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14-05-2008, 17.39.45 | #402 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2007
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Riferimento: Sportello della relativita'
Citazione:
Certo che gli effetti della relativita' sono molto strani e a volte incredibili. Ma non penso che sia solo un fatto illusorio basta pensare al riscontro cosi' ampio che ha avuto nella comunita' scientifica. Se fosse come tu pensi gli orologi in velocita' una volta riportati "a terra" dovrebbero segnare esattamente il tempo di riferimento terrestre ma non e' cosi'.E quando una teoria prevede un certo fatto e questo si verifica in modo tangibile non si puo' pensare che sia solo un fatto di prospettiva. E' necessario seguire il filo logico degli eventi. Ora vorrei chiederti semplicemente come giustifichi il ritardo effettivo e tangibile di orologi in velocita' e portati a terra con le "lacette" indietro (anche se di pochissimo) come pero' previsto da una certa teoria? |
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14-05-2008, 19.19.36 | #403 |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
Per Spirito!Libero:
ovviamente come assoluto mi riferivo al concetto geometrico; dato che è definita la "distanza" invariante tra 2 punti qualsiasi, in base all'assunzione c = costante in tutti i sist. inerziali. Ovviamente quando si isolano le sole coordinate spaziali e la sola coordinata temporale queste grandezze ritornano relative al sistema. Ma forse è proprio questo concetto che non riesce a comprendere chi affronta il problema dal punto di vista filosofico e non prettamente fisico. |
14-05-2008, 20.32.29 | #404 |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
Loris, intanto ti dico che sull'esempio del toroide con i fasci laser hai commesso un errore. L'effetto è noto già dai primi del '900 e si chiama "effeftto sagnac" ma è al contrario di come lo hai descritto tu. Infatti i due fasci che si muovono su un anello in rotazione ritornano sfasati al punto di origine e questo si può vedre con un interferometro.
L'aspetto paradossale è che se si applica la meccanica classica e si assume che il fascio di luce corotante viaggia a velocità c + v (dove v è la velocità tangenziale dell'anello) e che il fascio controrotante viaggi a velocità c - v, si ottiene teoricamente lo stesso valore che applicando la relatività ! Infatti gli anti-relativisti (quelli sciocchi) usano sempre l'effetto sagnac per confutare la relatività, dimenticando che anche per Lorentz (cultore dell'etere e del sistema assoluto) la velocità della luce è costante e indipendente dal moto della sorgente. Per la cronaca, dato che con l'effetto sagnac è possibile fare un esperimento che rivela appunto di essere in moto circolare uniforme, questo è l'unico tipo di moto che può essere preso come assoluto (lo aveva detto Galileo, lo aveva detto Newton, ed anche Einstein). Sull'esempio dei cannoni muonici non ho capito quale è la tua conclusione: siamo tutti in accordo sul fatto che il concetto di simultaneità di un evento dipende dal punto di osservazione, quindi nulla di nuovo o di diverso. Sei tornato di nuovo sui gemelli dicendo che esiste un effetto assoluto: io però continuo a non vederlo; quello che vedo è che si confrontano 2 gemelli che hanno subito storie diverse a partire da un certo punto, quindi l'effetto è sempre relativo. A meno che non esista un gemello in quiete rispetto al presunto etere: lui sì che sarebbe il prototipo perfetto da usare come campione di confronto. Dici che in questo modo l'effetto, oltre ad essere relativo, è anche dipendente dalle storie passate; e allora dove è il problema ? Qualsiasi sistema fisico ha delle condizioni al contorno, altrimenti sarebbe irrisolvibile. La tua incapacità nel comprendere nel giusto modo il significato delle dilatazioni temporali (piccola curiosità: per Lorentz quelle delle lunghezze erano reali, mentre il tempo è solo un'utile variabile locale, al contrario della relatività di Einstein) sta essenzialmente in 3 punti: 1) Continui a dare carattere assoluto al "tempo", secondo una concezione newtoniana che ha fatto venire mal di pancia per quasi 3 secoli. 2) Pensi che sia sempre possibile sincronizzare gli orologi qualunque sia il loro stato di moto, invece, se si vuole rimanere coerenti con i principi della relatività, tale operazione è possibile solo tra orologi in quiete (altrimenti il sincronismo diventa funzione sia del tempo sia della distanza, ovvero della posizione istantanea); ora se vuoi discutere del fatto che è una "convenzione" quella di considerare che un raggio di luce impiega lo stesso tempo per andare da A a B e da B ad A (convenzione utilizzata da Einstein) allora possiamo discutere (ed infatti gli anti-relativisti seri premono essenzialmente su questo punto), ma sul metodo credo non ci sia nulla da dire. 3) Come conseguenza del punto 2) credi che sia sempre possibile verificare le letture di orologi in moto tra loro. Dimenticando che il confronto è possibile solo se riporti gli orologi in quiete tra loro. |
