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11-07-2014, 19.34.17 | #181 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2013
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
fmj basta! per favore (e tre) ci puoi umilmente spiegare a noi mortalis senza laurea quale è il tuo metodo scientifico? è la logica fuzzy? è l'assiomatismo kellyano? è il formalismo zermeliano? è la matematica iperbolica? è la fisica quantistica? sono le neuroscienze? sono gli scenari della serendipity? come ti dicevo io mi sarei fermato rispetto a questo guazzabuglio, accozzaglia di pensieri e modi di intendere diversissimi. ma siccome che vedo che tutti stanno al tuo gioco infantile, allora lo faccio anch'io: il tuo snocciolare teorie alla rinfusa, come segno di un qualche potere, mi fa rimanere di stucco, è stucchevole (devi proprio farne uso?) Ma cosa stai cercando di dimostrare? dove sta il dialogo? su che basi? Non dai nessun appiglio, mi sembra di stare una ridicola giostra, dove sguazzi a tuo piacimento nelle ignoranze altrui. E' chiaro che quello che dici qua e là è vero, ma che senso ha? Ma te lo vuoi porre sto problema? Il relativismo contemporaneo, è simile a quello antico, cosa credi, che essendo un pozzo di scienza, ti puoi ergere al di sopra dei secoli della cultura umana? Queste querelle ci sono sempre state. Direi di frenare la foga scientifica e di venirci incontro, avere un matematico è sempre bello. Non ce ne sono sui forum di filosofia. L'unico che ho incontrato è stato killing buddha, di cui ti riporto una invettiva interessante: http://wiki.devicerandom.org/Carteggio_con_Simplicio ci venne a trovare su altro forum prima di laurearsi, come noterai nel suo manifesto ritiene tutt'ora di volersi confrontrare con la filosofia. Eppure il tenore dei suoi interventi era molto più pacato, seppure sempre tagliente. Non so perchè coviate un tale furore (veramente lo so, in quanto la psicanalisi lo descrive assai bene), che voi scambiate per giustezza. E' chiaro che magari in forum internazionali (che ogni tanto sbircio anch'io) essendo la filosofia analitica più diffusa, le persone sono più a stretto contatto con le varie logiche che qui hai illustrato. Eppure il confronto anche di là si riferisce ai grandi del passato con molta tranquillità, riferirsi alle matematiche non euclidee, non comporta di là che si cancellino importanti contributi storici, e scusa se insisto, come la vecchia fisica meccanica: funzionano ancora oggi piuttosto bene. Guarda... il buon killing_buddha se ne andò proprio perchè non accettavamo l'idea di escludere il principio del terzo escluso, come fondamento di qualsiasi logica: all'epoca ero digiuno, oggi molto meno. Ciò nonostante quello che credevo allora, in realtà non è stato minamamente intaccato.(voglio dire i mezzi per discuterne almeno un pò più sopra della semplice descrizione elementare, non ancora accademicamente, sorry) Io ho bisogno di senso, quindi posso solo sfiorare tematiche matematiche...a questo punto la palla passa a voi, che dovete trovare delle forme di interazione diversa. (ovviamente se l'obiettivo è il dialogo e non una forma di protettorato del proprio pensiero, un copyright) In questo 3d e nell'altro continui a dire che funzionano...sì funzionano in determinati ambiti...aggiungi che è quello che stai cercando di farci capire...santo cielo, io ho capito cosa intendi: lo so benissimo. In particolare Killing Buddha usò la cristollografia per distruggere letteralmente un filosofo husserliano. ( e io concordavo punto per punto già allora, ma non mi sono mai sognato di non mettere husserl tra le mie letture). Io dico solo una cosa: esplicita meglio il tuo obiettivo. (non giocare con le nostre ignoranze! ) Negli anni, killing, dalla sua autobiografia, ha capito che la sua ricerca è la geometrizzazione radicale della fisica. (è ovvio che cerca alleati fenomenologhi. iL Punto è che non ne esistono tanti filosofi che sappiano di matematica universitaria. Mi par di capire che tu sia uno di loro. Insomma incotratevi (lo dico anche in senso metaforico) e cercate di trovare un modo di coninvolgerci, che non sia solo l'insulto (lo so che per voi non lo è; è che lo percepiamo così). MA Anzitutto il metodo, come vedi anche per killing_buddha è necessario. Pensa lo sia per qualsiasi scienziato, mi sorprende questo tuo silenzio. Io lettore come faccio a sapere se quello che dici non è contradditorio, o a quale livello dello 0,1 della logica fuzzy rimandi. A quale semantica, quale processo? Come sai il mentalismo è da anni messo in scacco dalla domanda che si forma in questa maniera: la mente (di volta in volta, relativamente, biologica, cibernetica, logica, riflessiva etc...etc...) come viene distinta dal suo osservatore? Guarda io ne ho parlato con molti filosofi classici (che tu snobbi) e quello che pensiamo è che fin quando non rispondete a questa domanda, noi non potremo mai prendervi sul serio fino in fondo. piccolo giochetto innocente : http://it.wikipedia.org/wiki/George_Kelly Citazione:
Primo punto esistono operatori che fanno cambiare l'opinione alla gente. Secondo punto la gente non pensa in maniera corretta perchè tutto evolve. Terzo punto: vi è un universo integrale che unisce tutti i punti. Bizzarro. Ecco quello che vuol dire (secondo me): Esiste un integrale che sono io Geoge Kelly, sono io (l'osservatore) che garantisco l'integralità del Mondo. Ci sono poi i miei discepoli (semplici schiavi, operatori, che non sanno della mia integralità) che mi aiutano a far capire alla gente, che sbagliano, che tutto è relativo, perchè tutto muta. Quale è il mio scopo? sì io George Kelly! semplice! quello di dire a me stesso che sì! io esisto! e sono l'integralità assoluta, inizio e fine di ogni discorso relativo. Possibile che non me accorga? e che non se ne accorgano i miei operatori? possibile che anche altri osservatori non si domandino, chi è l'osservatore? Sembra di no (a parte quei vecchissimi greci con la loro dialettica...orrore!). E dunque la mia tautologia non è una tautologia, un delirio di onnipotenza, è solo la innegabile verità, ma non si dica a nessuno che le cose stanno così: tutto è relativo!! |
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12-07-2014, 23.32.09 | #184 |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Invito tutti a rispettare il regolamento del forum!
Non verranno più accettati interventi fuori tema. Grazie |
13-07-2014, 09.26.19 | #185 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Dopo l' ultimo richamo di Webmaster ho letto il regolamento (devo confessare che non l' avevo mai fatto ...chi é senza peccato scagli la prima pietra).
Riprovo a inviare questo intervento su una discussione aperta epurandolo dei pochi spunti particolarmente polemici o riferimenti che a mio parere potevano essere interpretati come provocatori. Faccio anche una proposta con intento costruttivo (verso gli altri utenti del forum): Io (Sgiombo) e FMJ potremmo ignorarci d' ora in poi reciprocamente (non mi sembra che il dichiararlo pubblicamente in un intervento sia vietato dal regolamento). Se moderatori e Webmaster (da imbranato telematico e amantissimo della lingua italiana non so bene cosa significhi: credo sia una specie di "arbitro delle discussioni"; ovviamente della correttezza, non dei contenuti) lo ritengono una soluzione percorribile e decidono di non pubblicare quanto ripropongo qui sotto, chiedo comunque che pubblichino almeno quanto "qui sopra" con l' aggiunta che io avrei comunque inviato un' ultima risposta non pubblicabile a FMJ su questto argomento perché sia chiaro che in questo caso "chi tace non acconsente" (o comunque aveva delle risposte per le ultime obiezioni rivoltegli). Grazie. Procedo: FMJ: Quindi, se capisco bene, correggimi se sbaglio, l'attività neuronale, sinaptica ecc. secondo te, CORRELA con l'attività PSICHICA ma sono eventi separati e la prima non è in rapporto CAUSALE con la seconda? O sì? O viceversa? Sgiombo: Si (che non la é). Rapporti causali si danno solo all' interno del mondo materiale-naturale e non fra questo e il mondo mentale (chiusura causale del modo fisico). FMJ: POSTULATO INDIMOSTRATO: "il mondo fisico è causalmente chiuso". Sgiombo: Esatto. L’ ho sempre sostenuto; ed è necessario ammetterlo per credere alla possibilità e verità della conoscenza scientifica. FMJ: Quindi, prendiamo uno stato mentale M che causa un altro stato mentale M*... come avviene tutto questo? Com'è possibile? Hai anche detto che non può esistere una mente senza la materia... perché c'è bisogno della materia per avere una mente se affermi non ci siano rapporti tra l'una e l'altra? Oppure ci sono? E di che tipo? Mi interessano questi argomenti... Sgiombo: Credo che di causazione in senso stretto si possa parlare solo a proposito del mondo materiale-naturale, non del mondo mentale (qui non c' é spazio per argomentare; ne ho parlato in altri interventi e se proprio necessario potrei farlo in uno ulteriore). In realtà non ho detto semplicemente che non può esistere una mente senza la materia, ma per semplificare possiamo ammetterlo. Penso che fra materia e pensiero (mente e cervello) ci sia un rapporto di corrispondenza biunivoca nel rispettivo divenire separatamente, senza interferenze o reciproci rapporti di causa-effetto. Ritengo semplicemente un dato di fatto (non contraddetto dall' esperienza e dalla scienza, alla condizione di ammettere alcune tesi indimostrabili necessarie per superare il solipsismo e perché sia possibile la -verità della- conoscenza svcientifica) che senza un cervello funzionante in un certo modo (non nel sonno senza sogni o men che meno nel coma) non c’é una mente cosciente; ma anche che senza una mente cosciente non c’ è un cervello funzionante in un certo modo. Questo dimostrano le moderne neuroscienze (ma ritengo che ad essere filosoficamente perspicaci lo si potesse già capire anche solo con la neurologia dei tempi di Broca e Wernicke; ovviamente oggi, dopo le scoperte più recenti, é ancora più facile), ammessi ovviamente i postulati indimostrabili di cui sopra che sono conditio (nes) sine qual non della conoscenza scientifica, come l’ esistenza di altre esperienze coscienti oltre alla “propria” direttamente esperita e l’ intersoggettività delle loro componenti materiali-naturali. FMJ: 1) Che significa "conoscenza integrale delle leggi fisiche?" 2) Che significa le condizioni "iniziali" della terra all'epoca della sua formazione? L'argomento mi interessa molto. Puoi chiarire? Sgiombo: MI sembrano proposizioni talmente elementari che non sono passibili di ulteriore chiarimento (sono comprensibili da chiunque abbia un' istruzione elementare). Mi sembra ovvio che: a) si tratta di affermazioni valide in linea di principio, una specie di esperimento mentale per spiegare cosa intendo per "perfetta riducibilità del biologico al fisico" (la conoscenza integrale e definitiva delle leggi fisiche probabilmente di fatto non si avrà mai). b) qualsiasi momento nel divenire naturale (per favore non tirarmi in ballo la relatività speciale, la conosco anch' io e ne tengo conto in questa affermazione) venga assunto come "inizio della formazione della terra" non può che essere convenzionale, esistendo una continuità nel divenire naturale stesso: non é che qualcuno ha schiacciato un bottone e la terra ha cominciato a formarsi. FMJ: Ma io non ho un'istruzione elementare. Ho 4 lauree, due specializzazioni e due master universitari di secondo livello e per questo faccio fatica a capire. Adesso ho capito che si tratta di "esperimenti mentali" con affermazioni "valide in linea di principio" che prevedono una niente popò di meno "conoscenza integrale e (addirittura) definitiva delle leggi fisiche". C'è un bel racconto di fantascienza del grande scrittore van Vogt che tratta quest'argomento e pure un romanzo fantasy di Lovecraft. Insomma, io pensavo fossero affermazioni serie e invece era solo della vecchia fantascienza. Sgiombo: Non prevedono (punto interrogativo) ma considerano teoricamente (come è tipico degli esperimenti mentali). Che alcuni esperimenti mentali possano comparire anche in romanzi di fantascienza, oltre a non essere per niente strano (anzi!), non è una ragione per non considerarli (sempre che ci si interessi alla la questione, naturalmente). P.S.: Credo di aver dimostrato molta buona volontà. Se si decide di pubblicare questo mio interventoe da ora in poi accettare la mia proposta del reciproco ignorarsi fa me e FMJ, ovviamente, questi, se volesse, potrebbe pubblicare un interveto in cui afferma che anche per lui vale (in questo caso) il principio che chi tace non acconsente (o comunque aveva delle risposte per le ultime obiezioni rivoltegli); o anche un ultimo intervento argomentato essendo comunque chiaro che in questo caso il principio varrebbe per me. Ultima modifica di sgiombo : 13-07-2014 alle ore 21.24.08. |
13-07-2014, 14.33.27 | #186 |
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
A me pare che il parallelo fatto da maral fra relativismo gorgiano e relativismo scientifico debba essere precisato. Il relativismo di Gorgia consiste nell'affermare che, dato che la realtà è o inconoscibile o incomunicabile, allora di ogni cosa si può sostenere tutto ed il contrario di tutto.
