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10-07-2014, 10.42.51 | #162 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Maral, sei andato su Wikipedia, vero? :-)))) Ti sei fidato di quello che scrivono su Wikipedia? Tu di logica fuzzy, secondo me, non ne sai molto, altrimenti non ti saresti fidato di queste frescaggini... dovresti saperlo che su Wikipedia ci scrivono di tutto e le peggiori c.....e, a palle incatenate! Ti rispondo con questo: "Secondo il principio di estensione formulato da Zadeh, la logica sfumata include quella tradizionale costituendone una generalizzazione. In tal modo risulta particolarmente adatta alla complementarità, riuscendo a interpretare la complessità mediante il superamento dei princìpi aristotelici di non-contraddizione e del terzo escluso." (A. Pizzaleo, Fuzzy Logic. Come insegneremo alle macchine a ragionare da uomini, Castelvecchi, Roma, 2000, ISBN 8882102084, pag. 7). "la logica fuzzy ha enunciati che sono veri in una qualche misura fra 0 e 1. Pertanto non è necessario che la legge di Aristotele del terzo escluso, A O non-A, valga al 100%. La contraddizione A E non-A inoltre può valere in una misura maggiore dello 0%." Fuzzy Thinking: The New Science of Fuzzy Logic (1993), Hyperion, ISBN 078688021X (traduz. it. "Il fuzzy-pensiero. Teoria e applicazioni della logica fuzzy", Baldini e Castoldi, (1995), ISBN 8884902797). Caro Maral, se proprio vuoi affidarti a Wikipedia e non a TESTI seri, ti consiglio di digitare "Logica Fuzzy". Lì, troverai scritto questo: "La teoria degli insiemi fuzzy costituisce un'estensione della teoria classica degli insiemi poiché per essa non valgono i principi aristotelici di non-contraddizione e del terzo escluso (detto anche "tertium non datur"). Si ricorda che, dati due insiemi A e !A (non-A), il principio di non-contraddizione stabilisce che ogni elemento appartenente all'insieme A non può contemporaneamente appartenere anche a non-A; secondo il principio del terzo escluso, d'altro canto, l'unione di un insieme A e del suo complemento non-A costituisce l'universo del discorso". C'è uno studioso SERIO di logica fuzzy in questo forum? Si faccia avanti, please! Allora: PURTROPPO gli studiosi di logica, ad un certo livello, sono pochissimi. Allora accade questo: che qualcuno perda ancora tempo con un concetto considerato da qualunque logico UNA BAGGIANATA, come la paraconsistenza... ma lasciamo perdere... butto lì solo questa: VERITA' LOGICA VERITA' FATTUALE Necessità Contingenza Consistenza Corrispondenza Matematica Fisica Sintassi Semantica Validazione Certificazione V(X) = 0 oppure V(X) = 1 0 < V(X) < 1 La logiche PARACONSISTENTI, non c'entrano NULLA con la Fuzzy logic, come qualsiasi buon logico sa. D'altra parte, le logiche paraconsistenti, com'è noto, SONO PIU' DEBOLI DELLA LOGICA CLASSICA E NON LA INCLUDONO mentre la "Fuzzy logic" include la logica classica, rappresentandone UN'ESTENSIONE. Quindi, amico Maral... la "fuzzy logic" è una logica della "corrispondenza"... e lascia perdere Wikipedia! :-)))) Torniamo a noi... Nella logica fuzzy, v(G) = v(non-G) = 0.5 ... e il PNC è già sistemato... v(G)+v(non-G)= 1 si riduce al PNC solo e solamente quando v(G)=1/0, ovvero nel caso bivalente. Una proposizione può essere vera al 40% e falsa al 60%... ma calcoliamo (G E non-G), che risulta? (G E non-G)= min (0.4, 0.6) = 0.4 che, mi pare, non sia ZERO. Giusto? Ma tagliamo la testa al toro: qual è il valore di "entropia di Kosko"? Lo calcoliamo? Lo facciamo insieme? E(0.4,0.6) = min(0.4, 0.6)/max(0.4,0.6)= 0.4/0.6= 0.66, ERGO, ecco a voi una bella contraddizione al 66%. Ovviamente basta v(G)=v(non-G)=0.5 per avere un valore di "entropia di Kosko" pari a 1. Una bellissima contraddizione al 100%. FMJ |
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10-07-2014, 10.59.06 | #163 | |||
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Il teorema di pitagora è così VERO e ASSOLUTO, che nelle geometrie non-euclidee, NON FUNZIONA. Non ha alcun significato. Insomma, è una c.....a. Citazione:
Solo in una certa geometria. Non in tutte. Citazione:
Ti rendi conto che quello che hai scritto è un postulato, un assioma, un arbitrio. Se io dico che l'intuizione è un pensiero che i marziani ci inviano da Marte, questa mia affermazione in cosa è diversa dalla tua? FMJ |
