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07-07-2014, 07.42.16 | #142 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Beh, che tutti (chi più chi meno) talora si pecchi di presunzione o che talora si facciano calcoli sbagliati pretendendo l' impossibile lo posso ammettere (anzi, mi sembra ovvio e inevitabile). Ma non mi sembra sostenibile che nella "psicologia fondante" di tutti noi coscienti vi sia la pretesa di volere qualsiasi cosa (compreso l' impossibile) senza limiti. Gli affetti da mania o delirio di onnipotenza per fortuna sono piuttosto pochi! Ultima modifica di sgiombo : 07-07-2014 alle ore 12.58.59. |
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07-07-2014, 10.24.07 | #143 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
Messaggi: 147
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
La risposta è molto complicata. 1) Esiste un IO che è cosciente nel quale opera qualcosa come la "volontà di potenza"; 2) Esiste una psicologia; 3) Esiste una cosa che è in un modo e che si vuole far diventare altro benché questa operazione sia impossibile (e inutile) dato che è volere l'impossibile; 4) Esiste un vero e un falso; 5) Esiste un nulla e un qualcosa; 6) Si vuole trasformare il vero in falso e il falso in vero; 7) Si vuole trasformare il nulla in qualcosa e il qualcosa in nulla; 8) Esiste un volere il proprio volere in modo assoluto. Ho messo qui alcune cose. Dimmi solo questo: come distingui il vero dal falso e il nulla dal qualcosa? FMJ |
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07-07-2014, 10.43.44 | #144 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
Messaggi: 147
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Chi è arrabbiato? Io sono serenissimo. Semplicemente, discuto con rigore. Ti ho offeso? Non mi pare... 1) QUALSIASI sitsema formale, coerentemenete costruito a partire da ASSIOMI,, è coerente con LE SUE ASSUNZIONI. E' ovvio e banale direi. La scienza galileiana ha la coerenza interna della MATEMATICA. Peccato che la matematica sia vittima dei due teoremi di incompletezza di Goedel. Da quello che capisco, solo Maral sa di cosa parlo... 2) Tu non "VEDI" una coerenza interna al sistema costruttivista. Peccato che fior fior di matematici e logici la vedano eccome. Anzi, uno dei punti di forza del costruttivismo Kelliano (Kelly era un matematico), anche a parere dei più feroci detrattori, è proprio il sistema assiomatico che rende MOLTO coerente la teoria... Nemmeno i più feroci detrattori della teoria Kelliana, fior fior di matematici, fisici, filosofi ecc. hanno mai messo in dubbio la coerenza interna del sistema... 3) Io continuo a pensare che tu stia scherzando e ti stia divertendo. Chi ha mai detto che l'uomo E' una macchina biologica? Vedi, se non riesci a capire il costruttivismo, come fai a criticarlo? Il costruttivismo dice che "sul piano fenomenico biologico, il vivente PUO' essere costruito come una macchina biologica e questo, produce una serie di altri discorsi". Partendo da questa ASSUNZIONE, si generano certe conseguenze. Altri partono da altre ASSUNZIONI: per esempio, che l'uomo sia SPIRITO. Avranno altri risultati e altre conseguenze. Ciò che distinguerà le diverse ASSUNZIONI saranno le conseguenze, le capacità predittive e anticipatorie; 4) Quando parli di "valori", di "senso", di "produzione di significati", a che livello fenomenico ti trovi? Di che stai parlando? Sono ALTRI "EVENTI" che tu descriverai e costruirai su piani fenomenici DIVERSI. Non cercherai mica questi "valori" studiando la chimica o la fisica. Giusto? Si tratta di piani fenomenici assolutamente diversi, con ASSUNZIONI diverse. Infine, se ne sei in grado, continuo a chiederti di indicarmi qualcosa in filosofia, nelle scienze, nelle religioni, che NON SIA AUTOFONDANTE. A presto. FMJ |