14-05-2008, 21.52.56 | #405 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
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Ok allora concordo. Devo dire che questa discussione si è posizionata ad un ottimo livello, bravi. Saluti Andrea |
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15-05-2008, 09.09.05 | #406 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
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15-05-2008, 10.34.17 | #407 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
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Quindi, se ben capisco, come del resto prevedevo, tu sei dell'avviso che la lettura corretta degli eventi è quella che si pone dal punto di vista del sistema di partenza, la Terra, e che pertanto il gemello che conclude per ultimo il suo viaggio è il più giovane. Giusto? Poi, dici che non ti disturba il fatto che l'evoluzione degli eventi dipenda dalla storia passata, perché nei sistemi fisici ci sono sempre le condizioni al contorno... Ero sicuro che avresti tirato in ballo le condizioni al contorno... Purtroppo quelle non sono condizioni al contorno. Le condizioni al contorno fotografano lo stato attuale del sistema, da cui poi il sistema evolve; invece la storia passata dei due gemelli che si risvegliano è semplicemente sconosciuta e non ricavabile in alcun modo dalla lettura dei dati presenti. Visto che ciò probabilmente non basterà a convincerti che è assurdo parlare di condizioni al contorno, sono costretto a tirare in ballo altri due esploratori spaziali (gemelli anch'essi), che si uniscono ai due gemelli appena risvegliati. Immaginiamo che questi due esploratori spaziali provengano da un viaggio completamente diverso da quello dei due gemelli: questi ultimi, stanno per concludere un viaggio di andata e ritorno, mentre i due esploratori per scendere sulla Terra dovranno accelerare ulteriormente rispetto al loro sistema di partenza (immaginiamo che sia così). La logica vorrebbe che, dal momento in cui la storia dei gemelli e quella degli esploratori confluiscono in una, la successiva evoluzione debba essere identica, cioè indipendente dalla storia passata. Altrimenti che accade? Immaginiamo che un esploratore scenda con il primo gemello, e il secondo esploratore con il secondo gemello. La logica vuole che il tempo trascorra in un modo per la prima coppia, e in un modo per la seconda coppia. Ma se applico le condizioni al contorno, come tu dici, e considero le rispettive storie passate, devo giungere a conclusioni paradossali e rovesciate: il confronto di età fra i due esploratori dovrebbe essere esattamente il contrario del confronto fra i due gemelli, e questo è palesemente assurdo. Se immaginiamo di moltiplicare i viaggiatori che si uniscono, dovremmo giungere alla conclusione che ciascuno va incontro al suo personale destino: una totale impredicibilità degli eventi... Ti sembra accettabile? A questo punto, mi devi dire quale soluzione scegli: a) le cose stanno proprio così come appena illustrato (ergo: totale impredicibilità degli eventi); b) non c'è alcuna differenza di età fra i gemelli sbarcati in tempi diversi (ergo: inesistenza di un effetto di dilatazione temporale dovuto al viaggio più lungo). c) altro... ad esempio l'esistenza di un sistema di riferimento assoluto. Citazione:
1) io non parlo di tempo assoluto, ma di confronto assoluto (quando è possibile, vedi sopra) fra tempi propri trascorsi; 2) e quando mai ho parlato di sincronizzare orologi in moto fra loro? 3) al massimo ho parlato di verificare la lettura finale di più orologi a eventi terminati (vedi esempio dei cronoproiettili muonici che incontrano i rispettivi bersagli) e in questo non ci vedo nulla di problematico. |
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15-05-2008, 12.07.31 | #408 |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
Loris, poi farò le mie riflessioni sul tuo ultimo post. Intanto, per inquadrare al meglio la tua posizione cercherò di proporre un problema molto semplice.
