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04-03-2005, 12.41.30 | #175 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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C'e' un solo labirinto nella vita ed e' l'identificazione discorsiva.
C'e' un solo inganno sul sentiero ed e' l'autoinganno, sempre piu' sottile. I demoni sottili sono quelli dell'identificazione con le alte esperienze meditative, la loro concettualizzazione. Le esperienze di vetta (Sahaja Samadhi, Satori) possono essere dei bonus transitori come possono essere stabili, sono la cartina di tornasole, la prova che sta funzionando. Altrimenti non c'e' nulla di peggio della frustrazione che si manifesta in ricercatori incalliti che non trovano nulla. Non trovano, perche' non smettono di cercare e il cercare implica il coinvolgimento della volonta' personale, della mente pensante (per esempio mantra e visualizzazioni sono mente pensante). |
04-03-2005, 13.12.19 | #176 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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Citazione:
Il rischio può venire dal leggere come dal non leggere. Dalla fede in un sentiero come dall'assenza di sentiero. Dall'avere esperienze di vetta come dal non averne. Un mantra, una visualizzazione, può essere utile o inutile. Può essere utile molto, un po', o per nulla. Non esistono decaloghi, esiste solo la sensibilità e la comprensione di ciascuno. Che possono esserci o non esserci , ma che possono sempre e comunque, col tempo, svilupparsi. Vivendo. |
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04-03-2005, 13.18.19 | #177 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
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Citazione:
Il rischio di che? Tu sei perso quando sei identificato. |
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04-03-2005, 13.27.56 | #178 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
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Citazione:
Esattamente. Il rischio di una parziale disidentificazione (con tutte le conseguenze del caso). La disidentificazione totale richiede tempo. |
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04-03-2005, 13.38.39 | #179 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Non c'e' una regola per questo. Puo' essere improvvisa e non dovuta a particolari ricerche (vedi Eckart Tolle) come graduale. Puo' essere dolorosa (lunga notte dell'anima) e lunga, oppure improvvisa e dolce. Inoltre accade sempre dentro ad un corpo umano, dopo la morte il viaggio continua ma non e' importante preoccuparsi di questo (nel Vedanta c'e' un tipo di karma che produce il Jivan Mukti), anche Buddha insisteva su questo punto. Cio' che non condivido e' indicare come la meta il risveglio, questo puo' danneggiare persone non pronte a cui invece vanno forniti strumenti altri... Un buon maestro sia esso vedantin o buddhista sa questo. Ma c'e' un momento in cui, anche se il risveglio non e' totale, non puoi piu' tornare indietro e quel momento lo riconosci, allora non puoi far altro che Vivere in Lui, potrai ancora cadere, ma tornerai sempre li. Prova a non dare imortanza a quel "richiede tempo", quello e' un blocco, il tempo e' un concetto sul quale siamo pesantemente identificati. Ultima modifica di Yam : 04-03-2005 alle ore 13.44.12. |
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04-03-2005, 13.43.13 | #180 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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Citazione:
E' un nostro giudizio definirla 'improvvisa' o 'graduale'. Chi vede tutto ciò che accade 'dietro le quinte' di un volto, di una vita? Citazione:
che intendi per 'risveglio'? |
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