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07-07-2014, 11.23.10 | #145 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Se mettiamo in dubbio pure l'importanza e imprescindibilità del teorema di Pitagora o il significato di termini come 'evidenza', siamo allora su di un piano meramente dialettico |
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07-07-2014, 12.11.02 | #146 | |||||||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Non ci resisti proprio, eh? Porti al nostro incontro una presunta astrazione storica di quanto sia eros. E' quanto rifuggo nel forum (e ovunque). Portami il tuo sentire, la tua esperienza (o al massimo la tua costruzione). A cosa mi rapporto sennò? Parli di salti “qualitativi” ma quale realtà di valore (“qualitativa”) pensi possa esserci in confronti che esulino da un sentire diretto? non esistono genialità.. esistono campi possibili e campi disertati.. Citazione:
Spiritualismo? O semplice formalismo contingente costretto? Per il resto.. sì, in un certo senso è dei pazzi.. o così risalterebbero ora ( ?) nel contesto globale.. Riguardo alla mancanza di relazione riferita all’ultimo scritto se a quello ti riferisci è implicita al “parafrasato” campo di higgs.. Citazione:
Possedere un’identità intellettuale non significa bramare un campo di potenza che non ci appartiene.. i confini sono sottili ma non invisibili.. posto l'averne coscienza.. Citazione:
La filosofia non fa inorridire quando è analisi di un sentire e di un pensare e non mera proiezione di campi posti al di là dell’urgenza.. forse è questa urgenza che spesso e volentieri scambiamo per genialità.. Citazione:
Ma quale limitatezza che non la si brami accogliere come tale? Perché pesare su di una bilancia che non esiste? Io devo ciò che sono ad ogni osare che mi ha preceduto e forse in potenza a quello che mi succederà. Citazione:
Esatto: chi siamo! Nessuna verità di fare coincidere alcunché. Solo scoperta che non sia parziale. Citazione:
Sì, lo è. .. |
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07-07-2014, 12.34.11 | #147 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
Messaggi: 147
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
CVC, guarda che stiamo discutendo. Anch'io cerco di capire. Se tu mi dici che il teorema di Pitagora è imprescindibile, io ti dico di sì, MA SOLO NELLA GEOMETRIA EUCLIDEA: "La dimostrazione classica del teorema di Pitagora completa il primo libro degli Elementi di Euclide, e ne costituisce il filo conduttore. Dato che richiede il postulato delle parallele, esso non vale nelle geometrie non-euclidee e nella geometria neutrale". Quanto all'"EVIDENZA", chiariscimi a cosa ti riferisci. EVIDENTE cosa? A CHI? Con "EVIDENZA", intendi dire che quando guardo un fiore nel mio giardino, esso è lì, "EVIDENTE"? Cosa intendi? Oppure ti riferisci all'EVIDENZA cartesiana? Già ampiamente criticata... assurda... La psicologia ha negato qualsiasi valore, sul piano fenomenico psicologico- conoscitivo ad una sedicente forma intuitiva di conoscenza, ritenuta, in chiave dogmatica, efficace. Fammi capire meglio cosa intendi. FMJ |
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07-07-2014, 14.42.17 | #148 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Suppongo che qualcuno si sia accorto in modo casuale della relazione fra cateti e ipotenusa e da li è nato tutto. Ma non si può parlare di costruzione in una scoperta casuale, così come Colombo non ha costruito la scoperta dell'America. L'intuizione è un illuminazione, un qualcosa che si impone per la sua evidenza. È evidente perché non si può negare, prendi pure questa come definizione di evidenza. |
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07-07-2014, 17.36.22 | #149 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2013
Messaggi: 331
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
fmj.