Supponiamo quindi di avere 2 sistemi di riferimento bidimensionali (x,y) perfettamente sovrapponibili, A e B, tali che la velocità relativa tra loro sia pari a 2V e che il moto rettilineo uniforme avvenga lungo l'asse x. A potrà dire che secondo lui il tempo in B si dilata della quantità Ka(2V) mentre B dirà che secondo lui il tempo in A si dilata della quantità Kb(2V). Data la forma covariante delle trasformate di Lorentz sarà Ka = Kb. Ora (sto interpretando il tuo ragionamento) sarà sempre possibile individuare un terzo sistema di riferimento, C, orientato allo stesso modo di A e B, e in moto uniforme lungo l'asse x, in modo che A abbia una velocità, relativa a C, pari a -V, e invece B abbia una velocità, relativa a C, pari a V . C dirà che, secondo lui, il tempo in A e in B si dilata di una quantità K(V), in generale diversa da Ka o Kb. Questa osservazione ti porta a concludere che il tempo in A e il tempo in B scorrono allo stesso modo in quanto in C l'effetto relativistico è lo stesso sia per A che per B. Reciprocamente A dirà che il tempo in C si dilata di una quantità Kc(V), identica rispetto alla dilatazione che calcola B, in modo che sarà Kc = K. Questa situazione di simmetria fisica ti porta a concludere che l'effetto di dilatazione è puramente prospettico (dipendente dal punto di osservazione). Aggiungo ora io una ulteriore osservazione; se supponiamo che sia V = 0.707C (V=radice di C), otteniamo Ka = Kb = 0.707 e Kc = K = 0.804 e si può dimostrare che per qualsiasi valore di V > 0 Ka e Kc saranno sempre diversi e possono essere identici solo se V = 0. E questa osservazione sembra introdurre un ulteriore inconsistenza sul significato degli effetti relativistici. Invito a trovare il punto debole di questo ragionamento (perchè il punto debole c'è). |
15-05-2008, 14.07.01 | #409 | |
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Riferimento: Sportello della relativita'
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Ciao Loris Sul significato di simmetria penso che siamo daccordo intendendo che tutti i sistemi inerziali sono simmetrici e quindi quando due si confrontano cio' che vede uno e' cio' che vede l'altro. Il mio post era solo per evidenziare il fatto che le conseguenze relativistiche sono reali ed e' questo che mi sembra che tu metta in discussione. L'orologio che si trova in un sistema inerziale rallenta per Lorentz e a tal proposito ho gia' espresso la mia opinione ma l'effetto totale del ritardo e' legato al tempo di durata di permanenza in tale stato visionato da un altro sistema di riferimento inerziale. Pur permanendo una situazione di simmetria solo uno dei due orologi avra' capitalizzato il ritardo quando la differenza di velocita' dei due sistemi si porta a zero. Cioe' quello che sara' uscito dal sistema inerziale. Al rientro si ristabilisce la simmetria in quanto in un unico sistema inerziale gli orologi continueranno a battere lo stesso ritmo ma con la differenza che uno rispetto all'altro sara' notevolmente indietro. Potrai fare ora tutti gli esperimenti che ritieni ma da questa impostazione non si esce. Piu' che di assoluto io parlerei di risultati relativistici. |
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15-05-2008, 17.06.58 | #410 |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
Scusate, nel mio ultimo post in cui riportavo un piccolo esempino numerico, mi so sbagliato; la velocità proposta è: V = C/radice(2) = 0.707C.
A SIMMETRIA, in onore al suo nick, dico che in relatività semplice forse più che di situazioni simmetriche si dovrebbe parlare di situazioni reciproche, e questo potrebbe spiegare l'inghippo dell'esempio che avevo riportato nell'ultimo post. |