essere messe in discussione, ma per creare scienza bisogna adottarle.
Le nostre costruzioni sono variazioni sul tema, alla fine il principio di non contraddizione ci impone di pensare in un certo modo. Costruiamo perché ci poniamo domande, ma il nostro costruire è strettamente legato ai vincoli della razionalità. Gli assiomi euclidei non sono costruzioni, sono evidenze, realtà che appaiono evidenti di per sé. C'è differenza io credo. Il teorema di Pitagora (su cui si basano gli assiomi di Euclide) ha fatto la sua in varie civiltà, perché tutte hanno costruito lo stesso teorema? Studi hanno rilevato che i concetti geometrici sono innati nella natura umana. Il costruttivismo è relativo a ciò che ci permette di costruire, la filosofia indaga sull'universale, senza cui non è possibile costruzione alcuna. Il relativismo universale è un aborto Il costruttivismo risolve alcuni problemi, ma nella molteplicità del reale esistono più cose di quante uno schema ne possa contenere |