1) QUALSIASI sitsema formale, coerentemenete costruito a partire da ASSIOMI,, è coerente con LE SUE ASSUNZIONI. E' ovvio e banale direi. La scienza galileiana ha la coerenza interna della MATEMATICA. Peccato che la matematica sia vittima dei due teoremi di incompletezza di Goedel. Da quello che capisco, solo Maral sa di cosa parlo... So benissimo le conseguenze del teorema di Godel, quello che mi sorge come dubbio è se vi siamo altre conseguenze meno note che derivano proprio dal modo di procedere di Godel, cioè dalla dimostrazione diagonale, veramente mi mancano gli strumenti, mi faceva piacere che un matematico, potesse argomentare al di là del problema delle assiomatizzazioni, cosa su cui penso si mediti troppo poco, leggevo per esempio (dalla wiki) che oggi come oggi il sistema standard posto da Zermelo va per la maggiore. Su questo siamo molto d'accordo 2) Tu non "VEDI" una coerenza interna al sistema costruttivista. Peccato che fior fior di matematici e logici la vedano eccome. Anzi, uno dei punti di forza del costruttivismo Kelliano (Kelly era un matematico), anche a parere dei più feroci detrattori, è proprio il sistema assiomatico che rende MOLTO coerente la teoria... Nemmeno i più feroci detrattori della teoria Kelliana, fior fior di matematici, fisici, filosofi ecc. hanno mai messo in dubbio la coerenza interna del sistema... Ma non è tanto la coerenza assiomatica, (fatta tutti i distinguo di cui sopra al punto 1) a infastidirmi, è proprio la carenza della esposizione che mi indispone. Ti ripeto, cosa mia. Ma almeno siamo d'accordo a dire che il sistema formale galileiano e quello costruttivista sono diversi? 3) Io continuo a pensare che tu stia scherzando e ti stia divertendo. Chi ha mai detto che l'uomo E' una macchina biologica? Vedi, se non riesci a capire il costruttivismo, come fai a criticarlo? Il costruttivismo dice che "sul piano fenomenico biologico, il vivente PUO' essere costruito come una macchina biologica e questo, produce una serie di altri discorsi". Partendo da questa ASSUNZIONE, si generano certe conseguenze. Altri partono da altre ASSUNZIONI: per esempio, che l'uomo sia SPIRITO. Avranno altri risultati e altre conseguenze. Ciò che distinguerà le diverse ASSUNZIONI saranno le conseguenze, le capacità predittive e anticipatorie; Sì ma anche nelle neuroscienze si parla così: "potrebbe darsi che", ma poi nelle argomentazioni, è come se l'uomo fosse una macchina biologica. Non sto scherzando, questo è un tema che mi sta impegnando da diversi anni. Non mi fraintendere, le mie ricerche metafisiche non escludono mai le ultime scoperte scientifiche, e mi sembra anche di essermene interessato. Certo che ci sono conseguenze, lo so benissimo. 4) Quando parli di "valori", di "senso", di "produzione di significati", a che livello fenomenico ti trovi? Di che stai parlando? Sono ALTRI "EVENTI" che tu descriverai e costruirai su piani fenomenici DIVERSI. Non cercherai mica questi "valori" studiando la chimica o la fisica. Giusto? Si tratta di piani fenomenici assolutamente diversi, con ASSUNZIONI diverse. Non sono solo piani fenomenici, anzi è proprio quello il punto, per spiegare piani fenomenici, bisogna trascenderli. Su questo forum e immagino anche per un matematico. è più facile farlo con la logica. Io non penso sia l'unica. Infine, se ne sei in grado, continuo a chiederti di indicarmi qualcosa in filosofia, nelle scienze, nelle religioni, che NON SIA AUTOFONDANTE. Se lo intendiamo alà godel, tutto è assiomatizzante, e quindi autofondante. (non fa una piega) Quello che qui ti stiamo dicendo, è che "quello" sarebbe un modo di indagine. e se c'è un modo c'è una totalità che lo contiene. la totalità non è l'universale della matematica, è il processo per abduzione che i greci scoprirono, avendo ben presente che vi era un Logos regolatore. Si tratta di necessità. Sono piani di discorso (non fenomenologici) che distano anni luce da qualsiasi formalismo che in fin dei conti, è solo una descrizione. Su quel "solo", qua, ci stiamo azzuffando senza molto senso, nè produzione. E' evidente che per te ogni discorso è un discorso della materia vivente. Ho provato a farti notare (okkei eliminiamo la parola dimostrazione, hai ragione) che quando dici "TU" automaticamente intendi qualcosa del biologico. La fenomenologia che descrivi come relativa e necessaria, diventa come per Sgiombo, solo un breve ex-cursus perchè poi possiate dire: ecco siccome tutto è relativo, esiste SOLO questo tipo di autofondazione che è la scienza. Sono termini psicanalitici, che riscontro nella stragrande maggioranza degli scienziati.(finora non se ne salva nessuno). E così il legittimissimo POTREBBE ESSERE COSì, che laddove è ricerca, è "solo" ricerca, si mimetizza nel discorso della volontà di potenza. Quello che notate dalla mia scrittura, è ovviamente un altro delirio di onnipotenza. Ma bisogna esserne consci. (appunto in questo bisogna esserne consci vi è un altra più terribile mimesi della volontà di potere) Riconoscerla negli altri per me è semplice. Ma capisco come avviene per me, che è difficile riconoscerla in se stessi. Detto ciò rimane il fatto che non c'è metodo.E di nuovo non me lo hai esposto. io non credo sia un caso. direi al 95% possiamo finirla qui. |
07-07-2014, 17.53.02 | #150 |
Ospite abituale
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
gyta
Non ci resisti proprio, eh? Porti al nostro incontro una presunta astrazione storica di quanto sia eros. E' quanto rifuggo nel forum (e ovunque). Portami il tuo sentire, la tua esperienza (o al massimo la tua costruzione). A cosa mi rapporto sennò? sento gli spiriti. Che ci devo fare? lo sai! i metafisici sono assai noiosi con quel loro bisogno di astrarre continuo. per me la vita è slegata dalla filosofia. ci vuole un minimo di carità. Parli di salti “qualitativi” ma quale realtà di valore (“qualitativa”) pensi possa esserci in confronti che esulino da un sentire diretto? non esistono genialità.. esistono campi possibili e campi disertati.. sì! io mi stavo solo aprendo a livello di sentimento personale. vedo che anche tu astrai. comunque concordo. Spiritualismo? O semplice formalismo contingente costretto? e perchè ti fai costringere dal formalismo contingente, superalo no? mi sembra ne ha i i mezzi. fallo! Per il resto.. sì, in un certo senso è dei pazzi.. o così risalterebbero ora ( ?) nel contesto globale.. Riguardo alla mancanza di relazione riferita all’ultimo scritto se a quello ti riferisci è implicita al “parafrasato” campo di higgs.. il pezzo meno riuscito Possedere un’identità intellettuale non significa bramare un campo di potenza che non ci appartiene.. i confini sono sottili ma non invisibili.. posto l'averne coscienza.. è la malatti metafisica che i greci conoscevano bene, io ne sono ammalatissimo, nonostante li veda eccome. La filosofia non fa inorridire quando è analisi di un sentire e di un pensare e non mera proiezione di campi posti al di là dell’urgenza.. forse è questa urgenza che spesso e volentieri scambiamo per genialità.. no! l'urgenza è quella di vivere, la vera vita. e certo chi la intende, come te, nonostante mi sembra lo neghi, è geniale. Ma quale limitatezza che non la si brami accogliere come tale? Perché pesare su di una bilancia che non esiste? Io devo ciò che sono ad ogni osare che mi ha preceduto e forse in potenza a quello che mi succederà. la cosa che non t'accorgi, a questo punto, è che quell'osare a livello di forum è metafisica, se poi riesci nella vita privata, ti posso solo stimare. Io non riesco affatto, neppure intendo nei piccoli spazi di libertà che la società e la cultura mi concede. Esatto: chi siamo! Nessuna verità di fare coincidere alcunché. Solo scoperta che non sia parziale. assolutamente |