Strutturare la Vita.

Ovvero collaborare ad un "piano divino".

Il Grande Essere di cui siamo parte collabora al "piano divino di un Essere inconcepibilmente più grande.
Noi collaboriamo al "piano divino" dell Grande Essere all'interno del quale viviamo e abbiamo la vita.
Gli atomi del nostro corpo collaborano al nostro personale "piano divino".
Le particelle sub-atomiche partecipano al "piano divino" del proprio atomo.

Cosa accade se le particelle non hanno più coscienza del "piano divino"?
- si perde il senso del gruppo, che forma il "corpo" dell'essere più grande;
- si danneggia il "corpo" dell'essere più grande il quale lo utilizza per a) compiere esperienze, b) trascinare esseri più piccoli all'esperienza;
- con il danno inferto all'essere più grande iniziano a morire molte particelle;
- tra le particelle si instaura un clima di violenza e di terrore: alcune uccidono e sfruttano le altre (nasce la povertà, l'omicidio, l'egoismo...)

Quale virus continua a mantenere separate e nemiche le particelle? Il virus della separatività, che utilizza l'astuta menzogna: "se vi unite in gruppo perderete la vostra importanza personale e la vostra autonomia individuale".

Così le particelle, ingannate dal virus, continuano a vivere separate coltivando ognuna l'orgogliosa illusione del proprio centralismo nel Cosmo.

Che cosa sono i corpi?
Vita strutturata.

Cos'è la morte?
Il definitivo disfacimento di una struttura.

I corpi possono fare a meno di morire?
Quelli capaci di "risorgere" testimoniano la possibilità di strutturare, mantenere o trasformare il proprio corpo a piacimento, senza più necessità di programmi genetici comuni.

Così Yukteswar si presentò al suo allievo che disse: ma eri morto! Dove hai preso questo corpo? E Yukteswar: lo fabbrico istante per istante, con il pensiero, secondo la forma che voglio.

Anche una "veggente" inferibile al confessionalismo cristiano (Maria Valtorta) descrive la resurrezione dell'Esseno come un'istantaneo prodursi di una luminosa figura a fianco di quella che fino ad un attimo prima era una salma.

Ma per comprendere ciò dobbiamo superare l'illusione, la bugia del realtivismo che dice: qualsiasi cosa è buona, ognuno di noi è nel giusto, tutto va bene, a che serve cambiare etc.

Occorre smettere di fare anticamera, e decidersi ad entrare nella Vita.

esperantiano

Sai.
penso che sia illogico e scorretto incuriosire i forumisti intitolando un post con un nome e poi non nominarlo più per tutto il resto del testo... qualcosa non quadra a questo cervello strutturato che ti parla!

in effetti hai incuriosito con un titolo e ne hai distorto il senso..anche se sempre paura è..paura di scoprire cosa in realtà siamo e dove ci stiamo dirigendo...



non fa una piega..ma detta così mi sembra catastrofica.. anche se
comprendo lo "spirito" ed il fondamentalismo di queste parole.
ma...mentre aspiriamo alla libertà o meglio nella liberazione degli istinti che ci incatenano attraverso la loro natura, mi viene da pensare che tutto ciò che avviene è pur sempre il Progetto del Grande Sceneggiatore..o meglio Sua volontà.

Solo con la Fede e l'Amore si potrà sostituire totalmente la parola paura, oltre al sacro lavoro direzionato sulla crescita interiore...e chi sa amare innanzitutto se stesso è libero..Solo dopo ci si potrà dirigere incondizionatamente verso l'amore universale..prima, detta ed offerta così..è solo un ulteriore mezzo per istruire e ricondizionare ancora una volta l'ego soggettivo..verso qualcosa di più grande e "misterioso", mentre ancora saremo vincolati ed avvinti nelle nostre agitazioni e cose illusorie..
E' solo un mio pensiero..libero.

Sei fuori sentiero Atisa... se pensi che Solo con la Fede e l'Amore si potrà sostituire totalmente la parola paura, .
La paura, come tante altre emozioni NON VANNO SOSTITUITE, affogate, eluse, evitate, demonizzate, ecc, ma semplicemente capite.

Capire come agiscono dentro di noi, da soli, senza il aiuto delli altri.
Voglio dire stare a stretto contatto di gomito con la paura ed capire la Sua causa scoprendo chi è che La fa nascere e chi La mantiene e chi La dissolve ed nell’analizzarLa ed renderti conto del tuo stato pauroso, ed allora da questa osservazione consapevole ed esclusivamente osservandoLa ed senza “fare niente altro” ed allora non avrai bisogno di tutte quelle stampelle ed cavolate che leggo qui per combatterLa con l’unico risultato nascosto di rafforzarLa ed dare spazio alli approfittatori ed salvatori dello momento. (punto)

Chi e' che capisce?
No, le paure vanno solo ascoltate, testimoniate, accettate...solo allora accade la comprensione che sono un fenomeno come un altro.

Si può essere connessi al tutto e a tutti pur vivendo in un deserto in solitudine e contemplazione.

Si può essere divisi pur facendo parte di un apparente gruppo.

Si può concorrere al piano Divino senza violentare nessuno, anzi questo è il solo modo reale.

Non si può costringere... solo tentare, la propria evoluzione, figuriamoci quella altrui.

Si vede negli altri ciò che si ha dentro, se vedo la paura ovunque e sempre, io sono pieno di essa.

Se ho intenti sinceri posso operare il bene anche senza volere a tutti i costi impormi, anzi se So chi Sono, mi lascerò cercare solo da chi vorrà.

Il virus ha una funzione benefica che non è valutata, un Iniziato dovrebbe conoscerla, è la possibilità per le cellule di ritrovare l'equilibrio, la malattia non è male, ciò che ha condotto ad essa è squilibrio, essa serve per ripristinare l'integrità, anche se purtroppo praticamente quasi sempre il processo è parziale.

(Se sei d'accordo integrerei,
in tal modo, contribuendo..

Solo con la Fede e l'Amore si potrà sostituire totalmente la parola 'paura'..

Poiché 'Fede' non è 'Fede in.. <qualcosa>.. (!)
ma una <disposizione d'animo> profonda..
un' <apertura>.. (!!)
Ed attraverso quest' 'Arresa' che altro non è che 'fluire'
si compie.. l'(essenza stessa dell') 'Amore'.. (!)



Gyta

assolutamente..pensiero..se solo fossi più attento e meno premuroso nel leggermi, senza andare nell'esclusione di ciò che non comoda..avresti letto che ho scritto:

cosa è questo sacro lavoro? sempre quello....liberarsi da tutti i condizionamenti!
Ma da solo non basta..si arriverà a trequarti dell'opera..e tu ne sei un esempio.
La Fede (uguale fiducia del percorso..del nostro Sé superiore..di una guida qualunque sia, che dimori già nel risveglio...) e l'Amore..(che è anche armonia sprigionata dalla Fiducia nel giusto equilibrio del percorso ed anche e soprattutto amore verso se stessi, energia...APERTURA agli altri ecc..) sono agli altri ingredienti necessari perchè l'Opera possa compiersi... o per dirla alla tua maniera perchè si possa essere Liberi dal conosciuto...o per dirla in altri versi ancora perchè si possa dimorare tranquillamente nel samsara/nirvana.