E' vero, mi limitavo alla situazione presente. Ci sono altre vite, prima di questa. Quest'ultima verita' apre un sacco di porte, perche' ad un certo punto inizi a ricordare, dapprima in modo molto nebuloso....come immagini improvvise, lampi, intuizioni...questo e' molto importante...... tenere questa porta aperta, produce potenti sblocchi.
Chi e' dietro le quinte puo' anche manifestarsi, se trova lo spazio....

Per risveglio intendo un momento in cui la ricerca finisce e inizia qualcos'altro, lo riconosci perche' accade che "vedi". E' un cambiamento improvviso, magari manifestatosi gradualmente, ma improvviso quando accade. E' chiarezza. Ne abbiamo continuamente, ma alcuni sono piu' intensi. Sono sblocchi....

non mi riferivo necessariamente alle vite precedenti.


Il cerchio si chiude: torniamo a quanto dicevo prima sulla differenza tra 'sapere' (libresco) e 'vedere'. Ma anche quello può essere un rischio...

Spiegati meglio.
Non so altri ma personalmente ho sempre avuto un maestro, ne ho avuti molti e si sono sempre manifestati nel momento giusto.
Mia opinione e', inoltre, che attraverso un libro ricevi l'energia (potenziamento) di quel maestro.
Non vedo i rischi che vedi tu, sara' la vita stessa a rimandarti i suoi feedback.

uh mamma mia!
ma quanti giro tondi!
non è meglio una boccata d'aria'

su cosa devo spiegarmi meglio?

Sulle vite: io mi riferivo a quanto non vediamo di questa stessa vita, e che matura inosservato.

Sui rischi: tutta l'energia (di un guru, di un libro, di una peak experience, di un primo 'risveglio', ecc.) può essere distorta ai fini dell'autoesaltazione (non eri tu che parlavi dei sottili autoinganni? ).
Forse non avevano torto gli antichi maestri sufi quando, prima di introdurre gli allievi alle pratiche spirituali, li facevano sgobbare duramente per un decennio, nei lavori più umili...

p.s. è vero quello che dici sui feeedback; ma a volte può volerci mooolto tempo perché vengano recepiti...

hai ragione, vado.
Solo che, più che una boccata d'aria, qua mi becco una secchiata d'acqua (qui diluvia).

E questo ti preoccupa?
Il Karma e' un concetto relativo e anche ammettendo una visione evolutiva dell'illuminazione non cambia nulla.
L'offerta del Mandala in origine aveva come significato proprio l'identificare per risolvere, per esempio i blocchi emotivi (offerta Sambhogakaya) e quindi relazionali. Questo e' effettivamente importante se si sono lasciate cose indietro. Per il corpo superata una certa eta' c'e' poco da fare, ma puoi migliorare l'alimentazione per esempio, questo in me e' accaduto spontaneamente ed e' stato un salto in avanti notevole in termini di "chiarezza" (per Maharshi e' l'unica osservanza importante).

Per questo non viaggio mai solo, ma anche questo non e' mai stata mia scelta, puo' darsi che io debba viaggiare solo, ma posso condividere e su questo sto lavorando con amici che come me "stanno invecchiando", l'idea e' una community (come i gar dello Dzogh Chen).

E tu non hai fatto questo, all'inizio della tua Sadhana?
E non lo fai continuamente?

nessuna preoccupazione. Temo che tu mi abbia frainteso. Avevi citato E.T. come esempio di chi non aveva fatto sadhana; io ho replicato che qualcosa in lui maturava probabilmente, non visibile all'esterno, durante gli anni precedenti. Vite precedenti a parte.




Non per dieci anni.

diciamo che non distinguo più troppo tra lavori 'umili' e non.