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10-02-2005, 09.59.17 | #8 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Re: ...ancora sul Sentiero
Citazione:
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10-02-2005, 13.32.09 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2003
Messaggi: 218
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a biachiara da esperantiano
Ho letto con molto piacere i tuoi messaggi.
E vedo che generalmente susciti sempre risposte da parte di persone sincere ed intelligenti. Riguardo ad altri tipi di risposta ti ricordo che, se per alcuni il sentiero è già un'esperienza pluridecennale, per altri esso costituisce un quid del tutto alieno. E' bene non dare per scontato, poi, che chi scopre il sentiero intenda ipso facto percorrerlo. Sappiamo bene che "quelli che vivono nell'aula dei giochi" non intraprenderebbero nulla di consistente, nulla di definito. A quello stadio l'essere umano è totalmente concentrato su di sè, e crede che tutto l'universo costituisca relatività mutevole per le sue "elucubrazioni". Per cui egli è del tutto incapace di cogliere il significato occulto di termini quali "gerarchia", "struttura", "organizzazione", "fratellanza", "regola", "disciplina", per di più credendo (sinceramente) che tutti possono parlare di tutto, affermando tutto e il contrario di tutto. Questa incapacità di pensare con chiarezza si riflette, per fare un solo esempio, sulle vite di quelle nazioni fintamente democratiche, dove masse di individui inconsapevoli vengono facilmente manovrati "eleggere" al potere chi, per il bene comunitario, non dovrebbe mai accostarvisi. Crescerà Noi proseguiamo dedicandoci PER tutti, ma dialogando solo CON coloro che sono ricettivi ad un certo grado di esisgenza interiore di evoluzione e di consapevolezza. Ti abbraccio, cara sorella. esperantiano |
10-02-2005, 19.16.19 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 05-02-2005
Messaggi: 36
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a tutti,
a proposito, ancora, del Sentiero Per un lungo periodo, l'uomo che ancora non sente chiaramente il richiamo del Sè, insegue le sue illusioni e si abbandona al flusso dell'esistenza, sentendosene spesso separato. Non è artefice del suo progresso e avanza lentamente, trascinato, suo malgrado, dalla forza evolutiva. Attraverso l'esperienza, spesso dolorosa, impara delle lezioni; cerca di "prendere" quanto più può per il piccolo sè separato, la personalità. Dirà che, soprattutto, "vuole stare bene con se stesso"; che "ama la libertà"; che "la famiglia è tutto"; che "il tempo è denaro" e altre simili espressioni incentrate sul proprio piccolo mondo di benessere. Quando il Sentiero comincia a delinearsi, l'uomo-pensatore amplia e purifica la sua visione: sa che non vive solo per sè, ma che la sua evoluzione e collegata a quella degli altri, di cui si sente un responsabile fratello: - Più che "star bene con se stesso", desidera essere utile, spesso facedo un "sacri-ficio", che non va inteso come rassegnata e triste rinuncia che impoverisce, ma nel senso etimologico di "sacrum facio", compio un atto sacro, sacrifico l'inferiore al superiore, ad es. un piacere personale al bene di molti. (Per inciso, vorrei dire che l'etimologia non è usata come riferimento culturale ma perchè dà il senso originario più profondo di termini spesso banalizzati, comunica "l'anima" della parola); - Più che "ricercare la libertà" esternamente, si domanderà come può liberare realmente se stesso attraverso un percorso di padronanza dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti; sa che la libertà nasce dall'adesione gioiosa e consapevole al suo compito di vita; - Più che ritenere che "la famiglia è tutto", amerà certamente i suoi familiari, ma si considererà "familiare" di tutti e considererà il mondo la sua famiglia; - Più che pensare che "il tempo è danaro", considererà tempo e denaro "beni condivisibili", da utilizzare con discernimento e amore per i fratelli. L'uomo, così evoluto, opera un'attenta osservazione dei suoi pensieri, di cui si sente responsabile; non si permette pensieri "sporadici", incoerenti, infantili, egoisti, pessimistici, di aggressività, poichè sa che essi formeranno la sua realtà futura e che potranno inoltre confondere o danneggiare gli altri. Egli è diventato Auriga di se stesso: "...la vera vita ha inizio soltanto quando si diventa padroni dei propri pensieri. Invece di essere governati dalla loro immensa moltitudine, varietà e potenza, questa capacità di controllo si mette a nostra disposizione e la vita diviene una cosa così vasta e gandiosa in confronto a ciò che era prima, che la sua precedente condizione può ben sembrare quasi prenatale. Chi è in grado di uccidere i pensieri è in grado di fare ciò che vuole. Questo potere non solo libera l'individuo dal tormento mentale (che rappresenta almeno i nove decimi delle sofferenze della vita), ma gli conferisce una capacità di concentrazione e di realizzazione dei propri scopi, assolutamente sconosciuta a lui prima di allora." (Magus Incognito) Considerate come sarebbe un mondo in cui tutti facessero dei propri pensieri degli operatori di Luce! |