Il relativismo scientifico invece nega che ci siano verità assolute, ma non dubita che le realtà particolari cui giunge (fino ad eventuali falsificazioni delle stesse) col metodo sperimentale e, in particolare, lo stesso metodo sperimentale siano realtà assolute. Il comune divisore dei due relativismi è la mancanza della ricerca di un senso morale, proprio perchè la morale diventa un freno alla concupiscenza o, per usare un termine caro a maral, alla volontà di potenza. Soltanto la morale può dare un senso all'homo mensura. |
13-07-2014, 19.09.46 | #187 |
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Alla luce del sacrosanto intervento di richiamo al regolamento del Web Master (il gestore del forum), in qualità di chi ha promosso la tematica di questa discussione ricordo che essa consiste nel confrontarsi su quanto il sofisma di Gorgia si rifletta o meno nella cultura contemporanea (filosofica, tecnica e scientifica). E' chiaro che questo può portare a digressioni e il dibattito tra FMJ e Sgiombo ne è una palese dimostrazione, l'essenziale è che queste digressioni non continuino sostituendosi al tema fondamentale, altrimenti tutto diventa divagazione funzionale solo alla propria volontà di potenza (è vero CVC, il termine mi è caro ) e prevaricazione. Ritengo che la discussione tra Sgiombo e FMJ (o altri) possa con l'ultimo intervento di Sgiombo qui ammesso, nonostante l'OT, considerarsi qui conclusa insieme a qualsiasi ulteriore commento in merito e qualora si desideri riprenderla vi invito a svilupparla in un altro thread specifico con il sempre dovuto rispetto tra utenti che non deve assolutamente mai venire a mancare, anche se non ci si vede in faccia.
Ringrazio CVC per avere con l'ultimo suo intervento riportato la discussione al tema che mi pare molto chiaro. Risponderò alla sua ottima osservazione appena potrò. |
14-07-2014, 11.24.39 | #188 | ||
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Alcune precisazioni aggiuntive che mi sembrano importanti in merito a quanto dice CVC:
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Citazione:
Ma questo indebolimento/relativizzazione anche del metodo non fa altro che rendere della scienza uno strumento tecnico funzionale il cui unico scopo è far funzionare le cose in vista di un vantaggio e tutto sommato, proprio in virtù di questa tecnicizzazione, la scienza ormai diventata solo tecnica si avvicina sempre più alla sofistica, sia pure in termini diversi. Non per nulla ad esempio un Feyerabend propone palesemente questo accostamento, sappiamo che Feyerabend è stato ai tempi fortemente contestato e avversato (per forza, svela il trucco del prestigiatore tecnico scientifico), ma credo che la sua visione sia quella verso cui la scienza si sta sempre più incamminando, che lo si voglia o meno (anche se certamente non conviene confessarlo apertamente, proprio come per i sofisti, si rischierebbe di funzionare meno in termini di credibilità). |
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14-07-2014, 13.09.03 | #189 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Il reltavismo scientifico è uno smembramento della conoscenza. Non esiste un matematico che oggi possa dirsi pienamente competente in tutte le branche della matematica, e questo vale per tutte le scienza. La filosofia è invece nata con l'intento di unificare. Comunque sia, senza ricerca di un senso morale non si esce dal relativismo. |
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14-07-2014, 16.35.21 | #190 | ||
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Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è
Citazione:
Certamente sì, però l'uomo portato al centro della conoscenza tende sempre a diventare un io al centro di ogni conoscenza (io in quanto proprio io sono più essere umano di ogni altro essere umano). Comunque sono perfettamente d'accordo che il sofismo ha aspetti positivi, infatti sono un ammiratore di Feyerabend che lo esalta (soprattutto nella figura di Protagora) intermini di epistemologia. Citazione:
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