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10-07-2014, 11.47.04 | #164 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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1) No, su cosa sia la tavoletta Pimpton 322, c'è un'ampia discussione tra gli studiosi... sono terne di NUMERI la cui interpretazione è oggetto di ampia discussione tra gli studiosi... quindi, piano con le fantasie alla Voyager! 2) Adesso ti dico qualcosa sulle geometrie non euclidee... Per 2000 anni gli uomini sono stati convinti che esistesse una geometria in grado di descrivere tutte le forme dell'universo. D'altra parte l'EVIDENZA quotidiana mostrava che si poteva, con la geometria euclidea, costruire case, ponti, misurare terreni ecc. Furono il russo Nikolaj Lobacevskij e l’ungherese Janos Bolyai a comprendere che il V POSTULATO di euclide poteva essere sostituito con un altro diverso e perfettamente FUNZIONANTE: EUCLIDE: "per un punto esterno ad una retta passa una e una sola retta parallela". LOBACEVSKIJ, BOLYAI: "Per ogni punto esterno ad una retta passano almeno due parallele". In questo modo, arrivarono a sviluppare una geometria nuova, più tardi definita iperbolica, nella quale per esempio non valeva il teorema di Pitagora ed erano invece possibili stranezze come la quadratura del cerchio (cioè la costruzione con riga e compasso del lato del quadrato avente la stessa area di un cerchio dato) che è impossibile nella geometria euclidea. RIEMANN: "Non esistono rette che passino per un punto esterno ad una retta che sia parallela alla retta stessa". L’intervento di Riemann fu però più radicale di quello di Lobacevskij e Bolyai perché l’assenza totale di parallele è incompatibile anche con altri postulati e assiomi di Euclide, che dovettero essere modificati a loro volta. Questa seconda geometria alternativa fu definita "ellittica". A questo punto, i "filosofi" dovettero indossare il pannolone... Anche il tedesco Karl Friedrich Gauss aveva a sua volta rielaborato una geometria iperbolica, ma aveva preferito non divulgare le proprie conclusioni, temendo le reazioni dei contemporanei. Non a torto, se si pensa che il grande filosofo Immanuel Kant riteneva che la geometria di Euclide esistesse "a priori" nel nostro cervello e fosse dunque l’unica possibile per descrivere la natura (esattamente quello che pensi TU). E ancora all’inizio del ‘900, un secolo dopo la morte di Kant molti studiosi si ostinavano a negare validità alle due nuove geometrie (esattamente come stai facendo TU). D'altra parte, per esempio, i piloti degli aerei sanno benissimo che la rotta più breve fra due località si trova sempre su un arco di cerchio massimo: è anche per questo che, per volare fra due aeroporti alla stessa latitudine, gli aerei non seguono la linea immaginaria dei paralleli (con buona pace di Euclide). Passare per il Polo Nord, insomma, è spesso una scorciatoia. D'altra parte, che lo spazio NON FOSSE EUCLIDEO lo capì Einstein, nel 1915, quando concepì la teoria della relatività generale e ipotizzò che la gravità fosse un effetto geometrico dello spazio (la geometria giusta per descrivere questo fatto è quella ellittica). «Una buona analogia» spiega Rudy Rucker, matematico alla San José State University (Usa) «è quella di una palla da biliardo su un foglio di gomma: intorno alla biglia il foglio risulta incurvato». Allo spazio succede qualcosa di simile: le protuberanze influenzano il moto delle particelle e della luce. «Di solito si pensa che la luce si propaghi in linea retta» continua Rucker. «Ma se lo spazio è curvo, in esso non esiste nulla di simile a una linea retta». In questo caso, la luce seguirà una "geodetica", cioè il percorso più breve possibile, ma non necessariamente "dritto". Proprio quello che osservò Sir Arthur Eddington, durante un’eclissi, nel 1919: le stelle vicino al Sole erano leggermente spostate rispetto a quanto previsto dai calcoli tradizionali, anche perché i loro raggi non si muovevano in linea retta. L’esperimento di Eddington decretò il successo della relatività generale e rese Einstein una celebrità. Oggi, però, sono noti effetti di distorsione ben più spettacolari, come lo sdoppiamento delle quasar... leggiti quolcosa... Ma quanto è distorto lo spazio vicino al Sole? Grazie alle osservazioni delle sonde spaziali, oggi gli scienziati stimano un effetto di due parti su un milione. Che cosa vuoi dire? Che se definiamo la superficie del Sole come una sfera di raggio pari a 700 mila chilometri (che corrisponde alla fotosfera), la sua circonferenza è circa 10 km più corta di quanto si calcolerebbe con le formule di Euclide. Io non so più che dirti, davvero... 3) Il ragionamento con il quale l'uomo pone i POSTULATI di Euclide o il PNC? Semplice: è lo stesso ragionamento con il quale Riemann ha posto il SUO di postulato. Nulla di che. Un ragionamento umano esattamente come qualsiasi altro ragionamento. POSTULATI che FUNZIONANO entro certi limiti e poi smettono di funzionare e se ne usano degli altri. 4) L'uomo costruisce tempo e spazio. Non ci sono dubbi. Costruisce lo spazio a tal punto, che con due retine in 2D, spara un'immagine in 3D. Pensa un po'. Da dove viene la terza dimensione? Me lo spieghi? Forse dalla sua fisiologia... o dai marziani? FMJ |
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10-07-2014, 12.07.19 | #165 | ||||||||
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Io sto solo mostrandoti che c'è chi non la pensa come te su qualcosa che TU hai definito, per POSTULATO, così evidente che più evidente non si può. Citazione:
No, no, nel Buddhismo tibetano si nega proprio l'IO. Citazione:
Hume, Trattato sulla natura umana (Londra 1739): Hume nega la realtà dell'IO inteso come una realtà sussistente e autocosciente, identica a se stessa e semplice. Hume aveva sostenuto che ogni idea deriva dalla corrispondente impressione; ma poiché dell’io non vi è nessuna precisa impressione, "di conseguenza non esiste tale idea". "Noi stessi" non siamo altro che collezioni o fasci di impressioni e di idee: siamo una specie di teatro, dice Hume, dove le impressioni passano e ripassano. Anche l’esistenza dell’io, dunque, non è altro che oggetto di una credenza. Per Hume, non esiste nemmeno l'autocoscienza... pensa un po'... altro che Soggetto... Citazione:
Per il costruttivismo, il Soggetto (sistema) è una costruzione che, sul piano fenomenico biologico, equivale al sistema autopoietico. Citazione:
POSTULATO: "da cose come l'IO minimo non si scappa, è impossibile". Un po' come: "Per un punto esterno ad una retta, passa una e una sola retta parallela". Citazione:
No, c'è la COSTRUZIONE di un NOI. E' questa la differenza. E ad ogni costruzione, secondo il principio dell'Alternativismo costruttivo, può possibile un'altra COSTRUZIONE, per esempio, il semplice dire che l'IO è un'illusione. Un'abitudine. Un miraggio. Un'invenzione. Citazione:
Perfetto. Citazione:
Altrettanto perfetto. FMJ Ultima modifica di FMJ : 10-07-2014 alle ore 14.11.44. |
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10-07-2014, 12.14.09 | #166 | ||
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Appunto. Che sto dicendo da migliaia di parole fa? Sostituisci COSTRUZIONE a rappresentazione e ci siamo. Citazione:
Appunto: per quale COSTRUZIONE vale il PNC? Non per tutte. E anche quelle che non lo adottano, FUNZIONANO. Non è misticismo. FMJ Ultima modifica di FMJ : 10-07-2014 alle ore 14.12.32. |
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10-07-2014, 12.23.34 | #167 | |
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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1) Intendi sostenere che la mente possa esistere senza la materia? 2) Intendi sostenere che le proprietà della vita siano interamente riconducibili alle proprietà della materia? Fammi capire. Grazie. FMJ |
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10-07-2014, 13.01.52 | #168 | ||||||
Utente bannato
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Citazione:
"Soprattutto nella cultura occidentale" è già una bella crepa in quanto hai affermato in maniera così apodittica... A proposito di cultura occidentale (qui hai visto giusto...) mi permetto di consigliarti di leggere "L'IO CHE NON C'E'" della FILOSOFA OCCIDENTALE Rita Melillo, docente di filosofia presso l'Università Federico II di Napoli, la quale propone: "Una ricostruzione storica della nascita dell’io e della sua evoluzione, il tentativo di dare all’io il suo senso originario, quello cioè di essere una costruzione della cultura occidentale, una “costruzione artificiale” dovuta al processo di secolarizzazione e allontanamento dal Sacro". Citazione:
Vorrei che tu ti concentrassi su questa cosa che ti scrivo: L'IO, il NOI, per me, ESISTONO in quanto COSTRUZIONI. Quindi, quando uso il termine IO o NOI, per ME, sto usando un'etichetta posta su una MIA costruzione che è anche un costrutto sul piano SOCIALE. Citazione:
Dimmi una cosa: che ne pensi dei disturbi da personalità multipla? Citazione:
Questa è una tua costruzione. Non voglio, ora, infilarmi in questa discussione. Come sai, persino Kant aveva tolto valore "ontico" al PNC limitandolo ai soli giudizi analitici e considerandolo un principio della sola logica formale... Citazione:
Ti ho risposto a parte. Citazione:
Dimmi cos'è/com'è questa cosa "evidentissima" che tu chiami l'IO. Definiscilo. FMJ |
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10-07-2014, 14.59.15 | #169 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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1 NO! (Non credo che così possa essere di fatto, anche non posso averne certezza). Sono eventi fenomenici che accadono "corrispondentemente, parallelamente su piani (fenomenici) diversi e separati, non (non direttamente) comunicanti", anche se ritengo (senza averne certezza assolutamente indubitabile) che gli uni non accadono senza che accadano gli altri (parimenti: una mente senza un cervello funzionante come un cervello funzionante senza una mente). 2 SI, certo! Teoricamente (non di fatto, in inea di principio) la vita é perfettamente deducibile dalla conoscenza integrale dell leggi fisiche e delle condizioni di fatto ("iniziali") della terra all' epoca della sua formazione. |
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10-07-2014, 15.12.20 | #170 | |
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
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Saprai meglio di me che la matematica è strettamente debitrice dei greci, e che per I greci la matematica era strettamente connessa alla geometria. La teoria degli insiemi è storia piuttosto recente, ma la categorizzazione dei numeri in naturali, razionali, relativi, irrazionali, reali e complessi, è strettamente legata alle problematiche pitagoriche. E' per trovare la radice di 2 che si sono scoperti I numeri irrazionali, è per trovare la radice di -1 che si sono scoperti I numeri complessi. Non è che perchè ci sono stati Riemann, Cantor ed Einstein allora Pitagora, Euclide e Kant erano tutti dei pistola. Ricerche fatte su popolazioni primitive hanno dimostrato l'esistenza di concetti geometrici innati nella natura umana, quindi forse neanche Kant aveva tutti I torti, dato che le problematiche del tempo e dello spazio sono strettamente connesse alla geometria. Ma il problema non è il teorema di Pitagora, da me citato solo come esempio. Era solo un modo per dire che, se è vero che l'uomo costruisce, deve pur esserci qualcosa che serve per costruire e che non sia costruzione del pensiero. Altrimenti bisognerebbe credere ad una realtà auto generata dal pensiero, o, meglio, ad una totale arbitrarietà dell'uomo di costruire ciò che vuole, quando vuole, per qualunque motivo gli aggrada. Chi non conosce il suo limite, tema il destino, diceva Aristotele. Anche il costruttivismo deve conoscere I suoi limiti, altrimenti, invece di esserne suo divulgatore, corri il rischio di renderlo indigesto anche a chi, senza certe estremizzazioni, lo troverebbe interessante Col tuo zelo estremistico del costruttivismo corri il rischio, inoltre, di passare per quello che mentre vuole convincere gli altri, finisce, invece, con il cercare di convincere se stesso. Ma, a dire il vero, si potrebbe essere ancora più costruttivisti estremi di quanto tu sia. Se tutto è costruito, chi sono gli altri con cui parli qui se non altrettante tue costruzioni? Perchè non mi dimostri che sono anch'io una costruzione della tua mente? Ed avrebbe senso che tu stia cercando di convincere delle tue costruzioni? |
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